Titolo originale | Quartet |
Anno | 2012 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Dustin Hoffman |
Attori | Jumayn Hunter, Luke Newberry, Trevor Peacock, David Ryall, Michael Volpe, Eline Powell Sarah Crowden, Denis Khoroshko, Shola Adewusi, Kent Olesen, Patricia Loveland, Dame Gwyneth Jones, Colin Bradbury, Michael Gambon, Sheridan Smith, Pauline Collins, Billy Connolly, Tom Courtenay, Maggie Smith. |
Uscita | giovedì 24 gennaio 2013 |
Tag | Da vedere 2012 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,18 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 12 febbraio 2019
Trasposizione cinematografica di una pièce teatrale di Ronald Harwood. Èstato il film d'apertura alla 30esima edizione del Torino Film Festival. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, 1 candidatura a Golden Globes, In Italia al Box Office Quartet ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 1,3 milioni di euro e 309 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Un angolo felice della campagna inglese ospita Beecham House, casa di riposo per musicisti e cantanti. Ogni anno, in occasione dell'anniversario della nascita di Giuseppe Verdi, gli ospiti organizzano un gala e si esibiscono di fronte ad un pubblico pagante per sostenere Beecham e scongiurarne lo smantellamento. Ma ecco che la routine di Reggie, Wilf e Cissy viene sconvolta dall'arrivo a pensione di Jean Horton, elemento mancante e artista di punta del loro leggendario quartetto, nonché ex moglie di un Reggie ancora ferito.
Dustin Hoffman s'improvvisa regista animato da uno spirito appassionato ma anche da una sana dose di modestia e ottiene un risultato precisamente in linea, modesto con brio. Hoffman non ha un messaggio da lanciare al mondo né una proposta di regia che faccia in alcun modo la differenza, ma si limita ad assemblare un cast di grandi attori inglesi e a lasciare che suonino le loro corde su una partitura nota ma rodata, di quelle che si fanno ascoltare (e vedere) ogni volta anche se non è mai la prima né l'ultima.
La narrazione è esile e in alcuni punti a dir poco sbrigativa ma non sono poche le battute buone e non è da poco il contributo dei (veri) cantanti in scena. Adattando la pièce di Ronald Harwood, ambientandola in un cornice da Gosford Park, musicandola con le arie d'opera più belle, Hoffman dimostra soprattutto di aver saputo far affidamento sui materiali appropriati, affinché la costruzione finale suoni malinconica quanto basta, ma anche evanescente e in fondo un po' infantile, com'è lo spirito degli anziani nella convivialità.
Bill Connelly è il più divertente della partita, Maggie Smith la nota più alta: per quanto contenuta - o forse proprio per questo - la sua performance si carica silenziosamente il peso di un confronto con il passato che va superato o non darà tregua, così come un errore d'amore, che può danneggiare una vita intera. O quasi. Appare invece sprecato Michael Gambon, che, a parte indossare pittoreschi caftani da regista in pantofole, è bloccato in un ruolo senza spessore e senza possibilità di movimento. Tom Courtenay, infine, nei panni di Reginald, incarna la sottile linea di confine su cui si posiziona il film stesso, tra l'aspirazione alla dignità e il richiamo della passione, tra il Rigoletto e il rap.
Pensato per un pubblico di amanti della musica e dei cioccolatini allo sherry più che del cinema con la maiuscola, Quartet vale comunque la visione della reunion di quattro attori senza età.
