Titolo originale | Nancy |
Anno | 2018 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Christina Choe |
Attori | Andrea Riseborough, Steve Buscemi, J. Smith-Cameron, Ann Dowd, John Leguizamo Virginia Kull, Olli Haaskivi, Owen Campbell, René Ifrah, Samrat Chakrabarti, T. Sahara Meer, Linda Kutrubes, Tibor Feldman, Chantelle Adams, Jamie Angelle, Lorenzo Beronilla, Danielle Davis, Jerry Davitt, Mary Davitt, Thomas DelFavero, Bradley Diuguid, Michael Doraby, Evan Herbert, James Karpowicz, Matt Lare, Ann Lucente, Jack Moylan, Art Olson, Ellen Pavloff, Joan Poser, Derrick Rolland, Judith Rosen, Michael Vandenberg. |
Uscita | giovedì 12 dicembre 2019 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Mariposa Cinematografica, 30 Holding |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,19 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 febbraio 2020
Una giovane donna tormentata decide di presentarsi a quelli che sostiene essere i propri veri genitori, che la credevano scomparsa da trent'anni. Il film ha ottenuto 2 candidature a Spirit Awards, In Italia al Box Office Nancy ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 13,7 mila euro e 6,7 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Nancy Freeman ha una madre malata, grandi aspirazioni da scrittrice e un'esistenza digitale più movimentata di quella reale. Sul web gioca a interpretare altre persone, inganna gli utenti che le scrivono, organizza persino incontri cui si prepara nei minimi dettagli, pur di sostenere le proprie bugie. Ma quando sua madre muore, in Nancy si spezza qualcosa. Colpita dall'intervista rilasciata in tv da Leo e Ellen, una coppia che trent'anni prima ha smarrito la figlia, Nancy si convince di essere la loro bambina. E bussa alla porta dei due genitori, nella speranza che la riconoscano.
Se c'è qualcosa che persiste di Nancy, anche molto tempo dopo la prima visione, sono gli occhi rotondi e inquieti di Andrea Riseborough, e quello sguardo liquido che sembra sempre sull'orlo di qualcosa. In procinto di piangere, di tradire, di tradirsi o di fare qualcosa di terribile. A se stessa o agli altri.
Più che un thriller, il bel film d'esordio di Christina Choe è lo studio di un personaggio smarginato, indefinibile perché sempre in fuga da se stesso: una donna senza passato (qual è la verità sulla sua nascita? Quello che racconta su sua madre è reale? Quella è davvero sua madre?), senza radici e senza età, ora infantile come una bambina ora consapevole come un'adulta.
Vittima o carnefice, pur nella sua impenetrabilità morale Nancy si fa leggere addosso il disagio dei nostri tempi - l'isolamento nella bolla digitale, l'ossessione per l'identità pubblica, la volontà di piacere agli altri per piacere di più a se stessi - e su questa sua patologica imperfezione costruisce un saldo patto di solidarietà con lo spettatore. Choe crea un'antieroina contemporanea, dalla grande potenza metaforica, i cui misteri non servono a far progredire una ben congegnata macchina narrativa, ma a raccontare un essere umano sospeso tra riscatto e depressione, genio e follia, che l'occhio della regista osserva con amorevole preoccupazione.
Un personaggio che Choe si rifiuta di usare come semplice strumento (altri registi avrebbero declinato le premesse della storia in una chiave più oscura), ma che accompagna con naturalezza in una spirale discendente, che dovrà condurla, per forza, allo scioglimento di quel castello di bugie. Un percorso di crescita che tuttavia non è privo di speranza, e che fa di Nancy la più riuscita delle molteplici incarnazioni da attrice camaleontica di Andrea Riseborough.
Produttrice oltre che interprete, l'attrice qui mette in gioco tutta la sua versatilità, perfettamente compatibile con un personaggio che gioca su molteplici piani di identità.
