Anno | 2010 |
Genere | Biografico, |
Produzione | Francia, Germania |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Olivier Assayas |
Attori | Edgar Ramirez, Alexander Beyer, Anna Thalbach, Susanne Wuest, Julia Hummer Nora von Waldstätten, Farid Elouardi, Katharina Schüttler, Udo Samel, Alexander Scheer, Alexander Yassin, Karl Fischer, Christoph Bach, Jule Böwe, Alejandro Arroyo, Timo Jacobs, Yanillys Perez, Istvan Szori, Olivier Cruveiller, Nicolas Briançon, Jean-Baptiste Malartre. |
Tag | Da vedere 2010 |
Distribuzione | da definire |
MYmonetro | 3,14 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 29 agosto 2014
La storia di Ilich Ramirez Sanchez, che per due decenni è stato uno dei terroristi più ricercati del pianeta. La serie ha ottenuto 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 1 candidatura agli European Film Awards, 3 candidature e vinto un premio ai Cesar, Al Box Office Usa Carlos - Prima parte ha incassato 367 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
|
Carlos - Prima parte - La trama
Londra, 1973, dopo aver combattuto in Giordania per la causa palestinese Ramirez Sanchez comincia una serie di attacchi terroristici nella capitale britannica senza precedenti. Da lì si sposta in Francia sotto il comando di militanti libanesi e diventa "Carlos". Azioni clamorose, come la presa dell'ambasciata Francese a L'Aia con soldati giapponesi come ostaggi, generano un interesse crescente nei suoi confronti da parte delle autorità e contemporaneamente ne aumentano lo status tra le organizzazioni in cui lavora, fino a che dallo Yemen non arriva l'ordine clamoroso di prendere il ostaggio in numero uno dell'OPEC durante una conferenza viennese.
Carlos è il nome in codice di Ilich Ramírez Sánchez, terrorista mercenario filopalestinese di origini venezuelane (ma attivo più che altro in Europa), autore di alcune tra le più violente stragi degli anni '70 e al centro di una gigantesca caccia all'uomo della polizia. Carlos è bello, prestante e furbo. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina lo prende con sè e lui fa carriera velocemente grazie al sangue freddo e al carattere, almeno fino al clamoroso assalto al quartier generale dell'OPEC nel 1975, quando riuscì a sequestare sessanta ostaggi e scappare con loro in un DC-9 fornito dalla polizia. Quell'operazione però è anche l'inizio della fine dei rapporti con il FPLP e l'inizio della peregrinazione che nel giro di vent'anni lo porterà in carcere.
Ultimo innesto di una fortunata serie di film europei, per il cinema e per la tv, che affrontano con epica, gusto e forte senso dell'intrattenimento gli anni di piombo (non in senso temporale stretto ma in senso lato), leggendo le vite e le opere dei più noti villain della cronaca, Carlos non si distacca per stile, toni e approccio dai suoi predecessori.
M'aspettavo molto di più, visto il tenore delle recensioni, da questo "Carlos" di Assayas: già mi pregustavo un solido "Romanzo criminale" d'ambientazione internazionale ... e invece ciccia. Per carità, è un film tecnicamente ineccepibile (tra l'altro girato in 2.35) e solidamente interpretato, ma nella sostanza è un biop [...] Vai alla recensione »
in DVD dura 2 ore e mezzo,forse la miniserie tv risulta più descrittiva,però non è stata pubblicizzata la messa in onda su rai4 ,quindi ho visto questo film in dvd , devo dire ottimamente girato,nonostante ovviamente il contenuto della storia,trattandosi della biografia presunta di un terrorista,con tanto di avvertimento all'inizio su alcune parti romanzate,ma dico se si voleva fare un film sul reale [...] Vai alla recensione »
Film francese di buon livello. Racconta, in pratica, di quanto è inutile rivoltarsi all'ordine costituito, finendo, sempre, male. La lunghezza del film è giustificata da una seconda parte esplicativa, mentre la prima parte è soprattutto di azione.
Un film che ti tiene alla sedia per 2 ore e mezza ha i suoi meriti. Ben girato, specie se si ascolta in lingua originale, con tutti i soggetti che parlano nel loro lingua nazionale. Non ci sono prese di posizione. E' crudo e per questo ha il merito di essere volutamente didascalico, anche se un film sempre presente. Lo consiglio vivamente.
Parmi toutes les bizarreries qui découlent de l'exclusion de Carlos de la compétition cannoise, en mai, on peut retenir qu'Edgar Ramirez n'a pas reçu le Prix d'interprétation masculine. L'injustice est plus flagrante en découvrant cette version qu'Olivier Assayas a montée pour le grand écran. La puissance de l'acteur - vénézuélien, comme son modèle - éclate avec encore plus de force.
Into a bit-stream world of 140-character communiqués, where two-hour movies are deemed tedious before the house lights go down, comes a defiant "Carlos." This hypnotic and sprawling five-hour-plus piece of cinematic genius from master French filmmaker Olivier Assayas lets its socio-geo-political tensions twist through two decades, beginning in the '70s, when the infamous, Venezuela-born international [...] Vai alla recensione »