Anno | 2009 |
Genere | Biografico, |
Produzione | USA |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Mira Nair |
Attori | Ewan McGregor, Hilary Swank, Richard Gere, Mia Wasikowska, Christopher Eccleston Joe Anderson, Cherry Jones, Virginia Madsen, Aaron Abrams, Jeremy Akerman, Marina Stone, Duane Murray, William Cuddy, Dylan Roberts, Gord Rand, Scott Anderson (V), Ryann Shane. |
Uscita | mercoledì 23 dicembre 2009 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 1,90 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 15 aprile 2010
La storia di Amelia Earhart, detta "Lady Lindy", aviatrice senza pari, amante libera, donna coraggiosa. In Italia al Box Office Amelia ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,1 milioni di euro e 569 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NO
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Prima donna aviatrice ad attraversare l'Oceano Atlantico, prima a tentare il giro del mondo, celebrità assoluta del suo tempo, business woman ante litteram, figura animata da un indomabile desiderio di libertà, Amelia Earhart fu resa leggendaria dalla sua tragica sparizione nel nulla, il 2 luglio del '37. Inutili le miliardarie ricerche autorizzate da Roosvelt: il destino la consegnava al mito, alle ipotesi di spionaggio o di tragedia nella tragedia, al ritorno perpetuo nell'immaginario legato ai misteri insoluti, fuori e dentro lo schermo.
Mira Nair si ferma prima, rifiuta la fantasia, si attiene alle biografie redatte da Susan Butler e Mary Lovell e si aggrappa alla straordinaria somiglianza fisica di Hilary Swank col suo modello reale. Quello che le preme raccontare è un'esistenza dettata dalla più spericolata determinazione, anche nell'errore o nel rischio estremo. Né gli affetti né la fama stessa vengono prima del bisogno di Amelia di vedere il mondo da un altro punto di vista, suo e soltanto suo, mentre sorvola in solitaria un pianeta a cui appartiene fino a un certo punto.
Forse Mira Nair, donna e regista che a sua volta ha passato l'oceano per passione e professione, ha visto in questo soggetto qualcosa di familiare ma non ha fatto i conti con gli scherzi della presunzione. Persa dietro alla carrozzeria splendente dei velivoli e agli abiti d'epoca, proprio come accadeva con i sari e i pigmenti colorati di Monsoon Wedding, l'autrice non trasmette ciò che crede di possedere, vale a dire ciò per cui la sua eroina ha fatto o fa ancora la differenza. Evidentemente "bendata", fa l'esatto contrario e si serve di una serie di dialoghi, inquadrature, scene intere prese da un repertorio indifferenziato (appunto) di genere sentimentale, poco o per nulla avventuroso, risaputamente e scolasticamente biografico. Non a caso, mentre Richard Gere appare a suo agio tra parole non dette e sguardi di titanic(o) romanticume, Ewan McGregor comparsa, entra da un porta ed esce da un'altra, come fosse alla vana ricerca di un set sul quale poter contribuire in qualche modo.
Il film sembra trovare una sua fisionomia solo nel primissimo piano di Hilary Swank nella cabina di pilotaggio: il suo volto che si fa paesaggio e muta, s'incanta, trema e si commuove alla vista di ciò che non vediamo e non ci viene detto né trasmesso, è il miglior emblema di una storia e di un film che in realtà non ci sono, si sono inabissati a livello di promessa e, anche a cercare e sperare, non emergono mai.
Everyone has ocean’s to fly, if they have the heart to do it. Is it reckless? Maybe. But what do dreams know of boundaries?” (Amelia Earhart) La storia dell ‘ aviatrice Amelia Earhart non sarà molto conosciuta in Italia , ma in America il mito è sempre stato vivo e era effettivamente strano che nessuno ancora avesse deciso di trasportarla sul grande schermo ; la regista [...] Vai alla recensione »
È la storia della prima donna aviatore ed è ambientato in America negli anni ’30. La protagonista è impersonata dall’attrice I. Swank che ricorda Giamburrasca per la vivacità e la scarsa avvenenza; è brava ma non è molto convincente e sono d’accordo con il Corriere della Sera quando scrive che il ruolo sarebbe stato perfetto per Katherine Hepburn. È affiancata da un appannato Richard Gere che recita [...] Vai alla recensione »
Peccato davvero- per Hilary Swank e per Richard Gere - Amelia non è Teena Brandoh di "Boys don't cry" e Richard, poi, fuori dal suo ultimo ruolo non convince molto. Il tema della donna? Amelia eroina... risulta pure poco simpatica- appunto un volo senza scalo...non vedi l'ora che finisca -
Pellicola priva di contenuti, noiosa e incapace di suscitare qualsiasi emozione. Da attori di questo calibro ci si aspettava sicuramente qualcosa di molto diverso.
anche se storia vera,il film è decisamente palloso,la morale? chi troppo vuole nulla stringe,le missioni impossibili bisogna lasciarle solo ai film ......
