Titolo originale | Alien Resurrection |
Anno | 1997 |
Genere | Fantascienza, |
Produzione | USA |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Jean-Pierre Jeunet |
Attori | Sigourney Weaver, Winona Ryder, Dominique Pinon, Ron Perlman, Gary Dourdan, Michael Wincott Kim Flowers, Dan Hedaya, J.E. Freeman, Brad Dourif, Raymond Cruz, Leland Orser, Carolyn Campbell, Marlene Bush, David St. James. |
Uscita | venerdì 20 febbraio 1998 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
MYmonetro | 2,54 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 14 aprile 2020
Argomenti: Alien
Quarto episodio della storia di Sigourney-Ripley. Nella base spaziale di Auriga si sperimenta la clonazione. Alcuni tentativi riescono, altri no. Ripl... In Italia al Box Office Alien. La clonazione ha incassato 2,9 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Quarto episodio della storia di Sigourney-Ripley. Nella base spaziale di Auriga si sperimenta la clonazione. Alcuni tentativi riescono, altri no. Ripley ce la fa, viene resuscitata e riprende la sua missione di difesa del genere umano dagli alieni. Con dramma altissimo, perché lei, si sa, umana non è. Gli sceneggiatori si sono sforzati di proporre qualcosa di nuovo. Vedremo un quinto salto mortale?
Duecento anni dopo il suicidio dell'ufficiale Ellen Ripley, nella base militare Auriga una squadra di scienziati riesce a clonare la donna ricostruendo il suo DNA; ma nel grembo di Ripley compare anche una Regina Madre aliena, oggetto degli studi dei medici. Nel frattempo, nella stazione spaziale arriva un gruppo di mercenari del quale fa parte la giovane Annalee Call, incaricata di sabotare la clonazione.
A diciotto anni di distanza dal primo, leggendario Alien di Ridley Scott, è la volta del quarto ed ultimo capitolo delle avventure di Ellen Ripley, la prode eroina interpretata dalla brava Sigourney Weaver, la quale aveva sacrificato la sua stessa vita alla fine del precedente Alien³, e che all'inizio di questo film viene "resuscitata" da un pool di scienziati intenzionati a ricostruire il suo DNA per ricreare insieme a lei il mostruoso alieno. Dopo Ridley Scott, James Cameron (Aliens) e David Fincher (Alien³), in Alien - La clonazione il timone della regia passa al francese Jean-Pierre Jeunet, alle prese con una mega-produzione hollywoodiana da 70 milioni di dollari. Accolta in maniera generalmente positiva da parte della critica, la pellicola si è rivelata un grande successo commerciale, con 160 milioni di dollari incassati in tutto il mondo.
Ambientato due secoli dopo il suicidio di Ripley, che avrebbe dovuto porre per sempre fine alla micidiale razza aliena, Alien - La clonazione mette al centro della trama i pericoli della bioetica, mostrando gli atroci esperimenti del dottor Gediman (Brad Dourif) e dei suoi colleghi sul DNA di Ripley e i loro incauti tentativi di ricreare l'alieno in laboratorio, incuranti della minaccia costituita dalla feroce razza degli xenomorfi. Ma non appena gli alieni sfuggono al controllo degli scienziati, ricomincia la caccia già vista negli altri film della serie, e la storia si sviluppa in maniera abbastanza prevedibile e con poche varianti rispetto al passato; se Ripley è di nuovo al centro della lotta, al suo fianco entra in scena anche la giovane Annalee Call (Winona Ryder), personaggio ambiguo e dai molti segreti.
Se ormai, arrivata al quarto episodio, la saga di Alien finisce inevitabilmente per accusare un po' di stanchezza, non mancano d'altra parte diversi spunti di indubbio interesse, che risultano poi i maggiori punti di forza della trama: in particolare il tema della maternità, che assume un ruolo di primo piano all'interno delle vicende. L'alieno, infatti, nasce dal grembo di Ripley, della quale ha assunto parte del DNA in un terrificante incrocio di genetica umana e genetica aliena; e la Regina Madre, ora, partorisce lei stessa i propri figli. Ed è un rapporto di maternità anche quello fra Ripley e l'alieno, uniti da un legame di amore e odio che nel corso del film si manifesta perfino in modo fisico, come nella scena in cui la donna si abbandona amorevole fra i tentacoli del mostro; oppure nel finale, a suo modo straziante, nel quale assistiamo alla selvaggia disperazione di Ripley nel momento in cui è costretta suo malgrado a distruggere il proprio "figlio".