Titolo originale | The Texas chainsaw massacre |
Anno | 2003 |
Genere | Horror |
Produzione | USA |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Marcus Nispel |
Attori | Jessica Biel, Jonathan Tucker, Eric Balfour, Erica Leerhsen, Mike Vogel, Lauren German Andrew Bryniarski, R. Lee Ermey, David Dorfman. |
MYmonetro | 2,56 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 15 settembre 2017
Torna Faccia di Pelle, il poeta della motosega, con famiglia cannibale al seguito. A dirigere questo remake dell'agghiacciante omonimo classico firmato Tobe Hooper 1974, l'esordiente Nispel, direttamente da MTV. In Italia al Box Office Non aprite quella porta ha incassato 4 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Dal Messico, per comprare un chilo di marijuana, di ritorno a Dallas, per il concerto degli Skynird. Sul furgone di Kemper la sua ragazza, i suoi due amici, una autostoppista incontrata per strada. Kemper per poco non investe una donna che cammina in mezzo alla carreggiata: è confusa, macchiata di sangue, la fanno salire a bordo, lei delira, è terrorizzata, tira fuori una pistola e si spara un colpo in bocca. Ha inizio il più terrificante incubo che il Texas ricordi, il "massacro della motosega", e a rinforzarne la memoria arriva questo rifacimento del classico horror omonimo, diretto da un giovanissimo Tobe Hooper nel 1974, a ridosso dell'accadimento della strage nella realtà.
L'esordiente Nispel, proveniente dal mondo dei videoclip, se la cava con onore nel difficile confronto con l'originale, nonostante fosse una "sfida" perduta in partenza. Nel corso della stagione, infatti, l'horror è tornato di gran voga, purtroppo evidenziando i propri limiti anziché le potenzialità. La resurrezione di Faccia di Pelle non fa eccezione, condito con tutti gli stilemi del genere, peraltro ben dosati e di una certa efficacia, ma sostanzialmente privo di qualsiasi innovazione al genere. Un film che mette una sobria angoscia addosso e che induce a darsi un'occhiata attorno per un paio d'ore, ma che poi svanisce rapidamente. Niente a che vedere con il terrore allo stato puro che circa 30 anni fa incuteva la campagna americana protagonista di film come Le colline hanno gli occhi di Craven o lo stesso Texas Chainsaw Massacre.
Restiamo in attesa di nuovi incubi, non disdegnando che ci vengano ricordati i vecchi.
Quando nel 1974, uscì nei cinema "Non aprite quella porta", il mondo rimase sconvolto dalla traculenza della pellicola e dal tema estremamente crudo, non ancora affrontato nel cinema di allora, costituendo la nascita dell'orrore mostrato nella parte più fisica e violenta. Dal quel capitolo, si aggiunsero numerosi sequel, che ha differenza dei vari Halloween e Venerdì 13, non continuarono la saga, bensì [...] Vai alla recensione »
Questo è uno dei migliori remake mai fatti. un film girato ottimamente, con una storia sconvolgente già dalle prime scene. Un gruppo di giovani che deve andare ad un concerto, da un passaggio ad una ragazza che sembra avere dei grossi problemi. La ragazza è totalmente terrorizzata e non riesce neppure a parlare in modo da farsi capire.
Un onore e un onore per Marcus Nispel dirigere il remake del cult indiscusso “Non aprite quella porta”. Ma andiamo per ordine; la storia narra di un gruppo di cinque giovani (e sballati) i quali, in viaggio nel profondo Messico, danno un passaggio a un’inquietante donna ciondolante ai bordi della strada deserta; la situazione si complicherà quando questa donna, salita [...] Vai alla recensione »
Tratto dall'omonimo romanzo di John Ajvide Lindqvist, autore anche della sceneggiatura, Lasciami entrare rientra in quella categoria di film che, nonostante non sbanchino al botteghino, sfoggiano un valore artistico decisamente superiore a molti blockbusters. Ambientato negli anni ottanta a Blackeberg, una piccola periferia di Stoccolma, il film dello svedese Tomas Alfredson vede come protagonista [...] Vai alla recensione »
Vorrei spezzare una lancia in favore di questo film dato che secondo me e' stato diretto bene e contiene elementi interessanti. Sono d' accordo con tutti quelli che sostengono che sia un' esagerazione rispetto alla vicenda da cui e' tratto, pero' il regista e' riuscito a creare una storia ricca di collegamenti e particolari che se analizzati rivelano una realta' scioccante: [...] Vai alla recensione »
Bello, e' piaciuto a me che destesto gli horror! Vedro' poi l'originale ...
