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Tu Quoque

Film 2025 | Commedia, 90 min.

Regia di Gianni Quinto. Un film con Maurizio Battista, Paolo Triestino, Francesca Antonelli, Giorgio Caputo. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2025, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 3 aprile 2025 distribuito da Nexo Studios. - MYmonetro 3,09 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 aprile 2025

Un film che fa ridere e commuovere, invitandoci a riflettere sul senso della vita e sull'importanza di non arrendersi mai. In Italia al Box Office Tu Quoque ha incassato 30,3 mila euro .

Consigliato sì!
3,09/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 3,67
CONSIGLIATO SÌ
Maurizio Battista approda al cinema con un film coraggioso e con una comicità che è maschera di tristezza.
Recensione di Pedro Armocida
mercoledì 2 aprile 2025
Recensione di Pedro Armocida
mercoledì 2 aprile 2025

Massimo Quinto, un uomo di mezza età pieno di debiti, con un matrimonio fallito e un pessimo rapporto con il figlio Edoardo, scopre anche di avere un brutto male ma, dopo un incidente in motorino, come per incanto, si risveglia nel 44 a.C. e riesce a salvare la vita a Giulio Cesare. I due, nonostante i millenni che li separano, diventano amici e scoprono di essere più simili di quanto possano immaginare. Il 15 marzo arriva, il destino di Cesare si sta per compiere, ma anche nel destino di Massimo qualcosa di molto importante sta per cambiare.

Il salto sul grande schermo di Maurizio Battista, che ha stretto un fortissimo legame con il pubblico nei teatri, dimostra come un vero comico sia triste.

La scelta di Maurizio Battista, che firma la sceneggiatura con Gianni Quinto al suo esordio alla regia, è chiara ed è quella di non trasportare pari pari sul grande schermo la sua comicità così popolare a teatro. Il tentativo è di dare corpo e anima a un personaggio che rispecchia l'animo profondo del comico romano che è molto melanconico, probabilmente per ragioni extracinematografiche. Difatti tutta la trama di Tu Quoque ruota intorno al rapporto complicato con il figlio ormai adulto la cui problematicità viene mostrata, e in parte esorcizzata, nel film stesso in più d'una sequenza.

L'approccio, anche psicologico ai personaggi, però è molto basico tanto che le motivazioni del pessimo rapporto del figlio (Guglielmo Poggi) con il padre sono fatte risalire dal ragazzo alla mancata presenza alle partitine di calcio. Un po' poco per un film che tra flashback, parti oniriche e risoluzione finale ruota tutto attorno a questa problematicità espressa, è giusto dirlo, in maniera convincente dallo stesso Battista che impersona un uomo di mezza età dolente per come gli è andata la vita, svelando il lato triste che c'è dietro a ogni comico.

Tu Quoque inizia infatti con una sorta di carrellata di quartiere con Battista che esce da una casetta popolare in una Roma periferica e incontra, uno ad uno, tutti i piccoli commercianti amici a cui però deve dei soldi: dall'edicolante al barista, al meccanico. È un po' questo un omaggio elegiaco e metacinematografico alla tipologia di pubblico del comico in teatro che qui si sta rivolgendo direttamente alla sua fanbase, omaggiandola con sincerità.

Il protagonista inforca così il motorino con il casco con la scritta 'Massimo' a caratteri cubitali su cui si concentra il ripetuto messaggio di tenerlo ben allacciato, come in una specie di pubblicità progresso. Si dirige verso l'agenzia delle entrate non senza prima aver constatato, fermo al semaforo, l'inciviltà dei suoi concittadini che, per esempio, buttano la monnezza per strada oppure non raccolgono i bisogni del cane. Un po' come si vede nei video di Tik Tok con quelli che osservano muti le cose assurde che gli capitano intorno.

Proprio con l'impiegato delle tasse c'è il primo e vero momento comico o, meglio, satirico del film con un interprete come Stefano Antonucci che si trasforma, grazie anche al montaggio puntuale di Irene Vecchio, in una spalla perfetta di Maurizio Battista abituato invece a giocare sul palco sempre da solo.

