Titolo originale | Scarface, The Shame of a Nation |
Anno | 1932 |
Genere | Poliziesco |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Howard Hawks, Richard Rosson |
Attori | Paul Muni, Ann Dvorak, Karen Morley, Osgood Perkins, Boris Karloff, George Raft C. Henry Gordon, Vince Barnett, Purnell Pratt, Tully Marshall, Inez Palange, Edwin Maxwell. |
Tag | Da vedere 1932 |
MYmonetro | 3,78 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 2 aprile 2012
Ben Hecht, grande sceneggiatore di Hollywood, si ispirò per questo film, una delle più belle pellicole sui gangster, alla storia di Al Capone, ma ci s... In Italia al Box Office Scarface - Lo sfregiato ha incassato 9,3 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Ben Hecht, grande sceneggiatore di Hollywood, si ispirò per questo film, una delle più belle pellicole sui gangster, alla storia di Al Capone, ma ci sono alcune importanti differenze: Tony Camonte, il protagonista, non viene arrestato per evasione fiscale e si è voluto raffigurare nel personaggio una specie di principe dei tempi moderni, al di sopra di ogni morale. Tony, infatti, è legato da amore morboso alla sorella Cesca. Il suo declino comincia quando uccide il suo fido luogotenente che crede l'amante di lei. Impressionante il finale: Tony e Cesca rispondono ridendo al fuoco della polizia finché il riso si trasforma in pianto per colpa dei lacrimogeni, mentre la donna viene uccisa. Ottima la regia di Hawks e l'interpretazione di Muni e di Raft, il luogotenente che ha il vezzo di lanciare sempre in aria una monetina.
Nella Chicago degli anni Venti Tony Camonte, un gangster di origine italiana aiutato dal fido amico Guino Rinaldo, elimina il vecchio boss Luis Costello per conto di una banda rivale, diventando così il braccio destro del capomafia Johnny Lovo. Dopo una raffica di attentati ed estorsioni in serie compiuti per Lovo, Tony farà fuori anche lui divenendo così l'imperatore di Chicago. Sarà però l'amore a tradirlo: morbosamente attaccato alla sorella Cesca, quando scopre una tresca fra lei e Guino, non esiterà a uccidere quest'ultimo, attirando su di sé la polizia. Tony e Cesca vengono così entrambi uccisi in un conflitto a fuoco, dopo avere manifestato la propria passione incestuosa. Massacrato dalla censura dell'epoca che ne ritardò l'uscita per ben 2 anni imponendo un preambolo moraleggiante, il film di Hawks contribuì con "Piccolo Cesare" di Le Roy e "Nemico pubblico" di Wellman a fondare il genere hollywoodiano del gangster-movie. "Scarface" è ispirato alla storia di Al Capone, ma con alcune importanti differenze: Tony Camonte, il protagonista, non viene arrestato per evasione fiscale, e Hawks raffigura nel personaggio una specie di principe dei tempi moderni, al di sopra di ogni morale, facendo convivere i cliché del genere (i mitra, le auto, le pupe, le origini italiane) con caratteri particolari (la megalomania e l'erotismo incestuoso di Scarface, la corte di corrotti e di abbietti che lo circonda, proprio come un principe machiavellico in un Rinascimento trasportato a Chicago negli anni Venti). Nel 1983 Brian De Palma ne ha girato un remake interpretato da Al Pacino
Nella Chicago degli Anni '20, il gangster Tony Camonte uccide Big Louis Costillo, boss della malavita, e dà inizio alla sua scalata al potere, prendendo in mano il racket dell'intera città. Tony comincia così una feroce lotta con le altre gang criminali, affiancato dalla sua fedele guardia del corpo Guino Rinaldo; e nel frattempo corteggia la bella Poppy, la ragazza del suo capo Johnny Lovo.
Scarface, diretto nel 1932 dal mitico regista Howard Hawks, rappresenta il vertice assoluto di quel genere cinematografico denominato gangster-movie, che ottenne un considerevole successo nel corso degli anni '30 e diede vita a numerose pellicole diventate col tempo dei veri e propri classici. E Scarface costituisce appunto il capostipite di questo filone, insieme ad altri due film-archetipo realizzati l'anno precedente: Piccolo Cesare di Mervin LeRoy e Nemico pubblico di William A. Wellman. Tratto da un romanzo di Armitage Trail (pseudonimo di Maurice Coons), adattato per il grande schermo da una squadra di cinque sceneggiatori capitanati da Ben Hecht, il film è ispirato alle vicende del famigerato gangster Al Capone nella Chicago dei "ruggenti anni '20", nel periodo del proibizionismo.
