Anno | 2008 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Jonas Åkerlund |
Attori | Dennis Quaid, Ziyi Zhang, Peter Stormare, Patrick Fugit, Eric Balfour, Clifton Collins Jr. Lou Taylor Pucci, Chelcie Ross, Liam James, Barry Shabaka Henley, Paul Dooley. |
Uscita | venerdì 6 febbraio 2009 |
Distribuzione | Moviemax |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,03 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 17 ottobre 2011
Un detective da poco vedovo deve indagare in una serie di inquietanti delitti connessi con i biblici cavalieri dell'apocalisse... In Italia al Box Office The Horsemen ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 734 mila euro e 420 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Un vassoio contenente dei denti umani ritrovato al centro di un lago ghiacciato segna l'inizio di una serie di efferati delitti che sembrano portare la stessa firma. Il detective Breslin, specializzato in odontologia foreste, viene chiamato a seguire il caso. Vedovo e padre distratto di due figli maschi, il poliziotto s'immerge nelle indagini che lo portano alla scoperta di una setta che agisce secondo un cerimoniale ispirandosi ai quattro cavalieri dell'apocalisse, portatori di rovina e distruzione.
Abbandonato l'allucinato e chimico scenario di Spun - l'esordio in lungo che puntava le luci su un gruppo di balordi delinquenti - Jonas Åkerlund torna al cinema con un thriller psicologico vagamente horror per esplorare la mente umana e il sottobosco lussurioso di una città alla deriva. Smessi gli abiti da regista di videoclip che avevano contraddistinto anche il linguaggio filmico di Spun (per chi non lo sapesse l'autore svedese ha diretto, tra gli altri, "Smack My Bitch Up" dei Prodigy, "The Everlasting Gaze" degli Smashing Pumpkins e "Music" di Madonna), Åkerlund confeziona un film in maniera rigorosa, duettando ora con il paesaggio innevato e verginale del Canada, ora con le insanguinate e terrificanti scene del crimine virate nei colori dei quattro cavalieri.
L'incastro di eventi mantiene alta la suspense e incita lo spettatore a tentare di risolvere un rebus dove gli elementi religiosi e le citazioni dalle sacre scritture contrastano con la componente erotica del film. La tecnica di bondage nota come "sospensione" - che pur trae le sue origini da antichi rituali - sembra fornire al regista una spettacolare scena del crimine più che servire ai fini narrativi, ma allo stesso tempo riesce nell'intento di fuorviare lo spettatore dalla soluzione più logica degli omicidi seriali.
Il misurato Dennis Quaid, che già si era confrontato col ruolo del poliziotto, è a suo agio nei panni del detective scrupoloso e accigliato mentre Ziyi Zhang, nella sua apparente innocenza, sembra rifarsi all'espressione che ci aveva donato ne La foresta dei pugnali volanti e in The Banquet.
Sebbene non manchi di un'egregia messa in scena e di una trama fitta e lineare, a conti fatti The Horsemen si indebolisce di fronte al movente perdendosi in un finale moralistico.
