Titolo originale | Bringing Out the Dead |
Anno | 2000 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Martin Scorsese |
Attori | John Goodman, Patricia Arquette, Nicolas Cage, Ving Rhames, Tom Sizemore, Jon Abrahams Cliff Curtis, Marc Anthony, Mary Beth Hurt, Nestor Serrano, Aida Turturro. |
Tag | Da vedere 2000 |
MYmonetro | 3,23 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 5 luglio 2017
Tre notti e due giorni nella vita di un paramedico a Manhattan. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Al di là della vita ha incassato nelle prime 11 settimane di programmazione 2,4 milioni di euro e 2,4 milioni di euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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Pierce è paramedico per il servizio delle emergenze, destinato ogni notte ad affrontare i casi più gravi, a stretto contatto con chi è più bisognoso o emarginato. Dopo una vita circondata da morti e feriti, Frank è vicino al punto di rottura.
Nicolas Cage batte i pugni ripetutamente sul tavolo del suo capo, per chiedere (invano) di essere licenziato.
Come concessione il capo non va oltre un paio di giorni di malattia: impossibile fare a meno di uno dei pochi angeli caduti dal cielo, disposti a sacrificare la propria vita per provare a salvare quelle altrui. In una sola scena Martin Scorsese intrappola l'essenza di esistenze esasperate, volontariamente e masochisticamente collocate ai margini della società. La missione di Frank diviene atto di espiazione e di vicinanza spirituale ad altrettante anime disperate, in quello che è un abbraccio notturno al cuore pulsante della città, nelle ore in cui solo i dannati camminano per le strade. Quel che il Travis Bickle di Taxi Driver osservava nel proprio specchietto retrovisore è ora in mezzo a noi, circonda il punto di vista della macchina da presa. Una prospettiva che si fa sempre più allucinata e visionaria, man mano che le wee wee hours avanzano inesorabili, in un'assurda coazione a ripetere, priva di vie d'uscita.
Echi di George Romero e di Abel Ferrara, benché il tocco di Scorsese resti inconfondibile nel suo approccio alla cristianità. Nella dannazione e redenzione di Pierce e Mary Burke è possibile leggere simboli religiosi ben prima che questi divengano iconograficamente evidenti.
L'intesa tra Cage e Patricia Arquette - all'epoca facevano coppia anche nella vita - è esemplare: complementari e reciprocamente necessari, in una love story differente da ogni altra. Due attori sottovalutati che guidano un cast ricco di caratterizzazioni memorabili. Degli affreschi a forti tinte dedicati da Martin Scorsese alla Grande Mela, Al di là della vita è uno dei meno celebrati e compresi, ma per entrare in sintonia con Frank Pierce e il suo mondo non occorre la ragione, serve lasciarsi andare ed esporre le proprie debolezze, guidati dai più umani tra i sentimenti.
Cage nella parte di un paramedico che non riesce a salvare nessuno. Tutti i pazienti soccorsi da lui muoiono. L'unico che, con enormi sofferenze potrebbe sopravvivere, vuole morire. L'uomo precipita in una profonda angoscia esistenziale. Climi cupi, depressione generale, cast eccellente per un film imperfetto. Forse Scorsese, che continuiamo a considerare uno dei due, tre massimi maestri del cinema contemporaneo comincia ad essere stanco. I primi segnali si erano manifestati con Kundun. Naturalmente il mestiere rimane, ma la differenza, la grande qualità, non si manifestano. La speranza è che si tratti di un momento transitorio.
Martin Scorsese non sbaglia un colpo ed anche stavolta in al di là della vita si ha l'immediata conferma.Si nota chiaramente l'abilità di Scorsese nel rappresentare uno spaccato dell'altra New York, quella non da cartolina, ma quella cruda è tragica delle periferie dove la povertà, l'eccesso e la criminalità regnano sovrani.Scorsese rappresenta tutto ciò attraverso la vita quotidiana lavorativa di [...] Vai alla recensione »
Un altro viaggio allucinante di Scorsese in una New York cupa e violenta, caotica e nauseabonda, qui vista con gli ochhi di un uomo ossessionato dai sensi di colpa e dai fantasmi di persone che non può aiutare; è desolante l'impotenza dell'Uomo di fronte a una città incarnazione del Male. Ottimo Cage, ma bravi anche tutti gli altri interpreti.
Adattamento del romanzo di Joe Connelly,su sceneggiatura di Paul Schrader.Una sorta di "Taxi Driver" aggiornato ai primi anni'90,a pochi passi dalla "pulizia" perpretrata da Rudolph Giuliani.Tiratissimo ed esagitato come il suo protagonista,il film è una lucida riflessione sulla colpa,il male,la redenzione,come di consueto nella tradizione del regista.
