Titolo internazionale | Squad 36 |
Anno | 2025 |
Genere | Thriller |
Produzione | Francia |
Durata | 124 minuti |
Regia di | Olivier Marchal |
Attori | Victor Belmondo, Soufiane Guerrab, Tewfik Jallab, Juliette Dol, Yvan Attal Erika Sainte, Nicolas Wanczycki, Jaa Smith-Johnson, Sabrina Seyvecou, Guillaume Pottier, Lydia Andréi, Sonia Bendhaou, Stéphan Wojtowicz, Muriel Combeau, Igor Skreblin, Lise Lomi, Moussa Mansaly, Umit Gozuacik, Xavier De Moulins. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 aprile 2025
Il regista torna con un thriller-poliziesco solido e cupo che regge fino in fondo.
CONSIGLIATO SÌ
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Quando i suoi superiori scoprono che partecipa a combattimenti clandestini, il giovane e irrequieto agente di polizia Antoine Cerda viene allontanato dalla BRI (Brigade de Recherche et d'Intervention) di Parigi e trasferito alla squadra anticrimine di Bobigny, dipartimento di Seine-Saint-Denis. Nei mesi successivi recide i legami con gli ex colleghi di brigata (compresa la fidanzata, con cui ha un rapporto altalenante) ma, quando due di loro vengono uccisi e un terzo sparisce misteriosamente, Antoine si mette ad indagare per conto proprio. Scoprirà che il confine tra il bene e il male, tra buoni e cattivi, è più labile di quanto pensasse.
Un thriller-poliziesco solido e cupo che regge fino in fondo, senza però innovare il genere in maniera significativa.
Il regista Olivier Marchal (classe 1958) è stato per oltre dieci anni un poliziotto in una Brigata Anticrimine, e si è poi imposto dietro la macchina da presa come uno dei maggiori eredi del 'polar' nel cinema francese del nuovo millennio, restando sempre fedele al genere lungo tutta la sua filmografia.
Non si discosta nemmeno quest'ultimo film, Bastion 36, a partire dal titolo: riecco infatti il 36, numero civico dell'indirizzo attuale (36 Rue du Bastion) della sede della polizia giudiziaria di Parigi, il cui indirizzo precedente e storico dava il nome al film più importante e famoso di Marchal, 36 Quai des Orfèvres (2004) con protagonisti Daniel Auteuil e Gérard Depardieu. In Bastion 36 Marchal torna con una storia di corruzione e vendetta, muovendo il tormentato Antoine (Victor Belmondo, il nipote di Jean-Paul) in una Parigi cupa e notturna dove non può fidarsi di nessuno.
Nonostante una caratterizzazione poco approfondita dei personaggi, la dimensione da thriller-poliziesco regge senza cali fino in fondo, assistita dalla padronanza della messinscena nelle sequenze action - sin dall'inseguimento iniziale - e negli scontri a fuoco, e grazie al consueto mestiere e alla regia solida di Marchal.
Certo, nulla che abbia la pretesa di innovare il genere in maniera significativa, così come in effetti il giovane interprete protagonista può soltanto evocare, nella somiglianza fisica, il celebre nonno Jean-Paul Belmondo. C'è quantomeno nel finale una nota secca e violenta, che richiama con sincera brutalità l'anima del polar, ed è coerente con la costante atmosfera urbana grigia e disillusa che non offre vie di scampo.
La BRI (Brigade de recherche et d'intervention) di Parigi, con una breve parentesi a Marsiglia dove si occupò anche di brigatisti espatriati, è dove servì in polizia Olivier Marchal per 12 anni. Bastion 36, dal numero civico della questura, il mitico Quai des Orfèvres, racconta di un tradimento all'interno di una squadra del reparto dalla quale era stato suo malgrado allontanato l'irruento Cerda (Victor [...] Vai alla recensione »
Olivier Marchal e il polar. Da oltre 20 anni (nel 2004 36 Quai des Orfèvres gli diede la ribalta internazionale) il regista ex poliziotto ha legato indissolubilmente la sua esperienza di vita vissuta a uno dei generi più caratteristici del cinema francese. Ora su Netflix è disponibile il suo ultimo Bastion 36 (eh già, come ritorna questo 36...), film ambientato nella Parigi dei giorni nostri e che [...] Vai alla recensione »