Prodotto da Hawks e dal milionario Howard Hughes, Scarface incontrò numerose difficoltà con la censura a causa del carattere "controverso" della materia narrativa e del tono estremamente violento del film, pieno zeppo di omicidi ed altri atti sanguinari; tali difficoltà ritardarono di un anno l'uscita della pellicola e costrinsero Hawks a girare tre differenti finali. Protagonista assoluto della storia è il gangster italoamericano Tony Camonte (Paul Muni), spietato killer al servizio della criminalità organizzata divorato da una cieca ambizione, che lo porterà a macchiarsi delle più efferati stragi pur di ottenere il controllo completo sul racket della città; il suo soprannome, "Scarface" (lo "sfregiato"), deriva dalla lunga cicatrice che gli attraversa il volto, perennemente contratto in un ghigno di sadica malvagità. Ma accanto a Camonte, consacrato come uno dei villain più famosi del cinema, figurano altri personaggi memorabili, come il suo braccio destro Guino Rinaldo (George Raft), che ha l'abitudine di lanciare in aria una moneta, o Poppy (Karen Morley), l'affascinante "pupa del boss".
Hawks infonde alla trama un ritmo frenetico e incalzante ed avvolge i suoi personaggi in un'atmosfera mortifera, nella quale gli eventi sembrano dominati da un destino cupo e implacabile, quasi come in una moderna tragedia greca; non manca neppure un implicito risvolto incestuoso nel morboso legame fra Camonte e la sua giovane sorella Francesca (Ann Dvorak), che all'epoca provocò un certo scandalo. Diverse le scene da antologia, incluso il celebre piano-sequenza iniziale con l'omicidio fuori campo del boss mafioso, o la sparatoria finale con la polizia che assedia Camonte nella sua casa blindata d'acciaio. Nel corso del film si respira un costante senso di morte, accentuato da vari elementi simbolici, come il motivo che Camonte fischietta prima di sparare a qualcuno, o le croci che compaiono in varie forme sullo schermo ogni volta che si verifica un omicidio (un particolare al quale Martin Scorsese renderà omaggio in The departed). Magistrale l'interpretazione di Paul Muni, che si sarebbe affermato come uno dei più popolari attori degli anni '30. Nel 1983 il regista Brian De Palma ne ha tratto un apprezzato remake, con Al Pacino nel ruolo del protagonista.
Chicago, fine anni '20. Tony Camonte, interpretato da un Paul Muni in stato di grazia, è un piccolo gangster, dai modi brutali ma efficaci e ossessionato oltremisura dal potere. In pochissimo tempo, grazie alla sua determinazione e alla sua spregiudicatezza, scala tutti i gradini della mala fino a diventare uno dei boss del traffico di alcolici (la pellicola è ambientata nel pieno [...] Vai alla recensione »
Probabilmente film capostipite tra quelli appartenenti al genere, ormai nutrito, del gangster-movie, punto di partenza di quel filone che negli anni è andato arricchendosi notevolmente. Prima pellicola importante per Hawks, il quale ancora acerbo, riesce comunque a dirigerne sapientemente la regia, evidenziando quelle doti che in futuro lo renderanno un importante autore del cinema .
TRAMA:Il film è ambientato a Chicago negli anni venti e racconta l'ascesa al potere tra le gang criminali di Tony Camonte(l'attore è Paul Muni e il suo personaggio è ispirato alla figura di Al Capone)attraverso una lunga catena di omicidi e di scontri tra bande rivali. RECENSIONE:Howard Hawks,con questo film,si è confermato essere un grande regista americano(brian De Palma ha realizzato un remake [...] Vai alla recensione »
SCARFACE – LO SFREGIATO (USA, 1932) diretto da HOWARD HAWKS. Interpretato da PAUL MUNI, ANN DVORAK, GEORGE RAFT, BORIS KARLOFF, KAREN MORLEY, VINCE BARNETT, OSGOOD PERKINS Nella Chicago degli anni 1920 Tony Camonte, gangster italoamericano nato a Brooklyn da genitori, barbiere e lavandaia, entrambi di origine campana, spalleggiato dal fido alleato Gino Rinaldo, elimina il vecchio boss [...] Vai alla recensione »
Gangster movie leggendario che conta un remake altrettanto mitico, tanto da essere divenuto un cult a sua volta. La versione originale risale ai primi anni ’30; la pellicola, come altri film di quegli anni, porta sul grande schermo una problematica effettiva dell’America metropolitana del tempo, quella della dilagante criminalità organizzata.
Bellissimo gangster movie con un bravissimo Paul Muni. Molto emozionante il finale. il rapporto conflittuale e quasi morboso del protagonista con la sorella è ben rappresentato nella sua tragicità. Una delle vette, quasi insuperate, del genere gangster.
Un gangster di origini italiane, con un evidente cicatrice al volto, semina il terrore negli anni del proibizionismo, uccidendo chiunque lo ostacoli il suo capo compreso. Ucciderà anche il suo braccio destro per gelosia di sua sorella. Mentre alla fine placcato dalla polizia inizia a frignare come un bambino. Seppure l'idea era buona, il personaggio di Scarface è reso [...] Vai alla recensione »
La storia di Scarface s’ispira alla biografia di Al Capone: a Chicago, in pieno proibizionismo, le bande di gangsters e bootleggers si decimano a vicenda. Scarface si libera del suo capo, diventa ricchissimo e potentissimo, liquida anche il suo luogotenente credendolo autore d’una violenza ai danni della sorella, e finalmente cade crivellato dai colpi della polizia.