Giusti anche Smith-Cameron e Buscemi, credibile coppia sfasciata dal dolore della perdita, a un passo dal crollo quando Nancy fa il suo ingresso nella loro vita: il film cresce di intensità proprio dal momento in cui il test del DNA innesca il conto alla rovescia sul loro destino. E la domanda non è più se Nancy dica o meno la verità, ma se quell'incontro, nonostante tutto, possa essere l'inizio di qualcosa.
Film fatto bene ma con un assurdo spunto della storia: la non conoscenza dei dati anagrafici della protagonista in un paese altamente progredito. Tecnicamente impossibile per un adulto di 35 anni per ovvie ragioni di cittadinanza (studi, lavoro, patente, ecc.) accentuato dalla passiva accettazione di Nancy a questa non conoscenza pur avendo adeguati strumenti culturali.
Nancy è una ragazza che assiste la madre ammalata e si diverte ad assumere più identità su internet. Morta la madre decide di sostituire il nido perso presentandosi a casa di una coppia che 30 anni prima ha smarrito la figlia, soacciandosi per lei. Il gioco reggerà?Un buon film sulle bugie dette a fin di felicità, quando la disperazione fa attaccare anche all'illusione.
Il sottogenere "film con protagoniste femminili spiacevoli" si arricchisce di un nuovo, più che degno rappresentante. Nancy, il film di debutto della talentuosa regista e sceneggiatrice Christina Choe, è una storia di identità volutamente nascosta, emotivamente ambigua e formalmente sobria. Il film ci presenta la protagonista Nancy come una donna sola, perduta in un mondo alienante, e poi spinge la [...] Vai alla recensione »
Arriva dal Sundance Nancy, l'opera prima della regista e sceneggiatrice nordcoreana Christina Choe, che si cimenta in un film di formale limpida semplicità, per addentrarsi nelle pieghe di un discorso identitario impossibile da espugnare. Nancy ha trentacinque anni e lavora con contratti precari, si prende cura di una madre anaffettiva, tiene un blog per genitori che hanno perso i propri figli.
Quando Nancy vede in tv la proiezione da adulta di una bambina scomparsa trent'anni prima, le sembra di guardarsi allo specchio. Solitaria, infelice, contatta la famiglia, si sottopone al test del Dna. Antieroina magnificamente interpretata da Andrea Riseborough, Nancy incarna lo spaesamento di una vita vicina al crollo, tra bisogno di identità e false speranze.
Prodotto e interpretato dall'inglese Andrea Riseborough (attrice di teatro lanciata da Peter Hall), "Nancy" è una storia di provincia, di una ragazza 35enne, sciatta e scialba, impiegata part-time, e badante della vecchia madre sul punto di morire. La stagione è quella invernale, e appieno riflette lo stato d'animo della donna sola che non sa come attirare l'interesse degli altri, a parte il suo gatto. [...] Vai alla recensione »
La ragazza Nancy guarda il mondo con gli occhi spiritati di Andrea Riseborough (la rivedremo accanto a Gabriel Byrne in "ZeroZeroZero", la serie tratta dalle indagini di Roberto Saviano sulla cocaina). Ha i capelli tinti in casa di nero corvino, vanta familiarità con entrambe le Coree, vive con la vecchia madre malconcia. Vorrebbe fare la scrittrice, nel frattempo finge su internet personaggi sempre [...] Vai alla recensione »
Accolto trionfalmente al Sundance Film Festival dove ha vinto il premio per la Miglior Sceneggiatura, "Nancy" è un film che incede dolente nella disamina di temi difficili come quelli della perdita, della solitudine e della fiducia. Nancy (Andrea Riseborough) è una trentacinquenne che accudisce la madre (Ann Dowd), malata da tempo, e che non ha alcuna prospettiva se non quella di continuare a trascinare [...] Vai alla recensione »