Film romantico, con una splendida fotografia. La storia di Amelia è affascinante, e riserva un lato umano piacevole. La volontà di sfidare, che così tanto pervade questa pellicola, è resa veramente bene. Attraversare il Pacifico, per quei tempi, era una impresa quasi impossibile, ma la protagonista, molto testarda, ha voluto comunque affrontare, contro ogni logica.
Io sono un appassionato di aviazione e i film che hanno a protagonisti aerei e piloti li ho visti un po' tutti. E' un genere poco diffuso, e che fa fatica a conquistare il grande pubblico. Purtroppo questa è un'altra occasione persa. Il soggetto è Amelia Earhath, ragazza pilota che stabilisce un record di quota (nel film non c'è), che attraversa l'Atlantico in solitaria dopo Lindbergh e il Pacifico [...] Vai alla recensione »
EPPURE MIRA NAIR AVEVA A DISPOSIZIONE ATTORI,BUDGET E SOPRATTUTTO GLI ELEMENTI SOPRATTUTTO VISIVI PER RENDERE IN MANIERA EMOZIONANTE UNA STORIA CHE CON UN GIOCO DI PAROLE POTREMMO DIRE CHE DOVEVA SOLO SPICCARE IL VOLO. INVECE,FORSE PER INDICAZIONI PRODUTTIVE ,SCEGLIE LA VIA PIU' OVVIA DEL BIOPIC A SFONDO SENTIMENTALE,ANTICIPANDO PER GIUNTA IL FINALE SE MAI QUALCUNO NON LO CONOSCESSE.
Film tratto da una storia vera ambientato negli anni 1928-1938 epoca in cui la bella eroina Amelia supero' il record mondiale di traversata con il suo aereo.Nel complesso un simpatico film ben recitato e con una scenografia e fotografie che non e' da meno.Voto 7
Ho rischiato il collasso un paio di volte per la noia e la banalità. Lei somiglia pure alla vera Amelia (nel finale passano foto che la ritraggono) soprattutto per il fisico esile e l'acconciatura anche se abusa di sorrisi a 32 denti e gengive. Gere invece è il solito monoespressione che ci spacciano per grande attore ancora per il successo di Ufficiale e gentiluomo.
Complessivamente è un bel film..ma guai ad aspettarsi un capolavoro. Ben girato, con dei buoni effetti speciali, qualche sbavatura e lunghezza di troppo....e con una bravissima Hilary Swank.... Da vedere senza aspettarsi troppo!!
È la storia dell' indomita pioniera americana dell' aviazione Amelia Earhart (1897-1937). Affidata alla regia diligente, forse "ideologicamente" appassionata al personaggio, ma incolore dell' indiana Mira Nair. E all' interpretazione, perfetta sotto il profilo del trucco (confrontate con le fotografie della vera Amelia) e tuttavia incolore pure essa, di Hilary Swank, superba partner di Clint Eastwood [...] Vai alla recensione »
Personaggio mitico più attori di rango più confezione lusso. La somma, però, produce un risultato inaspettato: alla regista Mira Nair «Amelia» è riuscito così tronfio e moscio da danneggiare la stessa titolare del feuilleton biografico. Vale a dire Amelia Earhart, pionieristica aviatrice, prima donna a trasvolare l'Atlantico, beniamina del presidente Roosevelt e icona americana resa tale soprattutto [...] Vai alla recensione »
FAME is fleeting, of course, but certain forms of it are stickier than others. More than seven decades after her death the aviatrix Amelia Earhart still fascinates. Called Lady Lindy for her willingness to attempt ill-advised, even foolhardy feats, she has been the subject of more than 100 books, and her name is plastered on bridges, Navy ships, museums and festivals throughout the United States and [...] Vai alla recensione »
The aerial photography in this biopic looks slick, as does two-time Oscar winner Hilary Swank as the rangy pioneer aviatrix Amelia Earhart, who went missing in 1937 while trying to circumnavigate the globe in her flying machine. But, oh mama, the minute the characters open their mouths, the onslaught of clichés brings the movie down in flames. The god-awful script by Ron Bass (Rain Man) and Anna Hamilton [...] Vai alla recensione »
History can weigh heavily on a filmmaker, and that is what happens with "Amelia," a disappointing rendering of the remarkable life of Amelia Earhart. The pioneering aviatrix lost in flight is a figure so iconic, and director Mira Nair so tentative with her legend, that all the reverence and tiptoeing around grounds a film that should have soared. The life of Earhart, who burst on the scene in 1928 [...] Vai alla recensione »
