Yvonne Catterfeld

L'attrice e cantante Yvonne Catterfeld inizia la sua carriera con lo studio di musica pop e jazz a Lipsia. Figlia di un'insegnante, a soli 11 anni scrive già poesie e scambia lunghissime lettere con le sue amiche. I suoi hobby comprendono la pittura, la danza e il canto. A 15 anni, Yvonne inizia a frequentare la scuola di musica a Erfurt, prendendo lezioni di canto, studiando il piano e la chitarra, facendo le prime esperienze sul palco con delle band. Diplomata con il massimo dei voti, supera l'esame di ammissione alla prestigiosa accademia musicale di Lipsia. Durante gli studi, Yvonne Catterfeld registra sette canzoni con il nome d'arte KIV, che non ottengono tuttavia un grande successo. Successivamente non sbaglia più un colpo: Udo Lindenberg la ingaggia per il suo album "Atlantic Affairs" e dopo essere giunta seconda in un talent show, in cui viene definita la "voce del 2000", ottiene il suo primo contratto discografico. Le sue prime canzoni non entrano neppure in classifica, ma dal 2002 conosce un grande successo grazie alla sua partecipazione ad una soap-opera trasmessa da RTL, Gute Zeiten, schlechte Zeiten. Per tre anni Catterfeld interpreta il personaggio di Julia Blum, che le regala enorme popolarità.
La ballata "Für Dich" del 2003 sancisce il successo di Yvonne Catterfeld anche in campo musicale. Successivamente raggiunge il primo posto in classifica con "Du hast mein Herz gebrochen" e vince due dischi di platino per gli album "Meine Welt" e "Farben meiner Welt", nonché diversi altri riconoscimenti come ECHO, Bambi e la Goldene Stimmgabel. La musica e la recitazione hanno la stessa priorità per Yvonne Catterfeld, che persegue questa doppia carriera con determinazione.
All'inizio del 2007, recita nel suo primo lungometraggio: The Secret of Koenigssee ( regia di Marcus O. Rosenmüller). Subito dopo compare in un episodio della serie poliziesca Soko 5113 e nel luglio dello stesso anno recita in Wenn Liebe doch so einfach wär. Nel frattempo interpreta il ruolo del ripugnante mago Geronimo, che in una delle scene chiave dell'adattamento cinematografico di Maga Martina si trasforma in una biondina.