women di oggi: più indulgenti e meno moderne di quelle di Cukor. Con Meg Ryan, Annette Bening, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith, Carrie Fisher. Commedia, USA, 2008. Durata 114 min. Consigli per la visione +13."/>
Anno | 2008 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Diane English |
Attori | Meg Ryan, Annette Bening, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith, Carrie Fisher Cloris Leachman, Debi Mazar, Bette Midler, Candice Bergen. |
Uscita | venerdì 10 ottobre 2008 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,34 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 dicembre 2017
Un gruppo di amiche dell'alta società newyorkese scopre che la più invidiata tra loro viene tradita dal marito... In Italia al Box Office The Women ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 872 mila euro e 361 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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La vita perfetta di Mary Haines va in crisi quando, facendo la manicure da Saks sulla Quinta Strada, apprende dalla ciarliera estetista che suo marito, un magnate della finanza, ha una relazione appassionata con la commessa addetta alla profumeria. Come se non bastasse, la sua migliore amica Sylvia, per non perdere il posto di lavoro alla guida di una rinomata rivista, vende la privacy di Mary a una nota cronista mondana in cambio di una rubrica con la sua firma. Sconvolta, Mary comincia a preoccuparsi innanzitutto di se stessa e, così facendo, finisce per ritrovare la fiducia e l'affetto degli altri.
L'autrice e produttrice televisiva Diane English porta a compimento con The Women il progetto, cullato per 14 anni, di ricondurre sullo schermo la commedia omonima di Clare Booth Luce che già aveva ispirato il film di Cukor del 1939.
La distanza tra la passerella di Meg Ryan, Annette Bening ed Eva Mendes e quella di Norma Shearer, Rosalind Russell e Joan Crawford è siderale in termini di contesto, di senso -qui si palpita per le amiche, là per gli uomini- e di forma -qui ci si coccola, là si graffiava senza pietà. Basterebbe il defilé finale a chiudere i conti del paragone: nel '39 si esibivano modelli bizzarri, si osava, nel 2008 si propongono quasi in sordina modelli indiscutibilmente eleganti, castigati e monocromi. Il gap di fantasia è evidente. Resta qualche citazione e l'idea portante di relegare ogni personaggio maschile nel fuoricampo, ma bisognerebbe capire se la English è conscia del fatto che, così facendo, il maschio diventa più che mai centrale, motore dell'azione, oggetto del desiderio.
Va detto che non mancano le battute riuscite, in bocca a personaggi secondari di grandissima presa, da mamma Candice Bergen a tata Tilly Scott Pederson, dalla finta burbera Cloris Leachman alla filosofa pragmatica Bette Midler, al punto che non è assurdo fantasticare un ribaltamento tra primarie e secondarie; il risultato potrebbe essere esplosivo. Alla fine dei conti, infatti, il problema di queste "women" è che parlano come dei manuali di autostima, si confidano tutto e tutto si perdonano. Ma se non c'è eros, non ci sono contrattempi, non c'è nemmeno vero dramma ... dov'è la commedia?
Dire per non dire è sempre stata la cifra della commedia americana di qualità, parlar d'altro e omettere per poter affermare, tra le righe, il vero indicibile. Il tradimento di questo assunto da parte del film della English è il dolore più grande per lo spettatore, molto più crudele delle corna di mister Haines.
Mary Haines è una brillante stilista, è sposata con un magnate di Wall Street ed è un'impeccabile madre di famiglia. Tutto cambia improvvisamente il giorno in cui la sua migliore amica, Sylvie Fowler, direttrice di un'importante rivista femminile, viene a sapere che il marito di Mary ha una relazione con Crystal Allen, la seducente commessa del reparto profumeria di Saks. Da quel momento, la vita perfetta di Mary va in pezzi...
