Un'artista a tutto tondo che inizia dalla recitazione per poi passare anche alla regia, prima di cortometraggi e poi di lungometraggi, dando prova di una grande versatilità in entrambi i campi. Questa è Greta Scarano, romana, volto noto della cinematografia italiana e premiata per alcune sue interpretazioni ormai entrate nell'immaginario comune.
Gli studi
Scarano, classe 1986, inizia ad affacciarsi al mondo dello spettacolo frequentando per diversi anni un corso presso la scuola di teatro "Talia". In seguito studia batteria e percussioni, per tre anni, presso la scuola "Timba" e canto presso la scuola "Musica e Arte". A questi somma anche studi di recitazione, tra il 2003 e il 2004, presso l'Istituto "Corner" in Alabama, dove frequenta la high school del luogo e lavora in teatro e anche presso la scuola di teatro "Ettore Petrolini", diretto da Claudio Carafoli una volta tornata a Roma e aver conseguito la maturità classica ed essersi iscritta alla facoltà di scienze politiche dell'Università degli studi Roma Tre.
Dopo aver recitato in teatro in Italia e negli Stati Uniti, aver girato alcuni videoclip e cortometraggi, partecipa alla celebre Un posto al sole, nella quale, per un paio d'anni, interpreta il ruolo di Sabrina Guarini. Comincia, però, a diventare un volto ricorrente anche grazie a spot pubblicitari.
Il debutto ufficiale, prima in televisione e poi al cinema
Nel 2008 appare nel primo episodio della quarta stagione della serie televisiva R.I.S. - Delitti imperfetti, nel ruolo di Giada Maccese, la prima vittima del mostro delle diciottenni. E nello stesso anno è anche una delle protagoniste femminili di Romanzo Criminale - La serie, in cui interpreta il ruolo di Angelina.
Nel 2011, dopo aver preso parte con ruoli di puntate a due celebri serie italiane, Don Matteo e Distretto di polizia, interpreta Susanna Gargione nella serie I liceali, diretta da Francesco Miccichè. Nello stesso anno debutta sul grande schermo come protagonista femminile del film Qualche nuvola di Saverio Di Biagio, presentato alla 68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella sezione "Controcampo italiano".
Torna poi a far parte della serie R.I.S. - Delitti imperfetti dove, nella seconda stagione presta il volto a Giordana Ravelli. L'anno successivo interpreta l'ispettore Francesca Leoni nella quarta stagione di Squadra antimafia - Palermo oggi. Nel 2014 è protagonista al cinema, assieme a Pierfrancesco Favino, di Senza nessuna pietà che segna il debutto alla regia di Michele Alhaique. Anche questo film è presentato a Venezia, nella sezione "Orizzonti". Per la sua interpretazione Greta Scarano ottiene la medaglia d'oro del cinema come promessa e anche il Premio Guglielmo Biraghi dei Nastri d'Argento.
Nel 2015 interpreta Viola nel secondo film di Stefano Sollima, Suburra, che nel 2016 le vale un Nastro d'argento come migliore attrice non protagonista e un Ciak d'oro come rivelazione dell'anno. Nello stesso anno, dopo l'uscita dalla serie Squadra antimafia - Palermo oggi alla settima stagione, prende parte a due progetti seriali: la seconda stagione di In Treatment, con Sergio Castellitto, dove interpreta Elisa, una giovane studentessa universitaria malata di cancro, e la miniserie L'ultimo papa re di Luca Manfredi.
Un 2017 da sogno
Fatta eccezione per La verità sta in cielo di Roberto Faenza basato sulla sparizione di Emanuela Orlandi nel quale l'attrice presta il volto a Sabrina Minardi, amante di Enrico De Pedis, e il cortometraggio diretto da Sydney Sibilia "Io si tu no", entrambi tra il 2015 e il 2016, l'anno che consacra definitivamente la Scarano permettendole di arrivare al grande pubblico è il 2017. Perché nel febbraio 2017 esce al cinema Smetto quando voglio - Masterclass di Sydney Sibilia, secondo capitolo di una trilogia diventata iconica, nel quale l'attrice romana si trasforma nell'ispettrice Paola Coletti, ruolo che riprende anche nel terzo capitolo, Smetto quando voglio - Ad honorem. Per entrambi i film viene candidata ai Nastri d'argento 2017 come migliore attrice protagonista.
Considerato il legame con Venezia, nel luglio del 2017 viene annunciata la sua partecipazione come membro della giuria per il premio "Opera Prima Luigi de Laurentiis", in occasione della 74esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
E rimanendo sempre in tema Venezia, è sempre del 2017 un altro progetto al quale Greta Scarano prende parte, Diva! di Francesco Patierno, basato sulla vita dell'attrice Valentina Cortese, presentato fuori concorso proprio alla mostra del cinema.
La definitiva consacrazione
Gli anni successivi sono altrettanto importanti e densi di impegni per Greta Scarano che, dopo il cortometraggio "Still dance" di Alessandro Sanpaoli, nel 2018 è nel cast della serie televisiva diretta da Mattia Torre e basata sull'omonimo romanzo del regista, La linea verticale, su un uomo che deve sottoporsi a un intervento chirurgico dopo aver scoperto di avere un tumore al rene, e per il quale riceve il premio Flaiano alla migliore interpretazione femminile, ma è anche in un episodio della serie Liberi sognatori, per interpretare Emanuela Loi.
Nel 2019 è protagonista di due miniserie: Non mentire di Gianluca Maria Tavarelli, al fianco di Alessandro Preziosi, e Il nome della rosa di Giacomo Battiato. Ma nello stesso anno è anche al cinema con il film di Elisa Fuksas The App nei panni di Ofelia.
Due anni dopo torna a essere impegnata sia sul piccolo che sul grande schermo, prima con Supereroi di Paolo Genovese, poi, sul piccolo schermo, in un episodio de Il commissario Montalbano, nella miniserie Chiamami ancora amore di Gianluca Maria Tavarelli e, infine, presta il volto a Ilary Blasi nella miniserie Speravo de morì prima di Luca Ribuoli, ispirata alla carriera di Francesco Totti, nella quale recita al fianco del protagonista Pietro Castellitto.
L'anno successivo è prima Consuelo, una chef alla ricerca della perfezione, nel film La cena perfetta di Davide Minnella e poi è Teresa Capogrossi, giovane avvocata, nella serie diretta da Andrea Molaioli, Circeo, ispirata alla vicenda del tristemente noto massacro e al processo agli aguzzini di Donatella Colasanti.
Il passaggio dietro la macchina da presa
Nel 2023 è nel terzo capitolo ("San Valentino") del film I migliori giorni di Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo, e nel film Nuovo Olimpo di Ferzan Özpetek. Ma il 2023 è anche l'anno che segna il debutto alla regia di Greta Scarano. L'attrice diventa, infatti, regista dirigendo il suo primo cortometraggio, Felix Navidad, e due anni dopo si conferma sul grande schermo con un lungometraggio, La vita da grandi, ispirata alla storia vera (e al romanzo autobiografico) dei fratelli Damiano e Margherita Tercon. Il film della Scarano, nello specifico, porta sullo schermo la storia di Irene, interpretata da Matilda De Angelis, e di suo fratello Omar, il debuttante Yuri Tuci, quarantenne autistico protetto costantemente dalla famiglia che vivrà per una settimana con la sorella con la quale riuscirà a consolidare un rapporto da sempre magico.