Titolo originale | The Aristocats |
Anno | 1970 |
Genere | Animazione, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Wolfgang Reitherman |
Attori | Phil Harris, Eva Gabor, Sterling Holloway, Scatman Crothers, Gary Dubin Dean Clark, Liz English, Pat Buttram, George Lindsay, Roddy Maude-Roxby, Monica Evans, Carole Shelley, Nancy Kulp, Charles Lane, Vito Scotti, Renzo Montagnani, Melina Martello, Oreste Lionello, Corrado Gaipa, Riccardo Rossi, Emanuela Rossi (II), Cinzia De Carolis, Mario Feliciani, Renato Cortesi, Renato Turi, Wanda Tettoni, Gianni Bonagura, Solveyg D'Assunta, Angiolina Quinterno, Clelia Bernacchi. |
Uscita | sabato 1 giugno 2013 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,62 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 7 novembre 2023
Bellissimo lungometraggio a disegni animati dal ritmo sostenutissimo e ricco di personaggi azzeccati, divertenti e di facile presa sul pubblico dei pi... In Italia al Box Office Gli aristogatti ha incassato 278 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Parigi, 1910. Madame Adelaide, una ricca, eccentrica e anziana signora, ex stella del firmamento lirico, decide di fare testamento e nomina eredi dei suoi ingenti beni i suoi quattro Aristogatti: mamma Duchessa e i cuccioli Minou, Bizet e Matisse. Madame Adelaide è rimasta sola al mondo e i quattro gatti sono i suoi affetti più grandi. A margine di questa "famiglia" c'è il maggiordomo Edgar, che sarà erede alla morte degli Aristogatti. Ma l'uomo, ansioso di mettere subito le mani sulle ricchezze della signora, decide di sbarazzarsi dei concorrenti a quattro zampe. Una notte di temporale li rapisce, ma li perde per strada durante l'incontro poco piacevole con due cani randagi. Persi per le insidiose vie di una città che non conoscono, la raffinata Duchessa e i suoi vispi cuccioli provano a tornare a casa, con l'aiuto dell'aitante Romeo, un gatto vagabondo, gigione dal cuore d'oro, incontrato per caso.
Tratto da una storia di Tom McGowan e Tom Rowe, Gli Aristogatti è il primo film prodotto dalla Walt Disney dopo la morte del fondatore. Si inserisce, tuttavia, nel solco della tradizione di quei grandi classici - anche se non il migliore - inaugurati nel 1937 con Biancaneve e i sette nani. Del resto, il regista e disegnatore Wolfgang Reitherman ha sempre lavorato al fianco di Walt Disney e ne ha ereditato il timone dopo la sua scomparsa. Tradizionale è anche lo stile visivo di questo cartoon: zero computer grafica e sfondi dipinti a mano, per un'animazione raffinata e di grande classe.
Come già avvenuto con La carica dei 101 [1], altro successo di Reitherman, anche in questo film il punto di vista al centro dell'intreccio è quello degli animali, che devono difendersi dalle insidie degli uomini. Avventura, quindi, e un briciolo di suspense, conditi con tanto umorismo, cuore e musica. Quest'ultima, in particolare, gioca un ruolo strategico. Non è solo la colonna sonora il punto di forza del film, con la canzone dei titoli di testa cantata, nella versione originale, da Maurice Chevalier. La musica è soprattutto intradiegetica ed è densa di riferimenti colti: sono classiche le note suonate al piano dal piccolo Bizet - che già dal nome omaggia il noto compositore - e quelle ascoltate, amate e cantate dagli Aristogatti con la loro affezionata padrona. Ma il brusco confronto con la strada, a cui questi micetti sofisticati e altolocati non sono per niente abituati, farà scoprire loro un genere musicale innovativo e travolgente: il jazz, che sta portando scompiglio nella romantica e raffinata Parigi di inizio Novecento, elegante e suggestiva cornice del racconto, colta nel vivo della Belle Epoque. Il cuore del film, e la sua parte più riuscita, coincide con l'esibizione del quartetto di gatti amici di Romeo, gli Scat Cat, che improvvisano, in una sequenza dai colori psichedelici, una trascinante "Tutti quanti voglion fare il jazz", martellante ritornello del film.
Irresistibili sono anche alcuni personaggi. Su tutti svetta Romeo, "Er mejo der Colosseo", il gattone dalle chiare origini romane, un po' grezzo ma dalla battuta pronta e il savoire faire galante. E poi le esilaranti oche sorelle, Adelina e Guendalina Bla Bla, riuscitissime macchiette dall'accento inglese. L'incontro tra animali randagi e addomesticati produce una grande solidarietà: come in ogni classico Disney, anche qui la promozione dei buoni sentimenti e del buon esempio ha molto valore. Con quel pizzico di romanticismo che non guasta mai.
