Anno | 2006 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia, Belgio, Italia, Giappone |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Danis Tanovic |
Attori | Emmanuelle Béart, Karin Viard, Marie Gillain, Guillaume Canet, Jacques Gamblin Jacques Perrin, Carole Bouquet. |
Uscita | venerdì 9 giugno 2006 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,28 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 8 settembre 2015
Ormai adulte tre sorelle, Sophie, Céline e Ane, si sono allontanate e ognuna conduce la propria vita, ma tutte rimangono legate da uno sconvolgente episodio legato alla loro giovinezza. In Italia al Box Office L'enfer ha incassato 124 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Una tragedia familiare sconvolge la vita di tre piccole sorelle, Céline, Sophie e Anne. Le tre, ormai adulte, vivono le loro vite l'una lontana dalle altre, portandole avanti dolorosamente, immerse ancora in quell'evento che per sempre le ha cambiate, turbate, compromesse e danneggiate nelle scelte. La più grande, Céline, si è chiusa nel suo mondo, fatto di lavoro e di qualche sporadica visita alla madre, rifiutando ogni possibile emozione e sentimento. Sophie ha due bambini, un marito che la tradisce e che non la ama più. Anne, la più piccola, alla ricerca disperata di quella figura paterna che tanto le è mancata, ha una relazione con un anziano professore d'università. Un incontro inaspettato cambierà la visione dell'episodio che aveva rovinato la loro famiglia e le tre sorelle si ritroveranno, scaldandosi anima e cuore con l'affetto reciproco, prima tanto negato.
Danis Tanovic arriva così al suo secondo lungometraggio, dopo aver diretto nel 2001 No man's land, sorprendente commedia caustica e amara sulla guerra nella ex Jugoslavia. Abbandonati gli spazi aperti e soleggiati della sua terra, il regista si rinchiude all'interno dei drammi familiari, fra le vie e i bar bui di una Parigi sotterranea e sconosciuta, tratteggiando un ritratto quasi claustrofobico di tre donne che devono fare i conti con la loro vita.
Il ritmo sembra però non accelerare mai e la tensione rimane sempre sotto il livello di una storia che forse si potrebbe meritare di più. Basato fondamentalmente sulla recitazione di interpreti d'eccezione (straordinarie tutte le donne, da Emanuelle Beart a Carole Bouquet), il film sembra rimanere eccessivamente imbrigliato in un incedere lento e soprattutto ripetitivo, senza mai spiccare quel volo che forse da un regista come Tanovic ci si poteva aspettare.
ecco come una famiglia o una sola persona della famiglia può distruggere la stabilità di tutti i componenti. Tre sorelle che cercano per strade diverse un bisogno di colmare l'amore che è mancato per colpa degli adulti- Ma quello che è peggio non un ombra d pentimento in tutto questo da parte di chi lo ha provocato. ma forse è stata proprio questa ricerca [...] Vai alla recensione »
Dopo l'inferno nei Balcani, in occasione delle guerre recenti (No Man's Land), il bosniaco Danis Tanovic ci racconta oggi l'inferno nelle vite private. Da Parigi, dove ha trovato riparo. Per farlo, anziché a un proprio testo, come quando aveva esordito subito accolto da un successo mondiale, si è rivolto a un altro che Krzysztof Kieslowski aveva scritto con il suo sceneggiatore di sempre, Krzysztof [...] Vai alla recensione »
Il secondo film dei bosniaco Danis Tanovic, pluripremiato con la sua opera prima No Man's Land, si intitola L'enfer («L'inferno»: tradurlo pareva brutto, vero?) ed è al centro di una leggenda metropolitana che rischia di rovinarlo. Ovvero, che si tratti di un film «usurpato» a Krzsztof Kieslowski, il grande polacco del Decalogo che ne scrisse la sceneggiatura con il fidato scrittore/ magistrato Krzysztof [...] Vai alla recensione »
Si tratta del secondo capitolo della trilogia lasciata in eredità dal grande Krzysztof Kieslowski - Le Paradis, L'Enfer, Le Purgatore - scritta a quattro mani con il collaboratore di sempre Krzysztof Piesiewicz, che qui firma la sceneggiatura. Dopo la realizzazione di Heaven, diretto da Tom Tykwer, a raccogliere il testimone è Danis Tanovic. Noto per il successo di No Man's Land, film di guerra che [...] Vai alla recensione »
Krsysztof Kieslowski, il grande maestro, insieme con il suo sceneggiatore Piesiewicz, aveva progettato la trilogia Paradiso, inferno, purgatorio. Dieci anni dopo la sua morte nel 1986, il regista di Sarajevo autore dell'ammirato e premiato No Man's Land ha ripreso il testo e, con l'aiuto dello sceneggiatore dei maestro, lo ha completato e realizzato.
