Titolo originale | Becoming Jane |
Anno | 2007 |
Genere | Biografico, |
Produzione | Gran Bretagna, USA |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Julian Jarrold |
Attori | Anne Hathaway, James McAvoy, Julie Walters, Maggie Smith, James Cromwell, Anna Maxwell Martin Lucy Cohu, Laurence Fox, Ian Richardson, Joe Anderson, Leo Bill, Jessica Ashworth, Eleanor Methven, Michael James Ford, Tom Vaughan-Lawlor. |
Uscita | venerdì 12 ottobre 2007 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,84 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 giugno 2014
La vita di Jane Austen e la sua relazione con un giovane irlandese. In Italia al Box Office Becoming Jane - Il ritratto di una donna contro ha incassato 140 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Jane Austen è una giovane donna in età da marito nell'Hampshire del 1795. Educata dal padre alla letteratura e alla musica, sogna un matrimonio con sentimento. Di tutt'altro parere sembra essere sua madre, ansiosa di accasarla con l'aristocratico e impacciato Sir Wisley, nipote della facoltosa Lady Gresham. L'arrivo in campagna di Tom Lefroy, irlandese sfacciato avviato dallo zio alla carriera giuridica, sconvolgerà gli equilibri della piccola comunità rurale. Invaghitosi, ricambiato, dell'orgogliosa Jane, Tom ispirerà col suo amore il cuore e le pagine della Austen.
Come si diventa Jane Austen? Rinunciando al sentimento, accettando il proprio status di zitella e concentrandosi sul comportamento sociale della borghesia del primo Ottocento. L'educazione sentimentale della scrittrice inglese anticipa i temi che la stessa Austen approfondirà in seguito nei suoi romanzi: gli affari amorosi delle fanciulle, l'eterno binomio mente e cuore, etica ed estetica, ragione e istinto, i gruppi di famiglia, il ballo. Che sia l'Elizabeth di Orgoglio e pregiudizio, la Marianne di Ragione e sentimento o la Anne di Persuasione, la giovane protagonista è sempre lei, Jane, una donna determinata a seguire le ragioni del cuore grazie a un padre indulgente e affettuoso e nonostante una madre compromessa col "sistema" e fermamente convinta della bontà delle proprie iniziative.
Contro l'ipocrisia elevata a norma di vita dell'aristocrazia britannica e contro l'anacronismo che costringeva figlie e mogli in una condizione di immaturità psicologica e culturale, Jane si proponeva come un modello di donna emancipata.
Julian Jarrold, prima ancora che sui nodi e sullo sviluppo della vicenda, si sofferma sul carattere della protagonista, sottolineando le vibrazioni e le sfumature di una donna in grado di controllare le pulsioni del cuore con un'eccezionale forza di volontà e tuttavia capace di attirare a sé l'attenzione del disinvolto Lefroy fino a scuoterlo dalla sua volubilità. La storia dell'amore impossibile della Austen per Tom Lefroy diventa (anche) un pretesto per radiografare il tessuto sociale dell'epoca, arcaico e rigidamente pregiudiziale.
Al regista interessano i dinamismi di gruppo, i microcosmi e le regole che li governano: il rito del cibo, con le sue liturgie della disposizione degli invitati intorno alla tavola, il rito della danza con il ballo della stagione invernale, che restituisce l'affanno celato sotto le educate conversazioni e i cortesi inchini. Se le tematiche affrontate sono lontane dal gusto moderno, Jarrold accentua l'attualità dei romanzi e della biografia della Austen cercando di rendere fisiche le emozioni, permettendosi quello che non poteva la compita narratrice, per il semplice fatto di non averlo conosciuto e verificato. Un plauso meritano i due protagonisti, Anne Hathaway e James McAvoy, capaci di trovare le giuste misure recitative per vestire con credibilità i "costumi" di fine Settecento.
Buon film, se vi piace il genere. Come sempre, ad una prima parte allegra, ne segue una piu' intensa di sentimenti. Tutto fila liscio fin quasi alla fine, dove un finale un po' sottotono non riesce a creare un culmine di sensazioni. Ho visto il film senza sapere nulla della trama, ed ovviamente sono rimasto alquanto sorpreso nello scoprire che la "nostra" Jane non era altro che la famosa scrittrice [...] Vai alla recensione »
E' inutile negarlo il film è piacevole, l'analisi della società dell'epoca è a dir poco perfetta, eppure per chi ama la Austen come me, manca qualcosa, forse la vera natura della scrittrice stessa.Io la considero una donna moderna, nonostante tutto,la vedo come anche tante donne contemporanee che per non deludere nessuno fanno scelte non sempre azzeccate.C'& [...] Vai alla recensione »
Bel film, travolgente e ricco di emozioni; girato e interpretato, a mio parere, molto bene. Mi ha colpito soprattutto l'interpretazione di James Mc Avoy. Ottimo attore!
un bellissimo film che racconta la biografia di Jane Austen. Secondo me Jane ha avuto un gran coraggio a lascirae Tom Lefroy. Il suo gesto può essere non condiviso, ma lei ha una motivazione per farlo: non vuole che il suo amore vada in declino....
