Titolo originale | Les petits mouchoirs |
Anno | 2010 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 154 minuti |
Regia di | Guillaume Canet |
Attori | François Cluzet, Marion Cotillard, Benoît Magimel, Gilles Lellouche, Laurent Lafitte Jean Dujardin, Valérie Bonneton, Pascale Arbillot, Anne Marivin, Louise Monot, Joel Dupuch, Hocine Merabet. |
Uscita | venerdì 6 aprile 2012 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,62 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 15 luglio 2013
Un incidente occorso appena prima della tradizionale vacanza estiva a Cap Ferret obbliga un gruppo di amici a sollevare la maschera che per anni ciascuno di essi ha portato per non affrontare i turbamenti della vita. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, In Italia al Box Office Piccole bugie tra amici ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 747 mila euro e 199 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Dopo una notte brava in discoteca, Ludo ha un brutto incidente in moto e viene ricoverato d'urgenza in ospedale. I suoi migliori amici, dopo aver visto la gravità delle sue condizioni ma esser stati rassicurati dai medici sulle possibilità di recupero, decidono ugualmente di partire per l'annuale ritrovo a Cap Ferret. Là, Max, il più ricco ma anche il più pedante del gruppo, ha una villa dove tutte le estati invita gli amici di sempre a trascorrere qualche settimana fra vita di mare e gite in barca sull'oceano. La vacanza, anziché calmare gli animi, farà emergere tutte le nevrosi, le paure e le incomprensioni tenute nascoste da una vita.
Dal Grande freddo della generazione post-sessantottina di Lawrence Kasdan al caldo estivo della costa oceanica dei trenta-quarantenni parigini di oggi, le rimpatriate tra amici prevedono un programma puntuale come la giornata di un villaggio vacanze: segreti e bugie seguite da risate e lacrime al ritmo di una playlist dei brani più noti degli ultimi quarant'anni.
Prendendo ispirazione tanto dal nostalgismo agrodolce di Kasdan quanto dall'intimismo sentimentale di Claude Sautet, Piccole bugie tra amici si propone come una di quelle imprese corali in cui a un complesso processo di scrittura e di formazione dei caratteri deve corrispondere un gruppo di attori capaci di muovere i sentimenti e l'empatia degli spettatori. Da questo punto di vista, anche grazie all'impiego di tutti i migliori attori francesi della sua generazione, bisogna riconoscere che la commedia umana di Guillaume Canet raggiunge il suo scopo.
Rimane da notare a che prezzo.
Al suo terzo film, Canet palesa definitivamente una sindrome ossessiva da enfant prodige: la sua capacità di dirigere (bellissimo il piano sequenza d'apertura sull'incidente) non riesce a contenere né a salvare le sue sconfinate ambizioni. Nel precedente Non dirlo a nessuno era una trama gialla ridicolmente complicata a sacrificare un thriller teso e ben confezionato; in Piccole bugie tra amici sono (ancor più colpevolmente per un genere come il melodramma) certi passaggi innaturali e drammaturgicamente grossolani a non dare giustizia ai suoi personaggi. Pignoli, cinici, omofobi, ninfomani, ossessivi, codardi: i suoi personaggi sono tutti vittime di un narcisismo egoista che Canet non si sente di condannare fino in fondo, ma che decide redimere e di tamponare solo a suon di fazzolettini ricattatori.
Così, se, in un certo senso, il personaggio che più dovrebbe somigliargli è quello dell'attore sciupafemmine Éric (Gilles Lellouche), in realtà finisce per comportarsi come il padrone di casa moralista Max (François Cluzet), invitando attori e spettatori ad assistere a una commedia umana in cui basta ridere e piangere a comando per salvarsi dall'egoismo di cui siamo (saremmo?) tutti colpevoli.
Banale.Trito,ritrito,stantio.L'unica situazione con un potenziale "drammaturgico" è quella dell'attrazione omosesessuale affidata al fascinoso Magimel...ma anche qui(a parte il fatto di lasciarla del tutto irrisolta) la "coppia" è sgangerata, surreale:non si capisce cosa trovi il bel Benoit nell'oggetto della sua passione. Per non parlare dell'altra coppia.
