Anno | 2011 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Regia di | Renato De Maria |
Attori | Natalino Balasso, Lucia Sardo, Valentina Lodovini, Riccardo Scamarcio, Michele Riondino Roberto Herlitzka, Max Mazzotta, Dario Aita, Sergio Friscia, Cristian Campagna, Dajana Roncione, Luigi Maria Burruano, Salvatore Cantalupo. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 19 maggio 2014
Suspence, azione, sentimento per la fiction di Renato De Maria interpretata da Riccardo Scamarcio.
CONSIGLIATO N.D.
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Dopo un'accesa lite con i colleghi nella sede dello SCO di Roma, Angelo Caronia viene trasferito per un mese Palermo, a dirigere un piccolo commissariato nella periferia di Tracina.
Il declassamento è duro da accettare. Appena atterrato a Palermo, Caronia si trova a gestire una manifestazione contro la mancanza d'acqua, lui che non ha mai fatto queste operazioni, lui, l'acuto investigatore intellettuale divoratore di libri e amante del Caravaggio.
In commissariato Angelo conosce poi la squadra che dovrà dirigere: si tratta di un gruppo di agenti demotivati e subito apertamente ostili al perfezionismo e ai metodi puntigliosi del loro nuovo superiore. Tra di loro spicca però l'agente Daniela Gemma, che colpirà immediatamente l'attenzione del nuovo arrivato.
Riuscire a tener viva l'attenzione, a intrigare nella storia, fino alla fine di OGNI puntata, senza una sparatoria, un inseguimento, e con dialoghi sia diretti che telefonici fra il commissario Caronia e lo psicoanalista, facendo pensare o esclamare, a fine puntata > è proprio dei grandi serial polizieschi, con sfondi sociali non posticci, sforzatamente ideologici, buonisti o cattivisti, è segno di [...] Vai alla recensione »
Mi è piaciuta molto questa fiction! Bravo a Renato De Maria che sa fare dei primi piani quando si devono fare, la regia è stata impeccabile. La trama, in verità, era un po' complessa e di non facile ricostruzione. Poi c'era l'inverosimilità di alcune scene: nell'ultima puntata si buttano tutti in acqua, vestiti, senza sapere la profondità del bacino ma come sono belle, nella loro inverosimilità, queste [...] Vai alla recensione »
Ricordate il vecchio gioco? Bisognava scegliere tra tre risposte: "acqua" "fuoco" "fuochino". La risposta era "acqua" se si era lontani dalla menta e "fuochino" se si era abbasta vicini e allora qui un benevolo "fuochino" ci sta. Benevolo, appunto. Ho trovato interessanti alcune scelte stilistiche, su tutte il sogno come elemento di contatto con le emozioni del protagonista.