Debutto di un regista votato a girare remake di film grandiosi senza avvicinarglisi nemmeno per sbaglio.Come da copione per la maggiorparte dei remake,i numerosi cambiamenti rispetto al prototipo non funzionano.Il prologo e la sua continuazione nel finale e l'easperato cinismo di chi circonda i protagonisti fin dall'inizio tolgono qualunque suspence,e dell'atmosfera sporca e malata dell'orig [...] Vai alla recensione »
Sulle gesta macabre del serial killer Ed Gein l'ispirazione di un horror a "fumetti" diretto da Marcus Nispel, un racconto spettacolare pieno d'ansia, suspense, azione e carneficina che risparmia la procace protagonista in bella mostra di sè comunque brava, una trama onirica troppo coincidente e stereotipata con sequenze prevedibili che sanno di incubo un pò fasullo, [...] Vai alla recensione »
tipo film horror che non ha una trama... guardando questo film non ho capito se non aveva una buona trama o se i personaggi sono semplicemente dei deficienti... bah...
grande atmosfera angosciante pauroso misterioso adrenalinico tutto questo è NON APRITE QUELLA PORTA
uno dei migliori remake mai fatti . quasi come l'originale
Ecco un altro film che adoro. E' un Horror d' autore: ben girato e con attori credibili e ben calati nella parte. In realtà trattasi ancora di un remake, dell' omonimo film del '74 di Tobe Hooper (mediocre e sopravvalutato regista, di cui "Non aprite quella porta" rappresenta forse l' unico suo buon film). La regia è affidata al semi-sconosciuto Marcus [...] Vai alla recensione »
il film è stupendo,gli attori sono bravissimi!!mi dispiace soltanto k muoiano tutti apparte la ragazza,k per fortuna riesce a scappare...mi ha dato un pò rabbia,k Erin sia l'unica a salvarsi nonostante sia colpa sua se si ritrovano in quel casino o meglio"Inferno"...è stata una scena toccante quella in cui c'e leatherface prende dalla tasca di Kemper l'anello di fidanzamento per Erin:-(.
Un film duro, realistico, spaventoso, mai splatter nonostatne la presenza di sangue, sporco, ben girato ma soprattutto SERIO, aggettivo con non coincide per niente con gli horror di oggi, che sono tutti violenza gratuita, volgarità, droga, sesso e rock 'n' roll. Un remake valido e senza dubbio meglio dell'originale.
molto bello lo visto prorpio ieri sera e mi è piaciuto da matti
è stato un remake imbarazzante,io non so se la realtà sia stata conforme alla pellicola ,ne dubito,ma non vedo la necessità di proporre film come questo,anche se tutti sappiamo che certi orribili crimini accadono,meglio non tornarci su,e scusate se mi stupisco di gente che scrive che è un film bellissimo.............ma dove stiamo andando!!!!!!
Se leggete Variety (l’ultimo numero di ottobre), troverete al box office una notizia sconvolgente: Non aprite quella porta è il primo incasso della settimana (con oltre 28 milioni di dollari), il new horror funziona, evidentemente. Il suo fascino pop-morboso turba (si fa per dire) le menti vergini dei nuovi teen-ager post 2000 che accorrono a frotte a premiare i reduci degli ‘80, Freddy, Jason, serial-psy [...] Vai alla recensione »
Il problema del remake del film di Tobe Hooper è che comincia con una data, che colloca gli eventi all’inizio degli anni 70. Ma l’horror di Nispel è tutt’altro che seventies. Nella composizione della scena, nel look degli attori (coi baffetti sottili e le basette scomposte che fanno tanto cool contemporaneo, e gli indumenti striminziti che sembrano venir fuori da un magazine patinato), nel taglio della [...] Vai alla recensione »
Giunto sui nostri schermi con grande enfasi della distribuzione sugli incassi americani, Non aprite quella porta ha dato la scalata anche al box-office nostrano; e il risultato è tantopiù sorprendente per un film vietato ai minori. Il gusto della paura continua a produrre i suoi frutti, insomma, mentre si annunciano altri titoli (Wrong Turn) dall'intrigo molto simile: "damsel in distress", orchi, [...] Vai alla recensione »
L'orgoglio che trapela dagli annunci per promuovere il remake di Non aprite quella porta, è pari al disgusto che ogni persona normale prova nel corso della visione del film. Intollerabile, necrofilo, pornografico scorretto, inopportuno, arrogante e ideologicamente «burino», il film, diretto stavolta purtroppo con buon mestiere da Marcus Nispel, regista proveniente dai videoclip, è un concentrato purulento [...] Vai alla recensione »
Nel sito texaschainsawmovie.com è possibile ascoltare l'intramontabile Song to the siren. Non il capolavoro di Tim Buckey, ma la dignitosa versione dei Cocteau Twins. Come il film prodotto da Michael Bay & friends: un discreto remake che deve fare i conti con una pietra miliare. Non aprite quella porta trova nello scheletro della sceneggiatura originaria di Tobe Hooper e Kim Henkel la sua non del [...] Vai alla recensione »