Titolo originale | Flatliners |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, Fantascienza, Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Niels Arden Oplev |
Attori | Elliot Page, Diego Luna, Nina Dobrev, James Norton, Kiersey Clemons Kiefer Sutherland, Charlotte McKinney, Beau Mirchoff, Steve Byers, Tyler Hynes, Madison Brydges, Jacob Soley, Anna Arden, Miguel Anthony, Jenny Raven, Wendy Raquel Robinson, Lisa Codrington, Emily Piggford, Martha Girvin, Taylor Trowbridge, Nadine Whiteman Roden, Richard Young (II), Mary Grant, Stefano DiMatteo, Jimi Shlag, Natasha Bromfield, Daniela Barbosa (II), Jelena Savic, Brian King (IV), Ali Schwartz, Dallas Poynter, Avery Bederman, Danny Gallagher, Jessica Rose (III). |
Uscita | giovedì 23 novembre 2017 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,48 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 novembre 2017
Un gruppo di studenti sperimenta l'esperienza della pre-morte ma le cose, piano piano, diventano sempre più pericolose. In Italia al Box Office Flatliners - Linea mortale ha incassato 594 mila euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Quante volte ci interroghiamo sulla vita oltre la morte? Cinque studenti di medicina del Trinity Emmanuel Medical Center, nella speranza di trovare una risposta, si avventurano in un esperimento audace ma pericoloso. L'idea è dell'ambiziosa studentessa Courtney Hall che riunisce i suoi compagni in un laboratorio del seminterrato dell'università: ognuno di loro a turno si stende sul lettino lasciando che gli altri gli fermino il cuore. In quella breve ma angosciante esperienza di premorte, anche i più scettici assistono agli effetti del risveglio delle funzioni cerebrali oltre alle potenzialità della scoperta scientifica. Ma nessuno considera le controindicazioni. Al ritorno dal viaggio nell'aldilà, i ragazzi sono tormentati da tremende allucinazioni, immagini di un passato che lascia tracce nel presente, ricordi rimossi che ritornano a galla.
L'esperienza di premorte può diventare un viaggio di non ritorno se non si decide di fare i conti con il passato.
Il regista danese Niels Arden Oplev firma Flatliners - Linea mortale, remake dell'omonimo film di Joel Schumacher del 1991. Oltre alla storia, i due film condividono lo stesso produttore, Michael Douglas, l'attore Kiefer Sutherland, ora nel ruolo del Dott. Nelson Wright, e la morbosa curiosità per la vita oltre la morte. Il regista noto per Uomini che odiano le donne (2009), l'adattamento del noir di Stieg Larsson, persegue sulla via del thriller in questo film di fantascienza ai limiti dell'horror. Sceneggiato da Ben Ripley, Flatliners è sorretto da una squadra di giovani attori tra cui spicca Ellen Page nel ruolo della studentessa Courtney Hall, capofila dell'esperimento. "Voi non siete qui per diventare medici di campagna ma per oltrepassare i limiti della conoscenza umana", Courtney tiene bene a mente la frase del loro professore.
L'ambiente altamente competitivo delle università americane, la scenografia di vetro e acciaio, la ricerca oltre i confini della scienza, Flatliners ci conduce attraverso un universo improntato a innovazione, tradizione ed esclusività che il regista cerca di rendere quanto più realistico possibile. Un intenso lavoro di ricerca ha preceduto la scrittura del film perché la storia fosse verosimile nonostante lo sfondo di fantascienza. Eppure l'equilibrio tra realtà e finzione sorretto dalla suspense del thriller finisce per spezzarsi nella monotonia di una sceneggiatura ripetitiva. Nemmeno qualche breve scena horror riesce a risollevare l'impresa che sembrava potenzialmente promettente.
Infine, sorprende come l'esplorazione di uno dei grandi misteri della vita parta dalle ambizioni della scienza per sfociare nelle pieghe della morale. Al ritorno dall'esperimento di premorte, i ragazzi soffrono di allucinazioni che li riportano di fronte agli errori del loro passato, ai sensi di colpa repressi, agli incubi rimossi. Sembrerebbe che soltanto assumendosi le proprie responsabilità, rettificando il passato, si abbia qualche speranza di uscire dalle zone d'ombra dell'inconscio in cui altrimenti si rimarrebbe intrappolati. Ed è proprio in quelle sabbie mobili dell'io che il regista vuole far sprofondare lo spettatore, approfittando del suo impatto emotivo di fronte ai meandri della coscienza piuttosto che della sua curiosità per la ricerca scientifica.
