Anno | 1999 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Durata | 89 minuti |
Regia di | Vincenzo Salemme |
Attori | Mandala Tayde, Biagio Izzo, Maurizio Casagrande, Carlo Buccirosso, Tosca D'Aquino Enzo Cannavale, Antonio Casagrande, Nando Paone, Sergio Vastano, Vincenzo Salemme, Umberto Bellissimo, Francesca Antonelli, Stefano Pesce, Bruno Arena. |
MYmonetro | 2,63 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 6 febbraio 2018
A causa di un trapiano di cornea, un uomo si trova innamorato del vedovo della donatrice.
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CONSIGLIATO NÌ
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Presunta rivelazione, il teatrante (modesto) Salemme è una sorta di ipocondriaco del cinema miracolato da Cecchi Gori. Dopo un trapianto di cornea, il protagonista si ritrova innamorato del vedovo della donatrice. Soggetto da barzelletta sui carabinieri. Una barzelletta troppo lunga.
"AMore a Prima vista"(Vincenzo Salemme, anche autore del soggetto e della scneggiatura, 1999)che qui realizzanva il suo secondo film, ci parla di un trapianto di cornea(occasione di partenza della commedia), dove la cornaa donata al figlio del boss era quella della defunta moglie del maggiore dei carabinieri, di cui(nel sogno, beninteso)l'uomo si innamora.
Sboccia l'amore tra un Boss e un Maggiore dei Carabinieri, a causa di un trapianto di cornee. C'è una certa simpatica ironia di fondo ma complessivamente la sceneggiatura non riesce a fare il salto di qualità. Ad un certo punto ci si affeziona di più ai personaggi di contorno,come Batman,Sandokan,la disperata madre del camorrista ed uno psicopatico Caccavale, che indubbiamente [...] Vai alla recensione »
Una delle prime commedie del buon Salemme. Si tende al grottesco pesante,con qualche buona battuta e qualche simpatica gag. Non resterà nella storia,ma alcuni personaggi fanno simpatia come Batman,Sandokan e la madre del boss. L'equivoco viene prolungato troppo a lungo,ma Cipolletta e Boss Bruno danno vita a situazioni abbastanza esilaranti,ed in fondo il fulcro del film è un amore [...] Vai alla recensione »
Divertente, mai volgare...ricco di battute perfette e azzeccate...difficilmente un film comico è così forte sotto tutti gli aspetti...niente di più lontano dai De Sica e Boldi vari ed eventuali... Per piacere a me un film del "genere" deve davvero essere perfettamente espressione del genere! Oppure bisogna essere nati nel Sud.
La seguanda pelicula(era el ano 1999)de Vincenzo Salemme, actor, escenarista y director de pelicula napolitan, con larga experiencia teatral con los"grandes"de la traicion teatral napolitana(de Filippo y otros/as)habla de un amor"raro"porque filtrado de los ojos donados de una mujer muerta en un accidente de carro a un viceboss (o mejor dicho hjio de un boss napolitan.
Il solito Salemme: volgare e limitato, alla lunga insopportabile. Il film sembra una barzelletta da caserma, una brutta barzelletta. Ritmo sonnolento, comicità sistematicamente da quattro soldi, stupidità. Spettacolo imbarazzante che depone a favore della bruttezza diffusa del cinema italiano attuale. Purtroppo.
Comincia con un trapianto d'organi, alla maniera di almeno un paio di film di Pedro Almodóvar, Amore a prima vista, scritto e diretto da Vincenzo Salemme. E finisce con una raffica di "citazioni" da altri film. Per esempio dal Laureato, con la fuga dalla cerimonia di nozze. Poi da A qualcuno piace caldo, con il mariuolo Salemme che dice al carabiniere Maurizio Casagrande che vuole sposarlo: "Ma sono [...] Vai alla recensione »
Anche nella farsa napoletana uno strizzacervelli ci sta bene. Terapia e "mozzarelle: si stende sul lettino Bruno Garammone, futuro boss dei boss, che si è sottoposto al trapianto di cornee e ora guarda il maggiore dei carabinieri Fortunato Cipolletta con gli occhi dell'amore. Lo imita l'ufficiale dell'Arma, vedovo inconsolabile della donatrice. In sala d'aspetto ruggisce Enzo The Cannibal, quel Cannavale [...] Vai alla recensione »
Andrebbe inflitta una multa ai film che continuano a usare, variamente rielaborata, l'immortale battuta di A qualcuno piace caldo: Nessuno è perfetto. Alla tentazione non ha resistito, purtroppo, neanche Vincenzo Salemme, al suo secondo film dopo l'exploit di L'amico del cuore. Squadra che vince non si cambia: e infatti l'attore-regista riunisce di nuovo la consolidata équipe di attori e tecnici, sostituend [...] Vai alla recensione »
In Amore a prima vista di Vincenzo Salemme (campano, 42 anni, già autore de L'amico del cuore), un delinquente e un maggiore dei carabinieri del reparto catturandi, coetanei, s'innamorano: il fatto che al primo siano state trapiantate le cornee della moglie del secondo morta in un incidente dovrebbe in parte spiegare la passione. Anzi, il colpo di fulmine: un giorno l'ufficiale vedovo porta a spasso [...] Vai alla recensione »
Un'idea buona, un intreccio con qualche invenzione e uno sviluppo i situazione mediocre intorno a la "fiamma del peccato" d'omosessualità nell'ambiente macho e colorito della mala di lusso napoletana. Un trapianto di cornea fa da scintilla tra un boss e un maggiore dei carabinieri. Secondo film di Salemme scrittore-regista-protagonista, d'impianto teatrale.
Sotto lo strato delle differenze superficiali il secondo film di Vincenzo Salemme, Amore a prima vista, riprende la stessa formula del precedente L'amico del cuore: un paradosso basato su un pretesto chirurgico innesca una commedia degli equivoci, che si risolve in una serie di sketch. Salemme è Bruno, figlio di un boss della mala italoamericana e notorio sciupafemmine.