paolp78
|
domenica 24 gennaio 2021
|
solido e impreziosito da un grande cast
|
|
|
|
Egregia pellicola ascrivibile al genere catastrofico; ottenne un ragguardevole successo commerciale, tanto che ne nacque una serie di ben quattro film. Ciascuna delle tre opere successive mantenne la parola “Airport” nel titolo, seguita dalla rispettiva data di uscita della singola pellicola, quasi come si trattasse di un marchio che ne certificasse l'appartenenza alla serie. Tutti i film della serie vennero diretti da registi diversi; neppure gli attori resteranno gli stessi, cambiando anch'essi di volta in volta, con l'unica eccezione di George Kennedy sempre presente con lo stesso personaggio in tutte e quattro le pellicole.
La sceneggiatura, tratta da un romanzo omonimo di pochi anni precedente, è senz'altro buona, sebbene alcuni dialoghi appaiano un po' scontati.
[+]
Egregia pellicola ascrivibile al genere catastrofico; ottenne un ragguardevole successo commerciale, tanto che ne nacque una serie di ben quattro film. Ciascuna delle tre opere successive mantenne la parola “Airport” nel titolo, seguita dalla rispettiva data di uscita della singola pellicola, quasi come si trattasse di un marchio che ne certificasse l'appartenenza alla serie. Tutti i film della serie vennero diretti da registi diversi; neppure gli attori resteranno gli stessi, cambiando anch'essi di volta in volta, con l'unica eccezione di George Kennedy sempre presente con lo stesso personaggio in tutte e quattro le pellicole.
La sceneggiatura, tratta da un romanzo omonimo di pochi anni precedente, è senz'altro buona, sebbene alcuni dialoghi appaiano un po' scontati.
La pellicola, come in seguito anche le altre della serie, si caratterizza principalmente perché si giova di un cast corale (ensemble cast) composto da grandi nomi e altrettanto grandi interpreti il cui apporto è fondamentale per la buona riuscita dell'opera. Nei ruoli un po' più in vista troviamo Burt Lancaster e Dean Martin: entrambi sono molto bravi, ma il personaggio di Martin è quello che emerge meglio in quanto più interessante ed intrigante. L'interpretazione migliore è però quella resa dalla ormai anziana Helen Hayes, deliziosa in una parte che offre vari momenti di simpatico alleggerimento, strappando più di qualche risata. Bravissimo, come al solito, Van Heflin, che sebbene in là con gli anni e molto appesantito non perde la sua straordinaria espressività in quella che sarà la sua ultima prova di rilievo. Oltre al già citato George Kennedy, si segnalano Maureen Stapleton, autrice di un'intensa interpretazione, e Jacqueline Bisset che vince sicuramente la palma della più attraente superando in questa speciale classifica Jean Seberg.
Ottima la direzione dell'imponente cast da parte di George Seaton che è anche autore di una regia sicuramente notevole, con talune riprese molto spettacolari e di grande abilità tecnica. Discutibile, invece, la scelta di dividere lo schermo ritagliando dei riquadri per inserire contemporaneamente nella stessa immagine tutti gli interlocutori delle conversazioni a distanza (telefoniche o radio): l'effetto finale è ben poco elegante.
Buono il ritmo della narrazione.
Musiche non all'altezza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
venerdì 15 novembre 2019
|
premonitore del "catastrofico"
|
|
|
|
"Airport"(1970, George Seaton), primo della saga di "Airport"datati, ossia recati date differenti e di successivi film catastrofici basati sul volo, ha alcuni elementi forti: A) ironia e dramma si alternano: battute anche su un possibile aborto, ma poi il tema nascita-vita trattato in modo serio-drammatico; B ) l'escluso , ossia chi è reietto perché"folle"e compie un attentato(poi quasi, ma non del tutto sventato)per dare i soldi dell'assicurazione alla familgia, non per mpotivi politivi, la vecchina che viaggia da clandestina, complessivamente trattata bene dai respoinsabili della linea aerea; C)l'adulterio ma l'amore per i figli; D)le storie private dei/delle passeggeri/e, che qui si incetrano su alcuni"cmapioni", mentre nei film successivi verranno estesti, per così dire, a un palco più ampio di utenti.
