Titolo originale | L’amore probabilmente |
Anno | 2001 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia, Svizzera |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Giuseppe Bertolucci |
Attori | Sonia Bergamasco, Rosalinda Celentano, Fabrizio Gifuni, Teco Celio . |
MYmonetro | 3,00 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Giuseppe Bertolucci non smette di sperimentare ma questa volta lo fa con un vigore maggiore rispetto a "Il dolce rumore della vita".
CONSIGLIATO SÌ
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La menzogna. Sofia frequenta, insieme all'amica Chiara, una scuola di recitazione. L'insegnante, Mariangela Melato, afferma che l'attore deve saper fingere e affinare questa sua capacità. Allora Sofia mente, con tutti, anche con il suo ragazzo, Cesare. Questo la porta a scoprire una verità scomoda: Chiara e Cesare si amano.La verità. Sofia fugge. Raggiunge la Svizzera e incontra un ferroviere. In treno ha letto una rivista su cui Stefania Sandrelli afferma che l'attore cinematografico è sempre sé stesso. Al ferroviere offre per simpatia una prestazione sessuale, salvo poi recarsi dalla moglie e dirle tutta la verità. L'illusione. Sofia torna a casa sconvolta e scopre che la relazione tra Cesare e Chiara è già finita. Parte per Roma per affrontare un provino cinematografico. Qui ha luogo un duetto seduttivo tra lei e il regista sulla base di quanto afferma Alida Valli e cioè che l'attrice è un'illusa che illude. Giuseppe Bertolucci non smette di sperimentare ma questa volta lo fa con un vigore maggiore rispetto a Il dolce rumore della vita. Interrogandosi nuovamente sul senso della vita e della sua rappresentazione, Bertolucci raggiunge un livello più elevato di maturità stilistica.
Quando anni fa Rohmer si era accostato all'uso del digitale, ci si era -O forse no- stupiti della maturità con cui nella "Nobildonna e il duca" il già ottantenne cineasta francese aveva scelto uno strumento più consono, teoricamente, per i suoi nipoti. Per un puro caso, "L'amore probabilmente" uscì nei nostri cinema dieci anni fa, proprio come il film appena citato.
Vorrei segnalare una disfunzione che è capitata a questo film.....Non esprimo commenti perchè vi ho partecipato, anche se con piccolo ruolo però significativo. In questo film interpreto il ruolo di un barbone e addirittura citato nei titoli di testa...solo che la produzione ha sbagliato il nome dell'interprete e al posto di Filippi Luciano (che sarei io) ha inserito il nome di un'altra persona (Carlo [...] Vai alla recensione »
Se dal film di inaugurazione ci si potesse fare un'idea, come leggendo i King, di quale sarà lo spirito informatore della sezione che lo ospita, cosa ci suggerirebbe L'amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci, in programma a Cinema del Presente e in uscita nelle sale italiane? Diciamo subito che il biglietto da visita è di qualità: i primi aggettivi che vengono in mente pensando al cinema di questo [...] Vai alla recensione »
Le tecniche digitali per il cinema: un miracoloso lasciapassare per fare capolavori? Giuseppe Bertolucci non è tipo da civettare con certe ingenuità. Ma nell'avventura del suo L'amore probabilmente, realizzato con quelle minuscole videocamere che spesso vediamo in mano a turisti e ragazzi, ha messo l'entusiasmo dello sperimentatore al servizio di un'appassionata sfida.
Racconto cinematografico vs. cinema di poesia. È un'ipotesi plausibile per il nostro cinema. Nel racconto, di cui siamo stati maestri, conta il rapporto tra causa e effetto, la concatenazione verosimile degli eventi, l'ordine razionale del mondo. Nel cinema di poesia di cui abbiamo ben poca tradizione (niente avanguardia, un po' di Pasolini qualche marginalità alla Grifi) sono le immagini a tessere [...] Vai alla recensione »
Il percorso d'una giovane attrice alla scoperta di se stessa, alla scoperta del proprio mestiere visto come menzogna, verità, illusione, con la guida di tre attrici famose (Mariangela Melato, Stefania Sandrelli, Alida Valli, già interpreti di altri film del regista). Un film che non somiglia ad alcun altro, appassionato e distante, singolare; un'attrice, Sonia Bergamasco, dal fascino che va oltre la [...] Vai alla recensione »
I bravi attori? Sono dei poveri illusi, parola di Alida Valli, una delle tre muse prelevate dal proprio immaginario da Giuseppe Bertolucci per tentare di spiegarci e di spiegarsi cosa diavolo si sia insinuato nel già labile territorio che separa la verità dalla menzogna, la realtà dall'illusione. Tre capitoletti, come fosse un sonetto, un canto, sillabato dalle incredibili nuove telecamere digitali [...] Vai alla recensione »