Sono andato a vederlo ieri sera, e l'ho trovato stupendo tanto da arrivare a commuovermi come non mi accadeva da anni per un film (forse anche perchè la mia, vicina a quella dei protagonisti, ha fatto sì che mi immedesimassi facilmente con loro). E' una storia molto delicata e romantica su quattro cantanti d'opera, ospiti di una casa di riposo per artisti nella campagna inglese, che pur con i problemi [...] Vai alla recensione »
Dustin Hoffman si cimenta nella regia e ci offre un film elegante, raffinato, divertente e molto "british". Il racconto ci porta in una casa di riposo per artisti dove il sentimento per la vita è così grande che gli anziani cantanti lirici convivono con giovani rapper e tentano di capire l'hip hop. È una storia di musica, di canto, di vita, ma soprattutto di amore [...] Vai alla recensione »
Quartet di Dustin Hoffman Hoffman filma con la leggerezza e la perizia incantevole del James Ivory di Camera con vista, autore a sua volta di un Quartet con tutt’altro soggetto nel 1981. Qui la sceneggiatura è firmata da Ronald Harwood, autore della commedia omonima e l’aderenza al testo è assicurata. Ancora una grande star hollywoodiana dietro la cinepresa, dunque, sulla scia dei Redford, Eastwood, [...] Vai alla recensione »
Bellissima opera di Dustin Hoffman: Un "meta-melodramma delicato", fantasia di stati d'animo, sentimenti e passioni, emozioni e ricordi. Nella casa di riposo per anziani musicisti la musica è contesto totale, legame fra passato e presente, e proprio nella musica c'è l'insegnamento per reinventarsi, anche in vecchiaia perchè "c'è sempre tempo..". Si sorride, ci si commuove e quasi si vorrebbe essere [...] Vai alla recensione »
Quartet racconta, con tocchi magistrali e la giusta dose di disincanto, storie di ordinaria quotidianità a Beecham House. Una casa di riposo per musicisti e cantanti, immersa nella campagna inglese, dove la vita di tutti i giorni scorre secondo ritmi mai banali perchè conformi all'eccezionalità dei suoi anziani ospiti. Dustin Hoffman, alla sua prima prova da regista, assembla [...] Vai alla recensione »
Primo film diretto dall'attore Dustin Hoffman in cui vengono narrate le vicende, con la preparazione di uno spettacolo lirico quale saggio finale, di alcuni famosi ex cantanti lirici e musicisti, ora ritiratisi in una lussuosa casa di riposo in Inghilterra. Divertente per ciò che riguarda la trama e con una sceneggiatura alquanto brillante ed arguta, questa pellicola di esordio dell'att [...] Vai alla recensione »
Dietro la macchina da presa per la prima volta, l’attore cinematografico Dustin Hoffman riesce a dirigere, con impegno, semplicità e capacità, attori del calibro di Michael Gambon, Maggie Smith, Billy Connolly e Tom Courtenay, nel suo Quartet. Tre cantanti di un quartetto operistico, Reginald Paget (Tom Courtenay), Wilf Bond (Billy Connolly), Cissy Robson (Pauline Collins) vivono [...] Vai alla recensione »
Quartet è una deliziona commedia dieretta dell'esordiente (alla regia) Dustin Hoffman ambientata in una casa di riposo dove risiedonoartisti una volta famosi soprattutto nel mondo dell'opera lirica. Antiche rivalità,vecchie questioni sentimentali non risolte fanno da sfondo alla preparazione dell'annuale gala molto importante sia perché la musica, l'opera lirica [...] Vai alla recensione »
Un film intelligente per un debutto intelligente. Dustin Hoffman non aveva mai diretto un film ed inizia tardi. Non cerca effetti speciali, in linea con il personaggio ed il risultato è un film estremamente gradevole che ha come insolito protagonista il bel canto. E’ un film buono, ma non buonista, recitato con grande maestria da grandi attori e che nel volare basso arriva in alto in diversi [...] Vai alla recensione »
Dietro la macchina da presa per la prima volta, l’attore cinematografico Dustin Hoffman riesce a dirigere, con impegno, semplicità e capacità, attori del calibro di Michael Gambon, Maggie Smith, Billy Connolly e Tom Courtenay, nel suo Quartet. Tre cantanti di un quartetto operistico, Reginald Paget (Tom Courtenay), Wilf Bond (Billy Connolly), Cissy Robson (Pauline Collins) vivono [...] Vai alla recensione »
Nel "Passacarte"terribile dello spettacolo, "QUartet"(Dustin Hoffman, da una pi'ece di Ronald Harwood, autore anche dello screenplay, 2012)e'un film"olvidado", trascurato-dimenticato. In una lussuosa casa di riposo per musicisti e cantanti d'opera, soprattutto"verdiani", si consumano rivalita' legate a tradimenti, infedelta' [...] Vai alla recensione »
