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Diva Futura

Film 2024 | Drammatico, V.M. 14 120 min.

Anno2024
GenereDrammatico,
ProduzioneItalia
Durata120 minuti
Al cinema1 sala cinematografica
Regia diGiulia Steigerwalt
AttoriPietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Davide Iachini, Marco Iermanò Tesa Litvan, Beatrice Puccilli, Paolo Ricci (II), Fulvio Calderoni.
Uscitagiovedì 6 febbraio 2025
TagDa vedere 2024
DistribuzionePiperFilm
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14
MYmonetro 3,04 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Giulia Steigerwalt. Un film Da vedere 2024 con Pietro Castellitto, Barbara Ronchi, Denise Capezza, Davide Iachini, Marco Iermanò. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2024, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 6 febbraio 2025 distribuito da PiperFilm. Oggi tra i film al cinema in 1 sala cinematografica Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 3,04 su 26 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 10 febbraio 2025

Ambientato negli anni '80 -'90 il film racconta la storia dell'agenzia di casting e produzione "Diva Futura" fondata nel 1983 da Riccardo Schicchi e Ilona Staller. In Italia al Box Office Diva Futura ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 170 mila euro e 125 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,04/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,63
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
Colori sgargianti e fotografia luminosa per un'opera che racconta la misoginia attraverso un'icona di seduzione.
Recensione di Paola Casella
lunedì 20 gennaio 2025
Recensione di Paola Casella
lunedì 20 gennaio 2025

Dopo la presentazione del film in Concorso alla 81esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, l'opera è stata interamente rimontata. Di seguito la recensione della nuova versione del film, in sala dal 6 febbraio 2025.

1994: Nasce Diva Futura, "la prima agenzia italiana di talenti destinati al porno" fondata da Riccardo Schicchi, della quale avrebbero fatto parte le prime pornodive italiane Ilona Staller, Moana Pozzi ed Eva Henger, legate anche sentimentalmente a Schicchi. Il film che porta il nome della pornofactory racconta questi personaggi più la segretaria Debora Attanasio, autrice del libro "Non dite alla mamma che faccio la segretaria" sul quale si basa la sceneggiatura del film scritto e diretto da Giulia Steigerwalt.

Diva Futura si innesta in un sottofilone cinematografico dedicato all'industria del porno della quale fanno parte capolavori come Larry Flynt - Oltre lo scandalo e Boogie Nights, la serie Supersex e la cinematografia di Sean Baker.

Ma aggiunge un twist profondamente italiano nel raccontare l'ipocrisia di una società maschilista senza la quale la pornografia non esisterebbe, come dirà Eva Henger, guardando in camera, cioè parlando a tutti noi.

Diva Futura non affonda la lama nella dark side dell'industria come ha fatto il recente Pleasure di Ninja Thyberg, ma è attraversato da una corrente malinconica che sembra essere la cifra stilistica della Steigerwalt, già ben presente nel suo film d'esordio Settembre.

Ma emerge anche una linea narrativa più fortemente identitaria, che mette a confronto la tenerezza (di alcuni) con la crudeltà (di molti), e che separa gli uomini che amano le donne (anche quando ne sfruttano l'avvenenza a fini commerciali) da quelli che le denigrano. Fra questi ultimi ci sono non solo produttori senza scrupoli e registi col pelo sullo stomaco (in un contesto in cui le battute "spiritose" sui peli femminili si sprecano) ma anche intellettuali, giornalisti e assortita "brava gente".

Il parente più stretto di Diva Futura potrebbe essere Blonde nella volontà di raccontare un sottomondo misogino attraverso un'icona cinematografica simbolo di seduzione. Questa linea narrativa è più facilmente estendibile all'intero genere umano di quella che mette a confronto la "libertà" di Schicchi con l'ipocrisia italiana a livello governativo, di cui la folkloristica Cicciolina in Parlamento e Moana Pozzi, intenzionata invece a fare politica sul serio e dunque accolta da ripetute sconfitte elettorali, sono cartine di tornasole.