Nel 1939 il regista George Cukor dirigeva Donne, un classico della commedia hollywoodiana tratto dall'omonima pièce teatrale di Clare Booth Luce, nella quale l'autrice prendeva di mira con sardonica ironia le rispettabili signore dell'alta società newyorkese. A quasi settant'anni di distanza Diane English, creatrice della popolare serie televisiva Murphy Brown, debutta dietro la macchina di presa con un nuovo remake del film di Cukor, The women, prodotto e sceneggiato dalla stessa regista ed ambientato nella New York di oggi. Come nella versione originale, anche nel remake della English lo schermo è popolato unicamente da esponenti del gentil sesso, mentre gli uomini sono relegati fuori dalla scena; il film diventa così una sorta di celebrazione del variegato universo femminile, più vicino nello spirito all'analogo Sex and the City piuttosto che al testo teatrale della Luce.
La trama di The women ricalca a grandi linee quella della pellicola di Cukor: al centro della vicenda troviamo infatti Mary Haines (Meg Ryan, nel ruolo già interpretato nel 1939 da Norma Shearer), moglie e madre di famiglia dell'alta borghesia newyorkese, la cui esistenza viene completamente sconvolta quando la donna scopre che suo marito Stephen la tradisce con Crystal Allen (Eva Mendes), commessa di una profumeria dei grandi magazzini Saks. Ma mentre nel film di Cukor la notizia del tradimento scatenava una serie di pettegolezzi, ipocrisie e colpi bassi all'interno della cerchia delle amiche di Mary, nella commedia della English la crisi coniugale sarà un'occasione, per la protagonista, di riflettere su tutti gli aspetti della propria vita, fino ad acquistare una nuova consapevolezza di sé. Se quella firmata da Clare Booth Luce era una satira al vetriolo sulle dame del jet-set, The women invece mette al centro della storia la complicità e l'affetto che legano Mary Haines alle sue amiche del cuore: la mamma tuttofare Edie Cohen (Debra Messing), la scrittrice lesbica Alex Fisher (Jada Pinkett Smith) e soprattutto Sylvie Fowler (Annette Bening), sofisticata donna in carriera che rischierà di compromettere in maniera irreparabile il rapporto fra lei e Mary.
La sceneggiatura, pur stemperando i conflitti interiori dei personaggi con una buona dose di leggerezza, offre comunque qualche spunto di riflessione sul ruolo delle donne nella società del XXI secolo, recuperando il taglio ironico e un po' frivolo in perfetto stile Sex and the City e scegliendo di focalizzare la vicenda sulla profonda amicizia fra Mary e Sylvie. Certo, il film di Cukor era un'opera deliziosamente graffiante e mordace, mentre la pellicola della English si limita a fare un po' di solletico; tuttavia, le battute riuscite e i momenti divertenti non mancano di certo, e nel complesso The women garantisce un paio d'ore di piacevole intrattenimento. Azzeccato il cast, con una menzione speciale per un'attrice di prima classe come Annette Bening (nella parte che fu di Rosalind Russell), sempre in grado di distinguersi per vivacità e simpatia; il punto debole è costituito invece dalla commessa mangia-uomini Eva Mendes, incapace di reggere il confronto con la sopraffina Joan Crawford. Nei ruoli secondari, vanno quantomeno citate Candice Bergen, Bette Midler ed un'esilarante Cloris Leachman, nei panni dell'anziana governante di casa Haines. Una curiosità: Candice Bergen e Meg Ryan avevano già recitato come madre e figlia nel 1981 nel film Ricche e famose, diretto (guarda caso) proprio da George Cukor.
“ C'è una linea sottile tra vestirsi...e coprirsi!” Questa è la frase che una delle protagoniste utilizza per definire una donna “non ben vestita”! Si potrebbe utilizzare la stessa espressione però riferendosi all’amicizia, sentimento bellissimo e profondo, se rispettato, e di cui nessuno saprebbe fare a meno. In particolar modo l’amicizia femminile, che porta a condividere tutto della propria vita [...] Vai alla recensione »
Film commedia americana poco piacevole in tutti gli aspetti.Non lascia nulla allo spettatore insomma un film.. da dimenticare.Voto 6
Commedia tutta al femminile in cui si sprecano battute e luoghi comuni sugli uomini. La particolarità del film sta nel fatto che non solo il cast è formato da donne. Ma anche le comparse sono esclusivamente donne. L'unico maschietto che si vede in tutto il film è il piccolo che nasce nell'ultima scena. Noiosetto per gli uomini, solidale per le signore.
