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A Real Pain

Film 2024 | Drammatico, 90 min.

Regia di Jesse Eisenberg. Un film Da vedere 2024 con Jesse Eisenberg, Kieran Culkin, Will Sharpe, Jennifer Grey, Kurt Egyiawan. Cast completo Genere Drammatico, - USA, 2024, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 27 febbraio 2025 distribuito da Walt Disney. Oggi tra i film al cinema in 3 sale cinematografiche - MYmonetro 3,21 su 23 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 25 febbraio 2025

David e Benji, due cugini non in sintonia tra loro, che si ritrovano per un tour in Polonia in onore della loro amata nonna. Il film ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 4 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, ha vinto 2 BAFTA, Il film è stato premiato a National Board, 2 candidature a Critics Choice Award, ha vinto un premio ai SAG Awards, ha vinto 2 Spirit Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, 1 candidatura a Producers Guild, a AFI Awards, ha vinto 2 NSFC Awards, A Real Pain è 100° in classifica al Box Office. venerdì 18 luglio ha incassato € 146,00 e registrato 102.379 presenze.

Consigliato sì!
3,21/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,25
PUBBLICO 2,87
CONSIGLIATO SÌ
Il film è ambizioso ma anche decisamente sentito e dà l'opportunità a Jesse Eisenberg di confrontarsi con le sue origini.
Recensione di Simone Emiliani
giovedì 17 ottobre 2024
Recensione di Simone Emiliani
giovedì 17 ottobre 2024

David e Benji, due cugini diversissimi tra loro, si ritrovano all'aeroporto. Il primo vive a Brooklyn, è sposato e ha un figlio. Il secondo è uno spirito più libero dal carattere imprevedibile. Nati a tre settimane di distanza, sono stati molto legati durante l'infanzia, poi la loro vita ha preso delle strade divergenti. Hanno così deciso di partire per la Polonia per onorare la loro amata nonna Dory scomparsa da poco e connettersi con la sua storia passata. Giunti sul posto, si uniscono a un gruppo per un tour turistico di cui fanno parte un gruppo di persone che hanno un legame o un trauma legati alla ebraicità: i nonni di Marcia sono fuggiti dall'Olocausto, Mark e Diane hanno origini ebraiche-polacche ed Eloge è sfuggito al genocidio in Ruanda e si è convertito al giudaismo in Canada. La loro guida James invece sta cercando di fare al meglio il suo lavoro. Nel corso del viaggio, tra imprevisti e situazioni tragicomiche, riemergono le tensioni del passato della loro storia familiare.

Ci pensava da tempo Jesse Eisenberg ad A Real Pain, da quando ha fatto un viaggio in Polonia che ha ispirato anche un'opera teatrale, The Revisionist che ha debuttato nel 2013 nel teatro off Broadway.

Lì l'attore ha recitato la parte di un giovane statunitense, che si chiama sempre David, che è andato a trovare una cugina polacca più grande di lui, una sopravvissuta all'Olocausto, interpretata da Vanessa Redgrave. Forse è proprio in questo passaggio cinematografico che Eisenberg ha cercato di liberarsi da una struttura teatrale che poteva ingabbiare la vicenda. Ha viaggiato attraverso la Polonia affidandosi alle luci di Michael Dymek, il direttore della fotografia di EO di Skolimowski per un dramedy on the road sul tema della memoria privata e storica.

Il film è ambizioso ma anche decisamente sentito e gli dà l'opportunità di confrontarsi con le sue origini ebraiche e polacche. Anche questo suo secondo lungometraggio come regista, dopo When You Finish Saving the World, è un'altra storia di famiglia ma, pur essendo molto scritto, è decisamente un passo avanti rispetto al suo esordio. Guarda i luoghi con lo spaesamento ma anche la contagiosa sorpresa del cinema di Linklater, soprattutto nella scena davanti al Monumento agli eroi del ghetto a Varsavia dove c'è una simulazione del combattimento degli eroi ebrei contro i nazisti, ma anche in tutta la parte del viaggio in treno quando David e Benjii saltano la fermata.