L'incidente di Ludo, un sempre bravissimo Jean Dujardin che continuiamo ad apprezzare dopo l'interpretazione da Oscar di The Artist, è il preludio per l'incontro della vecchia "comitiva" di amici nella casa al mare, una meravigliosa Cap Ferret, di Max, François Cluzet che abbiamo apprezzato in Quasi Amici. Lo schema è quello classico: amici che si raccontano, nascondono le debolezze e ne rivelano di [...] Vai alla recensione »
Il revival dei sentimenti in un periodo di imperante cinismo incombe sempre al cinema, lo dimostra il prolisso e fatalmente sbagliato Piccole bugie fra amici del sensazionalista Canet(discreto attore passato alla regia), che schiera il meglio su piazza che la scuola francese offre al momento in fatto di interpreti(gli oscarizzati Cotillard e Dujardin e il sempre bravo Cluzet) al servizio di una storia [...] Vai alla recensione »
Parigi.Dodo esce all’alba da una discoteca dopo una notte d’eccessi.Nel piano sequenza iniziale seguiamo il tragitto del suo scooter in una città semideserta,e l'incidente che lo conduce in ospedale in condizioni disperate.Gli amici di sempre accorrono e sfilano silenziosi e impotenti al suo capezzale.Rassicurati dai medici,decidono di partire per la vacanza che trascorrono ogni anno a Cap Ferret,dove [...] Vai alla recensione »
Inevitabile ripensare al "Grande Freddo" di Kasdan mentre si assiste alla terza regia di Canet, visto che riunisce un gruppo di amici in un interno fra bugie, piccoli rancori e grandi difficoltà. L'incipit è di quelli classici, un incidente dopo una notte in discoteca e Ludo (il Jean Dujardin di The Artist) finisce in rianimazione.
In questa commedia agrodolce, celebrata da un grande successo in patria, e con un ottimo cast di attori francesi, si narrano le vicissitudini di un gruppo di amici di lunga data. Il film ha un inizio drammatico: uscito dalla discoteca, Ludo, ha un incidente in scooter, e, portato in ospedale, è grave. Gli amici subito corrono da lui, ma, d'accordo, pensano che sia meglio non rinunciare alle [...] Vai alla recensione »
Era da me molto atteso, poichè ripongo nei film francesi molta fiducia e di solito ricevo sempre del garbo dal loro modo di fare cinema; garbo che in questo caso è addirittura troppo. Con un po' di incisività e cinismo sarebbe diventato senza dubbio più intenso, invece questo Canet, compone un'orchestra di amici che mi sembra abbia poco da raccontare se non [...] Vai alla recensione »
Sembra un controsenso ma la lunghezza (254 min.) è un pregio del film e non pesa. Malgrado il film sia diseguale che gli attori non siano tutti all'altezza della situazione ,il film scorre veloce e senza pause. E' vero i posti,il bacino di Arcachon e cap Ferret sono meravigliosi (per chi non li conosce valgono un viaggio) ma non sono sufficenti a spiegare l'arcano.
Guillaume Canet non si smentisce e firma un film davvero notevole, un lungometraggio "corale" dove si possono notare molte analogie con le pellicole di quel gran maestro che era Claude Sautet. Ma Canet non è...Sautet e cade nella trappola dell'autocompiacimento, con scene eccessivamente tristi dove alcuni protagonisti recitano sopra le righe. Un altro piccolo difetto del film è la lunghezza, un pò [...] Vai alla recensione »
frizzante commedia francese girata sulla splendida costa oceanica vicino bordeaux ove un gruppo di amici si ritrova, come ogni anno, a passare 15gg di vacanze estive insieme nella villa del più ricco, ma anche il più odioso, di tutti. quest'anno però un evento tragico minerà la loro serenità. uno del gruppo è in gravi condizioni all'ospedale per un incidente e questo farà venire alla luce vecchie ruggini [...] Vai alla recensione »
Un'immagine che segna un destino, una vita intera che cambia nella forza di un attimo. Un'amicizia legata a ciò che fa più paura quando affidi la tua vita ad un'altra persona, ad un'altra anima, un'amicizia costruita su paure, bugie. La paura di essere onesti, la paura di sbagliare, di dire una verità scomoda, che non può essere digerita, perchè [...] Vai alla recensione »
Un gruppo di amici sulla trentina decide di compiere la propria solita vacanza estiva presso la villa di uno di loro. Questo nonostante un membro del gruppo giaccia in ospedale in gravissime condizioni a seguito di un incidente. Un triste ritratto di una serie di personaggi sulla trentina alle prese con problemi più o meno ridicoli se confrontati al vero dramma che quello che dovrebbe essere [...] Vai alla recensione »
