Anno | 2018 |
Genere | Drammatico, Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 60 minuti |
Regia di | Marcos Siega, Lee Toland Krieger, Marta Cunningham, Kellie Cyrus, Erin Feeley, Victoria Mahoney, Martha Mitchell |
Attori | Penn Badgley, Elizabeth Lail, Luca Padovan, Zach Cherry, Nicole Kang Shay Mitchell, Kathryn Gallagher, Daniel Cosgrove, Victoria Cartagena, Hari Nef, Lou Taylor Pucci, Ambyr Childers, Gianni Ciardiello, Mark Blum, Christine Toy Johnson, Reg Rogers, Michael Maize, Manini Gupta, John Stamos, Michael Park, Natalie Paul, Emily Bergl, Mercedes Griffeth, James DeFilippi, Reggie Gowland, Gerrard Lobo, Kacey Carrig, Luke David Young, Ben Getz, Cliff Moylan, James P. Rees, Damion J. Williams, Ethan Itzkow, Sean David Cooper, Katy Rea. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento venerdì 31 gennaio 2025
Ossessionato da un'aspirante scrittrice, un brillante libraio inizia strategicamente a rimuovere tutti gli ostacoli che la tengono lontana da lui.
CONSIGLIATO N.D.
|
Cosa saresti disposto a fare per amore? Quando un brillante libraio incrocia il sentiero di un'aspirante scrittrice, la risposta a questa domanda diventa chiara per lui: qualsiasi cosa. Usando internet e i social media come strumento per raccogliere il maggior numero di dettagli possibile su di lei e avvicinarsi sempre di più, una strana cotta si trasforma rapidamente in un'ossessione. Silenziosamente e strategicamente, il protagonista rimuove ogni ostacolo - e persona - sulla sua strada per arrivare all'oggetto del suo desiderio.
La quinta stagione della serie
Recensione di a cura della redazione
Joe fa ritorno a New York, il luogo dove tutto è cominciato. Il suo obiettivo sembra essere quello di vivere finalmente un "lieto fine". Tuttavia, questo equilibrio tanto desiderato sarà presto messo a repentaglio dai fantasmi del suo passato e dai suoi irrisolti desideri oscuri...Recensione di a cura della redazione
La quarta stagione prende le mosse dalla drammatica conclusione della precedente annata quando Joe aveva inscenato un omicidio suicidio per incastrare Love quindi era partito alla ricerca di Marienne a Parigi. La nuova run ci mostra Joe barbuto con una nuova vita londinese tra nuovi amici e la professione di insegnante. Ma tutto potrebbe essere messo in discussione dalla presenza di un nuovo killer mentre Joe comincia a sviluppare una nuova ossessione.
La terza stagione della serie
Recensione di a cura della redazione
La terza stagione esplora la nuova vita di Joe e Love, sposati e neo-genitori: le vecchie abitudini e nuovi problemi minacciano spesso la serenità familiare, che i due sono comunque decisi a prendere di petto.
Il ritorno di Joe
Recensione di a cura della redazione
Joe deve affrontare alcuni eventi traumatici scavando nel suo passato. Joe si addentrerà in un territorio ancora più rischioso, quando la sua battaglia lo porterà ad attraversare la nazione da New York a Los Angeles. Joe dovrà affrontare la parte più oscura del suo passato cercando di costruire un futuro per sé e per la donna che ama.
Una serie più derivativa che appassionante: l'ironia non sempre basta a nascondere i numerosi momenti improbabili della sceneggiatura
Recensione
di Andrea Fornasiero
Joe Goldberg ha avuto un'infanzia difficile, trascurato dai genitori e dato in affido, ha trovato come unico punto fermo il severo proprietario della libreria dove ha iniziato a lavorare, Mr. Mooney. L'educazione che questi gli ha impartito, con la gabbia in vetro per la conservazione dei libri preziosi usata come cella, ha avuto sulla psiche di Joe effetti sinistri e duraturi. Le sue relazioni con l'altro sesso infatti virano facilmente nel territorio dell'ossessione, come quella per la sua precedente compagna Candace - che nessuno sa che fine abbia fatto - e soprattutto come quella per Guinevere Beck, una giovane aspirante scrittrice piena di problemi che un giorno entra nella libreria sbagliata...
Come in una rivisitazione di Dexter, Tu accompagna le ossessioni psicopatiche del protagonista alla sua voice over, che commenta incessantemente ogni scena rivolgendosi sempre a Beck con la seconda persona singolare del titolo. Il risultato è più derivativo che appassionante e l'ironia non sempre basta a rendere digeribili i numerosi momenti improbabili della sceneggiatura.