Film scadente, autentico polpettone americano, che rappresenta le donne?? Ma di che?? In questi film le donne sono tutte ricche sfondate, amano solamente fare shopping e spendere soldi, sono tutte senza cervello.....ma per favore!!! W le donne normali ed umane!!
Donne troppo stupidine.......troppo ricche....e troppo lontane dalla realtà!! Film inutile che non lascia nulla allo spettatore, occasione sprecata inutilmente!!
film decisamente insulso, dall'inizio alla fine. e' proprio vero che certe volte non bastano i "nomi" a decidere il successo.non ho finito neanche di vederlo per la totale noia. lo sconsiglio al massimo.
Commedia tutta al femminile in cui si sprecano battute e luoghi comuni sugli uomini. La particolarità del film sta nel fatto che non solo il cast è formato da donne. Ma anche le comparse sono esclusivamente donne. L'unico maschietto che si vede in tutto il film è il piccolo che nasce nell'ultima scena. Noiosetto per gli uomini, solidale per le signore.
Spinto dal cast, ho provato a vedere questo film confidando in una serata rilassante e divertente. In realtà, di divertente c'è proprio poco ... battute molto limitate (sia come frequenza che come appetibilità) e storia non particolarmente intrigante. Capisco poi che un film che si chiama The women sia focalizzato sulle donne, ma non avere al suo interno neanche un uomo (anche solo come semplice [...] Vai alla recensione »
A Broadway nel 1936 la trovata che fece il successo della commedia The Women di Clare Boothe Luce (poi ribadito nel '39 dal film di culto di Cukor) fu quella di non far comparire i personaggi maschili, facendo svolgere una vicenda di tradimento coniugale in un giro tutto femminile. A oltre 70 anni di distanza lo stesso marchingegno appare poco convincente nell'ennesima ripresa del copione firmato Diane [...] Vai alla recensione »
Donne con le gonne, donne in cerca di guai, donne sull'orlo di una crisi di nervi, dalla musica al cinema ne abbiamo in tutte le salse. Diane English ha voluto omaggiarle tutte con un tributo remake. Diciotto milioni di dollari il budget, cast stellare: le magnifiche sette sono Meg Ryan, Annette Bening, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith, Bette Midler e Candice Bergen.
L'aveva già fatto George Cukor settant'anni fa. Un film interpretato solo da donne. Di uomini non se vede manco mezzo a far tappezzeria. In compenso se ne parla, eccome: malissimo. Il sesso forte si fa vivo al telefono con quello debole, uscendone sempre a pezzi. Non è certo un caso che la civettuola, pungente e un po' noiosa commedia The Women, sia stata scritta e diretta da una donna, l'esordiente [...] Vai alla recensione »
Remake di Cukor o di Sarah Jessica Parker? Sulla carta The Women della regista donna Diane English è un rifacimento dell'omonimo film del '39 del regista delle donne George Cukor. Sullo schermo questa simpatica sarabanda al femminile è chiaramente una versione più comica, economica e letteralmente senza uomini di Sex and the City. Quattro amiche e una separazione: la direttrice della rivista femminile [...] Vai alla recensione »
Updating a comedy classic is not a good idea. Case in point: this misbegotten redo of Clare Booth Luce's 1936 play (and 1939 movie) about pampered Manhattan women who gossip about men who are never seen. Think Sex and the City without the sex. Murphy Brown creator Diane English has been trying to do this movie since her sitcom went off the air in 1998.
“What is this, some 1930s movie?” asks a character in “The Women.” If only! Of course, the line pays winking homage to a specific '30s movie, directed by George Cukor and based on a notorious play by Clare Boothe Luce, that starred Norma Shearer and Joan Crawford and was also called “The Women.” Further comparison would only serve to demean that sleek and waspish artifact of a bygone era, and also [...] Vai alla recensione »
"The Women" : tout sur les femmes de Manhattan Mary est mariée à un homme d'affaires qui la trompe avec une vendeuse de produits de beauté. Ses "meilleures" amies cancanent derrière son dos, en dévorant des magazines révélant que "Nicole Kidman a de la cellulite !". Femmes d'aujourd'hui à Manhattan : snobs, pipelettes, liftées, langues de vipères, trompées.