Titolo originale | Black Rain |
Anno | 1989 |
Genere | Giallo |
Produzione | USA |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Ridley Scott |
Attori | Andy Garcia, Michael Douglas, Kate Capshaw, Ken Takakura, Yusaku Matsuda, Tomisaburo Wakayama John Spencer, Miyuki Ono, Shingeru Koyama, Guts Ishimatsu, Yûya Uchida, Stephen Root, Luis Guzmán. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,68 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 19 settembre 2011
Un poliziotto americano deve consegnare alle autorità nipponiche un gangster giapponese che ha commesso vari delitti nei due paesi. Ma all'arrivo a To... Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar,
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CONSIGLIATO NÌ
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Nick (arcigno agente di polizia newyorkese intepretato da Michael Douglas) viene coinvolto insieme al giovane collega Charlie (Andy Garcia) in un caso più grande di lui. Dagli States l'azione si sposta in Giappone ad Osaka, per indagare sulla mafia locale nota come Yakuza. Nonostante la frizione tra i metodi nipponici e dei due yankee, la sinergia darà i suoi frutti. Ma Osaka non è New York.
Tra tutti i moderni maestri del cinema, Ridley Scott è sicuramente il più discontinuo. Sarà forse per compensare l'enorme peso specifico di alcune pietre miliari come Blade Runner - citato non a caso come vedremo - ma il regista inglese formatosi sui set degli spot televisivi, ama spesso rilassarsi con film disimpegnati. È il caso di questo poliziesco in cui il regista rispolvera dal baule il suo debole per il mondo nipponico confessato nel suddetto film. Sono numerose le sequenze in cui il ricordo latente della futuristica Los Angeles giapponese trova compiacenti autocitazioni. Nelle insegne pubblicitarie, nelle luci al neon, nell'etereo crepuscolo, e addirittura in sequenze palesemente narcisistiche, in cui l'affamato Douglas reincarna Harrison Ford nell'impacciato uso di bachette e scodellina. Ma la condizione meticcia è ribaltata: è il Giappone che si è "contaminato" di Occidente, la pioggia sporca appunto.
La mano del miglior Scott risalta nella fotografia - splendida la luce mattutina in apertura - nell'azione e nel dinamismo. Ma la trama, un po' ballerina nel suo sviluppo, non lascia tracce indelebili nella sua filmografia. Sparatorie magiche che causano esplosioni atomiche di autovetture, fughe rocambolesche in moto, gli ingredienti dei plasticosi action movie anni Ottanta ci sono tutti. Ricco di nomi importanti il contributo musicale: colonna sonora di Hans Zimmer (da qui in poi inseparabile braccio destro) prodotta da David Paich, impreziosita da nomi illustri come Iggy Pop. Ben assortita la coppia Douglas-Garcia. Ma lo Scott migliore viaggia su ben altri binari.
M.Douglas,A.Garcia,k.takakura,k.capshaw,M.yatsuda e il grande R.Scott danno vita a questo bellissimo film poliziesco..stupenda sceneggiatura specie in Giappone..stupenda musica di Zimmer..CI sono clip da non scordare..quando cantano Takakura e Garcia..nel locale...la corsa di Douglas in mezzo al caos infernale di camion..biciclette..auto a Tokyo e la parte finale quando ce'l'applauso della [...] Vai alla recensione »
Black Rain ricorda in tante cose Blade Runner al punto che Ridley Scott sembra quasi attingere dalle stesse idee. La Osaka contemporanea messa in scena dal regista strizza l'occhio alla Los Angeles del futuro immaginata pochi anni prima. Così come le atmosfere, quasi sempre notturne e piovose, con il fumo dei tombini e il caos della metropoli, richiamano inevitabilmente il mondo degli androidi [...] Vai alla recensione »
Coinvolgente poliziesco d'azione, tipicamente anni '80 per stile, musiche e ambiente. L'accoppiata Douglas-Garcia funziona. Ma detesto tutta quella teatralità giapponese. Comunque il film è bello, la storia pure e tiene col fiato sospeso fino alla fine, mescolando azione, suspence e dramma. Un gran bel colpo di Scott!
La storia di"Black Rain"non è di un'originalità travolgente, anzi lascia ampi spazi a quanto è scontato e retorico, nel"clash of civilisations", certo molto relativo ma tuttavia sussistente-resistente(il film è del 1989, a più di quarant'anni dalla fine della guerraa, ma il post-2000 era ancora lontano)tra USA e Impero del Sol Levante, [...] Vai alla recensione »
L'attacco è molto buono, poi diventa un qualsiasi film d'azione, con un Michael Douglas esagitato e insopportabile. Storia molto esile, tutta incentrata sulla crudeltà, sulla violenza, con rimandi fumettistici, personaggi tutti d'un pezzo, dialoghi elementari, sentimenti stereotipati, ripetuti sino alla noia. Grande regia cinematografica, ma sceneggiatura poverissima e morale [...] Vai alla recensione »
Certo che chi è abituato ai capolavori del maestro, può anche arricciare il naso quando Scott si abbassa a raccontare una storia che vede come protagonista un poliziotto dall'anima non prorio immacolata, stereotipo ormai acquisito dalla cinematografia e dalla letteratura poliziesca. Ma mica sempre si possono cose geniali come Blade Runner, Thema e Luise o Il Gladiatore .
film cult di fine anni 80 diretto dal grande ridley scott sempre bravo e capace nel prendere una sceneggiatura scontata e banale e trasformarla in un action movie godibile. certo siamo lontani anni luce da capolavori del calibro di blade runner e thelme & louise, ma una coppia di attori bravi e giovani, douglas e garcia, anche se male assortita a mio avviso lo rendono interessante anche [...] Vai alla recensione »
La pioggia nera ( Black Rain) che dà il titolo anche a un altro film, di Shoei Imamura, è quella che i giapponesi si videro cadere addosso, portatrice di morte, dopo l’esplosione delle bombe atomiche lanciate dagli americani su Hiroshima e Nagasaki nell’agosto 1945: il richiamo al rapporto più atroce stabilitosi tra Usa e Giappone è chiaro. E chiara pure l’intenzione di evocare il confronto tra due [...] Vai alla recensione »
Un uomo solo in una terra straniera: non è la prima volta che Ridley Scott pone una situazione del genere al centro di un suo film. A partire da Blade Runner (ma un discorso analogo si potrebbe fare anche per Alien) il regista ama confrontare i suoi eroi con ambienti impossibili, carichi di pericolo. In Black Rain - Pioggia sporca il paese straniero da metaforico diventa reale: Nick, un poliziotto [...] Vai alla recensione »
Una storia banale, con situazioni e dialoghi scontati, però tradotta in immagini cariche d’emozione, ora fredde sino all’angoscia, ora oppressive, ora travolgenti: ecco Black Rain. Di nuovo Ridley Scott delude chi da lui continua ad aspettarsi la profondità, l’essenzialità dei primi tre, splendidi film: I duellanti (1977), Alien (1979), Blade Runner (1982).