Unico lungometraggio di Hoffman come regista e meno male visto il risultato ossia un polpettone sentimentale che vorrebbe essere una commedia brillante senza riuscirvi per mancanza di battute divertenti girato tutto in un ospizio di ex musicisti e cantanti d’opera lirica che cercano di sfuggire alla vecchiaia preparando un’ultima esibizione che dovrebbe salvare il geriatrico dalla bancarotta se ho [...] Vai alla recensione »
"QUartet"(Dustin Hoffman, dalla pièce teatrale di Ronald Harwood, autore anche della sceneggiatura, 2012)propone la casa di riposo Beecham House,per musicisti e cantanti lirici, in cui ogni anno si svolge una sorta di gala verdiano in occasione del compleanno del grande musicista. Quando nella casa arriva Jean Horton(soprano)ex moglie di Reggie, sorgono molti problemi, anche per il [...] Vai alla recensione »
Beecham House è una casa di riposo per anziani musicisti, soprani, tenori, tutti autori di una splendida carriera calcando i palcoscenici più importanti durante la loro vita. Ogni anno a Beecham House si tiene un Concerto di queste vecchie glorie ancora arzille e vivaci, un Concerto di beneficienza che serve anche a mantenere l'agiatezza in cui versa la splendida casa di riposo in [...] Vai alla recensione »
Attenzione, cinema vero non operazione bonaria pro senectute. Sorprendente la regia di Hoffman, semplicemente grandiosa per sensibilità di tocco e commozione incorporata, non senza consapevolezza e orgoglio. Un inno alla vita senza sbavature e una simpatia per l'essere umano che non ha molti confronti. Attori meravigliosi. Tutti.
Quartet film (2012) di Dustin Hoffman con Maggie Smith, Tom Courtnay, Billy Connolly, Pauline Collins, Michael Gambon, Sheridan Smith, Luke Newberry, Trevor Peacock, David Ryall, Michael Byrne Delizioso film basato sull’omonima opera teatrale di Ronald Harwood, che ne cura la sceneggiatura e diretto magnificamente da Dustin Hoffman.
Dustin Hoffman, grande attore americano, a 70 anni diventa regista di una brillante commedia di successo che è un inno alla vita Un film dolce, commovente, tanto divertente, per un pubblico amante della musica. Beecham una incantevole, confortevole casa di riposo per musicisti e cantanti nella campagna inglese rischia di essere chiusa.
Il tempo è elastico perché dilatato dalla passione. ( Marcel Proust), lo sanno bene i vecchietti ospiti di un ospizio nella campagna inglese, quasi tutti ex cantanti lirici che trascorrono le loro giornate tra l’ascolto di musica, litigi e battibecchi, e qualche volta, con audaci proposte alla dottoressa del luogo; sempre meglio che ammuffire e passare il tempo davanti a una finestra o alla tv, aspettando [...] Vai alla recensione »
Mancava solo Dustin Hoffman all’appello degli attori della sua generazione a passare dietro la macchina da presa e il pivellino lo fa alla veneranda età di 75 anni. Rispetto ai suoi colleghi riesce a tenere a freno il suo ego e si limita a stare al di qua del set. Per il suo esordio il plurioscarizzato Dustin decide di trasporre la Piece teatrale Ronald Harwood che da il titolo al film. Sicu [...] Vai alla recensione »
Siamo tra anziani, dopo "Amour" e "E se vivessimo tutti insieme?", vediamo vecchie glorie della musica nella splendida mansion denominata Beecham House (House for retired musiciens), immersa nell'altrettanto splendida campagna inglese: un altro modo per trascorrerre la terza e quarta età, in versione da ricchi ancora innamorati dei loro passati successi, con due tra loro [...] Vai alla recensione »
Ho amato molto Dustin Hoffman e sono andata a vedere il film solo perchè lui era il regista.E' chiaro che il prodotto è ben confezionato gli attori i migliori "vecchi" del cinema americano , ma la storia scontata ,piccola, senza voli ,un po' banale ,anche se riconosco una grazia del racconto indiscussa.Ho avuto l'impressione che il buon Dustin facessse un film consolatorio per sè stesso dato che i [...] Vai alla recensione »
Un ottimo film. Gli attori sono bravissimi sia i protagonisti che i comprimari. Gli ambienti sia interni che esterni sono bellissimi(fin troppo) . Il film è spiritoso,simpatico,tenero, intelligente .Le battute azzeccate si sprecano. Insomma una commedia molto ben riuscita per l'esordio alla regia di Dustin Hoffman. Un ottimo inaugurazione per il sempre piacevole e interessante Torino [...] Vai alla recensione »
Film bello,con una regia magistrale,ottimi attori.La trama è ovviamente malinconica e fa molto pensare ma il film ha un grande fascino per le meravigliose musiche a arie operistiche che l'accompagnano,per la raffinatezza della sua fattura,per la psicologia dei vari personaggi,teneri,malinconici,nostalgici.Assolutamente consigliabile,dal mio punto di vista.