Film di buoni propositi, comincia bene ma a mano a mano che prosegue si perde. Come ha detto qualcun altro, mancano gli approfondimenti (perché i cavalieri dell'Apocalisse? Boh!). Ci sono poi diverse scontatezze ed elementi assurdamente inspiegati, ad es. il ruolo della ragazza orientale non si capisce bene come nasce e soprattutto il rapporto che lega i 4 cavalieri è appena accennato e rimane praticamente [...] Vai alla recensione »
The Horsemen rappresenta uno di quei casi in cui si punta più all'impatto estetico che al resto. In effetti, la regia e la fotografia fanno un buon lavoro, riuscendo a combinare atmosfere contrastanti, un po' di suspense, e un'estetica ben curata, a partire dai colori. Peccato che tutto il resto sia un misto di citazionismo sprovveduto (Seven in primis) e di sceneggiatura [...] Vai alla recensione »
Quanti film hanno l'arroganza di presentarsi come psicologici e lasciano veramente il segno senza essere diretti da Lynch, Von trier o Nolan? Pochi, e lo sanno, per cui mescolano horror e thriller tanto per riempire i minuti con qualche sussulto e magari un divo (si pensi a De Niro negli scadenti Nascosto nel buio e Godsend). Qui è differente, il regista, tra l'altro passato da batterista [...] Vai alla recensione »
Aidan Breslin (Dennis Quaid) è un detective di polizia,incaricato di indagare su una serie di orribili omicidi che terrorizzano New York. Purtroppo il suo mestiere lo allontana sempre più ai due giovani figli,rimasti senza madre,dopo la morte della donna. Breslin soffre di questa condizione famigliare agitata,ma si trova sempre più profondamente coinvolto nell'indagine sui [...] Vai alla recensione »
Film piatto, banale, patetico e assolutamente prevedibile e senza una trama ben definita. Se fosse stato sviluppato un po meno frettolosamente forse ne sarebbe uscito fuori qualcosa di guardabile.. gia dalle prime battute si capisce che la matta è la cinesina poi il resto è del tutto illogico. Due ore buttate via
Pessimo quanto pretenzioso film. Mette nel calderone troppi elementi per poi perdersi in un finale moralistico assurdo. Veramente orribile.
UN PASTICCIO INDESCRIVIBILE, QUAID AL MINIMO SINDACALE, REGIA BANALISSIMA, SCENEGGIATURA PENOSA (BISOGNEREBBE PROIBIRE GLI INTERMEZZI FAMILIARI, PUNTUALMENTE SCONTATI, QUI PEGGIORATI DAL PEGGIORE DEI COINVOLGIMENTI). POLLICE GIU'
Un altro film del genere "occasione mancata". Sì,c'erano le basi per un nuovo "Seven",ma forse è mancato l'apporto di uno sceneggiatore in grado di dare il "tocco magico". Peccato. Bè,una domanda al regista:chi ha innalzato sulla sospensione il ragazzo,nella scena pre-finale, a teatro? Buonanotte.
.......poteva essere un gran bel FILM,L'INIZIO NENTE MALE DAVVERO,POI SI è PERSO NEI MEANDRI DELLA MENTE DEL REGISTA?!?!TROPPI INTERROGATIVI,SOPRATUTTO IL XCHè SE QUALCUNO LO HA CAPITO,Me LO DICA,LE COSE DA SALVARE? FORSE LE MORTI BRUTALI,MA "SAW" insegna.
Partiamo dal semplice fatto che la sceneggiatura di questo film non esiste,come non esiste la recitazione di Quaid,mai così fuori parte,non esistono poi neanche nuove immagini,basta ricopiare male Seven,oppure la saga di Saw,non esiste neppure la tensione emotiva,i killer uccidono,ma poi si uccidono o finiscono in galera a confessare volutamente perchè fa parte di un piano,non esistono [...] Vai alla recensione »
Non ho visto il film, ma leggendo la recensione di Tirzia Bonifazi mi ha divertito molto il lapsus lapis "specializzato in odontologia foreste". Non me ne voglia l'autrice
Il film si mostra ricco di suspace ed è pieno di colpi di scena con ambientazioni cupe davvero ben fatte. Ottimo è il cast con un grande Dennis Quaid ed una inquietante Ziyi Zhang e la trama è davvero interessante! Che dire: The Horsemen è un thriller psicologico assolutamente da vedere, altro che scontato, superficiale e banale come ho letto in giro.
Peccato un bell'inizio che lasciava ben sperare, poi un finale non solo deludente, ma che sembra appicicato per far piacere a qualcuno , e vorrebbe anche avere un qualche insegnamento educativo e morale, da dimenticare.