Il cartello del titolo presenta una scritta bianca che si macchia di rosso, infatti diviene presto chiaro che quella di Joe non è un'ossessione da timido stalker, bensì si può spingere fino all'omicidio, tanto che saranno diversi i cadaveri accumulati nel corso dei dieci episodi della prima stagione. Tratta dal romanzo omonimo di Caroline Kepnes, pubblicato anche in Italia da Mondadori con il titolo Tu, è una serie dal punto di vista molto chiaro, sorta di monito sui pericoli delle relazioni moderne e in particolare sull'abuso dei social che mettono a disposizione molte informazioni su di noi. Se in Dexter il protagonista si trovava spesso di fronte ad altri psicopatici, allo stesso modo non mancano in Tu altri stalker o persone che vivono le relazioni in modo ossessivo, quasi fosse l'unica possibilità di dimostrare il proprio amore in una società il sesso è stato ridotto a una dimensione del tutto ordinaria e triviale. La vera passione non si dimostra a letto e nemmeno nell'empatia - perché nell'era dei social e del precariato chi ha più tempo per parlare? - bensì in una maniacalità invasiva e soffocante, disposta a tutto ma che nella sua dimensione totalizzante non può accettare altre distrazioni né ovviamente il tradimento.
Joe osserva Beck di nascosto, ma cerca pure di entrare nella sua vita e ci riesce con successo abbastanza presto, da quel momento però il problema diventa tenere in vita una relazione dalla radice malata. Joe dovrà inoltre "difendere" Beck dagli interessi di altre persone e allo stesso tempo difendersi dai cambiamenti di umore di lei. Beck si sente schiacciata da lui, ma sente pure la mancanza di tutte le attenzioni di lui, perché gli esseri umani sono creature complesse e contradditorie, soprattutto quando si tratta di relazioni. Tu però non è The Affair e alla sottigliezza preferisce il sensazionalismo del colpo di scena, il tutto per altro con un'estetica patinata da prodotto televisivo medio americano. Che poi è quel che ci aspetta dal produttore e coautore Greg Berlanti, super prolifico in TV (tra le altre cose è dietro anche alle serie Tv sui personaggi DC Comics), qui affiancato da Sera Gamble, nota per diverse sceneggiature di Supernatural e come autrice di The Magicians. Insomma due nomi da Tv d'intrattenimento facile, di genere, più dalle parti del "guilty pleasure" che della serie di prestigio.
Alla regia, dopo i primi due episodi firmati da Lee Toland Krieger, che con Berlanti aveva già collaborato su Riverdale, si segnala Marcos Siega, uno dei registi più attivi sulla serie Dexter di cui come dicevamo Tu è parecchio debitrice, sia nell'uso della voce over e del punto di vista, sia per il rapporto con una figura paterna che impone rigide regole e cresce uno psicopatico. Rispetto alla Miami sudaticcia e colorata di Dexter c'è qui una New York più banalmente alla moda, inoltre anche la colonna sonora è significativamente meno esplosiva - senza contare che manca del tutto una sigla, mentre quella di Dexter è stata tre le più memorabili del rinascimento televisivo americano. Fa parecchia differenza anche il cast, dove a un sornione e irresistibile Michael C. Hall si sostituisce il ben meno raffinato Penn Bagley, che cerca di sottolineare la comicità più o meno volontaria delle situazioni con espressioni molto caricate. Può divertire a tratti, ma non tutto si ferma in superficie inoltre spesso semplicemente eccede con le smorfie.
Nei panni di Beck abbiamo Elizabeth Lail, fin qui nota più che altro per aver interpretato l'Anna di Frozen nella quarta stagione di C'era una volta. Il suo è sicuramente un personaggio più compiuto, una giovane donna che rifiuta - ma non del tutto - di innamorarsi del primo uomo che arriva in suo soccorso e che sa anche difendersi dai ricatti di un professore che allunga troppo le mani. A Joe appare come una ragazza angelica e da salvare, ma è in realtà piuttosto disinibita e ambiziosa, tanto da frequentare amici e amanti di uno strato sociale superiore al suo, nonostante questo la ponga spesso in una condizione di inferiorità. Per esempio nei confronti della ricca amica Peach, non molto meno ossessiva e sicuramente più dominante di Joe, interpretata da Shay Mitchell, ossia la "Pretty Little Liar" Emily Fields. Hanno poi una piccola parte il piacione John Stamos, nei panni di uno psicanalista sexy, e Ambyr Childers (vista in varie puntate di Ray Donovan) in quelli della misteriosa Candace, che ha spezzato il cuore di Joe. Un cast nel complesso di medio livello, del resto Tu è stata trasmessa da un'emittente come Lifetime, che negli ultimi anni ha provato con poca convinzione la strada seriale e ora ha preferito ritirarsi, per tornare a concentrarsi sui Tv Movie che l'hanno resa celebre in America. Tu però continuerà almeno per una seconda stagione, divenendo una produzione targata Netflix, presumibilmente con frecce di maggior ricchezza nel proprio arco.
Il perno della serie è la personalità, e quindi la vita, di Joe Goldberg. Joe è all'apparenza quel che si direbbe "il ragazzo della porta accanto", tuttavia sin dal primo episodio vengono mostrati nella personalità di Joe dei palesi segni di personalità anti-sociale, sebbene questo disturbo non sia permeante anche dell'aspetto sentimentale: Joe è infatti in grado, a modo suo, di amare alcune persone [...] Vai alla recensione »