Film presuntuosetto, furbetto, ma nemmeno tanto visto che lo tani subito nella sua aura mediocritas. TEMA 1: La vita è un susseguirsi di stupidaggini di cui ti rendi conto quando tocchi la morte con mano: ovviamente quella degli altri, visto che se muori tu non ti puoi rendere conto di niente. TEMA 2: il cinema è un racconto per immagini: qui cosa è meglio? Il racconto o le immagini? SVOLGIMENTO 1: [...] Vai alla recensione »
Il film si apre con un terribile incidente che coinvolge Ludo e lo riduce in fin di vita: gli amici, un gruppo di parigini fra i trenta ed i quarant’anni, accorrono sgomenti e - nonostante la gravità delle sue condizioni - decidono di non rinviare la loro già programmata vacanza in una casa a Cap Ferret. Qui, forse anche per il nuovo sfondo costituito dalle pietose condizioni di Ludo (solo apparentemente [...] Vai alla recensione »
154 minuti che scorrono con un ritmo molto ben calibrato nelle storie intrecciate tra i personaggi. Lo spettatore non giovanissimo, può facilmente ritrovare molte situazioni della propria vita, quando si trovava in quel periodo particolare che comprende gli anni di passaggio tra la fine della giovinezza ancora spumeggiante e l’accorgersi che la vita, che si voglia o meno, è [...] Vai alla recensione »
Commedia su di un gruppo di amici, accoppiati o meno, che trascorrono due settimane in vacanza in una località balneare in Francia dopoi un grave incidente capitato in moto ad un loro caro amico. Scaramuccie, delusioni, fobie e complicità per raccontare e rimarcare quanto sia forte e profondo il sentimento dell'amicizia.
Di ritorno da una notte brava Ludo (Jean Dujardin) viene travolto da un camion. Alla vista del suo corpo orribilmente sfigurato gli amici, capitanati da Max (François Cluzet), decidono comunque di partire per la consueta vacanza in villa, in programma da tempo ed oramai alle porte. Comincia così il percorso forzato nel labirinto di Teseo, dritto e diretto verso il vaso di [...] Vai alla recensione »
Non c'è ironia per farne una buona commedia; non è sicuramente una commedia drammatica per come vengono condotti i giochi tra i protagonisti;giochi abbastanza scontati e stupidi.Anche per il grottesco ci vuole maestria. Davvero finto. Davveto brutto. Senza identità; fa pensare a situazioni costruite per strappare il sorriso. Ma manca l'autenticità e il pensiero di dirci davvero qualcosa,premendo una [...] Vai alla recensione »
Di ritorno da una notte brava Ludo (Jean Dujardin) viene travolto da un camion. Alla vista del suo corpo orribilmente sfigurato gli amici, capitanati da Max (François Cluzet), decidono comunque di partire per la consueta vacanza in villa, in programma da tempo ed oramai alle porte. Comincia così il percorso forzato nel labirinto di Teseo, dritto e diretto verso il vaso di [...] Vai alla recensione »
Per iniziare a parlare dell’ennesimo film francese ottimamente costruito, non si può non citare i precedenti relativi almeno all’anno in corso, anche perché questa commedia attinge a piene mani dal cesto dei principali attori d’oltralpe. Dicevamo, in un 2012 dove la Francia porta nelle nostre sale tanti film di successo, partendo da “La chiave di Sarah”, [...] Vai alla recensione »
Due anni fa Piccole bugie tra amici (Les petit mouchoirs, il titolo originale) fu presentato con grande successo di critica e pubblico al Festival Internazionale del Film di Roma, proprio dal suo giovane regista, Guillaume Canet. Ormai avevamo perso le speranze di vederlo nelle sale italiane, ma ecco che, dopo l’enorme successo del pluripremiato The Artist (e del protagonista Jean Dujardin) [...] Vai alla recensione »
Dopo il successo di film quali The Artist e Quasi amici, anche il pubblico italiano sembra cominci ad apprezzare il cinema d’oltralpe e suoi attori. Arriva così anche qui da noi, forte di incassi di tutto rispetto sul suolo natio, il film Piccole bugie tra amici, di Guillaume Canet, con un cast che raccoglie tra i migliori attori francesi del momento.
non capisco chi cerca dentro questo film la necessità di ....la mancanza di ...il tentativo di ma non di ... questo è un bellissimo film molto divertente che si può paragonare salvo la tragedia finale a mio parere se penso al recente cinema italiano a IMMATURI .... e fa vedere questo paragone l'enorme differenza tra il cinema francese e il nostro.
