La sceneggiatura di Emmanuel Naccache e Olivier Marchal si basa su fatti di cronaca accaduti nel 2008, risalenti ad una truffa sul mercato delle emissioni di anidride carbonica, ai danni del fisco francese e all' U.E. Antoine Roca è un imprenditore in difficoltà economiche, costretto a dichiarare il fallimento dell' azienda di trasporti ereditata dal padre. Il suocero Aron Goldstein, ricchissimo uomo d affari, lo tiranneggia credendolo un fallito, con il chiaro intento di alienarli la moglie ed il figlio. Per una coincidenza Roca si addentra, coadiuvato dal suo avvocato,nel mondo delle transazioni finanziarie sulle quote di anidride carbonica prodotte dalle aziende e del loro correlato mercato europeo. Per organizzare la frode necessita di un capitale d investimento iniziale di 5 milioni di euro, che gli verrà fornito dal criminale maghrebino Kamel Dafri. Roca e i suoi soci, in 5 mesi scaleranno, tramite una società di trading dal nome rivelatore "Montana Trading " dal Tony "Scarface" di Al Pacino, le vette della società economica parigina, ricoprendosi di denaro, lusso e donne. Non nascondendo il loro successo si troveranno a fare i conti con Dafri che vorrà una fetta sempre più grande della torta, con la polizia e con una serie di vendette trasversali che porteranno solo morte e disperazione. Con un inizio alla "Carlito's Way", il film di Marchal si addentra nel mondo della truffa del "Carbone", lasciando per una volta ai margini le origini poliziesche di Marchal, che pur lavorando su commissione, riesce a realizzare un polar con i fiocchi, immergendosi ancora una volta nel milieu della malavita parigina, anche di piccolo cabotaggio. Immancabile il barcone/casa lungo la Senna come già nella serie tv "Braquo". Forse la realizzazione della truffa ha dell' incredibile nella trasposizione filmica, ma risulta normale che la complessità venga semplificata, per quanto il meccanismo venga correttamente esplicitato. Come sempre oltre alla sceneggiatura e alle tipiche atmosfere "polar", la prova degli attori è strepitosa, da Magimel a Depardieu, fino ai comprimari, su tutti Moussa Maaskri, già visto nell' "Immortale".
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