Titolo originale | Windfall |
Anno | 2022 |
Genere | Thriller |
Produzione | USA |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Charlie McDowell |
Attori | Jesse Plemons, Lily Collins, Jason Segel, Omar Leyva . |
Tag | Da vedere 2022 |
MYmonetro | 3,42 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento sabato 19 marzo 2022
Un thriller targato Netflix su un ladro e i due ricchissimi proprietari della villa che avrebbe voluto svaligiare.
CONSIGLIATO SÌ
|
Un uomo si riposa nel giardino di una grande villa tra le colline californiane. Poco dopo rientra in casa e cancella le tracce prima di andarsene: non è infatti il proprietario, ma un ladro che ha fatto irruzione. L'improvviso ritorno dei proprietari - un milionario arrogante che ha fatto fortuna sfruttando la crisi economica e la giovane moglie - lo trasforma in un vero criminale: messo alle strette, l'uomo sequestra la coppia e chiede soldi per liberarli. Nell'attesa che i soldi pattuiti arrivino, la tensione e i dubbi aumentano: chi sono veramente le vittime? E perché il ladro ha scelto proprio quella casa? E, ancora, che vita aspetta tutti e tre al termine di 36 ore cariche di una violenza sempre pronta a esplodere?
Prodotto dallo stesso regista e dai tre interpreti protagonisti, Windfall è un gioco sofisticato e gratuito; un thriller fatto di attese e supposizioni, più che d'azione, in cui la deflagrazione finale arriva in modo tanto inatteso quanto inevitabile.
La vera protagonista di Windfall è la magnifica casa tra i frutteti californiani (basta un giro su internet per capire che si trova nella contea di Ojai, a nord ovest di Los Angeles) in cui va in scena la guerra psicologica fra tre protagonisti. Un paesaggio verdeggiante, un giardino con muri di pietra grezza e vialetti, una costruzione esempio di architettura organica tipicamente americana, bianca, con muri intonacati, vetrate, ampi spazi. Fin dalla prima scena, dopo i titoli di testa inusitatamente lughi sopra un'immagine fissa, la macchina da presa la filma a distanza, con una panoramica geometrica, anticipando il tono dell'intero film: una sospensione del tempo, una presenza inquieta ed estranea nello spazio.
L'uomo protagonista di Windfall, il ladro per caso che finisce per diventare un sequestratore, ha il fisico fuori scala di Jason Segel, la sua aria bonacciona e disadattata, perfetta per il ruolo di spalla capace di farsi protagonista, come in L'amico del cuore: è lui stesso, svagato e disinteressato, che sembra guardare questa casa che non gli appartiene e nella quale figurerà come un intruso. Il confronto/scontro con i proprietari, l'uomo d'affari milionario Jessie Plemons (solitamente interprete di figure dimesse, qui al contrario spaccone e presuntuoso) e la moglie Lily Collins, che dietro l'aspetto di donna di classe nasconde un dolore che il marito non è in grado di comprendere, fa emergere la progressiva incapacità di ciascun personaggio di aderire al posto che occupa nel mondo, alla maschera che ha scelto di indossare.
A partire da questo elemento illusorio - a cui contribuiscono soprattutto le prove "fuori parte" dei protagonisti maschili - il thriller scritto da Justin Lader e da Andrew Kevin Walker (l'autore di Seven, giusto per inquadrare le cose) lavora su più livelli, sullo spazio, come detto, ma anche sul tempo (il tempo dell'attesa), sulle traiettorie di sguardo, sulle ragioni da non svelare e sui segreti che in qualche modo emergono.
Il meglio il film lo dà proprio nei momenti in cui i tre personaggi, che sono nemici e in qualche modo anche alleati (soprattutto il ladro e la moglie dell'imprenditore, uniti dall'impossibilità di realizzare la propria felicità), si muovono, si nascondono, si confrontano come pedine inconsapevoli delle proprie azioni. Se inevitabilmente nel finale gli eventi si raggruppano e accelerano lo stallo, è perché Charlie McDowell - che pure si dimostra un regista con una mano sicura e controllo razionale della materia - non è Michael Haneke, e dunque la sua rappresentazione del gioco a tre all'interno di una casa si chiude con una scelta puramente narrativa, con una svolta inattesa e una simbologia al contrario piuttosto ovvia.
Poco importa, in fondo: pur restando al livello di un cinema indie pensato come un capriccio dei suoi protagonisti, Windfall ha la capacità, oggi, di costruire una trama in cui gli elementi del thriller si rivelano puri McGuffin alla Hitchcock (non sveliamo quali, ovviamente) e la sostanza delle relazioni messe in campo - il dramma dei destini individuali, le incomprensioni fra le persone, la ferocia che regola i rapporti sociali e umani - si rivela soprattutto nei movimenti attenti e freddi della macchina da presa e nella scansione precisa, monotona del montaggio.
Come un panino di McDonald: un film ben confezionato, facile, ma che alla fine non ti da nessun nutrimento. Un triller ambientato in una villa di campagna che scorre via in modo fluido, ma che a ben vedere si basa su trovate improbabili e facilonerie necessarie a sorreggere la trama (osservate, per esempio, la scena finale: esistono molti metodi forensi utili per trovare residui di polvere da sparo [...] Vai alla recensione »
Bel film di genere home invasion con la protagonista di Emily in Paris e Jesse Plemons di Breaking bad e il potere del cane. A tratti comico e grottesco e a tratti può sembrare noioso ma è la premessa per la mezz'ora finale dove avvengono colpi di scena sorprendenti.
Solo quattro attori e una villa per scenario eppure il film riesce ad essere interessante grazie alla bravura degli attori e una sceneggiatura sottile. Anche nei momenti apparentemente morti c'è sempre una leggera tensione
Quattro attori una lussuosa villa come unico scenario eppure il film sa essere interessante grazie alla bravura degli attori e di una sceneggiatura sottile.molti momenti apparentemente morti sanno creare una buona tensione.
Thriller "sofisticato" in quanto sottili giochi psicologici accompagnano la visione svelando pian piano un sottobosco di infelicità e frustrazione riguardante tutti e 4 i personaggi, chi più chi meno.Musiche molto "Hitchcockiane", trama non troppo "Hitchcockiana" ma inevitabilmente si rifà al grande maestro per struttura e dialoghi.Visione piacevole, forse un pò troppo lenta, finale ottimo!
Ho esitato a lungo prima di vedere questo film perchè la sintesi della vicenda mi faceva supporre un film da interni claustrofobico e ripetitivo, invece il girato si svolge prevalentemente all'aperto in una bellissima casa di campagna dove un ladro piuttosto indeciso (all'inizio addirittura presentato come padrone di casa) si trova suo malgrado a svolgere il ruolo di rapinatore verso [...] Vai alla recensione »
Un uomo penetra nella casa di vacanza di un milionario, credendolo assente: la situazione degenera quando il padrone di casa e la moglie arrivano inaspettatamente e lo sorprendono all'interno. Compromesso, il ladro avrà bisogno di una grossa somma di danaro per sparire e di un po' di tempo per ottenerla: ai tre non resta che aspettare. In questo huis-clos di necessità - perché concepito durante la [...] Vai alla recensione »
Un uomo irrompe in una villa per svaligiarla. È la casa delle vacanze di un miliardario arrogante il quale inaspettatamente decide di andare a trascorrervi un paio di giorni con la remissiva moglie. Il ladro, che era sul punto di andarsene, si trova costretto a cambiare i piani, prendendo la coppia in ostaggio e chiedendo un ri- scatto. Con vari colpi di scena che sono il piatto forte di un thriller [...] Vai alla recensione »