Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Joel Edgerton, Nash Edgerton, Matt Ross |
Attori | Julia Roberts, Sean Penn, Dan Stevens, Patton Oswalt, Erinn Hayes Shea Whigham, Brian Geraghty, Darby Camp, Nat Faxon, Raphael Sbarge, Nelson Franklin, Reed Diamond, Chris Conner, Carlos Valdes, Betty Gilpin, Allison Tolman, J.C. MacKenzie, Anne Dudek, Scott Michael Morgan, Jordi Caballero, Oscar Torre, Chris Bauer, Jeff Doucette, Danny Winn, Hugh B. Holub, Hamish Linklater, Chris Messina, Kat Foster, Nate Corddry, Ivan Martin, Chris Jai Alex, Donald Li, Stephanie Nash, Charley Rossman, Cinda Adams, Todd Aaron Brotze, Pat Asanti, Claudia Zie, Vince Cefalu. |
Tag | Da vedere 2022 |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 16 giugno 2022
La storia mai raccontata di Martha Mitchell e del suo ruolo nello scandalo Watergate. La serie ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 4 candidature a Critics Choice Award,
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Gaslit racconta la storia dello scandalo Watergate - iniziato nel gennaio del 1972 prima della nota irruzione nella sede del Comitato Nazionale Democratico - ma lo fa attraverso lo sguardo laterale degli accadimenti che coinvolsero l'allora personaggio dello spettacolo Martha Mitchell (Julia Roberts), moglie di John N. Mitchell (Sean Penn), procuratore generale degli Stati Uniti sotto la presidenza Nixon. Non concentrandosi sulla figura presidenziale, la serie mostra, in maniera talvolta ironica, la costellazione di personaggi che vennero coinvolti nello scandalo, a partire dal giovane avvocato John Dean (Dan Stevens) ingabbiato in un complotto sempre più complicato allo scopo di spiare i democratici, che ben presto sfuggirà di mano fino alle più note conseguenze.
Lo scandalo Watergate è certamente uno degli eventi della storia americana del Novecento più indagati e attenzionati dalla letteratura e dalla finzione americane. Nel solo ambito audiovisivo troviamo una decina di film di altissimo livello che si sono avvicendati sin dagli Anni Settanta, allo scopo di comprenderne le sottili sfumature di significato.
Dal primo Tutti gli uomini del presidente (1976), con gli indimenticabili Robert Redford e , al più recente The Post (2017), l'elevato trattamento di questo evento testimonia l'importanza che ha avuto nella percezione identitaria americana, chiamando a raccolta registi del calibro di Alan J. Pakula, Steven Spielberg, Oliver Stone, Ron Howard.
Similmente l'attenzione per questo soggetto ha richiamato negli anni alcune delle migliori professionalità attoriali dell'Actor Studio, dai già citati Redford e Hoffman, passando per Anthony Hopkins, Bob Hoskins, Ed Harris, Jack Warden, Kirsten Dunst, Naomi Watts, Frank Langella, Michael Sheen, Kevin Bacon, Liam Neeson, Diane Lane, Meryl Streep, Tom Hanks, Sarah Paulson, fino allo stesso Sean Penn, già coinvolto nel 2004 in The Assassination. Guardando ai trattamenti cinematografici di questo soggetto sembra di scorgere la storia dello star system americano degli ultimi 50 anni.
Gaslit entra in coda a questo lungo elenco di adattamenti di una storia tutta americana che ancora sconvolge il pubblico a stelle e strisce per via della scoperta di qualcosa che non funziona nel proprio sistema. Lo scandalo Watergate - che portò alla richiesta di impeachment e alle dimissioni di Richard Nixon - assestò la crisi politica, sociale e culturale che aveva già iniziato a sconvolgere il tessuto americano con il Sessantotto, con le vicende legate alla guerra del Vietnam e con l'insorgere di personalità, anche e soprattutto nel mondo dello spettacolo, capaci di far sentire la propria voce.
Il political thriller creato da Robbie Pickering per Starz, a partire dal podcast di successo Slow Burn di Leon Neyfakh, si concentra proprio su una delle figure che più traducono e rappresentano a livello anche simbolico lo scandalo Watergate. In questa miniserie Julia Roberts porta in scena una Martha Mitchell - definita "la bocca del sud" per via del suo accento, nonché per la spregiudicatezza delle sue affermazioni politiche - che è contemporaneamente simbolo di una popolazione che vuole scovare il marcio e di chi quel marcio lo ha sempre avuto attorno, anzi accanto, ovvero suo marito, qui interpretato in maniera eccezionale da Sean Penn. John Mitchell è di fatto un simbolo del sistema politico durante lo scandalo Watergate, nella misura in cui perde le sue capacità di controllo sulla complessità degli eventi che hanno luogo attorno a lui e, allo stesso modo, su sua moglie. Martha, al contempo, è una donna che subisce ancora gli anni retrogradi che sta vivendo, vittima di un contesto totalmente maschilista, eppure tutt'altro che passiva - e, perciò, uno dei nemici da eliminare.
L'abilità di Julia Roberts sta nel lasciare lo spazio agli altri personaggi: non troveremo mai un'eroina, seppur questa sia la percezione, da parte della popolazione, del personaggio da lei interpretato; Roberts mostra una Martha Mitchell pronta ad essere dimenticata - come effettivamente avvenne - pietra dello scandalo, voce della verità, ma anche vittima ineluttabile di un tempo e di una storia più grandi di lei. Perciò risaltano le figure del giovane John Dean e del tremendo, pazzo, Gordon Liddy, che vengono portate in scena - rispettivamente da Dan Stevens e da Shea Whigham - al fine di mostrare una bilancia starata, dove il peso della storia (in particolare della Seconda Guerra Mondiale) è corresponsabile al frantumarsi del sistema vigente.
Un dramma molto ben confezionato, affidato quasi totalmente alle grandissime capacità delle attrici e degli attori del suo cast, forse consapevole della tradizione audiovisiva di questo soggetto, Dovendo fare i conti con un passato attoriale e registico di grande rilievo, Gaslit riesce infine a rispettare gli elevati standard di una storia che ancora fa parlare e i cui personaggi secondari sono stati troppo spesso dimenticati. Ma non in questa serie.