Anno | 2008 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Daniele Vicari |
Attori | Elio Germano, Michele Riondino, Chiara Caselli, Valentina Lodovini, Daniela Poggi Marco Baliani, Lorenza Indovina, Maria Jurado, Romina Carrisi, Federico Pacifici, Antonio Gerardi. |
Uscita | venerdì 31 ottobre 2008 |
Distribuzione | 01 Distribution |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,27 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 11 luglio 2018
Studente modello, Giorgio conduce la vita ordinaria di un ragazzo di ventidue anni. Una vita senza crepe, fino a quando una sera incontra Francesco, che lo trascina nel vortice del gioco. Il film ha ottenuto 4 candidature ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Il passato è una terra straniera ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 721 mila euro e 312 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Giorgio ha ventidue anni e una vita normale. Studente di legge esemplare e fidanzato annoiato di Giulia, incontra Francesco, baro professionista che gioca pesante con le donne e le carte. Francesco, soccorso da Giorgio durante una rissa, invita lo studente al tavolo da gioco, rivelandogli molto presto i trucchi del mestiere. Diverse partite di poker dopo, i due ragazzi accumulano denaro e frustrazione per quella provincia, Bari, che comincia a sembrargli troppo stretta. Allontanatosi dalla famiglia e trascurati gli esami, Giorgio sviluppa una preoccupante dipendenza da Francesco che lo condurrà a Barcellona e verso un abisso di violenza e perdizione.
Il nuovo film di Daniele Vicari è la trasposizione "quasi fedele" del romanzo omonimo e celebre di Gianrico Carofiglio, magistrato e scrittore barese. I romanzi di Carofiglio abitano un contesto regionale preciso e i suoi personaggi, l'avvocato penalista Guido Guerrieri, il baro Francesco e lo studente Giorgio, diventano inseparabili dal loro ambiente. La localizzazione dei suoi "gialli" sembra inversamente proporzionata all'importanza della ricerca del colpevole: non contano più il "chi", il "come" e il "perché", lo scrittore si concentra soprattutto sul "dove". Un dove, la città e i suoi luoghi, che Vicari non riesce a tradurre. L'occhio del regista si posa su Bari in modo folkloristico per ottenere dalla città caratteristiche di riconoscibilità immediata. Vicari, smarrendo il "corpo della città" sotto la musica incessante e dietro i colori al neon, non è in grado di approcciare quello degli attori, rounders improbabili in attesa di mostrare il loro vero volto.
I giocatori bari (a Bari) di Elio Germano e Michele Riondino non riescono a farsi inghiottire dal dannato destino dei locali di fumo e carte. Del testo di partenza rimane la vicenda, i protagonisti e l'ambientazione. Cambiano gli anni, si aggiungono personaggi e uno stupro, si annulla l'indagine di polizia e ogni presunta ambiguità. Il passato è una terra straniera è fatto di azioni e di gesti, strutturato di momenti topici, costruito con situazioni forti per dare prova di muscoli in un racconto di corruzione morale. Un film sull'identità e sull'incapacità di riconoscersi, sulla necessità di essere altri per essere se stessi, sulla bestialità dell'abuso carnale per sancire il proprio corpo e la propria diversità. Un film che non ha niente di rivelatorio da esprimere nei modi e nella sostanza e in cui tutto è statico ed evidente. Elio Germano, che sia studente o giocatore, sembra essere arrivato lì per caso, perfetto nel suo anonimato e nella sua totale incapacità di dominare il film con il suo corpo di attore. Un film giocato tutto su di lui: è sempre presente sulla scena e il passato è raccontato e trasfigurato attraverso i suoi occhi, buchi neri che innescano la memoria in una ricerca affannosa degli eventi accaduti e della propria identità.
Pellicola diretta da D. Vicari, nata dalla penna dello scrittore Carofiglio, che ha curato la sceneggiatura ed il soggetto. La vicenda si svolge a Bari ed ha come protagonista un giovane laureando in giurisprudenza, Giorgio, interpretato da n Elio Germano al culmine della sua espressività professionale. La sua è un'esistenza piatta , prevedibile , banale , fatta di studio, famiglia [...] Vai alla recensione »
Un bravo ragazzo, studioso di giurisprudedenza si lacia trasportare in bische clandestine da un suo amico conosciuto casualmente. Dal poker si passerà allo spaccio e uso di droghe pesanti, al sesso a pagamento e infine allo stupro. Scontata e ripetitiva la storia di un amicizia virile e ossessiva tra un bravo e un cattivo ragazzo, ma la storia e i cambiamenti sono descritti [...] Vai alla recensione »
Poteva essere un bel film! Secondo me la nota che stona è proprio il finale perchè nel complesso il film è piacevole e scorrevole. E' fatto anche abbastanza bene. Innanzitutto non è immaginabile che in un paese civile e garantista come il nostro le forze dell'ordine possano riccorrere ad un'inquisizione di quel tipo con una tale violenza, non viviamo mica in una giungla! Poi la ragazza violentata [...] Vai alla recensione »
Quando il buono e il cattivo si incontrano, non ce n'è più per nessuno!! Una Bari addobbata a festa accoglie in una serata natalizia i 2 protagonisti che, sconosciuti, si ritrovano ad un party concluso in una rissa, in cui un inconsapevole e immacolato Elio Germano salva da botte certe il più duro e misterioso Michele Riondino, cinico croupier ad [...] Vai alla recensione »
Sempre grande Elio Germano,Michele riondino bella scoperta.
