Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Spagna |
Durata | 128 minuti |
Regia di | Isabel Coixet |
Attori | Laia Costa, Hovik Keuchkerian, Hugo Silva, Ingrid García Jonsson, Luis Bermejo Francesco Carril, Tamara Berbés. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 settembre 2023
Una donna decide di cambiare vita e andare a vivere nella Spagna rurale. Non sarà così facile però adattarsi all'ambiente. Il film ha ottenuto 7 candidature a Goya,
CONSIGLIATO N.D.
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Nat fa la traduttrice e ogni giorno si trova a tradurre le storie tragiche e terribili delle donne immigrate. Stressata, molla tutto e va ad abitare a La Escapa, un paesino della Spagna rurale. La casa è malconcia e fa, letteralmente, acqua da tutte le parti. Il padrone di casa è aggressivo, il vicinato sospettoso, i maschi, in generale, corteggiatori e predatori. Come Andreas, il vicino grande e grosso che si offre di ripararle il tetto. In cambio di qualcosa. Nat, in compagnia di una cagna semirandagia, resiste all’ambiente ed entra nel gioco di una passione ossessiva.
Il titolo potrebbe trarre in inganno perché Un amor - in Concorso nella Sezione Progressive Cinema - non è propriamente un dramma romantico, o almeno, il cuore di questo film non è l' aspetto emotivo- sentimentale di una storia d'amore. C'è anche quello ma la chiave di lettura è assolutamente poco romantica perché predomina l' aspetto cinico ed egoistico dell' interazione tra i due sessi, e l'uomo, [...] Vai alla recensione »
Si chiama "Burbero", almeno nella traduzione italiana, lo sfortunato cagnetto ermafrodita che farà compagnia alla protagonista fino al termine della sua agrodolce esperienza, in una cittadina spagnola che a ogni angolo pare regalare qualche stralunata, grottesca epifania. Non è certo un barboncino da salotto, il nostro Burbero: sgraziato, insofferente alla disciplina, smunto, spaesato, vittima di violenze [...] Vai alla recensione »
Il miglior Concorso finora è donna: dopo Cortellesi fiera popolana e Fremont su profuga afghana insonne, arriva un'altra bomba al femminile. Un amor della veterana catalana Isabel Coixet racconta una traduttrice per profughi politici in trasferta campagnola. Troverà vicini burberi, cani sfregiati cui affezionarsi e un omone con cui fare l'amore e parlarsi con sincera durezza.
Nat è una donna in fuga. Non perché sia autenticamente minacciata da qualcuno o da qualcosa. Nessun nemico all'orizzonte, non una guerra che provoca morti indiscriminate, non un fenomeno naturale di portata catastrofica. Cerca riparo da atrocità che non riesce a raccontare, lei che è un'interprete, che conosce un particolare dialetto africano e che, per questa abilità, riporta le testimonianze di [...] Vai alla recensione »
Natalie (Laia Costa) fa la traduttrice simultanea e ogni giorno si trova a tradurre le storie tragiche di donne che chiedono asilo politico. Essere la voce di quei racconti le provoca un esaurimento nervoso, così decide di mollare tutto e trasferirsi in un piccolo paesino della campagna spagnola. Sin dal suo arrivo, la donna si trova ad affrontare una serie di situazioni spiacevoli, prima fra queste [...] Vai alla recensione »
Isabel Coixet, classe 1960, originaria di Barcellona, aveva realizzato, tra la metà degli anni Novanta e quella del decennio successivo, alcune opere interessanti e di una certa risonanza, raccontando storie di donne spesso in situazioni limite: come dimenticare lo straziante La mia vita senza me (My Life Without Me, 2003), interpretato da una magnifica Sarah Polley? La sua carriera è proseguita poi [...] Vai alla recensione »
Un amor, di Isabel Coixet, è un film spagnolo del 2023, parte della sezione Progressive Cinema alla 18^ Festa del Cinema di Roma. Un film drammatico a tratti disturbante, che analizza - purtroppo non abbastanza profondamente come sembrerebbe promettere all'inizio - i rapporti uomo/ donna in realtà sociali molto ristrette e dal pensiero reazionario.
La visione di Un amor, nuovo film di Isabel Coixet presentato in concorso alla 18a edizione della Festa del Cinema di Roma, fa andare inevitabilmente la mente a un altro film spagnolo recente, quel As bestas che proprio a Roma, un anno fa (dopo l'apprezzata prima mondiale cannense) aveva trovato la sua anteprima italiana. Entrambi i film sembrano rifuggire dagli ambienti borghesi di molto cinema spagnolo [...] Vai alla recensione »