Il primo film di Dustin Hoffman come regista è davvero un film ottimo, anche se non eccezionale. Ben fatto, esteticamente bello, tocca il cuore e commuove nel finale, oltre che divertire, ma di un humor inglese. La musica ci trasforma. E permette a un gruppo di vecchi musicisti e cantanti opsiti di una casa per anziani in Inghilterra, di affrontare meglio la vecchiaia, e, invece di isolarsi dal mondo [...] Vai alla recensione »
Questa sera ho assistito al ritorno di un cinema pieno di semplici radicate emozioni , una poesia che mi ha tolto il fiiato ,sospiravo davanti alle immagini di una location indovinata e artistica , attori di spessore , magia di ricordi ,sentimenti ,e rancori appassionati. Grazie , non esisteva un film così da tempo.
ho visto il film ieri al torino film festival. il film è molto godibile, nonostante sia un pò scontato nella sceneggiatura è ottimamente interpretato dagli attori e girato con ottima tecnica. Evidentemente dustin hoffman sa come colpire al cuore il pubblico in particolare nella figura di cissy di cui è facile affezionarsi.
Trovo il film non un'opera modesta come soprariportato. Al contrario su una storia lieve viene costruita una pièce deliziosa. Certamente la regia non incide, ma con un cast del genere.... La fotografia incantevole
QUARTET (GB, 2012) Diretto da DUSTIN HOFFMAN. Interpretato da BILLY CONNOLLY – TOM COURTENAY – MAGGIE SMITH – PAULINE COLLINS – ALBERT FINNEY – MICHAEL GAMBON – SHERIDAN SMITH – TREVOR PEACOCK – MICHAEL BYRNE Wilfred, Reginald e Cecily vivono in una casa per musicisti e cantanti lirici in pensione, Beecham House.
Ma siete sicuri che Albert Finney reciti in questo film (Quartet)?
La regia di Hoffman e la bravura degli attori inglesi come Maggie Smith e Albert Finney e tutti i comprimari, fanno si che il film sia godibile e ci dispiaccia quando finisce. Si vive il solito problema banale ma sempre attuale di: "Dalle stelle alle stalle" che porta al nostalgico declino chi è stato agli onori dei palcoscenici. Il regista e gli attori hanno caratterizzato egregiamente questa sit-commedy. [...] Vai alla recensione »
D'accordo, non tutti conoscono Billy Connolly, o Tom Courtenay (già più grave). Ma definire americana Maggie Smith vuol dire saperne veramente poco di cinema, ed infatti la tua recensione tradisce questa scarsissima conoscenza, indipendente dai gusti.
Albert Finney non risulterebbe nel cast. Potreste controllare?
Anche nel foglio di presentazione distribuito all'entrata del cinema mi sono imbattuto in un nome che ammiro in modo particolare:Albert Finney.Alla fine del primo tempo non avendolo ancora individuato mi sono detto"farà solo una piccola parte?"Risultato fine del film Finney non pervenuto,non c'e'Albert Finney in questo film come ci sara' finito in mezzo?mah.....
... e, talvolta, del cinema.