Non si può dire però lo stesso di tutta la parte ambientata nell'antica Roma dove il nostro protagonista finisce, per onirica immaginazione, dopo aver tentato un gesto estremo - scopre anche di avere una malattia che gli lascia tre mesi di vita! - in sella al suo fidato scooter sui basoli dell'Appia Antica. Maurizio Battista e il regista Gianni Quinto non hanno probabilmente creduto del tutto in loro stessi per tentare la strada della comicità, seppur malinconica, nella quotidianità capitolina («È questa la mia città» teorizza il protagonista anche di fronte agli scempi), scegliendo invece di rifugiarsi nella Roma della congiura a Giulio Cesare che, proprio grazie all'ignaro Massimo Quinto («Che nome nobile», gli dice il dittatore), viene puntualmente sventato. È però questa la parte più debole del film per la poca chimica che si crea tra il protagonista e l'inconsueto amico Giulio Cesare (Paolo Triestino), ma anche con la moglie tradita Calpurnia (Francesca Antonelli) e, in generale, con tutta l'ambientazione antica con il suo sapore volutamente da filodrammatica e il suo inutile latinorum. Anche la costruzione delle gag, con Massimo Quinto che dà agli abitanti delle dritte venute dal futuro, è pigra e non particolarmente convincente con, ad esempio, il déjà vu della pipì lanciata - qui addirittura tre volte! - dalla finestra come in Non ci resta che piangere.

E così appare ancora più evidente come tutta l'attenzione dei creatori di Tu Quoque si concentri sulla risoluzione, molto autoassolutoria da parte del protagonista (un tratto distintivo degli spettacoli di Battista), del rapporto padre-figlio a cui rimanda tutto l'intermezzo dell'epoca imperiale ambientato nel set esistente a Cinecittà. Una scelta che, insieme a quella di sviare dalla comicità tipica di Maurizio Battista che, più che essere legata all'odierno concetto di politicamente scorretto sembra venire fuori direttamente dal secolo scorso, è in qualche modo coraggiosa anche se non pienamente riuscita.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 9 aprile 2025
Norman Bates

Niente, solo commediole stupide e senza alcun spirito critico. Questo tipo di attore comico ( spesso volgare) starebbe bene con gli straccioni di colorado cafe' o only fun comico show o made in sud o simili, invece gli si permette di imbrattare la settima arte con falsita' storiche ( almeno il film di Benigni che vince 4 Oscar aveva una poesia interna, anche se i russi liberarono i campi di [...] Vai alla recensione »

sabato 5 aprile 2025
Giulia Biteca

Premessa: entrando in sala pensavo che avrei visto una commedia brillante con il "solito Battista" e quindi piena di battute, risate e situazioni comiche. Mano mano che il film andava avanti, invece, ho avuto la sorpresa che non mi sarei mai aspettata: un Battista drammatico ma assolutamente convincente! sono stati tanti i punti in cui la lacrima ? uscita, ho visto un artista maturo, consapevole e [...] Vai alla recensione »

sabato 5 aprile 2025
Teodora Vanni

Sono andata al cinema con tutta la famiglia, ? stato un successo! I miei figli hanno riso e si sono anche commossi. Tutti noi ci siamo divertiti a guardare un comico in una veste inaspettata riscoprendo anche un bravo attore. La seconda parte del film cala un po' di ritmo, forse colpa del montaggio, ma devo dire che nel complesso abbiamo passato un pomeriggio divertente in famiglia! La cosa che sicuramente [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 2 aprile 2025
Mattia Pasquini
Ciak

Dopo i tour sold out nei teatri e oltre 100.000 spettatori conquistati con i suoi show in tutta Italia, il campione di incassi Maurizio Battista arriva al cinema con una commedia non solo - ma anche - divertente diretta da Gianni Quinto (regista del corto Mostro, qui co-autore anche di soggetto e sceneggiatura con lo stesso protagonista). La data di uscita del suo Tu quoque è quella di giovedì 3 aprile, [...] Vai alla recensione »

martedì 1 aprile 2025
Giulio Sangiorgio
Film TV

A dieci anni dal primo tentativo come protagonista (Uno anzi due, film di cui ricordiamo soprattutto lo spreco della comprimaria Claudia Pandolfi), Maurizio Battista torna al cinema con questo Tu quoque, esordio di Gianni Quinto (non è un nome d'arte da antico romano). In scena ancora un povero cristo impossibilitato ad arrivare a fine mese, figuriamoci a sostenere il figliolo.

NEWS
OVERVIEW
mercoledì 2 aprile 2025
Roberto Manassero

L'approdo al cinema di uno dei comici più amati del teatro e della televisione italiana. Dal 3 aprile in sala. Vai all'articolo »

CELEBRITIES
sabato 29 marzo 2025
 

Il comico è protagonista di Tu Quoque, un film che riflette sul senso della vita e sull'importanza di non arrendersi mai. Dal 3 aprile al cinema. Vai all'articolo »

NEWS
venerdì 21 marzo 2025
 

Un film che fa ridere e commuovere, invitandoci a riflettere sul senso della vita e sull'importanza di non arrendersi mai. Vai all'articolo »

TRAILER
mercoledì 26 febbraio 2025
 

Il comico interpreta un uomo di mezz’età che scopre di avere pochi mesi di vita. Dopo un incidente si risveglia nel 44 a.C. e salva la vita a Giulio Cesare. Dal 3 aprile al cinema. Guarda il trailer »

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