Diva Futura fa surfing fra i generi, come consuetudine della casa di produzione Groenlandia, passando dal camp al melodramma, dal burlesque al politico. Le figure che emergono, anche grazie ai loro interpreti, sono Riccardo Schicchi ed Eva Henger (Pietro Castellitto e la bravissima attrice croata Tesa Litvan, già vista in Settembre), che incarnano un senso-base di umana decenza all'interno di un ambiente strutturalmente impuro. "Noi siamo amorali, non immorali", dice Schicchi, il che è una chiave di lettura anche del film di Steigerwalt, che non dà giudizi nel raccontare il modo in cui in Italia si possa diventare agenti reagenti del moralismo dominante semplicemente scostandosi dalle aspettative sociali. Forse proprio per questo funziona meno il personaggio di Debora (Barbara Ronchi), che dovrebbe rappresentare "la moralità catapultata in un mondo di eccessi", e invece risulta irritante nella sua ostinata inconsapevolezza.

Steigerwalt non rinuncia alle contraddizioni all'interno dei suoi protagonisti, accennando anche al dubbio di Henger di "aver creato quella roba là", ovvero le devastanti ricadute del porno sull'immaginario maschile a rischio di derive inarginabili. Ma il punto di vista della regista diventa soprattutto evidente nelle inquadrature dei corpi femminili prive di malizia, contrapposte allo sguardo lascivo dei frequentatori degli strip club e dei cinema porno: triste umanità sformata e furtiva, pronta a salire sullo scranno del comune senso del pudore. Quella "umanità" che ha impedito alle porno star di "fare altro", perché l'aver usato il corpo per solleticare "le turbe reali dei maschi peggiori" rischiava di portare allo scoperto perversioni da lasciare segrete. E la tenerezza per questi "uomini malandati" è esattamente ciò che impedirà alle "peccatrici" di ricambiare a dovere la loro crudeltà.

Le protagoniste di Diva Futura non vogliono essere sottovalutate, insistono per farsi prendere seriamente in quanto teste pensanti, non solo corpi seducenti. Ed evidenziano il cuore delle questioni, laddove gli uomini intorno a loro guardano al dito (accusatore) invece che alla luna. Allo stesso modo Giulia Steigerwalt si pone come un'autrice con cui fare i conti perché mette in "bella" mostra lo squallore di quell'humus che "fa sempre vincere gli istinti peggiori", e ne sottolinea la pochezza più ancora che l'iniquità. Poco importa se lo fa con i colori sgargianti e la fotografia luminosa di Vladan Radovic, o l'accompagnamento delle musiche ispirate di Michele Braga, perché la sporcizia che sta sotto al tappeto, quando emerge, fa ribrezzo, e costringe a riflettere.

Sei d'accordo con Paola Casella?
Le grandi doti della regista e l'ottimo cast si perdono in un'opera poco coesa per il grande schermo.
Paola Casella
mercoledì 4 settembre 2024

Recensione della versione del film presentata in Concorso alla 81esima edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

Anni '80-'90. Chi era veramente Riccardo Schicchi, il leggendario produttore, regista e fotografo del porno fondatore dell'agenzia Diva Futura? E chi erano i pianeti, rigorosamente femminili, nella sua galassia, da Ilona Staller a Moana Pozzi a Eva Henger, fino alla fedele segretaria factotum Debora Attanasio?

È la domanda cui vuole dare risposta Diva Futura, opera seconda della regista e sceneggiatrice Giulia Steigerwalt.

Il film vede Pietro Castellitto nei panni di Schicchi e Tesa Litvan in quelli della moglie Eva Henger, Barbara Ronchi nel ruolo di Debora Attanasio, sul cui libro "Non dite alla mamma che faccio la segretaria. Memorie di una ragazza normale alla corte del re dell'hard", è basata la sceneggiatura di Steigerwalt, e infine Denise Capezza come Moana e Lidija Kordic come Cicciolina.

Il mondo del porno è stato di ispirazione per alcuni film d'autore internazionali, da Larry Flynt - Oltre lo scandalo a Boogie Nights fino ai recenti Red Rocket e Pleasure, nonché per la serie Netflix Supersex codiretta da Matteo Rovere, che con la sua Groenlandia produce anche Diva Futura, e quest'ultima forse costituisce parte del problema che riguarda il film di Steigerwalt.

Per scansione drammaturgica Diva Futura appare infatti più come una serie da piattaforma divisa in puntate, ognuna dedicata a uno dei personaggi della storia, che come un'opera coesa per il grande schermo, è non diventa mai né corale né multifocale.

Il punto di vista, teoricamente quello di Attanasio, cambia continuamente e i ritratti dei vari personaggi proseguono su binari paralleli invece di integrarsi in una narrazione compatta e nell'individuazione di un filo rosso comune che vada al di là di alcuni temi più enunciati che approfonditi, come l'ipocrisia della società italiana nei confronti dell'industria del porno e il tentativo di Schicchi di "rivoluzionare il costume alla luce del sole".