In “Amelia,” Hilary Swank, playing Amelia Earhart, the celebrity aviatrix of the nineteen-twenties and thirties, has a big, toothy smile, high cheekbones, and short hair that seems to have been chopped with a knife. Earhart’s clothes—men’s pants, shirts, and leather flying jackets—perfectly suit Swank’s lean, small-hipped body. The actress carries herself with an endearing mixture of boldness and shyness—th [...] Vai alla recensione »
Icona riconosciuta del femminismo, la figura dell'aviatrice trova il suo posto centrale del nuovo film di Mira Nair, promosso a film di Natale. Opera stucchevole, come nota dominante, del femminismo possiede solo una blanda patina, basterebbe ricordare che alle origini del mito c'è Dorothy Arzner regista di La falena d'argento ('33) con Katherine Hepburn e ricordiamo un fantastico documentario sovietico [...] Vai alla recensione »
Mira Nair aveva bisogno che la sua carriera decollasse. Dopo i folgoranti esordi, misto di arte, furbizia e tempismo (l'esotismo che spinse l'Occidente a guardare alla Bollywood d'autore d'esportazione la vide sulla cresta dell'onda) la simpatica regista ha saputo cavalcare il suo ruolo di alfiere di un cinema nuovo accettando i ranghi di maestra dello stesso e lanciandosi in una carriera ibrida che [...] Vai alla recensione »
Donne coraggio. Mail mito è volato via, con la vera Amelia Earhart. Perché la figura ritratta dalla ben intenzionata Mira Nair è più un virtuoso pretesto al femminile che non un buon servizio alla leggendaria aviatrice americana, o al cinema. Nell'agiografia ad Amelia sembra che la regista indiana si sia fatta più "trasportare" dal suo film che non il contrario, un parallelismo al primo world tour [...] Vai alla recensione »
En France, on se rappelle à peine d'Hélène Boucher et de Maryse Bastié. Aux Etats-Unis, le culte d'Amelia Earhart est assez vivace pour avoir suscité cette biographie filmée. Ah oui, elles furent toutes des pionnières de l'aviation, à une époque - l'entre-deux guerres mondiales - où l'émancipation des femmes trouvait une traduction spectaculaire dans leur élévation physique grâce à l'aviation.
Amelia Earhart, the American aviator who disappeared somewhere over the Pacific in 1937 while trying to become the first woman to fly around the globe, didn’t wear bodices, as far as I can tell from the new biographical movie starring Hilary Swank. If Earhart had, it’s a good bet that Richard Gere, who plays her sensitive, supportive, quietly suffering husband, George Palmer Putnam (G.
Ecco il favoloso mondo di Amelia Earhart. La prima donna a volare sopra l'Atlantico. La sua statua è conservata allo Smithsonian. In Una notte al museo 2 era una delle tante celebrità della Storia ad animarsi, anche sentimentalmente, al fianco di Ben Stiller. Era più simpatica quella Amelia di questa Earhart da biopic hollywoodiano. Mira Nair sbaglia la mira e confeziona un polpettone superficiale [...] Vai alla recensione »
La storia della pioniera dell'aviazione americana Amelia Earhart sembra fatta apposta per essere raccontata sul grande schermo, e la regista indiana Mira Nair, che ha già dimostrato di saper raccontare storie di donne, potrebbe sembrare la regista adatta a farlo. Ma se da un lato Nair è efficace nel costruire scene di azione e nel raffigurare le evoluzioni dei primi aeroplani con grande sensualità [...] Vai alla recensione »
Amelia Earhart, eroina americana da noi poco nota, prima aviatrice, trasvolatrice solitaria di oceani, simbolo dello spirito d'avventura degli Stati Uniti nei tetri anni '20-'30 della grande depressione economica, diavolo della pubblicità allo scopo di finanziare i propri voli, donna di coraggio, qui moglie di Richard Gere, scomparve durante un volo nel 1937, lasciando dietro di sé una vera leggenda [...] Vai alla recensione »
Il 2 luglio 1937 Amelia Earhart e Fred Noohan decollavano per l'ultima volta. Il loro dramma, nell'Oceano Pacifico dalle parti dell'isola Howland, non fu però filmato come, poco tempo prima, il rogo del dirigibile Hindenburg. Così la sua storia, diventata presto leggenda, rimase patrimonio degli americani. Amelia, il film di Mira Nair, prodotto e interpretato da Hilary Swank, ripropone l'aviatrice [...] Vai alla recensione »