Una occasione sprecata. Con rammarico posso dire che “Piccole bugie tra amici” pur avendo assemblato un cast di tutto rispetto con ottimi attori del cinema francese (strepitoso François Cluzet, ottimi Gilles Lellouche e Marion Cotillard, fidanzata del regista), naufraga, come in una scena, nelle secche di una sceneggiatura piatta e banale.
Il film sarebbe anche ben strutturato ed avrebbe avuto tutti i crismi per essere una dolceamara commedia corale. Ma qualcosa non quadra. Cluzet che prende a picconate la porta fa pensare ad una seria psicosi più che ad una comica e divertente nevrosi. E poi tutti i personaggi e le situazioni sono lasciate in sospeso e questo potrebbe anche funzionare se l'ottica fosse stata realistica e al servizio [...] Vai alla recensione »
Metti gli attori francesi più famosi del momento, mettici gli amori, le ipocrisie, le location e le musiche adatte poi crea due punti di atttrazione: la malattia e morte di un amico, mentre gli altri se ne vanno al mare, e la dichiarazione di omosessualità di un amico sposato all'altro con mogli e figli. Potrebbe essere un film che fa riflettere.
Guillaume Canet è da sempre acclamato in patria come (eterno) enfant prodige del cinema, dalla carriera internazionale e dalle relazioni sentimentali patinate (vedi il matrimonio con Diane Krueger). Per il pubblico italiano, invece, è famoso soprattutto per ruoli in cui spesso interpreta la parte del francese spocchioso ed irritante.
qualche esagerazione ma un film che mi ha fatto commuovere e rispecchiare in diverse situazioni...
Esce solo il 6 aprile in Italia Piccole bugie tra amici del francese Guillame Canet (chi se lo ricorda intrattenere una liasion con Keira Knightley in Last Night?) ma il film è del 2010. I distributori del Bel Paese, sempre sul pezzo, pensano di sfruttare la popolarità di Cluzet dopo gli ottimi incassi di Quasi amici, dove è il paraplegico, e del premio Oscar Dujardin piazzando [...] Vai alla recensione »
A mio parere è stata un'occasione sprecata dalla produzione di poter realizzare un ottimo film. La sceneggiatura era un pochettino migliorabile, visto i 2 ore e mezza del film, ma direi che la grande pecca è stato il pessimo lavoro del regista, penso non sia stato in grado di dialogare egregiamente con lo sceneggiatore, per cui il film spesso appare "spezzato" in molti [...] Vai alla recensione »
Commedia polivalente, a tratti romantica e brillante, a tratti drammatica. Ricorda il cult "Il Grande Freddo" in chiave francese se pur ne è nettamente inferiore come cast e trama. I personaggi sono caricaturali, spesso grotteschi ed eccessivi, ma rendono bene l'atmosfera di stress che pervade la pellicola dall'inizio alla fine ma che può risultare indigesta ed irritante. Br [...] Vai alla recensione »
Ma dai! Come si fa a dire che è un film divertente?! Gli spunti c'erano sicuramente ma sono smozzicati;recisi.. come i due che vanno dalla escort(per usare un termine elegante).Veloce, vero..non ci si sofferma un attimo per approfondire in un qualsiasi modo. Banale e scontato... con quelle musichette di 30 anni fa. Veramente 2 palle. Troppo stupido e con quella confezione ipocrita di 30 anni fa appunto!La [...] Vai alla recensione »
3 stelle meno meno,anzi facciamo 2 e 1/2 per questo film del 2010 riproposto da noi sull'onda dei recenti successi francesi di "quasi amici" e "the artist". Precisiamo comunque che ,tenendo conto della durata non indifferente per una commedia (154 min.),il film raramente annoia,e questo è di certo un buon punto a favore.
Piccole bugie tra amici…che sembrano innocue ma in realtà fanno emergere l’incapacità da parte di una generazione (quella dei 30/40enni…che poi è anche la mia) di affrontare la vita con onestà verso se stessi e gli altri, anche gli amici più cari… eh sì perché è più comodo rifugiarsi dietro alle piccole bugie [...] Vai alla recensione »
Come mai giudizi tanto bassi? Certo non è un capolavoro ma, tra tanta immondizia nelle sale, non me la sento di bocciarlo definitivamente. Ho come il sospetto che, a chi non è piaciuto, abbia instillato il dubbio e il sospetto di vivere una realtà simile a quella dei protagonisti del film. Rimuoverla e denigrarla è il modo istintivo per esorcizzarla ma la realtà non [...] Vai alla recensione »
Un film particolare, bello, sceneggiato alla grande con interpreti di assoluto valore! Mi spiace che la critica non lo valorizzi per quanto è... Claudio
Ma tu un pensiero ce l'hai? E le parole per articolare un minimo di giudizio sul film..mancano? a parte dire che è imperdibile e affibiargli le stelline del capolavoto. Non ti mancano PERO' parole per insultare gli altri che sarebbero "fuori di senno" in quanto dicono PANE AL PANE ovvero che il film è una BOIATA...Ma datti al BOB!!!
