Titolo originale | A matter of time |
Anno | 1976 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Vincente Minnelli |
Attori | Gabriele Ferzetti, Liza Minnelli, Ingrid Bergman, Spiros Andros, Isabella Rossellini, Tina Aumont Amedeo Nazzari, Arnoldo Foà, Loris Bazzocchi, Edmund Purdom, Renzo Palmer, Charles Boyer, Anna Proclemer, Spiros Focas, Fernando Rey, Giampiero Albertini, Jacques Stany, Claudio Cassinelli, Marino Masé, Gerardo Amato, Orso Maria Guerrini. |
MYmonetro | 2,48 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 21 luglio 2011
Il film vede fra le interpreti Liza Minelli e Ingrid Bergman.
CONSIGLIATO NÌ
|
Una vecchia signora, che in gioventù fece innamorare di sé principi e magnati, prende sotto la sua protezione una sgraziata cameriera romana. Seguendo gli insegnamenti della vegliarda, Nina diventa una fascinosa dama e una stella del cinema. Nel momento in cui lei trionfa, la vecchia dama muore.
A matter of time è l'ultimo film del maestro del cinema leggero e, a mio modesto parere, si rivela un ottimo film; molto divertente e maturo. Ho avuto l'opportunità di vedere il film in occasione di una retrospettiva al Festival del film di Locarno e, anche se terribilmente compromesso in fase di montaggio, ho visto tutti i vistosi colori del Vincente Minelli che conosciamo. [...] Vai alla recensione »
"A Matter of Time"(Vincente Minnelli, sceneggiaura di John Gay da un romanzo di Maurice Druon, 1976)ci parla di una cameriera "stupita del mondo"che lavora in un grande albergo romanzo, facendo amicizia con una contessa"svampita"(anche per l'età, ma non solo)quanto intelligente e"altra", finendo per diventare la star di un film.
Una vecchia contessa (nella quale non è difficile vedere il regista, con la vera figlia nella parte della futura attrice di successo) in miseria dopo una vita mondana, indipendente e spregiudicata, intensamente goduta, si racconta, rivivendo la sua vita, a una giovane cameriera e la aiuta, invitandola a essere se stessa, senza somigliare a nessuno (“le copie sono simbolo di mediocrit&ag [...] Vai alla recensione »