Titolo originale | Jungle |
Anno | 2017 |
Genere | Azione, Avventura |
Produzione | Australia, Colombia |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Greg McLean |
Attori | Daniel Radcliffe, Thomas Kretschmann, Alex Russell, Lily Sullivan, Jacek Koman Yasmin Kassim, Joel Jackson, Angie Milliken, Luis Jose Lopez, Joey Vieira, John Bluthal, Rodrigo Marulanda, Elias Granado, Miguel Angel Martinez, Cayam Ghinsperg, Brandon Membreno, Lucho Velasco, Obeida Benavidez, Natasha Pruchniewicz, Kirra Gaskell, Cassandra Robinson, Ricardo Valencia, Manuel Ruiz (II), Ioulia Pakhomova, Nelson Camayo, Adrian Javier Perez, Claire Jones (IV), Sara Ocampo, Henry Orozco. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 17 aprile 2019
La storia vera di un uomo che ha dovuto affrontare molti pericoli (naturali e umani) pur di sopravvivere ad un'esplorazione molto avventurosa.
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Yossi Ghinsberg è un giovane che ha lasciato Israele, al termine dei tre anni di servizio militare, per dedicarsi all'avventura in Sudamerica. In Bolivia nel 1981 fa amicizia con l'insegnante svizzero Markus e con il fotografo americano Kevin, prima di incontrare il misterioso e carismatico austriaco Karl, che dice di essere geologo e di conoscere la giungla. I tre si lasceranno convincere a intraprendere un viaggio nella foresta profonda, alla ricerca di un mondo perduto e di una tribù indigena. Il viaggio, tra rivalità, litigi e infortuni, si trasforma in una lotta per la sopravvivenza, con il gruppetto che si sfalda e gli avventurieri rimangono da soli a dover superare le mille insidie e i pericoli della situazione.
È tratto dall'omonimo libro autobiografico di Ghinsberg, nel quale raccontò le settimane disperso nel fitto della giungla, Jungle dell'australiano Greg McLean. Il regista di Wolf Creek, Rogue e The Darkness ha nelle corde l'horror e i viaggi che diventano paurosi, ma in questo caso, al di là di qualche tocco, resta al di sotto dei lavori precedenti e si limita a portare a casa un racconto abbastanza di maniera.
Yossi è un giovane che, come tanti, sogna l'avventura. Vuole abbandonare, o quanto meno posticipare, le tappe consuete dell'esistenza, l'università, il lavoro o il matrimonio, mentre lo affascina scoprire l'ignoto e condividere con i coetanei l'ebbrezza dell'esplorazione. Il mondo selvaggio richiama ma pure nasconde incognite, come anche Karl, esperto e fascinoso, ma forse non preparato ai rischi come dichiara. L'austriaco è anche saccente (il doppiaggio italiano peggiora questo aspetto) e provocatorio, ma dietro le sue sentenze ("la giungla ci mostra quello che siamo davvero, cioè niente") nasconde arroganza e una conoscenza dei luoghi non adeguata. Jungle racconta un mondo di viaggiatori con lo zaino in spalla in cerca di libertà e scoperte, sprovveduti nell'approccio e incapaci di considerare le tante difficoltà e gli imprevisti.
Davanti ai primi pericoli della giungla, i tre sembrano i ragazzi di Harry Potter (aiuta la presenza di Daniel Radcliffe calato nel ruolo principale lo stretto sufficiente), la rappresentazione della vita nella foresta è un po' ridicola e lo stesso le visioni quando provano le droghe. Per quanto gli ingredienti del genere ci siano tutti (il pensiero corre naturalmente a Un tranquillo weekend di paura), tutto è raccontato senza sussulti, illustrando episodi, spesso con inquadrature molto brevi che non aiutano a rendere credibili le situazioni. Anche le dinamiche tra amici inaffidabili e pronti a lasciarsi andare sono superficiali. Il regista non osa nell'esplorare la psiche neppure quando il protagonista precipita nella follia per lo sfinimento e la fame e resta in un già visto troppo rassicurante. Sui titoli di coda le fotografie dei veri protagonisti, ritratti prima dell'avventura.
Da un film di avventura, ispirato alla storia di sopravvivenza di Yossi Ghinsberg, raccontata dal medesimo nel suo libro autobiografico Lost in the Jungle, e girato esclusivamente nella foresta amazzonica boliviana, non ci si può aspettare altro che un buon ritmo narrativo, paesaggi inconsueti e creature misteriose, quanto pericolose, che popolano la giungla, scorci di paradiso [...] Vai alla recensione »
Quella che inizia come un'avventura da sogno si trasformerà presto in un incubo totale a causa di una fraudolenta guida.
Yossi, ex militare, insieme a due amici conosciuti da poco, vuole esplorare le foreste amazzoniche e con loro una guida che li porta in quel luogo. Poco dopo, la trama prende una piega spettrale e nonostante non abbia tutto così gran senso, devo ammettere che è un bel film di sopravvivenza. Yossi lo interpreta un Daniel Radcliffe che sono contento che si allontani da Harry Potter.
Questo dramma di survivalismo fluviale fa acqua da tutte le parti. Il solo motivo per vederlo (semmai ce ne fosse uno) è la prestazione incredibilmente credibile di Radcliffe.
Buon film per gli appassionati delle avventure nella natura selvaggia, godibile specialmente perchè tratto da una storia vera (quanto romanzata non si sa). Ma del resto, se ci si perde nella giungla boliviana per tre settimane, non è così strano avere problemi con giaguari, serpenti, formiche scorpione e fanghi mobili. L'unica scena francamente fuori luogo è quella dell'i [...] Vai alla recensione »
Al cinema parlare di"realtà"è problematico, né la funzione del cinema è quella di"riprodurre il reale", semmai di"ricrearlo"ma in modo differente. Così la vicenda della r esilienza di Yossi Ghinsberg, risalente agli anni Ottanta(inizio), con due amici e una guida che inventa tribù sconosciute sembra essere ispirata [...] Vai alla recensione »
Yossi Ghinsberg è un giovane che ha lasciato Israele, al termine dei tre anni di servizio militare, per dedicarsi all'avventura in Sudamerica. In Bolivia nel 1981 fa amicizia con l'insegnante svizzero Markus e con il fotografo americano Kevin, prima di incontrare il misterioso e carismatico austriaco Karl, che dice di essere geologo e di conoscere la giungla.