Ma cosa vuol dire scrivermi "fatti almeno cambiare il nome"? E perchè postare ogni commento negativo sul film in modo "bruttarello"? Per me il film è pessimo e mi sento di sconsigliarlo a chi legge il forum, e questo è un mio diritto come è un diritto apporre dei commenti esaltanti o più tiepidi. Ma insultare senza argomentare, assolutizzando il proprio punto di vista non è sano.
Non capita spesso di vedere un film scritto bene e recitato meglio, da un coro di anime -un ensemble- in cui ognuno si fa carico del suo peso, e in più gioca con gli altri... Un film in cui si ride e si piange, un film che esci con la sensazione di aver traslocato in uno spazio più ampio, con la sensazione di aver imparato qualcosa.
come fate a dare un giudizio così basso a questo film così bello. siete proprio fuori di senno! non perdetelo!
Spero mi pubblichiate il mio commento perchè è già il secondo. Sono rimasta colpita dalla bruttezza fisica di questi attori così celebrati a parte Magimel. Sono rimasta colpita dal vuoto del copione e della storia che agli sgoccioli si rivela un melò di una banalità incredibile. Sono rimasta stupita dalle stelline date a questo film. Mi è dispiaciuto che il cinema francese si proponga con questi prodotti [...] Vai alla recensione »
Il successo meritato di "Quasi Amici" ha spinto i distributori a portare in Italia anche altri film francesi (cosa buona e giusta), questo film però non merita proprio il prezzo del biglietto, quindi se non l'avete visto, risparmiate un po' di soldi. Il film è una storia melensa e patetica di un gruppo di amici, uno più stupido dell'altro che si piangono addosso per le cavolate che fanno l'uno all'altro [...] Vai alla recensione »
Figo essere Guillaume Canet: bello, bravo (dietro e davanti la macchina da presa) e con una dea (Marion Cotillard) per compagna. Già caso in patria, il suo terzo film da regista “Piccole bugie tra amici”, segnala l’attuale, siderale distanza tra il cinema francese e il nostro e, nello specifico, tra il suo ensemble generazionale e quelli di Gabriele Muccino: un amico in terapia intensiva a Parigi, [...] Vai alla recensione »
La vittoria di un film scritto, diretto e interpretato nei ruoli principali da francesi agli ultimi Oscar non ha sorpreso chi si è accorto che il cinema d’Oltralpe da qualche anno ha messo il turbo, e che la paziente costruzione di un’industria cinematografica nazionale, fortemente voluta da chi considera la Settima arte un veicolo culturale importante, continua a dare i suoi frutti.
Anche la Francia ha il suo Grande freddo, sebbene rispetto al film di Lawrence Kasdan del 1983 l’amico non sia appena morto bensì si trovi in terapia intensiva a seguito di incidente: un evento tragico, che non impedisce al gruppo di sodali di partire per le vacanze. L’impianto è lo stesso, alcune professioni pure, ruoli aggreganti e fragilità emotive amplificati e in più una diversificazione dei rapporti [...] Vai alla recensione »
Il debito artistico è dichiarato subito, se durante la siesta i protagonisti di Piccole bugie tra amici guardano in tv Lo spaventapasseri di Jerry Schatzberg, non proprio un filmetto per vacanzieri in svacco. Ma qui siamo in Francia, terra promessa della cinefilia, in stato di grazia dopo l’Oscar a The artist e i trionfi al box office, che sale del 4,2 per cento nel 2011.
