Romy Schneider (Rosemarie Magdelena Albach-Retty) è un'attrice austriaca, è nata il 23 settembre 1938 a Vienna (Austria) ed è morta il 29 maggio 1982 all'età di 43 anni a Parigi (Francia).
Nel 1979 ha ricevuto il premio come premio speciale al David di Donatello per il film Una donna semplice.
Figlia di Magda Schneider e dell'attore Wolf Albach-Retty, s'impose quale sorridente o patetica Elisabetta, sposa di Francesco Giuseppe, nella trilogia di Sissi (1955-57). Dopo altri film in lingua tedesca o francese, tra cui i rifacimenti di Liebelei, dal romanzo di Schnitzler, e di Ragazze in uniforme, affermò un temperamento drammatico grazie a L. Visconti, che la impiegò a Parigi nel dramma elisabettiano Peccato che sia una sgualdrina e quale protagonista dell'episodio Il lavoro nel film antologico Boccaccio '70 (1962). Dopo Il processo (1963) di O. Welles e alcuni film in Gran Bretagna e a Hollywood, si stabilì in Francia dove interpretò La piscina (1968), L'amante (1969), Il commissario Pélissier (1970), in cui eccelse al fianco di M. Piccoli, César et Rosalie (1972), Trio infernale (1974), L'importante è amare (1974), Frau Marlene (1975), Mado (1976), Una donna semplice (1978), Chiaro di donna (1979), La morte in diretta (1979), La banchiera (1980), La signora è di passaggio (1982). In Italia, tra La califfa (1970) di A. Bevilacqua e Fantasma d'amore (1980) di D. Risi, fu una ben diversa Elisabetta d'Asburgo, ancora sotto la guida di Visconti, in Ludwig (1973).