[go: up one dir, main page]

email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2024 Giornate degli Autori

Recensione: Manas

di 

- VENEZIA 2024: Con delicatezza e rispetto, Marianna Brennand porta alla luce l’agghiacciante consuetudine dell’abuso sessuale sulle bambine in un villaggio della foresta amazzonica

Recensione: Manas
Jamilli Correa in Manas

Lascia di stucco Manas [+leggi anche:
trailer
intervista: Marianna Brennand
scheda film
]
, il primo lungometraggio di finzione della brasiliana Marianna Brennand, selezionato in concorso alle 21me Giornate degli Autori della Mostra di Venezia. Per ciò che racconta, per come lo racconta e per la penetrante performance dei suoi interpreti. Frutto di una ricerca lunga un decennio sul tema degli abusi sessuali sui minori in alcuni villaggi della foresta amazzonica, Brennand (laureata in cinema alla University of California e già autrice di documentari) porta alla luce con il suo film una realtà agghiacciante, quella dell’isola di Marajó, nel nord del Brasile, dove l’abuso e lo sfruttamento sessuale di bambine e adolescenti, in casa e fuori, sono la norma, un qualcosa di tacitamente ammesso perché, come dicono alcuni, “passerà”.

La protagonista di Manas è Marcielle, detta Tielle (la straordinaria esordiente Jamilli Correa). Ha 13 anni e all’inizio sembra vivere una quotidianità felice con la sua famiglia – madre (incinta), padre, due fratelli e una sorellina – in una capanna di legno sul fiume, tra scuola, chiesa e soap opera alla tv. Il vistoso pancione che mostra una sua compagna di classe è un primo segnale di qualcosa che in questa comunità va storto, ma poi tutto procede normale: i giochi fra amiche, i bagni al fiume, i pranzi in famiglia. Questo fino a quando suo padre Marcílio (Rômulo Braga) non comincia a concentrare le sue attenzioni su di lei, Tielle, in pieno sboccio puberale. Sotto lo sguardo frastornato e impotente della madre Danielle (Fátima Macedo), Marcílio invita sua figlia a dividere il letto (l’amaca su cui la ragazza solitamente dorme si è misteriosamente strappata) e poi le insegna a usare il fucile. Ma dopo una battuta di caccia in cui lei e suo padre rimangono soli nella foresta, Tielle non sarà più la stessa: i suoi occhi cambiano, il sorriso le si spegne in viso.

“Certe cose non si possono cambiare”, viene detto alla ragazza quando questa cerca di ribellarsi al suo destino. Vorrebbe tornare a dormire sulla sua amaca, ma ogni suo tentativo di ripararla viene sabotato: non ha scampo. Per Tielle ha così inizio una progressiva perdita di innocenza, che la porterà a offrire i suoi favori sessuali anche agli uomini a bordo della chiatta commerciale dove va a smerciare gamberetti. Perché così fan tutte, compresa la sua migliore amica. Ma c’è una poliziotta, Aretha (Dira Paes), a cui questi traffici proibiti non sfuggono e che ha più di qualche sospetto sul comportamento deviato di Marcílio in casa, il quale comincia a portare nella foresta anche la sorellina più piccola di Tielle. E dove non arriva la legge, arriva il coraggio di una bambina abusata.

Manas, in portoghese, vuol dire sorelle. E proprio di sorellanza parla questo film in cui le donne, soprattutto le più giovani, cercano di proteggersi l’un l’altra. Non tutte reagiscono allo stesso modo: per una sorella maggiore che si è salvata fuggendo lontano da casa, c’è una madre che non riesce a spezzare le catene dei soprusi, ma forse va solo aiutata. La regista porta lo spettatore a sentire ciò che la protagonista sente, a entrare in empatia con lei, in un crescendo di tensione che non deflagra mai. Non ci sono scene di sesso o di violenza esplicite, gli abusi non sono mai mostrati davanti alla telecamera. Non è necessario, è tutto chiaro. Una scelta, questa, che da parte di Brennand denota una delicatezza e un rispetto rari per tutte le giovani donne vittime di abusi, di cui ha raccolto le testimonianze durante i suoi lunghi anni di ricerca.

Manas è prodotto dalla brasiliana Inquietude e coprodotto da Globo Filmes, Canal Brasil, Pródigo e dalla portoghese Fado Filmes. A Bendita Film Sales sono affidate le vendite internazionali del film.


Photogallery 02/09/2024: Venice 2024 - Manas

12 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Marianna Brennand
© 2024 Isabeau de Gennaro for Cineuropa @iisadege

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy