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Ultimo aggiornamento venerdì 3 novembre 2017
Jacqueline, mucca algerina, viene accompagnata da Fatah alla Fiera di Parigi, attraversando Mediterraneo e Francia. In Italia al Box Office In viaggio con Jacqueline ha incassato 51 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Fatah è un contadino che vive con la moglie e due figlie in un piccolo villaggio dell'Algeria. La sua passione è l'unica mucca che ha: Jacqueline. Da anni chiede di poter concorrere con lei al Salone dell'Agricoltura di Parigi e finalmente la sua costanza viene premiata: riceve l'invito. Messi insieme, con l'aiuto dei compaesani, i soldi necessari per la traversata e la sussistenza Fatah e Jacqueline partono. L'idea è quella, una volta sbarcati a Marsiglia, di raggiungere Parigi a piedi. Il viaggio ha inizio.
Il cinema francese ha nella propria storia di prodotti destinati al più vasto pubblico un film che molti ricordano per le risate ma anche per la commozione.
Si tratta di La vacca e il prigioniero di Henri Verneuil in cui Fernandel interpretava il ruolo di un prigioniero francese dei tedeschi che fuggiva da un campo di prigionia portandosi dietro una mucca.
Il film viene citato esplicitamente da Hamidi e, in questo modo, il regista dichiara la sua linea narrativa. Sarebbe infatti facile liquidare In viaggio con Jacqueline utilizzando la ormai onnicomprensiva e superficiale definizione di 'buonista'. Perché Fatah in Francia trova sempre persone disposte ad aiutarlo (polizia a parte). Anzi, chi lo tratta male al suo arrivo è il cognato che si è 'sistemato' e non vuole averlo tra i piedi. Gli altri trovano il modo di favorire il suo percorso verso Parigi. Non è certo la Francia di Marine Le Pen quella che si trova davanti, neppure quando i media iniziano ad occuparsi di lui, novello Forrest Gump che però una meta ce l'ha.
Il film non risparmia ironie sulla mentalità algerina (mentre i maschi occhieggiano su Internet donne appetibili le donne sono sotto stretto controllo degli uomini) ma ciò che lo rende originale è proprio il clima di festa giocosa, anche se costellata di equivoci e incidenti, che induce lo spettatore, che non sia già schierato in modo pregiudizievole, a riflettere sul fatto che generalizzare è sempre e comunque un errore. Fatah ha un sogno come ce l'hanno tanti di coloro che cercano di raggiungere l'Europa. La quale ha i suoi problemi (e la protesta degli agricoltori è lì a testimoniarlo) ma non sarà certo demonizzando tutto il mondo musulmano che si sconfiggerà l'Isis. Fatah e la sua Jacqueline ce lo ricordano con un sorriso e un muggito.
Se una delle modalità per guardare un film, escludesse il sonoro, dalle prime scene di questo film, dell’epoca in cui accade e di conseguenza del quando si svolge la vicenda, ci faremmo un’idea del tutto sbagliata: non succede in un lontano paese di montagna in Europa e alla fine degli anni ’50, bensì in Algeria e in quest’epoca attuale.
Una volta tanto il titolo italiano è molto più carino dell’originale “La vache”. Il viaggio con Jacqueline è frutto di una coproduzione franco marocchina e racconta del contadino Fatah (il bravissimo Fatsah Bouyahmed) che porta la sua vacca Jacqueline alla Fiera dell’agricoltura che si svolge ogni anno a Parigi.
"In Viaggio con Jacqueline" è un film itinerante in cui il protagonista di nome Fatah, un contadino di un piccolo paese dell'Algeria, intraprende a piedi un lungo cammino dall'Algeria, appunto, sino a Parigi al fine di far concorrere al Salone dell'Agricoltura la propria adorata mucca di nome Jacqueline. Dopo svariati tentavi falliti nel corso degli anni, Fatah viene [...] Vai alla recensione »
Grazioso, è l'aggettivo per questo film. per chi vuole passare 90 minuti in relax senza stancare troppo il cervello. lo definirei un film per anime semplici. la storia in sè è molto semplice, l'intento quello di mostrare un integrazione possibile tra mondi distanti. si lascia guardare grazie alla simpatia del protagonista , alcune scenette che strappano il sorriso e quell'au [...] Vai alla recensione »
Esiste una magnifica fotografia che ritrae Roger Federer accanto a una mucca svizzera. Non una mucca qualunque: Desirée, vincitrice di un concorso di bellezza e quindi agghindata da reginetta dell'alpeggio, con una composizione di girasoli e mughetti da interpretasi come versione elvetica del "tuttifrutti hat" di Carmen Miranda. David Foster Wallace (ma come facciamo a fare a meno di lui? Donald Trump [...] Vai alla recensione »
Fatah, un contadino algerino che vive con la moglie e due figlie in un piccolo villaggio, nutre un grande amore anche per la sua mucca Jacqueline e sogna di farla concorrere al Salone dell'agricoltura di Parigi. Quando finalmente riceve l'invito, si mette in viaggio per raggiungere a piedi la capitale francese, diventando, tra equivoci e disavventure, l'idolo di media e social.
Fatah è un algerino dal carattere mansueto, tanto da essere preso in giro nel villaggio dove vive con moglie e figli. Non sono gli unici amori della sua vita. Lui adora anche la sua mucca Jacqueline, con la quale parte per la Francia per partecipare a un concorso zootecnico. Un road movie bizzarro, originale, ma che cattura. Un film intelligente perché, pur giocando sull'ironia, affronta tanti temi [...] Vai alla recensione »
Bellissima bestia, Jacqueline è l'amore di un contadino algerino che, accettato alla celebre fiera internazionale del bovino, viaggia a piedi da Marsiglia a Parigi smontando e rimontando le sue umili e un po' esotiche certezze sull'occidente. Al posto di Fernandel fuggiasco dai nazisti c'è lo stralunato quattrocchi arabo Bouyahmed: in chiave di commedia picaresca è la contaminazione senza pretese, [...] Vai alla recensione »
"Sono troppo sensibile per essere un arabo". C'è un mondo nella frase che il semplice Fatsah pronuncia al sofisticato Philippe. Ed è proprio la genuina schiettezza del contadino algerino a conquistare il nobile francese, simbolo di un Paese alla ricerca di un sogno perduto ma ritrovato nell'impresa incredibile dì Fatsah: il viaggio a piedi attraverso la Francia con l'adorata mucca Jacqueline per condurla [...] Vai alla recensione »
Ecco un film piccolo di budget e grande di cuore che, nell'attuale contesto di conflittualità religiose e muri eretti sui confini, ribadisce l'esistenza di un riconoscimento reciproco che passa per la via della comune natura umana. Affezionatissimo alla sua mucca Jacqueline, il contadino algerino Fatsah accetta l'invito di partecipare a una gara bovina in una prestigiosa Fiera di Parigi e se ne parte [...] Vai alla recensione »
Tra le ispirazioni dichiarate c'è Una storia vera di David Lynch ma La Vache - questo il titolo originale di In viaggio con Jacqueline - molto ama un film come La vacca e il prigioniero di Henri Verneuil, con Fernandel che interpretava un prigioniero in fuga dai tedeschi insieme a una mucca, e più in genere il patrimonio della tradizione comica d'oltralpe.
Respingendo l'overdose di volgarità e faziosità che ci assedia al cinema, non perdete la chance di una pausa arguta, rasserenante e benefica. "In viaggio con Jacqueline" è, infatti, una commedia, come si dice oggi, multietnica che non finiremmo mai di lodare e promuovere perché ci sembra davvero un miracolo la grazia rapsodica e la sobrietà umoristica con cui il regista franco-algerino classe 1972 [...] Vai alla recensione »
Il contadino algerino Fatah (Fatsah Bouyahmed) si mette in viaggio con la mucca Jacqueline alla volta del Salone dell'agricoltura di Parigi. Sulla sua strada incontrerà simpatici circensi, nobili francesi in depressione (Lambert Wilson) e odiosi cognati trasferitisi a Marsiglia terribilmente ostili nei confronti della vitalità del nostro protagonista.
Con il maiale, tanto in macelleria quanto in cucina, non si butta via niente, mentre con la vacca, tramite l'aggiunta del termine popolaresco e volgare sia della scrofa sia della femmina disinibita e promiscua, si impreca. È un'ingiustizia però, come per il mitico Calimero, il pulcino nero da sudiciume di Carosello. Ma tolti di mezzo il porco e lo sporco, l'elargitrice quotidiana di latte può diventare [...] Vai alla recensione »
Oltre che la devozione all'icona di Fernandel il regista dichiara il proprio debito a due grandi film "sulla strada": Una storia vera di Lynch e Little Miss Sunshine. Ammirazione pienamente condivisa. Ma non c'entrano nulla con la simpatica, deliziosa, tenera e innocua favola del contadino che intraprende un lunghissimo viaggio dal suo sperduto angolo di Algeria per portare la sua adorata mucca Jacqueline [...] Vai alla recensione »