Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Diego Olivares |
Attori | Luisa Ranieri, Massimiliano Gallo, Salvatore Esposito, Miriam Candurro, Gennaro Di Colandrea Marianna Robustelli, Nando Paone, Enzo Casertano, Fabiola Balestriere, Matteo Chietti, Simone Esposito, Gaetano Amato (II), Ciro Capano, Elvis Esposito, Marika Esposito, Irene Grasso, Antonella Morea, Nicola Mucci, Salvatore Ruocco, Francesco Verde, Luciana Zazzera. |
Uscita | giovedì 14 settembre 2017 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Altre Storie |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,06 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 2 novembre 2017
Un melodramma politico e popolare che annoda la tradizione del cinema civile italiano con quella della classica sceneggiata napoletana cinematografica. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Veleno ha incassato 45,5 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Cosimo e Rosaria lottano ogni giorno per tenere la loro fattoria e il loro allevamento di bufale al riparo dal progressivo avvelenamento delle terre del casertano ad opera di chi continua a sotterrare in quelle terre rifiuti tossici. La loro piccola impresa agricola è in comproprietà con Ezio, il fratello di Cosimo, e sua moglie Adele, genitori di tre bambini piccoli. Anche Cosimo e Rosaria scoprono di aspettare finalmente un figlio, e questo li stimola a tenere ancora più duro nella difesa della terra di famiglia. Ma i responsabili dello "smaltimento rifiuti" fanno pressioni per impossessarsi di quell'appezzato che confina con le loro discariche abusive impedendone l'ampliamento attraverso un sordido avvocato, Rino Caradonna, che aspira anche a diventare sindaco del paese. Ed Ezio e Adele sembrano inclini a cedere a quelle pressioni insistenti.
Diego Olivares, al suo secondo lungometraggio di finzione dopo I Cinghiali di Portici, struttura il suo Veleno (ispirato ad una storia vera) come un western, di quelli dove il padrone della ferrovia vuole fare fuori il contadino la cui fattoria gli ostruisce il tracciato, e lascia che la sceneggiatura (scritta dal regista) proceda in modo semplice e lineare fino alla sua "naturale" conclusione.
Le interazioni fra i personaggi sono credibili, soprattutto quella fra un'inedita Luisa Ranieri e il sempre affidabile Massimiliano Gallo nei panni di Rosaria e Cosimo (la cui chimica di coppia funziona a meraviglia), e un cast di attori campani di qualità, fra cui spiccano Salvatore Esposito nei panni di Caradonna e Miriam Candurro in quelli di Adele, fa sì che il tono del racconto, seppure (volutamente?) monocorde, risulti convincente.
Il problema semmai è che la storia è così uniformemente (melo)drammatica non dà tregua allo spettatore. È evidente il tentativo di mettere il pubblico nello stesso "imbuto" in cui si trovano molte famiglie contadine del casertano, strette fra la miseria e la camorra, ma filmicamente una mano occasionalmente più leggera e qualche attimo di tregua avrebbero giovato al risultato finale. Il personaggio più interessante resta Caradonna, a sua volta stritolato fra le pressioni della malavita e le proprie ambizioni di riforma, fra il desiderio di ripulirsi la coscienza e le lusinghe del denaro e del potere. E il vero protagonista della storia è quel veleno che permea non solo il terreno ma anche le vite di chi, volente o nolente, in quel terreno è nato e cresciuto. Un veleno che prima o poi intossica anche chi ne fa uno strumento di sopraffazione e una fonte di guadagno.