Si arricchisce il filone rosa sulla vecchiaia, un genere non nuovo ma comunque raro per presunta mancanza di appeal, in cui i vecchi pur nella malinconia della decadenza fisica e della solitudine, se la spassano come se la vita ancora appartenesse loro, in film che conquistano un pubblico non necessariamente coetaneo. Dustin Hoffman che fu, trentenne, il giovane laureato scandalosamente concupito da [...] Vai alla recensione »
Dustin Hoffman, uno dei più grandi attori americani diventa a scttant'anni regista. Imitando in questo molti suoi colleghi. Per il suo esordio ha scelto un testo molto inglese, una commedia di Ronald Harwood andata di recente in scena con successo a Londra. Glie l'ha sceneggiata lo stesso Harwood e lui, chiedendo probabilmente aiuti tecnici a un noto direttore della fotografia quale John de Borman, [...] Vai alla recensione »
«La vecchiaia non è roba per femminucce» diceva Bette Davis, ed è difficile darle torto. La battuta è citata da una delle protagoniste di Quartet, che ci mette un po' a ricordare chi l'avesse detto perché, appunto, è anziana. Tutti i personaggi del film, del resto, diretto con mano incredibilmente sicura da un debuttante di nome Dustin Hoffman, 75 anni, sono entrati nella terza età.
Beecham House, residenza per musicisti e cantanti lirici in pensione, freme: la nuova arrivata è la leggendaria Jean Horton (Maggie Smith). Ma non mancano le voci fuori dal coro: Reggie (Tom Courtenay), Will (Billy Connolly) e Cissy (Pauline Collins) erano gli altri componenti di un quartetto sciolto da Jean per rincorrere il successo solista e, non bastasse, Reggie è il suo ex marito.
Quartet è ambientato in una confortevole casa di riposo britannica per musicisti. Il divertimento nel debutto alla regia di Dustin Hoffman è legato strettamente alla tolleranza per le stravaganze delle persone anziane. Del resto, nell'adattamento della sua stessa opera teatrale, lo sceneggiatore Ronald Harwood fa dire alla simpatica e sempre entusiasta Cissy che la vecchiaia non è una roba per femminucce. [...] Vai alla recensione »
Vecchi con le ali, acciaccati nel fisico, il morale non proprio alle stelle, le memoria che fa cilecca. Ma sempre «grandi dentro», come quando calcavano i palcoscenici di tutto il mondo. Sono i prodigiosi protagonisti di un film dolce, vero, tanto divertente quanto commovente: «Quartet», diretto da uno che di cinema davvero se ne intende, Dustin Hoffman (qui per la prima volta dall'altra parte della [...] Vai alla recensione »
Ospiti in un'incantevole casa di riposo per musicisti, quattro cantanti lirici, di cui si ricorda uno storico Rigoletto, sono richiesti di esibirsi di nuovo insieme in Bella figlia dell'amore. Il problema è che Tom Courtenay non ha mai perdonato a Maggie Smith di averlo tradito; la Smith teme di distruggere la sua fama di indimenticata Gilda; Bill Connolly esorcizza la vecchiaia con la mania del [...] Vai alla recensione »
Star della lirica acciaccate, i ragazzi e le ragazze nel parco di casa Beecham si fanno compagnia tra ricordi lontani e smemoratezza a breve, ironia e rimorsi, piccole invidie, concertini, qualcuno che se ne va in barella, e un problema serio: trovare i soldi per sostenere la casa di riposo con l'appoggio di una regina della scena, la Jean Horton che Maggie Smith rende supponente e narcisista, elegante [...] Vai alla recensione »
Non è mai troppo tardi, recitava la trasmissione della tv delle origini del maestro Manzi. Dustin Hoffman non conosce Manzi, ma da sempre è convinto che l'anagrafe non debba rappresentare un alibi per fiondarsi in nuove avventure. Eccolo quindi esordire nella regia cinematografica all'età di 75 anni. In verità c'era già stato un tentativo nel 1978 quando Dustin era stato protagonista di Vigilato speciale, [...] Vai alla recensione »
Ci ha pensato sopra forse troppo e il risultato non è all'altezza del suo rango. Dustin Hoffman, dopo più di quarant'anni di carriera, si mette alla prova dietro alla macchina da presa per offrirci una commedia sui dolori della senilità e il potere salvifico della musica che si potrebbe servire nelle tea rooms insieme ai biscottini. «Quartet», tratto con esile grazia da una commedia di Ronald Harwood, [...] Vai alla recensione »