Personalmente adoro lo stile di Akerlund e il mood che riesce a trasmettere con le sue opere (penso di averle viste quasi tutte: corti, spot, videoclips, films). Certo non è una pellicola per tutti. Se vi soffermate sul piano della trama, se non riuscite ad immergervi totalmente e a godere dei potenti stati d'animo che quest'opera d'arte è in grado di trasmettere, non vi piacerà.
Film del genere thriller poco interessante e convincente per l'argomento di cui tratta ossia i cavalieri dell'apocalisse.Il film all'inizio sembra interessante o intrigante ma pian piano si perde per concludersi in modo banalmente scontato.Complessivamente film piu' che discreto.Voto 6+
come spesso accade in questi film l' inizio dura un po' troppo rispetto alle aspttative dando l idea di nn decollare mai. Finalmente poi il film gira e secondo me anche molto bene. Sono stato sfortunato perche' dopo la "cinesina" avevo immaginato che il figlio fosse.. be nn continuo per coloro che n hanno visto il film. Detto wuesto pero' il mio giudizio resta favorevole e positivo proprio per la "novita'" [...] Vai alla recensione »
Devo ammettere che invece come thriller a noi è piaciuto, con le sue sbavature e depistazioni certo, ma comunque resta una pellicola che CONSIGLIO! Ci sono tutti gli elementi x un buon thriller: scene che sconfinano nell'horror (Saw insegna); buon ritmo; ottima prova degli attori protagonisti; dialoghi discreti e mai banali; montaggio e fotografia che tengono lo spettatore davanti allo schermo, fino [...] Vai alla recensione »
Niente di che....mi aspettavo un film diverso, più avvincente, invece si tratta di un trhiller blando, con un finale altamente inverosimile e comico.... Non mi è piaciuto!!
Partiamo dal semplice presupposto che la sceneggiatura di questo film non esiste,troppe cantonate,troppe stupidaggini,la recitazione non esiste,Quaid mai così fuori ruolo,l'assassino non esiste,prinmo si capirebbe dopo pochi minuti,secondo,non uccide,o si uccide,o và in galera perchè fa parte del piano e non si chiede il perchè,forse per ebetismo,le immagini del film non esistono,basta guardare Seven [...] Vai alla recensione »
e dopo Seven...venne Resurrection...e dopo Lambert,Quaid nel fango....usare il libro dell'Apocalisse x farsi ascoltare da genitori troppo disattenti per la full immersion nelle scartoffie?Mi sembra un po' troppo..e scampar alla morte xkè papà disperato si libera dalle catene?Banale....Akerlund farebbe meglio a tornar a collaborare x la musica....e il collega di Quaid da quale film di mafia l'hanno [...] Vai alla recensione »
Detective vedovo e padre assente (Dennis Quaid), indaga su una serie di omicidi stravaganti (i cadaveri vengono appesi ai ganci secondo la tecnica sado-maso della sospensione) nel freddo e asettico Canada. Gli assassini hanno a che fare con una setta che cita l'Apocalisse di Giovanni. Dai divini videoclip per Prodigy e Madonna all'infernale poliziesco biblico alla Seven per Jonas Åkerlund, regista [...] Vai alla recensione »
Fra chi pratica piercing e connesse, più perforanti masochismi alla moda, c'è chi punta all'estremo, fino a farsi agganciare le carni a quello che pare - ai non-iniziati - solo uno strumento di tortura. Così avrà il pungente piacere della sospensione da terra. Ognuno ha diritto ai suoi svaghi. Nella ricerca di uno spazio dove la tv non possa (ancora) arrivare, il cinema si lancia su questi lati insoliti [...] Vai alla recensione »
"Les Cavaliers de l'Apocalypse": du déjà-vu, qui sonne faux Flic, père démissionnaire depuis la mort de sa femme, Edian Breslin (Dennis Quaid) se voit confier la résolution d'une série de meurtres abominables, dont il découvre progressivement qu'ils sont reliés entre eux. A l'origine, une association de quatre malfaiteurs qui reprend à son compte la mythologie de l'Apocalypse.