Krzysztof Kieslowski è morto lasciando incompiuta la sceneggiatura di quella che doveva essere una trilogia ispirata all'Inferno, al Purgatorio e al Paradiso. La sceneggiatura, rimasta tra le carte dell'autore di Film Blu, viene impugnata da Danis Tanovic, che riesce a portare sullo schermo il primo dei tre capitoli. Così in L'enfer si sommano gli apporti di un regista serbo, del grande cineasta polacco [...] Vai alla recensione »
Parigi oggi: tre sorelle vivono esistenze separate. La bella Sophie sospetta il tradimento del marito. Céline vive sola e si occupa della madre, reclusa in una casa di cura. La giovane Anne ha una relazione con il suo insegnante. Tutte portano i segni di una colpa: vent'anni prima il padre, appena uscito di prigione, si è tolto la vita dopo esser stato rifiutato dalla famiglia.
Tre sorelle, ciascuna abbastanza infelice. Sophie (Emanuelle Beart) moglie e madre, ha avuto di recente la tegola: suo marito ha un'amante (ulteriore sberleffo, è meno bella e attraente di lei). Anche Anne (Marie Gilain) ha i suoi dispiaceri amorosi. Solo che è lei l'amante, e il suo uomo (un prof) oltre a essere sposato non sembra avere la minima intenzione di divorziare.
Inutile chiedersi come sarebbe stato L'enfer diretto da Krzysztof Kieslowski. La sceneggiatura è infatti del grande regista polacco scomparso nel 1996 e fa parte della trilogia II Paradiso, L'inferno e II Purgatorio firmata in coppia con il fedelissimo Krzysztof Piesiewicz. Dopo la morte del regista, II Paradiso è diventato un film diretto, con poca fortuna stilistica e di botteghino, da Tom Twyker, [...] Vai alla recensione »
Poco prima di morire, nel 1996, Kieslowski aveva scritto con il fido Krzysztof Piesiewicz la trilogia Inferno, Purgatorio, Paradiso. Nel 2002 Tom Tykwer ha realizzato lo sfortunato (non solo al botteghino), Heaven. Anche questo Inferno, che ha già collezionato unanimi stroncature in Francia, minaccia di avere la stessa sorte. Anche se a dirigerlo è un altro regista di talento, il serbo Tanovic di No [...] Vai alla recensione »
Chi ama il dramma a tinte forti, anzi fortissime, troverà pane per i suoi denti: padre accusato di pedofilia finisce in carcere e, una volta uscito, quasi ammazza la moglie che l'aveva denunciato quindi si suicida; le tre figlie si separano e si ritrovano rispettivamente a soffrire per un marito fedifrago, consumarsi per un amante sposato, affrontare la solitudine; c'è poi una rivelazione-choc sull'atroce [...] Vai alla recensione »
«Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera d'un artista», cantava Caparezza. Un verso che può essere accordato al cinema e ai registi affermatisi con il lungometraggio d'esordio. È questo il caso del bosniaco Danis Tanovic che cinque anni fa con No Man's Land, grottesca satira sulla guerra nell'ex Jugoslavia, ottenne anche l'Oscar come migliore film straniero.
L'assioma che Krzysztof Kieslowski fosse inimitabile suona, oggi, come una profezia. Già due registi (il primo era Tom Tykwer, con Heaven) si sono messi alla prova per realizzare altrettante sceneggiature della sua trilogia Inferno-Purgatorio-Paradiso, entrambi con risultati deludenti. Protagoniste dell'Enfer sono tre sorelle, ciascuna immersa nel proprio inferno: Céline condannata a una totale solitudine; [...] Vai alla recensione »
Una strana coppia, da tutti i punti di vista. danis Tanovic e il giovane regista bosniaco di No Man's Land, premio per la sceneggiatura al Festival di Cannes 2001: una commedia nera sulla guerra nell'ex Jugoslavia, con un soldato che per due ore sta sdraiato su una mina (se si muove, salta in aria). Invece Krzysztof Kieslowski, morto nel 1996, era il regista polacco del Decalogo, film a episodi che [...] Vai alla recensione »
No Man's land è stato subito un successo: palma d'oro a Cannes (2001) per la sceneggiatura, questa commedia surreale sulla guerra ha conquistato anche il pubblico internazionale imponendo il suo regista, bosniaco, pochissimo conosciuto, divenuto in breve tempo una star. Forse è anche per questo che si è pensato a lui per L'Enfer, da allora Denis Tanovic vive a Parigi e quell'esordio foglorante era [...] Vai alla recensione »
Da una sceneggiatura del compianto Kieslowski, l'emergente regista bosniaco Danis Tanovic ha tratto un film algido e tormentoso, elegante e ridondante, probabilmente estraneo alle sue corde. L'enfer, infatti, non ha nulla a che vedere con i toni cronachistici, caustici e beffardi di No Man's Land e s'immerge in un purgatorio di sentimenti tutto al femminile senza beneficiare di una particolare ispirazione [...] Vai alla recensione »