Anno | 1969 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Vittorio De Sica |
Attori | Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Glauco Onorato, Anna Carena, Silvano Tranquilli Germano Longo, Marisa Traversi, Pippo Starnazza, Lyudmila Saveleva. |
MYmonetro | 3,43 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 20 settembre 2014
Antonio e Giovanna si amano, ma sono divisi dalla guerra. Lui perde la memoria e si dimentica di lei, che però non si rassegna. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office I girasoli ha incassato 157 .
CONSIGLIATO SÌ
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Al fine di evitare la partenza per il fronte africano, Antonio, un soldato settentrionale, sposa la napoletana Giovanna, cui si sente subito legato da grande passione. Quando si fingerà pazzo per non doversi più separare da lei, scoperto, dovrà partire per la campagna di Russia. Dopo la ritirata del 1943, i soldati italiani ritornano a casa, ma non Antonio, che figura nelle liste dei dispersi. Decisa a non mollare e convinta com'è che sia ancora vivo, la risoluta Giovanna partirà per cercarlo fino in Russia e in Ucraina.
Tra l'insuccesso di Amanti e il quasi trionfo di Il giardino dei Finzi Contini, Vittorio De Sica firma la regia di I girasoli, una produzione Carlo Ponti che appare ben più degna di quanto si sia generalmente scritto o detto. A differenza di altri film del periodo in cui si limitava a prestare soltanto il proprio distaccato professionismo, il grande regista si dimostra, di nuovo, in accordo ideale con il cuore della storia: il dramma di chi rimane a casa ad aspettare un ritorno, infatti, viene raccontato con sentita partecipazione e lampi di toccante e dura verità, si pensi al momento in cui viene spiegato il senso del titolo. Al regista capace come nessun altro di tenere in equilibrio impegno e sentimento riesce meglio la prima parte - il ritorno in treno dei reduci, il viaggio e la la ricerca, le immagini dei soldati sfiancati dal freddo russo sovrastate dalla bandiera rossa - piuttosto che la seconda in cui il racconto si trasforma in un romanzone poco credibile e eccessivamente lacrimoso. In certo senso, è come se il copione, scritto da Cesare Zavattini e Tonino Guerra con la collaborazione di Giorgi Mdivani, fosse scisso in due parti nettamente separate, con l'indagine in chiave storica che sfuma nel particolare di una vicenda legata soltanto al tradimento e alla passione; anche in questa seconda parte, tuttavia, si può rimanere affascinati dalla sintonia della coppia Loren-Mastroianni, per l'ultima volta diretti da De Sica, in una delle loro prove più fisiche e esplicite.
Spezzettato da una struttura a flashback che sottolinea i contrasti e meglio nasconde le ellissi, è forse lavoro di compromesso, ma mai fasullo o ipocrita, un melodramma magari sfacciato, ma in grado di stemperare tinte forti e scene madri con pagine felici e ricercate (l'incontro tra Giovanna e Masha è una di queste).
In una delle sequenze finali, il bambino di Giovanna è interpretato da Carlo Ponti Jr., figlio di Sophia Loren e Carlo Ponti. La colonna sonora di Henry Mancini fu candidata all'Oscar.
Antonio e Giovanna si amano, ma sono divisi dalla guerra. Lui, durante la ritirata di Russia, perde completamente la memoria e si lega ad una ragazza sovietica, dalla quale ha anche una figlia. Giovanna non si rassegna e corre a cercarlo ma, constatata la nuova realtà, torna in patria e si mette a vivere con un uomo dal quale ha un figlio. Nel frattempo è Antonio che torna in Italia per ritrovare Giovanna: i due si rendono conto d'essere sempre innamorati, ma sono presi dalla responsabilità nei confronti delle rispettive famiglie.
