Anno | 2009 |
Genere | Thriller |
Produzione | Francia |
Durata | 113 minuti |
Regia di | Christian Carion |
Attori | Emir Kusturica, Guillaume Canet, Alexandra Maria Lara, Ingeborga Dapkunaite, Oleksiy Gorbunov Dina Korzun, Philippe Magnan, Niels Arestrup, Fred Ward, David Soul, Willem Dafoe, Evgeniy Kharlanov, Valentin Varetskiy, Diane Kruger, Benno Fürmann. |
MYmonetro | 2,75 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 22 agosto 2010
CONSIGLIATO SÌ
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Mosca, primi anni '80. Un colonnello del KGB deluso dal sistema decide di far passare in occidente alcune informazioni di grande importanza. Contatta un ingegnere francese che lavora a Mosca, Pierre Froment. In breve tempo i servizi segreti francesi prendono in mano l'affare, Mitterand e Reagan stessi entrano in campo. Le informazioni dimostrano che una grande rete di spionaggio permette ai Sovietici di conoscere le ricerche scientifiche e militari dell'Ovest. Alla fonte moscovita delle informazioni verrà dato il nome in codice "Farewel".
Tratto da una storia vera, L'affaire Farewell sembra un film di spionaggio d'altri tempi. Emir Kusturica riveste i panni del colonnello del KGB e Guillaume Canet quelli dell'ingegnere diventato spia per caso e controvoglia, per la seconda volta dopo Espion(s) (e per la seconda volta viene da dubitare della sua aderenza alla parte). Christian Carion vuole mettere in luce, con un'atmosfera opprimente, il rapporto tra l'interesse privato e quello pubblico. Tra la vita di famiglia di Pierre Froment, messa in pericolo dai fatti che gli sono piombati addosso e la possibilità di contribuire al crollo dell'Unione Sovietica. Certo, in questo dichiarato anti-James Bond, avremmo apprezzato qualche ellisse, a fronte di un racconto fin troppo didascalico. E, per un film di spionaggio, un po' di tensione e di azione, non sono eresie. Ma Carion gioca la carta della ricostruzione un po' pedissequa, che nella stessa messa in scena si rifà a certi classici di spionaggio degli anni '80 pur non raggiungendoli in spessore. E tutto il peso emozionale della situazione finisce per esser sostenuto, con una grande prova di forza, da un irresistibile Emir Kusturica.
L'affaire Farewell mantiene il pregio di rispolverare un fatto dimenticato della Guerra Fredda e di restituirci la sensazione di fine imminente di un mondo che stava crollando su se stesso.
"L'Affaire Farewell" : la tragédie d'un agent secret, traître par idéal S'il est un genre qui ne s'est jamais acclimaté en France, c'est bien le film d'espionnage. La fortune d'OSS 117 (la parodie, pas l'original), repose d'ailleurs sur cette incompatibilité. Elle garantit au moins à L'Affaire Farewell le mérite de l'originalité. L'intérêt du film de Christian Carion ne s'arrête pas là.
With Russian spies making headlines, it's not a bad time to hop into the way-back machine and revisit a slice of Cold War espionage with the French import "Farewell." The fictionalized account of an extraordinary episode of espionage that helped cripple the Soviet Union, "Farewell" offers intrigue, simmering tension and Fred Ward doing a goofy impersonation of Ronald Reagan.
Treating espionage as a fantasy liberates action filmmaking, but a dramatization of how espionage actually works turns out to be a lot more interesting. In the mesmerizing French spy movie “Farewell,” which is based on a true story, the time is April, 1981, in a sunny but morose Moscow. Monolithic statues of scowling Soviet heroes loom over public squares and parks, a farcical reminder of old victories, [...] Vai alla recensione »