È un vero peccato perché con Settembre, la sua opera prima da regista, Giulia Steigerwalt aveva rivelato una voce autoriale davvero personale e interessante per sottrazione, malinconia e delicatezza di quello sguardo che avrebbe potuto essere applicato anche a questo mondo in modo davvero originale, al netto del look sopra le righe della messinscena, imprescindibile dato il contesto che racconta.

Invece in Diva Futura le sfumature e le connessioni più sottili si perdono in una messinscena rimarcata, spezzettata e a volte strillata che non sembra corrispondere alla cifra autoriale della regista e sceneggiatrice, cifra che emerge solo qua e là, ad esempio nei dialoghi sovrapposti fra Riccardo ed Eva. Peccato, perché uno sguardo femminile sull'industria del porno, già molto apprezzabile in Pleasure di Ninja Thyberg, sarebbe utile e necessario.

Peccato infine anche perché Steigerwalt ha scelto gli attori perfetti per almeno due ruoli, quello di Riccardo Scicchi, interpretato da Pietro Castellitto con la giusta dose di ingenuità, goffaggine e insopprimibile buonumore, e quello di Eva Henger, grazie al quale l'attrice croata Tesa Litvan, già vista in Settembre, emerge come una vera star, evidentemente ben guidata dalla regista che ha a sua volta un background recitativo.

Aspettiamo di rivedere le grandi doti di Steigerwalt in un'opera terza che le metta a frutto in maniera più coerente e meno improntata allo stile di una factory come Groenlandia, geniale nel rivoluzionare il cinema e la televisione italiani, ma a rischio di diventare un marchio di fabbrica a scapito dell'individualità dei suoi autori.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 13 febbraio 2025
Gilda Arena

Film emozionante, di sentimenti positivi. Mostra anche lo schifo, lo sfruttamento di donne tutto sommato ingenue, la violenza psicologica della fabbrica del porno, ma resta un film idealista, che esalta la libertà e che mostra una rivoluzione culturale di costume, di morale, politica in senso lato in un paese ipocrita e pieno di taboo. Avrei dato più spazio a margine per spiegare l'iter [...] Vai alla recensione »

martedì 10 settembre 2024
mirkorev

Un film sorprendentemente emozionante. 

venerdì 6 settembre 2024
laFerri

Sono entrata in sala molto prevenuta, ne sono uscita entusiasta. Questo film è la vera sorpresa Venezia81. Un flm da non sottovalutare e da non perdere. La sua profondità si sposa perfettamente con battute e sarcasmo tipici delle commedie italiane ma senza cadere nel demenziale        

sabato 8 marzo 2025
ralphscott

Mi sono emozionato. La vicenda narra sostanziamente, tra le varie dive e divette, il rapporto tra il bravissimo Castellito-Schicchi e la segretaria e fedele complice Ronchi-Attanasio, ma pure di Eva, più moglie che attrice. Il racconto alterna frequentemente il dramma al comico, trovando un registro che non stanca mai e, anzi, sa appassionare.

venerdì 7 febbraio 2025
Simone

L'argomento trattato (il rapporto tra una filosofia di vita cercata ed idealizzata da Schicchi e la durezza degli eventi occorsi) ? difficile sotto diversi aspetti, ad iniziare dal rapporto con il pubblico che viene sbalzato durante la visione tra diversi giudizi degli eventi, spesso tra loro inconciliabili, a dimostrazione di una vita al limite. Gli attori, bravissimi ad interpretare ruoli noti al [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 gennaio 2025
vale72

una storia dove non succede molto e quello che succede e cosi poco interessante. Mah ....non si capisce la selezione e venezia

sabato 18 gennaio 2025
petri

un film senza pretese su una storia non particolarmente interessante. Da piattaforma.

sabato 7 settembre 2024
fester

purtroppo, al di là che quello che scrivono gli ingenui e gli incompetenti, è un film debolissimo, proprio brutto. proprio senza appello. dispiace.

venerdì 6 settembre 2024
checcotir

Il film scorre con grande ironia ma allo stesso tempo serietà. La Regista, Giulia Steigerwalt, dimostra di essere in grado di raccontare una storia appassionante e vera. Riesce a dirigere magnificamente tutti gli attori portando Pietro Castellitto a realizzare la sua più bella interpretazione.   

venerdì 17 gennaio 2025
santospago

una storia senza capo ne coda, che scorre lenta e non succede nulla. una biografia, quella di schicchi, che non ha nulla di interessante. Io mi chiedo .... perchè farne un film ?

giovedì 5 settembre 2024
cannonau

in concorso a venezia?? che catastrofe.