[+]
"Airport"(1970, George Seaton), primo della saga di "Airport"datati, ossia recati date differenti e di successivi film catastrofici basati sul volo, ha alcuni elementi forti: A) ironia e dramma si alternano: battute anche su un possibile aborto, ma poi il tema nascita-vita trattato in modo serio-drammatico; B ) l'escluso , ossia chi è reietto perché"folle"e compie un attentato(poi quasi, ma non del tutto sventato)per dare i soldi dell'assicurazione alla familgia, non per mpotivi politivi, la vecchina che viaggia da clandestina, complessivamente trattata bene dai respoinsabili della linea aerea; C)l'adulterio ma l'amore per i figli; D)le storie private dei/delle passeggeri/e, che qui si incetrano su alcuni"cmapioni", mentre nei film successivi verranno estesti, per così dire, a un palco più ampio di utenti... D)L'uso dell'immagine che si apre in tre o quattro quadranti, ossia della pluralità di inquadrature possibili. la diffrazione con esisti però, lungi dalla psichedelia... E) Sopra tuttto, però, la sicurezza dell'aereo, a prova di qualunque attacco, atmosferico o "terroristico", in ogni situazione. Decisamente, al di làdel romanzo ispiratore di Hailey, che non conosco, sembra un modo per fare pubblicità agli aerei, in un'epoca in cui gli stessi volavano invero già da molti decenni, ma non avevano raggiunto gli standard attuali di sicurezza....Dean Martin, Burt Lcanster, Jacqueline Bisset, Jean Seberg, Geroge Kennedy, altri/e, in un film comunque interessante perché inagurua un sottogenere e lo fa con esiti discreti, certo non rimarchevoli ma accettabili... El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
venerdì 24 novembre 2017
|
inizio teatrale, poi"spettacolo"
|
|
|
|
L'inizio di questo"Airport"di George Seaton(1970), prototipo dei film di"aviazione catastrofica"tratti dai libri di Arthur Hailey, è nettamente teatrale, in interni, con discussioni tra comandante(un efficace Dean Martin)e hostess(jean Seberg), a proposito dell'aborto che questa dovrebbe praticarsi per colpa sua, mentre il capo-volo Burt Lancaster(qui costretto in un ruolo più"d'uifficio", da scrivania che d'azione)è alle prese con la moglie(Jacqueline Bisset), per la separazione imminente, mentre poi le cose si velocizzano, con la parte più spettacolare e considerando i mezzi tecnici dell'epoca(quasi 50 anni fa...
[+]
L'inizio di questo"Airport"di George Seaton(1970), prototipo dei film di"aviazione catastrofica"tratti dai libri di Arthur Hailey, è nettamente teatrale, in interni, con discussioni tra comandante(un efficace Dean Martin)e hostess(jean Seberg), a proposito dell'aborto che questa dovrebbe praticarsi per colpa sua, mentre il capo-volo Burt Lancaster(qui costretto in un ruolo più"d'uifficio", da scrivania che d'azione)è alle prese con la moglie(Jacqueline Bisset), per la separazione imminente, mentre poi le cose si velocizzano, con la parte più spettacolare e considerando i mezzi tecnici dell'epoca(quasi 50 anni fa...)la parte spettacolare non è mal realizzata, anzi. C'è un uomo disperato(un ottimo Van Heflin, bravissimo nel rendere tomrento e ambiguità del personaggio) che vuol farsi esplodere per regalare, sacrificandosi, il denaro dell'assicurazione(che però non paga i suicidi...)alla sua famiglia, in netta difficoltà. Lontani, ancora i"terroristi"veri e propri, pur se qualcosa in giro per il mondo s'annunciava... i grandi disastri"bombaroli"erano di là da venire.Film solido, con un happy end che è risolutivo della situazione di estrema tensione(è il meccanismo di ogni film di questo tipo), dove chi vuole piange, si commuove, si identifica con i personaggi, con la possibilit. sempre volendo, di "riposarsi"durante le"pause", i"riposi"che Seaton sapientemente introduce. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
dockk
|
domenica 23 settembre 2012
|
quando i catastrofici avevano le idee giuste
|
|
|
|
Airport del 1970. Cast stellare in un film godibilissimo che scorre senza intoppi, linearmente e con una sapiente miscela degli ingredienti necessari.