Gli Aristogatti è il 1° lungometraggio d’animazione Disney realizzato dopo la scomparsa di Walt (15 dicembre 1966). Tuttavia, il risultato è vicino a quelli raggiunti dai classici realizzati sotto la guida di Walt. Secondo tradizione disneyana, il mondo animale è umanizzato, usato per parlare del mondo umano, per darne un riflesso. Nel rapporto tra animali e umani, il film punta sul percorso di trasformazione che porta Romeo ad avvicinarsi agli umani, ad avere fiducia negli uomini. C’è un solo personaggio cattivo, Edgar, che non ha un aspetto minaccioso, ma è buffonesco, portatore di una comicità fisica, da comica muta. Altri temi: l’elogio della maternità; l’assenza del padre naturale e la scoperta del padre putativo; il dialogo tra culture diverse (è da notare la presenza di personaggi animali di diverse nazionalità: le oche inglesi, il gatto italiano, il gatto orientale, e nella versione originale Romeo è di origini irlandesi); l’arte, coi cuccioli di Duchessa (la pittura per Matisse, la musica per Bizet, il bel canto per Minou); il conflitto tra normalizzazione e libertà. Gli Aristogatti ha diversi punti in comune con un altro classico disneyano, Lilli e il vagabondo: entrambi si svolgono nel passato e narrano la storia d’amore tra due animali, la dama nobile e addomesticata e il vagabondo rozzo e libero; in entrambi i film si ha il superamento delle differenze sociali, e nel finale il randagio è accolto tra gli umani e forma una famiglia con la compagna e i cuccioli.
Bellissimo lungometraggio a disegni animati dal ritmo sostenutissimo e ricco di personaggi azzeccati, divertenti e di facile presa sul pubblico dei più piccini. Quattro gatti ricchi sono salvati da Romeo, gatto povero, che sconfigge il perfido maggiordomo Edgar.
Il primo film Disney del dopo-Walt è un divertente racconto d'iniziazione con esito rovesciato: il vagabondo Romeo insegna agli Aristogatti a vivere nel mondo di fuori, ma alla fine sarà lui stesso a farsi attrarre da una casalinga e aristocratica vita in villa. Veri punti di forza sono comunque gli splendidi fondali, gli scorbutici cani Lafayette e Napoleon e la trascinante [...] Vai alla recensione »
...che tuttavia mantiene inalterata tutta la sfolgorante magia tipica del famoso marchio che ha fatto sognare innumerevoli generazioni di adulti e bambini da quel lontano 1937, anno in cui uscì il primo dei 54 (attuali) cosiddetti "classici Disney", "Biancaneve e i sette nani". Da allora l'appuntamento con Walt Disney era divenuta una costante annuale che è [...] Vai alla recensione »
Premettendo che sarebbero più 2,5 stelle che non 3,ne ho aggiunta mezza perchè comunque è stato un film che ha fatto parte della mia infanzia.Ciò detto iniziamo.Il film racconta la storia di alcuni gatti (una gatta e tre cuccioli) che vivono lussuosamente presso un'anziana signora aristocratica.E qui già c'è il primo problema:come ha fatto la gatta [...] Vai alla recensione »
Gli Aristogatti è un film semplice semplice, a partire dalla trama. Una ricca ed anziana signora parigina fa testamento: i beni andranno ai suoi amatissimi gatti, e dopo la loro morte, al maggiordomo Edgar. Questi non ci sta e tenta di eliminare in tutti i modi gli aristocratici felini per abbreviare i tempi dell’incasso. Duchessa e i suoi tre gattini Minou, Matisse e Bizet, drogati e abbandonati in [...] Vai alla recensione »
Primo film Disney senza Walt, è un viaggio a ritmo di musica nella Francia tra oche impiccione, gatti jazzisti e il gatto Romeo, mejo der Colosseo. Oltre a quelle già citate, le figure dei cani Napoleone e Lafayette, del topo, del maggiordomo Edgar e dell'avvocato George sono fra le migliori caratterizzazioni di personaggi secondari dell'intera (e immensa) cineteca Disney. Ottima colonna sonora.
Amo questo film! Uno fra i migliori della Disney e uno fra i miei preferiti! Edgar è sicuramente uno dei cattivi Disney più belli e ben riusciti e nella categoria dei migliori. I personaggi che amo di più, però, sono Napoleone e LaFayette: le scene in cui inseguono il povero maggiordomo sono troppo esilaranti! Romeo, con il suo modo di parlare, è un grande1
Bellissimo, l'ho visto quando ero piccola, ma lo riguardo sempre volentieri. I personaggi sono fantastici: i tre gattini sono tenerissimi, Duchessa è a dir poco bellissima, Romeo adorabile. Adelina e Guendalina fanno morire dal ridere, così come Napoleone e Lafayette. E anche Edgar, pur essendo cattivo, è simpatico. Ma la cosa che più mi piace è la banda di jazzisti di Scat Cat.
Appena visto. Classico ed ottimo cartone disney per tutta la famiglia. Non capiro' mai perche' non li passano mai in tv i vecchi film disney....puo' solo disney channel? Leggero, simpatico, bello stile nei stisegni, buona musica, perfettamente godibile.
film molto carino, nn sicuramente tra i migliori della Disney, ma molto carino. Fine ingiusta, il maggiordomo doveva essere scoperto dalla signora!!! ;))
Quando ho preso il dvd, sono rimasto perplesso, poiche' il film me lo ricordavo piu' scanzonato, piu' frivolo, piu' grintoso. Invece, Wolfgang Reitherman e la troupe di animatori non prende abbastanza coraggio e realizza un prodotto che, pur non mancando di qualche momento divertente, resta alquanto sotto la media. Merito di scene un po' troppo bambinesche (la scena col pianoforte), [...] Vai alla recensione »