LA TRAMA DI ULTRAVIOLET
Ultraviolet, film fantascientifico diretto da Kurt Wimmer, vede protagonista Violet Song jat Shariff (Milla Jovovich), una donna contagiata da un antico virus riattivato per creare soldati più veloci e forti al servizio degli Stati Uniti. Il batterio le ha fatto perdere suo figlio e suo marito, spingendola a fondare la "Resistenza Emofaga" contro gli esseri umani non mutati. Un giorno le viene affidato un incarico da una gang della sua stessa razza, capitanata da Nerva (Sebastien Andrieu). Fingendosi un corriere umano, Violet penetra in una struttura governativa di massima sicurezza con lo scopo di recuperare una valigetta che contiene una potente arma, molto pericolosa se in mano agli umani.
Il piano però non fila proprio liscio: improvvisamente si presenta il vero corriere e le guardie lanciano l’allarme. Violet riesce a eludere soldati e polizia, scappando sulla sua moto a grande velocità. A questo punto riceve una chiamata da Nerva che le dice di incontrarsi al grattacielo "Torre Ago”, intimandole di non aprire la valigetta. La donna, però, non obbedisce e, mossa dalla curiosità, la apre. Dentro, con grande sorpresa, vi trova un bambino che, grazie alle prestigiose tecnologie, è stato compresso. È questa la potente arma distruttiva?
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CURIOSITÀ SU ULTRAVIOLET
Il personaggio di Ultraviolet è stato creato appositamente per il film, anche se all'inizio compaiono delle finte testate di fumetti, con lei protagonista.
Mentre era sul set, Kurt Wimmer ha chiesto a Milla Jovovich di prenderlo a pugni, al fine di avere un'idea dell'intensità che stava mettendo nelle sue sequenze d'azione. I giorni seguenti Wimmer ha diretto il film con un occhio nero.