Il personaggio interpretato da Eisenberg sembra un osservatore esterno, soprattutto davanti all'esuberanza del cugino dove Kieran Culkin porta sullo schermo con versatilità una figura che sembra molto vitale mentre in realtà è estremamente fragile. David è soprattutto elemento di supporto agli altri personaggi e si prende la scena solo nella parte iniziale con i molti messaggi lasciati al cugino prima di lasciarla quasi del tutto a Culkin, ormai impressionante nel mettere a fuoco anche le più piccole sfumature dei suoi personaggi dopo la figura di Roman Roy nella serie Succession.

I due attori sono diversissimi tra loro ma proprio per questo funzionano bene insieme. A Real Pain scopre progressivamente le loro ferite familiari ma anche il loro legame. Si può vedere anche nella scena in cui David mostra a Benji il video del figlio che conosce benissimo il numero dei piani dei più importanti edifici di New York. Il personaggio interpretato da Culkin lo guarda divertito ma anche con sincera partecipazione.

Probabilmente il film non riesce a centrare gli altri personaggi come è riuscito a fare con i due protagonisti, anche se trova delle intermittenti corrispondenze con quello di Marcia, interpretata da Jennifer Grey famosa soprattutto per il ruolo della diciassettenne 'Baby' che ha fatto coppia con Patrick Swayze in Dirty Dancing.

Trova però il suo 'autentico dolore' nella scena in cui David e Benji lasciano delle pietre davanti la porta della nonna e soprattutto in tutta la parte ambientata nel campo di concentramento di Majdanek con le immagini dei forni, le camere a gas e le macchie blu sulle pareti dei muri.

Lì il film, ma anche lo sguardo di Eisenberg regista, si prende il suo tempo davanti alle cicatrici della Shoah. Lo fa attraverso un contagioso silenzio, evidente anche nello stacco dell'inquadratura successiva sull'immagine del pullman prima che la musica riparta.

Sono due film diversissimi ma l'effetto è simile a quello di Austerlitz di Loznitsa senza però nessuna traccia documentaristica. Ed è la conferma di come questo film, questa storia, appartiene autenticamente a Eisenberg e l'ha mostrata nell'unico modo che ha potuto. Il risultato alla fine gli ha dato ragione.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 20 giugno 2025
Felicity

A Real Pain è un film che dalla voragine di un dislivello comunicativo, quello tra i due cugini ebrei David e Benji, ingaggia una riflessione sul ruolo e su cosa significa essere la terza generazione discendente di sopravvissuti a un genocidio. Pone il dilemma tra il morale e lo storico, sul come commemorare il ricordo di un’esistenza tragica e dirompente come quella attraversata dai propri [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 giugno 2025
Felicity

A Real Pain è un film che dalla voragine di un dislivello comunicativo, quello tra i due cugini ebrei David e Benji, ingaggia una riflessione sul ruolo e su cosa significa essere la terza generazione discendente di sopravvissuti a un genocidio. Pone il dilemma tra il morale e lo storico, sul come commemorare il ricordo di un’esistenza tragica e dirompente come quella attraversata dai propri [...] Vai alla recensione »

giovedì 20 marzo 2025
Mauridal

Quando un regista è anche protagonista del proprio film, viene naturale pensare che ci sia qualcosa di autobiografico nel racconto. Questa è la storia di due giovani cugini, figli di due fratelli, cresciuti quasi come fratelli a loro volta, nonostante la distanza. Siamo in America, e i due – David e Benji – sono diventati nel tempo molto diversi: David è più [...] Vai alla recensione »

martedì 13 maggio 2025
Anna Rosa

Non ho retto: dopo i primi 70 minuti mi sono detta che avevo gi? sacrificato troppo tempo. Gli Americani sanno fare bene solo i film d'azione.

domenica 2 marzo 2025
Ferrari

Ho trovato il film iritante tanto che a poco più di metà proiezione me ne sono andata dal cinema. Il personaggio di Kieran Culkin appariva estremamente manipolatore e incentrato su se stesso ( e la voce irritante del doppiatore non aiutava certo ad aumentarne la simpatia), il cugino interpretato da Jesse Eisenberg in balia dell'altro e del suo conformismo ben educato.