Quand Ludo (Jean Dujardin) se fait happer par un camion de livraison, on a déjà du mal à être désolé. Cinq seulement des cent quarante-six minutes des Petits Mouchoirs ont passé. Elles ont suffi pour le rendre très antipathique, Ludo. Il est passé par une boîte de nuit, le temps de se mettre hors d'état de conduire, de faire preuve de toute son absence d'élégance - à l'égard des femmes comme des hommes. Gu [...] Vai alla recensione »
Un gruppo di amiconi riuniti per un periodo di tempo sospeso e concentrato, una disgrazia che pende sulle loro teste come la spada di Damocle. E un susseguirsi di piccoli (auto)inganni e mezze verità nelle quali ognuno suo malgrado si mette a nudo. Porgendo, discretamente, uno specchio agli spettatori. È la vecchia formula del Grande freddo di Kasdan, e come tutte le vecchie formule funziona ancora [...] Vai alla recensione »
Premessa: detestiamo Il grande freddo. Lo troviamo uno dei film più fasulli e furbastri della storia, e ci stava particolarmente antipatico il fatto che copiasse un piccolo film indipendente uscito poco tempo prima (The Return of the Secaucus Seven, di John Sayles) assai più bello e autentico. Proprio per questo il paragone con Piccole bugie tra amici ci sembra non solo fuorviante, ma disdicevole per [...] Vai alla recensione »
Le piccole bugie sono quelle che si dicono a se stessi, e di conseguenza agli altri, magari per auto compatimento o sopravvivenza. Menzogne in apparenza inoffensive, che alla lunga incidono sulle scelte esistenziali e mistificano i rapporti affettivi. Quella raccontata da Guillaume Canet è la «tranche de vie» di un gruppo di collaudati amici parigini, riuniti insieme per l’usuale vacanza al mare in [...] Vai alla recensione »
Anche il cinema francese ha il suo “Grande freddo”. Con la differenza che nel film americano cli Laurence Kasdan un gruppo di amici, ritrovandosi dopo anni al funerale di un amico comune, rimpiangevano soprattutto quello che erano stati in gioventù, mentre nel film di oggi, scritto e diretto da Guillaume Canet, di cui ricorderete il thriller “Non dirlo a nessuno”, si tende a fare il punto con finezza [...] Vai alla recensione »
Guillaume Canet’s accessible thriller Tell No One has inspired an American remake, and you can imagine this French follow-up getting the same treatment. A witty relationships drama, it stars Canet’s partner Marion Cotillard as a Parisian in a tight-knit group of friends — mostly couples, mostly thirtysomething, some with kids, some without. Every year, they head out of the city for the beach house [...] Vai alla recensione »
Che peccato. Una commedia francese, con ottimi attori, che miscela piuttosto bene malinconia e umorismo, ma la tira troppo in lungo (due ore e mezzo!) e si squaglia nel finale melenso. Gli amici di Ludo, in coma dopo un incidente in moto, vanno in vacanza nel cottage sull’Atlantico. Chiacchiere, flirt e litigi si sopportano, la retorica cosparsa di lacrime no. Da Il Giornale, 6 aprile 2012
Il debito artistico è dichiarato subito, se durante la siesta i protagonisti di Piccole bugie tra amici guardano in tv Lo spaventapasseri di Jerry Schatzberg, non proprio un filmetto per vacanzieri in svacco. Ma qui siamo in Francia, iena promessa della cinefilia, in stato di grazia dopo l’Oscar a The artist e i trionfi al box office, che sale del 4,2 per cento nel 2011.
Dopo una notte in discoteca, Ludo (Jean Dujardin, fresco vincitore dell’Oscar, e prima ancora della Palma d’oro) è vittima di un grave incidente in moto. In ospedale si ritrovano i suoi amici, che nonostante siano affranti, decidono di partire comunque per la solita vacanza al mare, tutti ospiti della villa di Max (Francois Cluzet), ristoratore ricco e nevrotico.
L'attore francese Guillaume Canet, qui al suo terzo film da regista, ha messo in campo con Piccole bugie tra amici l'evidente ambizione di realizzare qualcosa che avesse un respiro di bilancio generazionale: in relazione alla propria generazione, quella di chi è vicino ai quarant'anni. E dunque, poiché al di là di un pluri-frequentato stereotipo narrativo quello resta il più noto e fortunato punto [...] Vai alla recensione »
Dopo Mon idole e Non dirlo a nessuno (del quale il successo al botteghino ha nascosto i difetti) con Piccole bugie tra amici si può parlare tranquillamente di un passo indietro per Guillaume Canet. Il suo terzo film è talmente vuoto che a fare notizia sono soprattutto le sue notevoli pretese: durata fuori del comune, un cast stellare e una colonna sonora il cui costo da solo supera il budget di un’opera [...] Vai alla recensione »