Titolo originale | The Edge of Seventeen |
Anno | 2016 |
Genere | Commedia, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Kelly Fremon |
Attori | Hailee Steinfeld, Woody Harrelson, Kyra Sedgwick, Haley Lu Richardson, Blake Jenner Hayden Szeto, Katie Stuart, Alexander Calvert, Christian Michael Cooper, Nesta Cooper, Daniel Bacon, Eric Keenleyside, Lina Renna, Ava Grace Cooper, Jena Skodje, Josh Simpson, Kavandeep Hayre, Meredith Monroe, Lyle Reginald, Chris Shields, Christian Lagasse, Kirsten Robek, Paul Herbert, Laine MacNeil. |
Uscita | giovedì 30 marzo 2017 |
Tag | Da vedere 2016 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,01 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 31 marzo 2017
Due adolescenti sono amiche per la pelle ma quando una di loro comincia a frequentare il fratello dell'altra, le cose non saranno più come prima. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, 3 candidature a Critics Choice Award, In Italia al Box Office 17 anni (e come uscirne vivi) ha incassato 45,1 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Crescere non è facile e certe stagioni sembrano non passare mai, specie quella attorno ai diciassette anni, età di confine e crogiolo di aspettative, delusioni e infiniti rilanci. In questo panorama, l'unico conforto della tormentata Nadine è la sua migliore amica, Krista, apparsa come un faro nella sua vita nel momento più buio e mai più abbandonata. Quando, però, Krista si fidanza con suo fratello, l'essere che Nadine più invidia e disprezza, anche quell'amicizia speciale sembra arrivata al capolinea. Nonostante la sofferenza e la solitudine, infatti, Nadine non sembra disposta a perdonarla.
C'è un bel coraggio in questo film, su vari piani. C'è il coraggio di partire come una storia che assomiglia a mille altre storie, di proporre scene che assomigliano ad altre scene di altri film, e poi invece continuare a pigiare il pedale, laddove altre storie e altri film avrebbero cominciato a rallentare e sarebbero rientrate rapidamente in garage felici e contenti.
E poi c'è il coraggio di Hailee Steinfeld, che dopo Il Grinta non ha più trovato un ruolo che la mettesse altrettanto in luce, e però è sempre brava e qui non ha paura di interpretare un personaggio che può apparire irritante.
Alla riuscita del film contribuisce più che mai la performance di Woody Harrelson nel ruolo del professor Bruner. Tra gli adulti, chi ha capito meglio Nadine è proprio lui: ha capito che è talmente offuscata da se stessa e dai propri timori da divenire una sorta di profezia che si autoavvera e da non vedere veramente nessun altro, nemmeno chi crede di conoscere bene. Pur volendole bene, Bruner gioca con questo problema di Nadine e si e ci diverte spacciandosi per chi non è.
Kelly Fremon racconta dunque l'adolescenza aggiungendo una prospettiva in più rispetto alla favola del brutto anatroccolo che supera il trauma dell'emarginazione finendo per scoprire di essere un bellissimo cigno: il cigno, qui, deve imparare a guardarsi dentro e ammettere di essere stato un po' un brutto anatroccolo, impulsivo e ingiusto, e a fare ammenda per poter finalmente (ri)entrare nel gruppo.
Tutti noi - più o meno- siamo passati da quel coacervo di pulsioni insoddisfatte, represse, da quel sentimento di impotenza nei confronti di un mondo adulto dal quale non ci siamo mai sentiti compresi. Tutti noi siamo stati adolescenti, abbiamo vagheggiato e desiderato l’impossibile, ci siamo riparati dietro corazze fatte di aggressività esteriore che ci hanno permesso di difendere [...] Vai alla recensione »
Film molto ben fatto, credibili gli attori, ritmo della narrazione piacevole. Offre diversi spunti di riflessione: uno su tutti il senso di solitudine ed egocentrismo che accomuna molti giovani -adolescenti e non- i quali sono spesso portati a sentirsi soli, 'strani', e pensando di non essere capiti tengono tutto dentro di sé, finendo così per accrescere la propria sofferenza. [...] Vai alla recensione »
interessante commedia americana che mostra uno spaccato della gioventù e della famiglia. Figli e madri che cercano relazioni per non essere soli. Il film carino e piacevole da vedere. Il finale da migliorare. Voce originale Dell attrice protagonista non bella da ascoltare. Meglio in italiano.
Michelino va al cinema e ne esce indignato dopo 45 minuti Questo film è un insulto al cinema e' un insulto alla sensiblità degli spettatori Michelino era al cinema ma gli sembrava di essere sitoninazzato in prima serata su rai due Rete che è un insulto all'intelligenza umana Comunque - ancora speranzoso di una svolta positiva - Michelino ha sopportato [...] Vai alla recensione »
Coltivato all'ombra dell'ala protettiva di uno dei massimi conoscitori d'interni di famiglia made in USA, come James Brooks (qui produttore esecutivo), 17 anni (e come uscirne vivi) è un teen movie fresco e sorprendente, che deve più alla vecchia tradizione del cinema da studio che alle digressioni idiosincratiche e fronzolute di certe produzioni indie.
Dedicato a tutti gli adolescenti che vi rinfacciano di far parte della generazione che non (li) capisce. La protagonista, Nadine, è in lotta con il mondo: con l'amica che si è fidanzata con suo fratello, con la mamma bersaglio perfetto, con il prof che non sa darle risposte. In realtà, non è così. E' proprio l'insegnante (Woody Harrelson che bravo) che, con le sue battute al veleno e sdrammatizzando [...] Vai alla recensione »
Nadine, la teenager problematica che conosciamo nel momento in cui dice all'insegnante di storia che ha intenzione di uccidersi, è la tipica liceale in precario equilibrio tra autolesionismo e senso di superiorità. Nadine è un lamentoso ma brillante groviglio di complicazioni: non ci resta che metterci comodi e guardarla. Non che le manchino ragioni per lamentarsi, ma ha anche i suoi alleati.
Diciassettenne malmostosa, Nadine ha una sola amica: la gentile Krista. Quando la seconda si mette col suo popolare fratello, Nadine entra in crisi. Specie nella variante liceale, i film di coming-of-age si somigliano un po' tutti. C'è un personaggio, perlopiù una ragazza, che sta male nella propria pelle: si sente respinta da adulti e coetanei ma poi, bene o male, impara a convivere con se stessa [...] Vai alla recensione »