Frasi
"Noi siamo amorali, non immorali"
Riccardo Schicchi (Pietro Castellitto)
dal film Diva Futura - a cura di Gi
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 14 febbraio 2025
Pietro Diomede
ItaliaOggi

Dopo «Diva Futura», sua opera seconda, possiamo tranquillamente dire che il cinema italiano ha quella regista donna, quello sguardo femminile che tanto mancava. Giulia Louise Steigerwalt, sceneggiatrice di ferro, adesso dimostra mano saldissima anche dietro la macchina da presa, e racconta la storia della famosa agenzia fondata da Riccardo Schicchi, diventato il simbolo del cinema porno italiano degli [...] Vai alla recensione »

giovedì 13 febbraio 2025
Federico Rizzo
Sentieri Selvaggi

In Italia, tra gli anni Ottanta e Novanta, un'agenzia di casting e produzione diretta da un uomo con una visione unica e ben precisa, è riuscita a rivoluzionare totalmente la cultura di massa del paese, trasformando l'utopia dell'amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. L'agenzia si chiamava Diva Futura, e quell'uomo era Riccardo Schicchi. Sotto la sua guida sono nate alcune delle più grandi stelle [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 febbraio 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Doveva limitarsi alla prima parte, Giulia Steigerwalt. Espandere la commedia libertaria e scatenata sebbene non eversiva, e un po' di sesso in più mica avrebbe guastato, stiamo parlando di Riccardo Schicchi e delle sue pornostar, non di un gruppo di preghiera, mani giunte, occhi al cielo. Finché in chiave di commedia si resta, tutto va bene (quasi: Moana accese la fantasia di Schifano e Fellini, questa [...] Vai alla recensione »

sabato 8 febbraio 2025
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

Star a luci rosse elette in Parlamento, altre invitate e osannate nei salotti buoni della tv generalista e borghese; oppure citate, imitate, fatte uscire dalle videocassette di anonimi distributori automatici (e prima di stanze rigorosamente a parte) e messe su copertine patinate. Perché il porno made in Italy era già pop ancora prima (tra serie, film, documentari, reality.

sabato 8 febbraio 2025
Paolo Zelati
La Voce di Mantova

Riccardo Schicchi è stato un personaggio unico nel panorama italiano. Criticato, mai veramente compreso, ma anche apprezzato ed amato (spesso di nascosto) da un'intera generazione di italiani, Schicchi non ha mai avuto la visibilità che si sarebbe meritato. Era un uomo con una sua visione, un suo progetto e un concetto di "intrattenimento per adulti" più legato alla Summer of Love che all'industria [...] Vai alla recensione »

sabato 8 febbraio 2025
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Riccardo Schicchi è un folletto sempre vestito con abiti più grandi di lui. Non sta un attimo fermo, da quando ha avuto la sua idea meravigliosa. Mettere su un'agenzia specializzata, in un settore piuttosto redditizio: film erotici e pornografici, che allora si potevano vedere solo in certi cinema indicati a vista (uno bruciò, a Milano, e i parenti di una delle vittime pagarono annunci e smentite per [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 febbraio 2025
Leila Latif
IndieWire

Diva futura ci chiede di andare oltre l'apparenza per vedere bellezza, arte e rivoluzione nel mondo della pornografia. Il film segue l'ascesa e la caduta dell'agenzia fondata dall'eccentrico Riccardo Schicchi (Castellitto) insieme alla star e sua compagna dell'epoca Ilona Staller (Lidija Kordic). Il film è basato sul memoir Non dite alla mamma che faccio la segretaria, di Debora Attanasio (braccio [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 febbraio 2025
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

"Diva futura" è la storia dell'agenzia diretta da Riccardo Schicchi negli anni '90, specializzata in film porno, che hanno visto protagonisti corpi celebri, come Cicciolina, Moana, Eva Henger, che di Schicchi fu anche moglie. Ed è il secondo film di Giulia Steigerwalt, dopo "Settembre". E non è un film del tutto riuscito. Se l'idea iniziale di rappresentare in modo scanzonato quella fase rivoluzionaria [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 febbraio 2025
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Come se fosse una fiaba. La storia dell'agenzia Diva Futura di Riccardo Schicchi - che sognava di rivoluzionare il mondo dell'erotismo in un Paese che fino ad allora lo aveva vissuto solo con tabù e censure, e che di fatto rese popolare il cinema pornografico in Italia tra gli anni 80 e 90 - vista con gli occhi della timida segretaria del titolare, Debora Attanasio.

