Titolo originale | Kraven the Hunter |
Anno | 2024 |
Genere | Azione, Avventura, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 127 minuti |
Regia di | J.C. Chandor |
Attori | Aaron Taylor-Johnson, Ariana DeBose, Fred Hechinger, Alessandro Nivola, Christopher Abbott Russell Crowe, Levi Miller, Greg Kolpakchi, Tianyi Kiy, Judy Blackett, Will Bowden, Luke Dixey, Jessica Zhou, Billy Barratt, Yuri Kolokolnikov, Michael Shaeffer, Duran Fulton Brown, Filiz Fairweather, Murat Seven, Dritan Kastrati, Alex Skarbek, Elander Moore, Rachel Handshaw, Al Nedjari. |
Uscita | mercoledì 11 dicembre 2024 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 1,86 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 dicembre 2024
Aaron Taylor Johnson è Kraven, un uomo dotato di grande forza che non teme nessuno. Si tratta di un film Marvel prodotto da Sony Pictures. In Italia al Box Office Kraven - Il cacciatore ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 1 milioni di euro e 634 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NO
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Nikolaj Kravinoff, boss del crimine russo insensibile e violento, alleva i figli Sergej e Dimitri come se dovessero divenire dei predatori alpha. Il giorno della morte della moglie, suicida, decide di portarli con sé in Tanzania per una battuta di caccia contro Czar, un leone gigantesco. Sergej viene ferito gravemente dalla belva, ma in suo aiuto accorre Calypso, una ragazza del luogo, che gli fa bere una pozione che, secondo la leggenda, ha dei poteri magici. Sergej risulta clinicamente morto, ma improvvisamente si risveglia con dei superpoteri: il suo sangue si è mescolato a quello del leone e ora è il cacciatore perfetto: fortissimo, agilissimo e implacabile con i nemici. Decide quindi di fare l'opposto del padre e dedicarsi a braccare i peggiori criminali in circolazione.
Dopo Venom e Morbius prosegue l'immersione di Sony nell'universo dei villain di Spider-Man, protagonisti di film a loro dedicati, in cui il riscatto etico - le vittime sono altri criminali - si manifesta attraverso l'applicazione di discutibili metodi da giustiziere.
Per vincere una competizione impossibile con il Marvel Cinematic Universe, allo Spider-Man Universe della Sony non resta che giocarsi tutto sulla libertà da ogni censura, cospargendo di sangue e violenza le proprie uscite cinematografiche e colpendo laddove una Disney sempre più politicamente corretta non osa spingersi. Kraven - Il cacciatore si regge essenzialmente su questo, senza lesinare su scontri a fuoco e sgozzamenti.
Come per Venom il protagonista è un villain ultraviolento, benché edulcorato rispetto al fumetto originario e votato qui all'esclusiva eliminazione di altri cattivi. Sulla natura ferina di predatore alpha di Kraven, J.C. Chandor - già regista di All is Lost - costruisce un complesso rapporto tra Sergej Kravinoff, detto "Kraven", e il padre Nikolaj, boss della mala spietato e machista, che vorrebbe plasmare i figli a sua immagine e somiglianza e umilia costantemente il fratellastro di Kraven, Dimitri, evidentemente inadeguato per i suoi standard. Tutto è costantemente sopra le righe: la crudeltà di Kravinoff - con Crowe ben calato nella parte -, l'istinto protettivo di Sergej, i dialoghi tra i gangster, rapidi ed elementari, tra le cui righe è complicato riconoscere la mano di Chandor (in passato aveva scritto un film come 1981: Indagine a New York).
Le scene d'azione sono riuscite, specie l'incipit nel carcere siberiano, completamente parlato in russo. Ma è tutto il resto a non essere all'altezza, a cominciare dalla recitazione. Si stenta a credere che Ariana DeBose sia la stessa attrice che ha vinto un Oscar per West Side Story, per non parlare del gigioneggiare sguaiato di Alessandro Nivola o di uno sprecatissimo Christopher Abbott (il suo L'Étranger sembra un suggestivo sicario, ma compare troppo poco in scena rispetto al monocorde Rhino di Nivola).
Gli unici barlumi di significato meritevoli di un approfondimento, come il contrasto tra chi uccide lealmente - secondo le leggi di natura - e chi ricorre a trucchi - i fucili contro i leoni, o i superpoteri contro gli uomini - sono solo accennati, come se gli sceneggiatori temessero di apparire troppo intellettuali togliendo qualche minuto di tempo al frastuono delle scene di lotta.
La sensazione di un B-movie particolarmente spinto sulla lettera B è evidente sin dalle prime sequenze ed è, forse, anche l'effetto desiderato da Chandor. Tuttavia, il miglior cinema di serie B ha sempre saputo supplire con l'inventiva ad altre mancanze, mentre la meccanicità narrativa azione-chiama-reazione di Kraven ha bandito la creatività dalla stanza degli sceneggiatori. L'idea di Sony era di costruire un franchise alternativo a MCU: di fatto la sensazione è di assistere a un altro "universo" narrativo, dopo MonsterVerse e Dark Universe, sul punto di sfaldarsi, consegnando forse agli archivi un'epoca di ipertrofia da supereroi e supercattivi che sarà difficilmente rimpianta.
Avrebbe dovuto essere il villain del quarto film dedicato a Spider-Man da Sam Raimi, Kraven il cacciatore, ma arriverà al cinema solo nel 2023. È una delle nemesi più durature e affascinanti dell'Uomo Ragno, protagonista di quella che è probabilmente la storia più matura del personaggio: "L'ultima caccia di Kraven". Al cinema lo conosceremo in una versione più giovane, interpretata da Aaron Taylor-Johnson, che ha dichiarato il suo personaggio sarà un amante degli animali e un protettore del mondo naturale. Alla regia c'è J.C. Chandor, noto per Margin Call e 1981: Indagine a New York, due film lontanissimi dai blockbuster in CGI. Infatti anche Kraven the Hunter è stato interamente girato in location reali e punta restituire un senso di autenticità al personaggio.