Provincia di Caserta. I clan mettono gli occhi sul terreno di due fratelli agricoltori, Cosimo e Ezio, per ampliare una discarica in cui si sotterra di tutto. Dopo i primi rifiuti di vendere, la stalla va a fuoco insieme al bestiame. A questo punto Ezio, che già sbriga come autista lavoretti di smaltimento per la camorra, vorrebbe cedere per rifarsi una vita altrove insieme alla moglie [...] Vai alla recensione »
Tratto da una storia vera, "Veleno" si inserisce in quel filone di films-denuncia di una particolare deplorevole condizione e qui, precisamente, di quella riguardante il territorio di Caserta legato allo smaltimento dei rifiuti tossici. Poichè due fratelli, proprietari di un ampio terreno, non vogliono cedere a venderlo ad alcune personalità di spicco del paese [...] Vai alla recensione »
Le storie raccontate sono ispirate a fatti realmente accaduti in una terra martoriata dal crimine organizzato, che avvelena, prima, le coscienze e le anime, poi, i corpi ed i frutti dei campi. Due storie parallele che si incrociano. L’opposta mentalità di due fratelli contadini, che rispecchia la lotta impari tra i superstiti valori tradizionali ed il consumismo dilagante e vincente, con un esito [...] Vai alla recensione »
UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA RECENSIONE DI MAURIDAL La storia della terra dei fuochi è ormai nota ,un intero territorio della Campania Felix contaminato dai rifiuti tossici versati, interrati nel terreno delle campagne ad opera delle organizzazioni , delle famiglie di camorra e malavitose della zona del casertano , dove hanno operato e lucrato.
Nella campagna casertana c'è un podere dove si allevano bufale. È a metà tra i fratelli Ezio e Cosimo (Massimiliano Gallo). Ma Ezio e sua moglie, che hanno tre figli, sarebbero pronti a cedere alle offerte e alle pressioni di un avvocato aspirante sindaco e rappresentante gli interessi della famiglia che gestisce le discariche abusive e intende allargarsi mettendo le mani sulla loro terra.
Non si cita mai la camorra, o "il sistema". Veleno è un film-denuncia che si concentra sulla quotidianità di chi vive nella Terra dei fuochi. Contadini consapevoli e altri arrendevoli, arricchiti sguaiati con velleità politiche, donne pie e fattucchiere, camorristi pedofili: uno spaccato pieno di sfaccettature promettenti ma forse senza lo spessore necessario per raccontarle bene tutte.
Saga familiare tra i buoni e i cattivi della Terra dei fuochi intorno a Caserta, evocata in un cinema civile che ha radici lontane, più il neorealismo degli sconfitti di De Santis che la misura tagliente, ideologica, di Rosi. Il veleno del titolo è solido e metaforico, solido come il terreno bruciato dai liquami che provoca il tumore di Cosimo (un Gallo fedele al suo destino) e la disperazione di Rosaria [...] Vai alla recensione »
Crudo melodramma, ispirato a una storia vera nella Terra dei Fuochi. Vivono felici Rosaria (Luisa Ranieri), in dolce attesa, e il fiero allevatore di bufale Cosimo (Massimiliano Gallo). Ma il terreno fa gola all'imprenditore Donato Vasile (Nando Paone), che si serve del nipote, l'abietto avvocato Rino Caradonna (Salvatore Esposito), per portarglielo via e farne la tomba di rifiuti tossici.
La linfa vitale viene dalla fatica quotidiana, dal continuo corpo a corpo con la natura, dal contatto stretto con animali, macchine e paesaggi. Agricoltore nella zona del casertano, in provincia di Napoli, Cosimo (Massimiliano Gallo) è la vittima sacrificale che rappresenta, in «Veleno» di Diego Olivares, la tragedia della Terra dei fuochi. Brutalizzata dai criminali che l'hanno trasformata in discarica, [...] Vai alla recensione »
Una storia d'amore semplice e un amore "insensato" quello per la terra. È questo il nocciolo duro di Veleno, il film di Diego Olivares che alla chiusura della Settimana della Critica a Venezia è stato sommerso di applausi con standing ovation finale. Film d'amore e di difficile impegno civile. La storia di Rosaria (Luisa Ranieri) e di suo marito Cosimo Cardano (Massimiliano Gallo), contadini in quella [...] Vai alla recensione »