Antonio e Giovanna, un colpo di fulmine, un breve rapporto e poi il matrimonio, mentre l’Italia è in guerra e lui rischia di essere spedito in Africa. Fallito il tentativo di spacciarsi per matto per evitare l’arruolamento, il giovane è costretto a partire per la campagna di Russia, dove vivrà la tragedia sofferta dal nostro esercito, falcidiato più dalla fame, [...] Vai alla recensione »
Ancora una volta il nostro pluripremiato regista Vittorio De Sica chiama la corregionale Sophia Loren ad interpretare una dolorosa vicenda legata al conflitto mondiale. Non è la grandissima,superlativa La Ciociara, ma tuttavia una brava Giovanna. A pagare non è tanto una Madre per la figlia, ma una Moglie per un marito. È una delle tantissime storie di tutte le guerre, in particolare di questa guerra [...] Vai alla recensione »
E poi se qualcuno mi propone di guardare un film d'amore, storco la bocca. Ma un film come I girasoli mi commuove fino alle lacrime, anche per colpa di quella meravigliosa musica di Henry Mancini che fu candidata all'Oscar. Si gli amori infelici ma intensissimi, mi emozionano come se fossi una ragazzina. Mastroianni e la Loren senmbrano usciti dalla fabbrica del cinema per essere un duo perfetto [...] Vai alla recensione »
Peccato che questo"I Girasoli"di Vittorio De Sica(1969)sia rimasto in ombra, rispetto ai film neorealisti(all'epoca si prediligevano i film politici o comunque a forte tasso di socialità) o anche al successo(di poco posteriore, peraltro)de"il Giardino dei Finzi Contini"dal grande romanzo di Giorgio Bassani-qui, invece, la sceneggiatura, bellissima, è di Tonino [...] Vai alla recensione »
Una occasione mancata. Superficiale. Piatto. Melenso. Anche retorico. Irrealistico nelle scene di guerra. La scena del cimitero con le croci di legno e gli elmetti è il culmine del pressapochismo fumettaro. Si intuisce che la sceneggiatura voleva essere qualcos'altro. Il contesto storico e sociale è del tutto irrilevante. Se fosse andato in africa o in melanesia era lo stesso.
Seconda guerra mondiale,Antonio innamorato si sposa con Giovanna non partendo in Africa con l'esercito.La guerra non finisce e scoperto il suo trucco lo mandano in Russia.Il loro amore verrà spezzato dalla guerra, e quando Antonio viene dichiarato disperso, Giovanna va in Russia a cercarlo.Quello che troverà sarà una sorpresa amara, e l'unica soluzione rimane solo [...] Vai alla recensione »
....per chi volesse avere un'idea di cos'ha saputo essere il cinema italiano. I venti secondi di silenzio in penombra nel colloquio finale valgono trenta film a sorteggio fra gli anni ottanta ed oggi, Vita è Bella e Cinema Paradiso esclusi.
LO VIDI DIVERSI ANNI FA PRIMA CHE LA VITA MI FERISSE, L'HO RIVISTO OGGI A QUARANTA L'EMOZIONE E' STATA ANCORA PIU' FORTE FORSE PERCHè HO SENTITO IL DOLORE, IL DOLORE PER QUALCOSA CHE NON SI E' MAI REALIZZATO ANCHE SE DESIDERATO FORTEMENTE. FORTE è ANCHE IL SENSO DELLA SOLITUDINE DELLA PROTAGONISTA PERCEPITA IN QUELLE IMMAGINI DI UNA TAVOLA VUOTA , DI UNA [...] Vai alla recensione »
Un film stupendo che affronta la tematica di guerra in un'ora nera della storia dove la guerra decimava le speranze di pace e bene dell'umanità. Un epoca oscura nel quale due attori straordinari affrontano in modo eccelso quegli attimi devastanti dove odio,amore e perdita di tutte le illusioni della vita si intrinsecano in una colonna sonora firmata Mancini straordinaria con Premio oscar Loren ed [...] Vai alla recensione »
Giovanna e Antonio sono una coppia di sposi felice e unita, ma quando lui deve partire per la guerra in Russia e non torna più, l'innamorata Giovanna parte alla sua ricerca convinta che il suo amato sia ancora vivo e in effetti è così ma, durante la sua permanenza lì, Antonio si è sposato e ha avuto una figlia con un'altra donna.