giovedì 6 febbraio 2025
Francesco Alò
Il Messaggero

Riccardo è un azzimato ometto gentile e diabetico con l'ossessione di sublimare la bellezza femminile delle artiste che rappresenta, Ilona è una lucida calcolatrice (nel lavoro più che nel privato), Moana una cocciuta sognatrice mentre Eva vorrebbe solo una vita borghese. I cognomi dei quattro sono Schicchi, Staller in arte "Cicciolina", Pozzi, Henger.

giovedì 6 febbraio 2025
Alberto Crespi
La Repubblica

Probabilmente è uno di quei casi in cui sarebbe stato meglio un documentario, nello stile di SanPa (su San Patrignano) o di Roma santa e dannata. Si parla, a proposito di Diva Futura, dell'esplosione del porno nel costume e nella politica italiana grazie a Riccardo Schicchi e alla sua fortunatissima agenzia - Diva Futura, appunto - le cui principali star erano Ilona "Cicciolina" Staller e Moana Pozzi. [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 febbraio 2025
Stefano Giani
Il Giornale

Il bambino bullizzato Riccardo Schicchi diventa il re del porno con la sua agenzia «Diva futura» che dà il titolo al film e lancia Ilona Staller, Moana Pozzi ed Eva Henger che sposerà. Le sequenze hanno un andamento da soap opera per evitare toni troppo grevi e il gruppo richiama più i figli dei fiori che i set hard. Sex symbol di trent'anni fa che sanno di preistoria.

giovedì 6 febbraio 2025
Antonello Catacchio
Il Manifesto

Giulia Steigerwalt, dopo diverse apparizioni come interprete, aveva magnificamente esordito alla regia con Settembre, uno dei film più delicati e convincenti degli ultimi tempi. Come sempre accade, Diva futura, l'opera seconda è una specie di prova del fuoco. Per questa nuova avventura Giulia ha scritto la sceneggiatura attingendo al libro Non dite alla mamma che faccio la segretaria Memorie di una [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 febbraio 2025
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

Ricordate Moana, Cicciolina, Eva Henger? Sono state tutte interpreti di una stagione di rivoluzione culturale della sessualità, che aveva però un unico regista, Riccardo Schicchi. A lui e alla sua agenzia è dedicato "Diva Futura", in concorso all'ultima Mostra del cinema (ma il film in sala è stato completamente rimontato), diretto da Giulia Louise Steigerwalt, alla sua seconda prova dopo "Settembre" [...] Vai alla recensione »

martedì 4 febbraio 2025
Ilaria Feole
Film TV

Oggi che il porno è ovunque, disponibile con un click in ogni momento, i tempi in cui per vederlo serviva un videoregistratore sembrano preistoria, o una favola. E oggi che il cinema è sempre più sessuofobico, e che la pratica del revenge porn ha associato al termine "porno" qualcosa di traumatico e irricevibile, raccontare un'industria pornografica creativa, gioiosa ed esaltante per il corpo delle [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 ottobre 2024
Alessio Accardo
Close-up

"Un ritratto imparziale, il racconto della parabola tragica di un gruppo di personaggi che, se per certi versi si sono battuti per la libertà, paradossalmente hanno poi contribuito con il loro lavoro a normalizzare qualcosa che va contro la libertà della donna stessa, ovvero la mercificazione del corpo femminile. ll racconto, in questo senso, di una grande contraddizione".

martedì 10 settembre 2024
Ilaria Feole
Film TV

Moana, Ilona, Eva. Nomi che accendono ricordi di desideri e VHS riavvolte di un'epoca, tra anni 80 e 90, in cui Riccardo Schicchi (un sorprendente, bravissimo Pietro Castellitto) rivoluzionò la pornografia nostrana creando icone erotiche con la sua agenzia Diva futura, incubatrice di sogni bagnati, di carriere ambiziose e, verso la fine, di debiti e arresti.