giovedì 27 febbraio 2025
mardou_

pu? un viaggio alla ricerca delle proprie radici aiutarci a trovare un posto nel presente, quando ci sentiamo degli estranei nelle nostre vite?jesse eisenberg se lo chiede da regista e protagonista di una storia che ha dell autobiografico.a real pain ? il dolore che tutti abbiamo dentro, tanto forte, quanto impossibile da spiegare, che emerge, a tratti, nel rapporto strettissimo fra due cugini, simili [...] Vai alla recensione »

sabato 1 marzo 2025
Michele Crisci

Con un Culkin grandioso, che vale da solo il prezzo del biglietto, una prestazione da oscar

giovedì 27 febbraio 2025
mardou_

 può un viaggio alla ricerca delle proprie radici aiutarci a trovare un posto nel presente, quando ci sentiamo degli estranei nelle nostre vite? jesse eisenberg se lo chiede da regista e protagonista di una storia che ha dell autobiografico. a real pain è il dolore che tutti abbiamo dentro, tanto forte, quanto impossibile da spiegare, che emerge, a tratti, nel rapporto strettissim [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 11 marzo 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Due cugini americani partecipano a un viaggio organizzato in Polonia, terra natale dell'amata nonna scampata al campo di Majdanek e appena scomparsa. David (Eisenberg) ha un buon lavoro e ha messo su famiglia, l'ipersensibile Benji (Culkin) non riesce ancora a dare una direzione alla sua vita. Un tempo erano molto uniti, oggi molto meno. Di film di strana coppia, troppi ne abbiamo visti.

sabato 8 marzo 2025
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Negli alti e bassi di questi Oscar - favoriti che retrocedono per colpa di vecchi tweet, un film antico come "Conclave" riportato in prima linea dall'incerta salute del Papa - una cosa è certa. Kieran Culkin vincerà la statuetta come attore non protagonista. "Non protagonista" è un'annotazione tecnica, divide lo schermo quasi sempre con Jesse Eisenberg, anche regista e sceneggiatore.

giovedì 6 marzo 2025
Marina Visentin
Cult Week

Due cugini diversissimi e un unico grande dolore che viene da lontano, dal ghetto di Varsavia, dalla figura sbiadita ma indomita di una nonna impossibile da dimenticare. David (Jesse Eisenberg) e Benji (Kieran Culkin) sono i due protagonisti di A Real Pain, seconda pregevole prova dietro la macchina presa dello stesso Eisenberg. Vivono entrambi a New York ma conducono due esistenze piuttosto differenti: [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 marzo 2025
Tonino De Pace
Duels.it

Solo qualche anno fa, nel 2023, il regista israeliano Matan Yair aveva realizzato un film dal titolo, letteralmente tradotto, Una stanza tutta per sé. Il film benché imperfetto, come si diceva, non solo richiamava alla mente la sottolineatura femminista del libro di Virginia Woolf in un adattamento del tutto emblematico alla condizione del giovane protagonista, ma sottolineava la necessità di una affrancazi [...] Vai alla recensione »

lunedì 3 marzo 2025
Paola Brunetta
Cineforum

È un piccolo gioiello A Real Pain, il secondo film da regista di Jesse Eisenberg dopo Quando avrai finito di salvare il mondo (2022, mai uscito nelle sale italiane ma disponibile in piattaforma), una quarantina di film da attore per cinema e tv e un po' di teatro, anche come drammaturgo. Un film che proprio nel teatro ha la sua origine, nella pièce The Revisionist (2013), che racconta di un giovane [...] Vai alla recensione »

domenica 2 marzo 2025
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

Due mal assortiti cugini americani, coetanei e cresciuti insieme, una volta adulti si mettono in viaggio verso la Polonia, per ricordare l'amata nonna defunta da poco. È stata proprio lei, si scopre, a lasciare in eredità ai nipoti l'occasione di un tour nella Memoria, esperienza che pende forma in comitiva, tra Varsavia e Lublino, sulle tracce della storia familiare, ma anche a contatto con le testimonianz [...] Vai alla recensione »

sabato 1 marzo 2025
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Negli alti e bassi di questi Oscar - favoriti che retrocedono per colpa di vecchi tweet, un film antico come "Conclave" riportato in prima linea dall'incerta salute del Papa - una cosa è certa. Kieran Culkin vincerà la statuetta come attore non protagonista. "Non protagonista" è un'annotazione tecnica, divide lo schermo quasi sempre con Jesse Eisenberg, anche regista e sceneggiatore.