Il film è abbastanza bello,ma il libro lo è ancora di più!!
Capisco l'elemento "velocità" del film di cui parlano alcuni in queste recensioni, ma devo dire che a me il film è piaciuto molto: ho apprezzato il crescendo della situazione del bravissimo Germano nella sua "discesa" verso un mondo a lui sconoscito e da sempre giudicato come sbagliato, erroneo. Michele Riondino poi consacra la sua bravura. Nel finale a me non sembra che la ragazza abbia "l'occhio [...] Vai alla recensione »
violenza,sesso e poker truccato...ma bravi tutti. Elio Germano e compagnia svolgono il proprio ruolo veramente bene in una Bari che ribolle di vite al limite. Delude un pò il finale che non ci spiega alcuni risvolti. Ottima colonna sonora. Consiglio alla grande comunque. Stefano73.
Dopo aver letto il libro - a mio avviso ottimo - ho scoperto l'esistenza di questo film che ovviamente non mi sono lasciato sfuggire. Il libro è stato in grado di darmi una forte e inaspettata sensazione di angoscia per questo ragazzo "modello" che attratto dai soldi facili butta la sua vita per seguire il nuovo amico baro conosciuto proprio al tavolo verde.
Questo film mi è piaciuto tantissimo. Vederlo al cinema è stato veramente entusiasmante, ti lascia incollato alla sedia fino alla fine. Elio Germano e Michele Riondino sono magnifici nell'interpretazione dei loro personaggi e come coppia funzionano davvero molto bene. Quando arriva la fine del film quasi sei dispiaciuto perchè vorresti vedere continuare la pellicola ancora [...] Vai alla recensione »
Ho finito ora d vedere il film:"Il passato è una terra straniera" devo fare davvero i complimenti al brillantissimo Elio,che è veramente un mito,un mostro del cinema italiano,continua così che mi piaci sempre più! congratulazioni Elio
Si cambia giorno dopo giorno senza che ce ne rendiamo conto in quanto siamo sempre presenti a noi stessi e raramente riusciamo a guardarci dall’esterno. La metamorfosi graduale e inarrestabile di Giorgio inizia con una scazzottata per difendere uno sconosciuto, un baro, che lo introduce in un mondo fino ad allora a lui sconosciuto.
La storia non riesce a creare interesse. Peccato per l'impegno dei due attori. Regia lenta e involuta, sceneggiatura scritta male, Tempo perso.
Finalmente convincente Germano in un discreto film, ben diretto da un ottimo regista, sulla storia di un giocatore trascinato nel turbinio del gioco d'azzardo da un baro. Buon ritmo e tanti tavoli verdi, per un film che si lascia guardare anche se non si è appassionati di poker. Imbarazzanti le camice di Riondino e Germano.
Tutto s'è compiuto, quando inizia Il passato è una terra straniera (Italia, 2008, 120'). Ora Giorgio (Elio Germano) è diventato magistrato, come hanno voluto il padre Franco (Marco Baliani) e la madre Anna (Daniela Poggi). All'improvviso, però, qualcosa attraversa la sua memoria. Una colpa pesa su di lui, da anni, anzi una lunga serie di colpe, ognuna legata all'altra in un crescendo di corruzione. [...] Vai alla recensione »
Elio Germano e Michele Riondino: bari baresi. Il primo è uno studente di giurisprudenza con famiglia borghese e fidanzata in tinta (Romina Carrisi): noia, feste 'giuste', genitori ciechi&tolleranti. L'altro viene dai bassifondi e ha una madre in dissolvimento. E' quello che gli ha insegnato tutto: truccare il mazzo, fare il finto pollo, sesso in tre, tirate di coca.
Il cinema italiano sembra sedotto sempre più frequentemente da personaggi meschini, esangui, funebri, infinitamente tristi. Così è anche Giorgio, figlio della buona borghesia barese, che una notte incontra Francesco, abile baro e aspirante spacciatore. Diventati complici al tavolo verde, Giorgio abbandona completamente la sua vecchia vita per lasciarsi andare al brivido della truffa e al piacere dei [...] Vai alla recensione »
Bari a Bari: si potrebbe sintetizzare così questo thriller psicologico, tratto dal romanzo omonimo del magistrato Gianrico Carofiglio. Ma se nel libro il capoluogo del Levante, con la sua morbida luce del Sud, è il vero protagonista, una città bizzarra e tormentata dalla quale è difficile andar via, qui l'occhio del regista raggela il mistero sotto colori al neon, scelti apposta per conseguire il famigerato [...] Vai alla recensione »