Titolo originale | Ransom |
Anno | 1996 |
Genere | Poliziesco, |
Produzione | USA |
Durata | 121 minuti |
Regia di | Ron Howard |
Attori | Lili Taylor, Mel Gibson, Gary Sinise, Rene Russo, Delroy Lindo, Brawley Nolte Donnie Wahlberg. |
Uscita | giovedì 16 gennaio 1997 |
Tag | Da vedere 1996 |
Distribuzione | Buena Vista International Italia |
MYmonetro | 3,57 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 5 settembre 2017
Tom Mullen (Gibson) possiede una linea aerea, è un uomo di grande successo, deciso e d'azione. Gli rapiscono il figlio di dieci anni. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, Al Box Office Usa Ransom - Il riscatto ha incassato 135 milioni di dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Tom Mullen (Gibson) possiede una linea aerea, è un uomo di grande successo, deciso e d'azione. Gli rapiscono il figlio di dieci anni (interpretato da Brawley Nolte, figlio di Nick). Si viene a sapere quasi subito che il rapitore, insieme ad altri complici, è un poliziotto deluso e invidioso di Tom. Alla richiesta del riscatto il padre, mettendosi contro tutti, dall'FBI alla moglie, dichiara in televisione che non pagherà e che userà quei cinque milioni di dollari per dare la caccia ai rapitori, "per tutta la vita". Da quel momento è un susseguirsi di colpi di scena mai prevedibili. Finalmente un film autenticamente d'azione e d'emozione, senza esplosioni al rallenty, senza paradossi alla Schwarzenegger e senza qualche entità visionaria che salti fuori. Si potrebbe dire storia vecchia maniera. Ne sentivamo il bisogno. Si tratta di un remake di un film del 1956, Il ricatto più vile, con Glenn Ford. Ron Howard è una delle poche "sicurezze" del cinema degli anni Novanta: racconta delle storie e le racconta bene.
Il figlio di un proprietario di una compagnia aerea viene rapito. I rapitori chiedono un riscatto di due milioni di dollari per liberare il piccolo. Dopo aver usufruito dell'aiuto dell'FBI, il padre del ragazzo decide di fare di testa sua. Un buon thriller che riesce a tenere un ottimo ritmo per tutta la durata della pellicola. Non solo ci sono una serie di buoni colpi di scena ma anche un [...] Vai alla recensione »
Un film sicuramente d'intrattenimento ma ben fatto; il ritmo non cala mai e i colpi di scena sono quasi tutti riusciti e non scontati e, apparte qualche sbavatura nell'improbabile finale e un Mel Gibson a volte spaesato e incerto, il film risulta piuttosto realistico e quasi privo di esagerazioni. Ovviamente Ron Howard non si risparmia alcuni stereotipi hollywoodiani, ma a quello ormai ci siamo [...] Vai alla recensione »
Un bel film. Sono d'accordo con chi dice che sia stato sottovalutato.
A parte la solita fine del duello finale, non male. Vedetevelo!
buon film...che ti prende per tutto il tempo...alcune cose sono un po improbabili che accadano ..ma è pur sempre un film..cmq buono e recitato bn..consigliato
IL proprietario di una linea area privata, dal passato non proprio"limpido", subisce il riscatto del figlio decenne: disperazione, ricorso ad ogni mezzo possibile per salvarlo, richiesta di un riscatto pesante ma da lui"solvibile", salvo che pensa che, pur pagando il riscatto, il figlio venga ucciso comunque e in ogni caso non ci sia altra soluzione che quelle di proporre, a sua [...] Vai alla recensione »
IL proprietario di una linea area privata, dal passato non proprio"limpido", subisce il riscatto del figlio decenne: disperazione, ricorso ad ogni mezzo possibile per salvarlo, richiesta di un riscatto pesante ma da lui"solvibile", salvo che pensa che, pur pagando il riscatto, il figlio venga ucciso comunque e in ogni caso non ci sia altra soluzione che quelle di proporre, a sua [...] Vai alla recensione »
Sulla bravura di Ron Howard, Mel Gibson e Gary Sinise non si discute. Ma il personaggio da trota lessa interpretato da una René Russo vuota e inespressiva è troppo fastidioso.
All'inizio sembra il classico film di rapinamento per giunta con il protagonista (Mel Gibson) di un riccone senza scrupoli contro un gruppo in cui i soldi sono l'unica cosa importante. Fin qui, niente di veramente bello, anche se la scena del rapinamento iniziale mi piace, comunque non sembra cambiare le carte in tavola, ma qualcosa scatta. Il padre del figlio rapito decide di sua spontanea [...] Vai alla recensione »
Nel luglio del 1917 il poeta Siegfried Sassoon (James Wilby), che pure si era distinto al fronte per il suo valore, sostiene in un durissimo articolo che la guerra ancora in corso, intrapresa inizialmente per giusti motivi, si è trasformata in un insensato gioco al massacro. Per non pubblicizzare la cosa le autorità preferiscono evitare il processo e scelgono la soluzione di far internare l’ufficiale [...] Vai alla recensione »