sabato 1 marzo 2025
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

Per molti, se non per tutti, è il tizio che ha impersonato l'inventore di Facebook Mark Zuckerberg in uno dei film più belli degli ultimi 15 anni, «The Social Network». Ma è stato anche Lex Luthor e uno dei maghi della serie (il terzo film è in arrivo) di «Now you see me». Con quella faccia un po' così da eterno ragazzino (anche se ormai sono 42), timido controvoglia, Jesse Eisenberg prende per mano [...] Vai alla recensione »

sabato 1 marzo 2025
Nicolò Barretta
La Voce di Mantova

Può capitare nel corso della vita che due parenti che non si sopportano siano costretti a frequentarsi per cause di forza maggiore. È quello che capita a David e a Benji, due cugini dalle personalità decisamente contrapposte, che verranno riunti da un viaggio in Polonia per onorare la memoria della loro nonna defunta. Il secondo film da regista dell'attore Jesse Eisenberg, qui anche interprete nel [...] Vai alla recensione »

sabato 1 marzo 2025
Alessandra De Luca
Avvenire

David e Benji, due cugini diversissimi tra loro, ma molto legati negli anni dell'infanzia prima che le loro vite prendessero strade divergenti, partono alla volta della Polonia per rendere omaggio all'amata nonna Dory, scomparsa da poco, ed esplorare quindi la sua storia passata. Sul posto si uniscono a un gruppo di turisti alle prese con traumi legati all'essere ebrei, ma nel corso del viaggio riemergono [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 febbraio 2025
Manohla Dargis
The New York Times

Jesse Eisenberg si tuffa nel disordine ostinato della vita con un'esplorazione finemente calibrata, malinconica e a tratti divertente sul senso di perdita e di appartenenza. Nel film che ha scritto e diretto interpreta David, un ragazzo ordinario e irrequieto che è partito con il suo complicato cugino Benji (Culkin) per un cosiddetto heritage tour in Polonia, nella casa dove è cresciuta la loro nonna, [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 febbraio 2025
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Nella sua opera seconda da regista Jesse Eisenberg, attore 40enne consolidato nel cinema di qualità (fu, tra gli altri, Mark Zuckerberg in "The social network" di Fincher), mostra una doppia umiltà non comune. Con la prima, da regista, non sovrasta mai la storia con segnali estetici rilevanti, ma l'asseconda e l'accompagna quasi nascondendosi, lasciando che siano i fatti, ma soprattutto i personaggi, [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 febbraio 2025
Valerio Caprara
Il Mattino

Con la sua opera seconda da regista "A Real Pain", l'attore Eisenberg firma una commedia stralunata che lo elegge a esegeta del duplice dolore a cui allude il titolo: quello dei tardi eredi dell'Olocausto e quello da intendere nel senso di "vero rompiscatole" riferito a uno dei due protagonisti. Detto in breve il film racconta il viaggio commemorativo, non nuovo per gli ebrei americani, intrapreso [...] Vai alla recensione »

venerdì 28 febbraio 2025
Fabrizio Croce
Close-up

Non è solo, e non è tanto, la dicotomia tra due caratteri, intesi come speculari modi di stare al mondo e in relazione con se stessi e con gli altri, ad accompagnare la dinamica on the road di David e Benji in A Real Pain, seconda regia di Jesse Eisenberg dopo l' esordio del 2022, Quando avrai finito di salvare il mondo: a confronto sono semmai due modi di vivere ed esprimere il dolore dietro la schermo/sch [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 febbraio 2025
Stefano Giani
Il Giornale

David e Benji sono due cugini che più diversi non potrebbero essere ma insieme compiono un viaggio in Polonia per ritrovare i luoghi natii della nonna e le origini del loro ebraismo. Delicato road movie che ha il limite di non scuotere mai i sentimenti. Lo si guarda come un tacchino freddo e il finale debolissimo Io conferma. Candidato a due oscar troppo generosamente per compiacere l'Academy.