“Al di là della vita” è un film del 1999 diretto da Martin Scorsese. Frank Pierce è un paramedico di New York che ogni notte presta soccorso per le strade della grande metropoli americana. Frank sta vivendo un momento di grande difficoltà in quanto è da molto tempo che non riesce a salvare vite e troppe persone sono morte tra le sue braccia.
“Al di là della vita” è un film del 1999 diretto da Martin Scorsese. Frank Pierce è un paramedico di New York che ogni notte presta soccorso per le strade della grande metropoli americana. Frank sta vivendo un momento di grande difficoltà in quanto è da molto tempo che non riesce a salvare vite e troppe persone sono morte tra le sue braccia.
“Al di là della vita” è un film del 1999 diretto da Martin Scorsese. Frank Pierce è un paramedico di New York che ogni notte presta soccorso per le strade della grande metropoli americana. Frank sta vivendo un momento di grande difficoltà in quanto è da molto tempo che non riesce a salvare vite e troppe persone sono morte tra le sue braccia.
Un altro capolavoro di Martin Scorsese. Stavolta ci porta tra i soccorritori del servizio medico di emergenza con le ambulanze nelle notti di una New York che è come una bolgia infernale. Nicolas Cage, un grande interprete, deve salvare vite a tutti i costi. Ma è tormentato dai sensi di colpa per quelle vite che non riesce a salvare, in particolare Rose, che gli appare come un fantasma [...] Vai alla recensione »
le premesse c erano tutte scorsese new york...la notte ...il concetto di vita di morte...risultato na porcheria con qualche finezza registica!il film nn mi e piaciuto a tratti noioso...attori nn in palla sopratutto cage in una delle sue performance meno riuscite!!insomma il calssico film che potrebbe essere salvato da un grande attore con magnetsimo....cage nn ci riesce...bruttino
Un paramedico del pronto soccorso passa le sue notti da un ferito all’altro, vede gente morire e deve pure fare i conti con le reazioni, le speranze e i problemi dei familiari delle vittime. Il nostro (Nicolas Cage) tenta di salvare quelle vite – anche quelle dei familiari – come meglio può, ma in lui vi è ora la convinzione di non esserne più capace, è [...] Vai alla recensione »
E' impressionante come possa essere di gran valore un film in cui la storia in sé magari non è neanche un granché, ma quando una sceneggiatura e una regia sono perfettamente in sintonia - come in questo caso - tutto ha un altro sapore. Nicholas Cage dimostra - in questo e in altri pochi film, purtroppo - di saper recitare, e anche bene; la regia di Scorsese è magistrale: [...] Vai alla recensione »
...forse Farinotti, che continuiamo a considerare uno dei due, tre massimi maestri di critica del cinema contemporaneo, comincia ad essere stanco.
Nicolas Cage, premiato pochi anni prima con l'oscar al miglior attore, ora viene scelto da Scorsese per il ruolo di un paramedico che non sa se vuole essere un salvatore allucinato o mollare (oltre al fatto che non vogliono licenziarlo). Dramma visionario di una New York notturna, dove pervadono dolore, follia e a tratti momenti comici, con atmosfere non poi così intense, ma grazie ad una [...] Vai alla recensione »
nicholas coppola ha buttato via la sua carriera: i suoi ruoli sono questi, al limite, da allucinato, da alcolizzato. inutile che tenti di redimere la sua vera storia con parti da fisicato, gli vengono male. faccia quel che sa far bene, il disadattato. bello il film di scorsese, ma senza gli interpreti non avrebbe niente, non risulterebbe nenche organico.
Bringing Out the Dead: così suona il titolo originale di Al di là della vita. Sono i morti che Martin Scorsese e Paul Schrader (cosceneggiatore) "rendono visibili": l'opera della morte che sta dentro la vita, e che l'affligge come un incubo affligge un sogno. I tre giorni della passione di Frank Pierce (Nicolas Cage), dalla notte tra giovedì e venerdì alla domenica mattina - si tratta di uno tra i [...] Vai alla recensione »
L'Ambulanza corre ululando per le strade di New York di notte, agli inizi degli Anni Novanta, attraversando clamori violenti e silenziosa desolazione: omicidi, suicidi, overdose; gli appartamenti delle famiglie povere colpite dalla sciagura con le loro agghindate fotografie del passato e le facce sconvolte del presente; bambine truccate e grosse donne incinte che si prostituiscono sul marciapiedi; [...] Vai alla recensione »
La peggior cosa che può capitare? Avere bisogno di un intervento di pronto soccorso a New York, almeno a giudicare dalle immagini di Al di là della vita, di Martin Scorsese. Tossici in overdose o in crisi di astinenza, giovani vittime di agguati, partorienti urlanti e collassati con un piede già nella fossa: è un vero girone infernale il piano terra dell'ospedale Nostra Signora della Miseria, attorno [...] Vai alla recensione »