Titolo originale | Midnight Cowboy |
Anno | 1969 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 113 minuti |
Regia di | John Schlesinger |
Attori | Jon Voight, Brenda Vaccaro, Dustin Hoffman, Sylvia Miles, Bob Balaban, John McGiver Barnard Hughes, Ruth White, Jennifer Salt, Gilman Rankin, Gary Owens, T. Tom Marlow, George Eppersen, Al Scott, Linda Davis, Ann Thomas, Viva, Gastone Rossilli, Anthony Holland. |
Tag | Da vedere 1969 |
MYmonetro | 3,89 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 novembre 2011
Uno dei migliori film americani degli anni Sessanta, diretto dall'inglese in trasferta John Schlesinger. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto 3 Premi Oscar, ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha vinto 2 David di Donatello, In Italia al Box Office Un uomo da marciapiede ha incassato 6 .
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Uno dei migliori film americani degli anni Sessanta, diretto dall'inglese in trasferta John Schlesinger. Protagonista è un biondo e atletico texano piovuto nella grande città con l'intenzione di far carriera come gigolò per le signore abbienti. Ma è uno sprovveduto che colleziona solo fiaschi. Ridotto quasi all'accattonaggio, stringe amicizia con un barbone zoppetto. I due decideranno di andarsene dalla grande città per raggiungere la calda e accogliente Florida...
Midnight Cowboy, Un uomo da marciapiede di John Schlesinger, è un capolavoro del cinema americano di fine Anni Sessanta. Il contesto storico, in cui l' opera va a collocarsi, è di vitale importanza, sia per la comprensione della stessa, sia per i movimenti culturali che si svilupparono in quegli anni. Era l' America multifacce che s' apprestava ad entrare nei celebri  [...] Vai alla recensione »
Il regista britannico Schlesinger, qui immenso, proclama "Un uomo da marciapiede" come un film che vede l'impatto emotivo e psicologico delle vite di due "fuggiaschi dalla società nel quale sono immersi" di fronte all'immensa metropoli della New York degli anni '60, smascherata completamente nel modo più crudo e diretto possibile fino al totale smantellamento [...] Vai alla recensione »
Un anno dopo il grande successo de “Il laureato” Dustin Hoffman si cimenta con altrettanta efficacia e bravura professionale con un personaggio complesso e difficile come quello di Rico Rizzo detto “Sozzo”, un derelitto frustrato e peno di rancore verso una società che l’ha emarginato e lo costringe a vivere d’espedienti.
Primo film girato negli Stati Uniti dal britannico John Schlesinger “Un uomo da marciapiede” è ispirato all’omonimo romanzo di James Leo Herlihy, pubblicato nel 1965. Il regista riesce a fondere egregiamente l’introspezione psicologica dei personaggi con una realistica quanto impietosa descrizione della vita degli emarginati che, lontanissimi dalle luminose promesse del [...] Vai alla recensione »
un film molto crudo e reale che rappresenta che cosa riserva il sogno americano ad un ragazzo provinciale ed con grosse problematiche esistenziali alle spalle che portano un' identità ancora non ben sviluppata,il sogno per questo individuo diventa incubo eppure non si da per vinto e continua a scappare dalla sua cruda realtà rifugiandosi in un idea di bellezza vitale per [...] Vai alla recensione »
Manifesto della New Hollywood, “Un uomo da marciapiede”, si prende il compito di criticare gli Usa come stato corrotto che non offre più le possibilità di realizzare i propri sogni, presentandoci una New York dal suo lato più oscuro e sporco, fatto da gente emarginata che vive di stenti e che deve rubacchiare e truffare qua e là per cercare di tirare avanti, [...] Vai alla recensione »
UN UOMO DA MARCIAPIEDE (USA, 1969) di JOHN SCHLESINGER con JON VOIGHT – DUSTIN HOFFMAN – BRENDA VACCARO – SYLVIA MILES – BOB BALABAN § Dal romanzo (1965) di James Leo Herlihy, adattato da Waldo Salt. Joe Buck decide di farla finita con un insoddisfacente lavoro da lavapiatti, si veste da perfetto cowboy e raggiunge New York, armato solo di fastidiosa spavalderia e un fascino [...] Vai alla recensione »
Una storia, a suo dire, circolare. Inizia con un viaggio in corriera, evolve in maniera lineare e termina in modo altrettanto semplice e “incompiuto”. Un uomo da marciapiede, film del 1969 di John Schlesinger, trasferito in quest’occasione dall’Inghilterra in America, descrive l’amara odissea di un ingenuo ragazzotto texano, Joe Buck (J.