Dalla suspense, alla catastrofe (parziale), all'intrigo sentimentale, alle scenette comiche al pizzico di moralismo. In una chiara e familiare atmosfera anni 70, ci si rende conto di quanto alcune volte l'evoluzione tecnologica possa far rimpiangere il passato: penso di non essere uno dei pochi a preferire o a sentire più vicino film quali Airport, Inferno di cristallo o altri simili rispetto ai prodotti da banco di Roland Emmerich e derivati.
Non ci resta che conservarci gelosamente in videoteca quanto il passato ci ha lasciato, anche nel genere catastrofico.
[+]
Airport del 1970. Cast stellare in un film godibilissimo che scorre senza intoppi, linearmente e con una sapiente miscela degli ingredienti necessari.
Dalla suspense, alla catastrofe (parziale), all'intrigo sentimentale, alle scenette comiche al pizzico di moralismo. In una chiara e familiare atmosfera anni 70, ci si rende conto di quanto alcune volte l'evoluzione tecnologica possa far rimpiangere il passato: penso di non essere uno dei pochi a preferire o a sentire più vicino film quali Airport, Inferno di cristallo o altri simili rispetto ai prodotti da banco di Roland Emmerich e derivati.
Non ci resta che conservarci gelosamente in videoteca quanto il passato ci ha lasciato, anche nel genere catastrofico. Buona visione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dockk »
[ - ] lascia un commento a dockk »
|
|
d'accordo? |
|
spalla
|
mercoledì 16 settembre 2009
|
insuperato prototipo dei catastrofici sugli aerei
|
|
|
|
Primo film catastrofico su un aereo, prototipo di innumerevoli film successivi, quali "Turbolence - la paura è nell'aria", "Decisione Critica" e via dicendo. Ma nessuno di questi film futuri è mai stato all'altezza di questo. Questo film si avvale infatti di interpreti perfetti - nessuno escluso e di una trama solida con un bell'intreccio di storie e soprattutto molto equilibrata. Infatti la catastrofe c'è ed è ben dominante nella seconda parte del film, ma non è l'unico tema. Viene infatti dato spazio anche al sentimento e al giallo, anche per delineare meglio i presonaggi. Non mancano neppure dei gradevoli intervalli divertenti, per i quali il film si affida soprattutto ad una eccellente Helen Hayes nei panni di un'irresistibile vecchietta imbrogliona.
[+]
Primo film catastrofico su un aereo, prototipo di innumerevoli film successivi, quali "Turbolence - la paura è nell'aria", "Decisione Critica" e via dicendo. Ma nessuno di questi film futuri è mai stato all'altezza di questo. Questo film si avvale infatti di interpreti perfetti - nessuno escluso e di una trama solida con un bell'intreccio di storie e soprattutto molto equilibrata. Infatti la catastrofe c'è ed è ben dominante nella seconda parte del film, ma non è l'unico tema. Viene infatti dato spazio anche al sentimento e al giallo, anche per delineare meglio i presonaggi. Non mancano neppure dei gradevoli intervalli divertenti, per i quali il film si affida soprattutto ad una eccellente Helen Hayes nei panni di un'irresistibile vecchietta imbrogliona. Meritatissimo l'Oscar come migliore attrice non protagonista. C'è poi anche un grande impiego di mezzi e qualche effetto speciale sicuramente buono per l'epoca, che però non rischia mai di soffocare la storia, come invece oggi tante volte avviene. Interessante è anche notare come tra i passeggeri dell'aereo ci siano tutti i tipi di personaggi quasi sempre presenti nei catastrofici sugli aerei successivi: almeno un dottore, il passeggero zotico, il cervellone, la hostess intraprendente, eccetera. Personaggi che in questo film sono molto ben delineati e rappresentati, mentre in futuro tenderanno sempre più spesso a diventare degli stereotipi. Tutto questo non può che rendere "Airport" un ottimo film, soprattutto molto "completo" e gradevole anche oggi, a quasi quarant'anni dalla sua uscita. Da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a spalla »
[ - ] lascia un commento a spalla »
|
|
d'accordo? |
|
|