Il riferimento alla mitologia greca di questo fantasy è esplicito. Il personaggio interpretato da Angelina Jolie, ad esempio, si chiama Tena, ovvero Atena senza la A. Figlia prediletta di Zeus, nata dalla sua testa, dea della guerra e della ragione. Ci sono anche molti altri riferimenti nei nomi degli altri Eterni, appena cambiati, o anche in riferimento a luoghi come Olympia. Ma molto di più il riferimento alla mitologia greca è proprio nella trama o addirittura nella visione cosmologica e cosmogonica che pervade il film. Gli dei infatti hanno molti poteri ma nessuno, nemmeno il padreterno che tutto regola e che alla fine sembra voler distruggere chi gli ha disubbidito, ha un potere assoluto.
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Il riferimento alla mitologia greca di questo fantasy è esplicito. Il personaggio interpretato da Angelina Jolie, ad esempio, si chiama Tena, ovvero Atena senza la A. Figlia prediletta di Zeus, nata dalla sua testa, dea della guerra e della ragione. Ci sono anche molti altri riferimenti nei nomi degli altri Eterni, appena cambiati, o anche in riferimento a luoghi come Olympia. Ma molto di più il riferimento alla mitologia greca è proprio nella trama o addirittura nella visione cosmologica e cosmogonica che pervade il film. Gli dei infatti hanno molti poteri ma nessuno, nemmeno il padreterno che tutto regola e che alla fine sembra voler distruggere chi gli ha disubbidito, ha un potere assoluto. Infatti egli accetta che le cose non siano andate come dovevano e quindi rinuncia a distruggere la Terra. Infatti gli Eternals che lui ha creato riescono a sabotare i suoi piani a sua insaputa. Gli dei hanno ognuno poteri diversi ma non sono mai onnipotenti, anche i più potenti hanno un punto debole. Perfino il potentissimo Ikaris ad un certo punto viene momentaneamente neutralizzato da un suo collega che gli tarpa le ali. Inoltre gli dei risentono tutti dell’attrazione amorosa che spesso gli fa prendere decisioni assurde, piangono, si disperano. Insomma si fanno la guerra con alterne vicende, spesso imprevedibili. E questo è all’origine del caos. E’ una visione ben diversa da quella cristiana o comunque delle religioni monoteiste che successivamente si sono affermate nella gran parte del mondo. Qui il dio è uno solo e quindi governa il mondo in maniera univoca. Ed è onnipotente. Per spiegare il male ed il caos le religioni monoteistiche introducono artifizi sempre discutibili e mai del tutto convincenti. Quanto invece è più convincente la mitologia greca in cui gli dei sono si un po' umani ma comunque per questo mai in grado di dare un impulso univoco alla storia. Può capitare agli dei anche di innamorarsi dei mortali, come capita a Sersi, l’umano è piuttosto scettico sulla natura divina dell’innamorata ma poi si convince e la accetta “ti amo, qualunque cosa tu sia”.
Una cosa ricorrente nel film è la ricerca di senso nelle decisioni da prendere, le risposte sono molteplici, ingarbugliate ed alla fine la domanda resta aperta anche se il lieto fine sembrerebbe suggerire una soluzione. Forse il senso semplicemente non c’è, nonostante tutto, e quindi tanto vale farsi guidare dai sentimenti.
Rispetto ai racconti mitologici o ai poemi omerici la tecnologia della Marvel lascia davvero pochissimo all’immaginazione, anzi quasi nulla. Per le quasi tre ore del film si susseguono effetti speciali e visivi davvero epici. Se poi il film uno se lo vede in una sala di ultima generazione con grandissimo schermo e suoni avvolgenti si viene letteralmente trasportati. Le prime due ore mi sono letteralmente volate via, quasi non credevo ai miei occhi quando, arrivato l’intervallo, mi sono accorto che erano passati quasi 120’. Ho sempre evitato i prodotti della Marvel ma stavolta ho voluto provare. Non sono in grado di fare paragoni con altri prodotti simili, per me è stata una prima assoluta, ma posso dire che per tutta la durata del film si viaggia davvero in un mondo fantastico, totalmente avvolti e quasi ipnotizzati dagli effetti visivi.
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