Uno dei film-manifesto del '69,assieme a "Easy Rider".Basato sull'omonimo romanzo di James Leo Herlihy,un film per l'epoca forte e innovativo nel mettere in scena la freddezza delle grandi metropoli e l'impossibilità di certi reietti di emergervi,o sopravviverci...Il regista,al suo debutto in America dopo i successi ottenuti in Inghilterra,stempera il pietismo nelle [...] Vai alla recensione »
Quando si nomina “New York”, si è abituati a immaginare la colossale e affascinante città americana, ripresasi dal lutto dell’11 Settembre, capitale del mondo, punto di snodo di mille culture, e soprattutto meta turistica tra le più apprezzate. Ma la metropoli di oggi è ben diversa da com’era tra gli anni ’60 e ’70: più ostile, fulcro dalla malavita, e scenario di situazioni di degrado sociale, ben [...] Vai alla recensione »
Quando si nomina “New York”, si è abituati a immaginare la colossale e affascinante città americana, ripresasi dal lutto dell’11 Settembre, capitale del mondo, punto di snodo di mille culture, e soprattutto meta turistica tra le più apprezzate. Ma la metropoli di oggi è ben diversa da com’era tra gli anni ’60 e ’70: più ostile, [...] Vai alla recensione »
Storia per nulla banale, bellissimo il tema della colonna sonora. John Voight e Dustin Hoffmann giovani fenomeni. Da non perdere.
Mi aspettavo una trama completamente diversa. Il film, in sé, è eccellente, tecnicamente perfetto. La prostituzione maschile è forse peggio di quella femminile, perché "regala" solo brevi momenti di esaltazione. Bravissimi i protagonisti, primari e secondari.
“Un uomo da marciapiede” decreta il successo internazionale di Everybody's Talkin'un brano folk rock scritto da Fred Neil nel 1966 e interpretato da Harry Nillson che verrà anche premiato con un Grammy per la miglior performance maschile. Il brano verrà poi ripreso e inserito nella colonna sonora di “Forrest Gump nel 1994 e in “Borat - Studio culturale [...] Vai alla recensione »
Do' cinque stelle a questa bellissima storia che parla di emarginazione (nuda e cruda) di Illusioni e di bellissima amicizia, pulita e sincera. Ogni volta che lo vedo mi piace sempre di più..Forse le stelle dovrebbero essere quattro, ma voglio alzare la media, se lo merita...Dustin Incredibile...Voight onesto ed ingenuo ma con un gran cuore...Credibilissimo.
Con colpevole ritardo ho visto questo film che ha una colonna sonora strepitosa! Mai o poche volte (forse solo nella Scelta di Sophie) ho visto un uso così forte, moderno e appropriato del flashback e Voight è bravissimo! Grazie a Raimovie per aver proposto questo film che non ha perso niente con gli anni, anzi, è un the road imperdibile!!!!
Per la fine dei '60 era sicuramente un'opera d'avanguardia,con uno stile che diviene marchio di fabbrica del regista. Voight un tontolone disarmante,Hoffman disperatamente attaccato alla vita,nonostante le disgrazie. Tenerezza,forte senso dell'amicizia,implacabile crudeltà della metropoli
Il texano Joe Buck abbandona il Texas e tenta la sorte nella grande mela, vestito da cowboy l'aitante ragazzo ha in mente di diventare gigolò, ma l'approccio con la grande città non è proprio idilliaco, numerose disavventure lo attendono. Farà amicizia con un italo americano, Rigo Rizzo, che in primis gli rifila una bella fregatura, per poi successivamente chiarirsi in qualche modo e diventare amici [...] Vai alla recensione »
Un film che merita di essere visto almeno una volta nella vita. Un cowboy texano arriva a New York con una radio e con un sogno, è convinto che la sua bellezza sarà il lascia passare per una vita migliore dove la fatica e il lavoro saranno un ricordo e lui diverrà l'oggetto dei desideri di donne ricche e sole disposte a tutto pur di passare una notte in sua compagnia.
chi sono i protagonisti di questo film? i ricchi e i poveri. la menefregaggine dei ricchi e la speranza e la solitudine dei poveri. il regista ci fa conoscere fino in fondo i luoghi e gli oggetti che ciascuno dei due possiede (ricchi e poveri), gli atteggiamenti e il disagio dei più bisognosi. nell'ultima scena ci insegna che l'onestà e il rispetto (i sentimenti) valgono [...] Vai alla recensione »
non c'e' molto da dire...un film strepitoso con un Hoffman da oscar (infatti non lo vinse.....strana la vita è?) e un giovanissimo J.Voight. non arriva, a mio avviso, a 10 di voto a causa di alcuni passaggi piuttosto noiosi, ma nel complesso è un capolavoro. Voto: 9
Per quanto sia stato un discreto film ,ritengo eccessivamente generosi i giudizi della critica sull'opera.Naturalmente va contestualizzato e forse all'epoca poteva avere una valenza diversa , diciamo anticonvenzionale e più consistente.Oggi mi sembra un film decadente e deprimente, che racconta una storia triste e squallida,molto americana,dove solo l'interp [...] Vai alla recensione »
... Django Unchained non può avere un voto superiore a questo film... :D
Joe Buck è un bel cow-boy texano giunto a New York con la presunzione di fare soldi facendo il gigolo. Ma ben presto si troverà senza soldi e per strada, e finirà per stringere amicizia con un uomo che tempo prima gli aveva fregato dei soldi, un certo Enrico Rizzo chiamato Sozzo o Ratzo, un italo-americano zoppo e tubercolotico, che vive di espedienti in una casa abbandonata.