Un bel film,una bella storia,e mentalità di quei tempi...penso che c'è ancora oggi,a pensare pi+ l'interesse,il potere,i soldi...che ai sentimenti....Brava Jane che preferì essere zitella e non sposarsi mai!!!!!....Da vedere!!!
Diventare Jane. O, meglio, «come si diventa Jane Austen», perché il film di oggi, ispirandosi molto liberamente a una recente biografia americana della più grande scrittrice inglese fra Settecento e Ottocento fa in modo di farci intendere che quella vita è poi servita da ispirazione per il suo romanzo più celebre, «Orgoglio e pregiudizio», da tempo largamente visitato sia dal cinema sia dalla televisione. [...] Vai alla recensione »
Come nasce una grande scrittrice? Attraverso quali dolori passa il talento? C'è un rapporto fra le frustrazioni più intime e la capacità di ricreare un mondo immaginario? Gratta gratta son queste, banali e mal poste, le domande sottese alle cinebiografie di artisti o scrittori. Fa eccezione il notevole Angel di Ozon. Non fa eccezione invece Becoming Jane.
Essere Jane Austen. Anzi, diventarlo. Di certo è molto più difficile di essere John Malkovich. Se il secondo è solo un attore vagamente egocentrico e psicotico, la prima è un punto di riferimento assoluto della storia. Non solo della letteratura e del femminismo. Molti hanno provato ad imitarla, ancora di più a raccontarla. Con scarsi successi, notevoli banalizzazioni e falsi storici mascherati.
È una verità universalmente riconosciuta che una fanciulla in età da marito debba spesso scegliere tra ragione e sentimento — soprattutto se nata nell'Inghilterra di fine '700. Dalle sue esperienze, Jane Austen avrebbe tratto ispirazione per i sei romanzi che l'hanno resa la scrittrice più letta al mondo. Merito anche del lieto fine sempre regalato alle sue eroine, una felicità coniugale che la vita [...] Vai alla recensione »
A fine Settecento, in Inghilterra, il furto di un maiale era considerato un reato grave. Il furto di due maiali era uno schiaffo all'ordine costituito, qualcosa che faceva pronunciare al giudice la parola "deportazione". Ne deportarono talmente tanti, e per motivi ugualmente futili – gli assassini erano pochissimi rispetto alle prostitute – che l'Australia divenne una gigantesca prigione a cielo aperto. [...] Vai alla recensione »
Sono messi maluccio gli Austen. Babbo è pastore, i figli sono numerosi e il denaro scarseggia. Siamo a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento, un po' tagliata fuori dal mondo, ma innegabilmente talentuosa, Jane scrive. Ma viene tirata per la gonna da mamma che la vorrebbe far maritare con l'insipido rampollo destinato a rendita cospicua e consistente eredità.
Infanzia, vocazione e prime esperienze di Jane Austen, giovincella aspirante scrittrice nella campagna inglese del primo Ottocento. Il padre pastore anglicano, la cugina nobile scappata dalla Francia dopo la Rivoluzione. Lei è inquieta, e dei suoi spasimanti locali non vuole saperne, anche se loro potrebbero risollevare la condizione della famiglia.
Jane Austen è una scrittrice dimenticata, solo il cinema le ha dato un certo rilievo. Ha raccontato lo stile di vita dell'alta borghesia. Dialoghi frizzanti, ironia, equivoci amorosi in un «tourbillon d'amour», disturbato dall'ipocrisia imperante. Il biografico Becoming Jane è diligente, elegante con temperato compiacimento. Si avvale di interpreti di valore e la giovane Anne Hathaway si destreggia [...] Vai alla recensione »
Biografia parziale della scrittrice inglese Jane Austen (1775-1817), settima degli otto figli d'un pastore protestante, autrice di Orgoglio e pregiudizio e Senso e sensibilità, letta in tutto il mondo, esemplare: pochi seppero raccontare come lei l'esistenza quotidiana e i costumi delle famiglie inglesi del suo tempo, più o meno benestanti, spesso, rurali.