Quante volte ci interroghiamo sulla vita oltre la morte? Cinque studenti di medicina, nella speranza di trovare una risposta, si avventurano in un esperimento audace e pericoloso. Interrompendo il proprio cuore per brevi periodi di tempo, ognuno provoca a se stesso un'esperienza di premorte. Mentre la ricerca diventa sempre più pericolosa, i ragazzi sono costretti ad affrontare i peccati delle loro vite precedenti, oltre a doversela vedere con le conseguenze paranormali causate dallo sconfinamento nell'aldilà.
Il regista danese, Niels Arden Oplev, noto per Uomini che odiano le donne (2009) rimane sul filo del thriller con il remake di Linea mortale - Flatliners di Joel Schumacher del 1991.
A garantire un continuum tra i due film non è solo la trama, ma il produttore Michael Douglas e l'attore Kiefer Sutherland, sebbene abbia perso il ruolo principale del film originale. Ma è soprattutto la sfida dell'uomo a spingersi oltre i mortali limiti che, in assenza di risposte, continua a mantenere viva la curiosità. "Il film è un viaggio verso l'ignoto. - spiega il regista - È estremamente temerario mettere la propria vita in pericolo per esplorare ciò che si trova nell'aldilà contando di farsi resuscitare dai propri amici".
La tracotanza, tuttavia, ha le sue conseguenze. I cinque studenti "ritornano dal regno dei morti dotati di maggiori capacità; l'esperienza diventa allora per loro un accesso diretto all'eccellenza... Ma c'è un prezzo da pagare per questo", continua il regista. Interrogarsi sul futuro porta anche a confrontarsi con il proprio passato, risvegliare i propri demoni, imparando così che non è mai troppo tardi per riparare gli errori. Niels Arden Oplev esalta l'ambizione smisurata dei giovani studenti nell'ambiente ipercompetitivo della medicina che non solo per curiosità o sfida personale si prestano all'esperimento: provare l'esistenza dell'aldilà onorerebbe loro della gloria di aver riportato la scoperta scientifica del secolo. Come ricorda uno degli studenti, "non sono lì per diventare medici di campagna ma per oltrepassare i limiti della conoscenza umana".
L'autore danese del primo capitolo della trilogia Millennium, adattamento del successo letterario di Stieg Larsson, e delle serie Mr. Robot e Midnight, Texas, infonde questo thriller americano della sua sensibilità europea puntando su una rosa di promettenti giovani attori. Tra tutti spicca il nome di Kiersey Clemons che con Dope aveva sorpreso il Sundance e ricevuto il premio del pubblico al festival di Deauville nel 2015. Particolare attenzione è da dedicare anche alla performance di Ellen Page che nel ruolo di Courtney, lacerata da un passato traumatico e intrigata dal fascino dell'ignoto, si fa capogruppo del laboratorio. Allo stesso modo Diego Luna, Nina Dobrev e James Norton fanno sperare che valga la pena di aver resuscitato il film originale.
Sul postulato fantascienza/finzione riposa, dunque, la sceneggiatura di Ben Ripley che però non perde mai di vista la verosimiglianza, comprovata da un intenso lavoro di ricerca. In perfetta sintonia con il regista: "Ci ho visto l'occasione di fare un film che avesse tutta la tensione e la suspense di un thriller ma anche la profondità, la credibilità, il realismo", Niels Arden Oplev promette di non giocare troppo con la realtà.
Premetto che prima di vedere Flatliners del 2017 ho rivisto la versione del 1990 con la Roberta,Sutherland,Bacon e la stupenda regia di Joel Schumacher.Qui,ora la regia del danese Olven("Uomini che odiano le donne")non e'male su!..Non mi ha fatto addormentare!e non e'poco!Merito dei giovani attori tutti piuttosto bravi.La storia e'quasi identica all'originale.
Gli attori sono degli ottimi professionisti, anche se nessuno eccelle, bravo il regista nel conservare un minimo di suspense anche quando la sceneggiatura cade nell’ovvio. Peccato che uno spunto così interessante quale l’esperienza pre-morte sia ripreso in questo remake senza nulla aggiungere all’originale del 1990 ed esaurisca nella prima mezz’ora il [...] Vai alla recensione »