sabato 7 settembre 2024
Matteo Mazza
Duels.it

«Stupire, non umiliare» è il mantra ripetuto da Riccardo Schicchi alla sua segretaria Debora Attanasi per qualificare la propria arte e distinguerla da quei prodotti scadenti e beceri che andavano sempre più di moda nel porno. Ma è anche un monito rivolto allo spettatore per metterlo in guardia da false aspettative mentre assiste alla sua parabola discendente fatta di luci (molte?) e ombre (tante, [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2024
Alberto Piccinini
Il Manifesto

La sensazione è che questo Diva Futura, presentato ieri in concorso, non sappia bene dove andare. E, nel raccontare la saga della nostra factory porno di ispirazione pannelliana e estetica felliniana che rivoluzionò il cinema per adulti in Italia conquistando spazio nello spettacolo e persino nella politica, la regista Giulia Louise Steigerwalt non riesca a liberarsi dalla trappola più superficiale [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2024
Giovanni Stigliano Messuti
NonSoloCinema

Opera seconda di Giulia Louise Steigerwalt - sceneggiatrice Nastro d'Argento per Il campione di Leonardo D'Agostini e Croce e delizia di Simone Godano, entrambi del 2019 -, Diva Futura racconta con ritmo travolgente e ironia - qualità difficilmente riscontrabili nelle produzioni italiane degli ultimi tempi - l'avventura dell'omonima agenzia di modelle e del sogno del suo fondatore di combattere il [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 settembre 2024
Giampiero Raganelli
Quinlan

Il porno è come il maiale, non si butta via niente. Così recita un vecchio adagio riferito allo sfruttamento intensivo di performer e scene che potevano essere rimontate e riutilizzate per mille film. Ma l'adagio si adatta ora particolarmente all'utilizzo che, del mondo del porno dell'età d'oro o d'argento, viene fatto dal cinema "normale" o da serie.

giovedì 5 settembre 2024
Chiara Borroni
Cineforum

Diva futura, l'agenzia fondata da Riccardo Schicchi con Ilona Staller nei primi anni Ottanta, era non solo un'idea imprenditoriale vincente, ma portava con sé un'energia dirompente di sovvertimento delle convenzioni che passava per il tentativo di far emergere - monetizzando - la vocazione popolare del porno e di creare un nuovo, a suo modo rivoluzionario, sistema divistico.

giovedì 5 settembre 2024
Francesco Alò
Il Messaggero

Parte sgangherato su Riccardo Schicchi (perfetto Pietro Castellitto, clown lunare) e finisce lucidissimo su Ilona Staller (Lidija Kordic), Moana Pozzi (Denise Capezza), Éva Henger (Tesa Litvan). Diva Futura di Steigerwalt crea uno Schicchi di simpatia disarmante ma anche ingenuo e paternalista. Il secondo tempo su volti, e frustrazioni delle pornostar della sua scuderia ribalta la prospettiva.

mercoledì 4 settembre 2024
Valerio Sammarco
La Rivista del Cinematografo

"Noi siamo amorali, non immorali". Parola di Riccardo Schicchi, l'uomo che in Italia sdoganò il porno e con la sua agenzia Diva Futura lanciò nel firmamento dell'hard (e del costume nazionalpopolare) icone quali Ilona Staller (per tutti Cicciolina), Moana Pozzi e Eva Henger (sua moglie). A ridargli volto e voce sullo schermo (dopo Fausto Paravidino nella miniserie Moana e Vincenzo Nemolato nella più [...] Vai alla recensione »

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martedì 14 gennaio 2025
 

Il film di Giulia Steigerwalt sull'agenzia "Diva Futura" fondata nel 1983 da Riccardo Schicchi e Ilona Staller. Dal 6 febbraio al cinema. Guarda il trailer »

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giovedì 5 settembre 2024
 

Accompagnata da Joaquin Phoenix, la star ha presentato con successo Joker: folie à deux. Sul red carpet anche Pietro Castellitto per Diva Futura. Oggi arriva IdduVai alla gallery » 

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mercoledì 4 settembre 2024
 

Regia di Giulia Steigerwalt. Un film con Pietro Castellitto, Denise Capezza, Barbara Ronchi, Tesa Litvan, Beatrice Puccilli. Prossimamente al cinema. Guarda il trailer »

MOSTRA DI VENEZIA
mercoledì 4 settembre 2024
Paola Casella

Le grandi doti della regista e le ottime scelte di cast si perdono in un'opera poco coesa per il grande schermo. In concorso. Vai all'articolo »

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