mercoledì 26 febbraio 2025
Marco Contino
Il Mattino di Padova

"A Real Pain": una sofferenza autentica. È quella, universale e senza fine, legata alla memoria dell'Olocausto. Ma è anche quella, più intima, delle vittime, dirette e indirette, di quella tragedia o di massacri che, in qualche modo, l'hanno replicata (il genocidio in Ruanda). Ed è, ancora, quella di individui che hanno scelto percorsi autodistruttivi come se il passato, che ha risparmiato la loro [...] Vai alla recensione »

martedì 25 febbraio 2025
Ilaria Feole
Film TV

La cosa più intelligente dell'opera seconda di Jesse Eisenberg, premiata per la sceneggiatura al Sundance 2024 e candidata a due Oscar, è il titolo: A Real Pain sta sia per un dolore vero - quello dei discendenti di vittime dell'Olocausto - sia per un vero rompipalle, definizione sbrigativa ma non errata del carismatico e ipercinetico cugino Benji, che il più flemmatico e timido David considera come [...] Vai alla recensione »

martedì 25 febbraio 2025
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

Il viaggio non è solo un occasione per andare fisicamente da qualche parte nel mondo per esigenze lavorative o per conoscere l'altro, oltre che gli usi e i costumi di terre vicine o lontane. Se dietro vi sono motivazioni più profonde che vanno ben oltre la trasferta per fini turistici o professionali come quelle che hanno spinto i protagonisti e prima ancora il regista di A Real Pain a volare dagli [...] Vai alla recensione »

sabato 22 febbraio 2025
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Per declinare il proprio vissuto, dietro è meglio che davanti la macchina da presa, è fondamentale la presenza al tavolo di scrittura. Succede così di poter dare parola e immagine alla "strana rivelazione" che Jesse Eisenberg, l'attore che ricordate in The Social Network e altro ancora, ebbe visitando con la futura moglie Anna Strout il villaggio polacco di Kranystaw, e segnatamente la casupola in [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 ottobre 2024
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

A prima vista, Jesse Eisenberg sembrerebbe l'ultimo erede di una tradizione, quella degli ebrei newyorkesi, che lui esprime attraverso un tipo umano sospeso tra impaccio sociale e loquacità ansiogena. Che in A Real Pain, sua opera seconda passata al Sundance e in concorso ad Alice nella Città, si cristallizza ancora di più in una versione tormentata, apparentemente meno disponibile all'umorismo: il [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 ottobre 2024
Mario Turco
Sentieri Selvaggi

Un singolo sospiro, quasi uno strozzamento dispnoico, con il fiato che manca di fronte alla visione delle scarpe delle migliaia di deportati a Majdanek, il campo di concentramento situato a quattro chilometri dall' "Oxford ebraica" che è la città polacca di Lublino. Durante il tour sull'Olocausto intrapreso per commemorare la morte dell'amata nonna, Benji (Kieran Culkin) sta guardando con insostenibile [...] Vai alla recensione »

lunedì 29 gennaio 2024
Mattia Pasquini
Ciak

È stata una edizione particolare per Jesse Eisenberg quella del Sundance Film Festival 2024, sia per il piacere di portare ben due film (questo e Sasquatch Sunset) da attore e produttore a Park City, sia per l'affetto ricevuto dal pubblico e dalla giuria (che lo ha premiato con il Waldo Salt Screenwriting Award), sia per l'emozione di presentare una storia così personale e legata alle proprie radici [...] Vai alla recensione »

NEWS
OSCAR
lunedì 3 marzo 2025
 

L'attore si è aggiudicato il premio per la sua interpretazione in A Real PainVai all'articolo »

TRAILER
lunedì 3 febbraio 2025
 

Regia di Jesse Eisenberg. Un film con Kieran Culkin, Jesse Eisenberg, Olha Bosova, Banner Eisenberg, Jakub Gasowski. Da giovedì 27 febbraio al cinema. Guarda il trailer »

TRAILER
giovedì 4 luglio 2024
 

Regia di Jesse Eisenberg. Un film con Kieran Culkin, Jesse Eisenberg, Olha Bosova, Banner Eisenberg, Jakub Gasowski. Da giovedì 27 febbraio al cinema. Guarda il trailer »

TRAILER
martedì 18 giugno 2024
 

Regia di Jesse Eisenberg. Un film con Kieran Culkin, Jesse Eisenberg, Olha Bosova, Banner Eisenberg, Jakub Gasowski. Guarda il trailer »

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