Da anni Nancy Freeman accudisce una madre malata e poco affettuosa e si inventa nuove identità sul web, ingannando chi le scrive e sostenendo le proprie menzogne fino in fondo. Quando la madre muore, la giovane donna, colpita dall'intervista in tv di una coppia che da trent'anni cerca la figlia scomparsa, si convince di essere la loro bambina perduta e si presenta alla porta dei due genitori, nella [...] Vai alla recensione »
«Se lo molli un attimo, vorrei alzarmi», dice la mamma con il parkinson alla figlia incollata al cellulare. La ragazza si chiama Nancy, vive con il vecchio genitore in un'America trasandata da campagna spoglia dello Stato di New York, vorrebbe diventare scrittrice e ogni tanto si spaccia per altre persone sul web. Potrebbe ricadere in tentazione quando intercetterà una coppia di intellettuali in cerca [...] Vai alla recensione »
... Nancy ha 35 anni. Vive con la madre malata, con la quale ha un rapporto conflittuale. Ha un lavoretto che non le dà soddisfazioni. E' senza stima in se stessa, sciatta, trasandata. Sentimentalmente sola, le sue uniche relazioni sono virtuali. La sua, insomma, è una vita triste e desolata, che sembra senza via di scampo. Quando la mamma muore, Nancy si ritrova persa ancora di più nel suo mondo drammatica [...] Vai alla recensione »
Ha vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Sundance e si capisce il perché. Nancy (irresistibile Andrea Riseborough) è una ragazza, rimasta orfana, che, però, si convince di essere, in realtà, la figlia di una coppia, la cui bimba, trent'anni prima, era scomparsa nel nulla. Nancy le somiglia molto e si presenta dai coniugi, che reagiranno in maniera diversa.
Se c'è una caratteristica che hanno in comune Steve Buscemi e Andrea Riseborough sono gli occhi. Grandi. Sporgenti. Espressivi. E già questa somiglianza giustificherebbe la scelta di Nancy, la protagonista del film omonimo, di presentarsi a quelli che sostiene essere i propri veri genitori, che la credevano scomparsa da trent'anni. Ma il punto è che alla fine di questo film, accolto dalla critica internazio [...] Vai alla recensione »
L'ambiguità del nostro tempo è simile a quella raccontata in Nancy. Le verità possono essere modificate, fabbricate e veicolate, le intenzioni possono essere fraintese, l'identità plasmata attraverso i social media. Nancy è il lungometraggio esordio della regista e sceneggiatrice Christina Choe, presentato allo scorso Sundance Film Festival. L'idea per il film nasceva mentre Choe si trovava in Corea [...] Vai alla recensione »
Nancy dalla vita non ha avuto nulla e così prova a crearsi qualcosa da sé, con piccole truffe e furti di identità. Racconta di vacanze in Corea del Nord o addirittura di aver perso un bambino, attraverso un blog truffaldino. Almeno finché non scopre il caso di una bimba scomparsa trent'anni prima, che le somiglia molto. Curiosa l'assonanza tra Nancy e Mandy, due nomi propri e altrettanti titoli di [...] Vai alla recensione »
Dice bene lo strillo di lancio: "Ladra di identità o vittima inconsapevole?". Si può sintetizzare così il dilemma morale che pone allo spettatore "Nancy", opera d'esordio della regista Christina Choe, premiata in vari festival, tra i quali il Sundance, e ora nelle sale italiane da giovedì 12 dicembre con Mariposa Cinematografica e 30 Holding. Non che sia una passeggiata, per tutti gli 85 minuti spira [...] Vai alla recensione »
Il quarto film all-women in uscita questa settimana (su cinque debutti complessivi) è un dramma a piccolo budget presentato al Sundance, diretto da un'esordiente e focalizzato su un personaggio disturbato, però non privo di una sua strana forza attrattiva. La trentacinquenne Nancy ha un lavoro precario, si trascura, vive con la madre malata e l'amato gatto.