Anno | 2024 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia |
Regia di | Andrea Jublin |
Attori | Bianca Nappi, Pasquale Petrolo, Francesco Pannofino, Massimo De Lorenzo Geppi Cucciari, Giovanni Vernia, Francesca Agostini, Paolo Mazzarelli, Anita Caprioli, Adriano Civitani, Samira Finotti, Marcello Lombardo, Elisa Quaranta, Francesco Javier Quezada. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 26 aprile 2024
Un uomo cerca di rimettersi in gioco addestrando cani ma si troverà a gestire un branco di bambini.
CONSIGLIATO SÌ
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Pasquale è un educatore cinofilo che perde una gara e la sua ex moglie, sempre vincente, gli porta via l'adorato cane. La sua vita va in frantumi, a salvarlo è l'idea di un posto dove tenere i cani degli altri e accudirli in serenità. Peccato che il suo volantino finisca per essere frainteso e alla sua porta si palesino una serie di creature da accudire, che non sono cani ma bambini selvaggi in cerca di un po' di tenerezza. Insegnerà loro quello che sa fare meglio: come diventare un vero "branco" e sostenersi a vicenda.
È una commedia tenerissima, Gli addestratori di Andrea Jublin. Tenera non solo perché si tratta di un family movie sprigionante buoni sentimenti da ogni poro, ma perché ha come protagonista un personaggio imperfetto, goffo, che ha fatto tanti errori nella vita, ma riesce da subito a farsi benvolere dal pubblico.
Merito anche di chi lo interpreta, un Lillo Petrolo la cui abilità nella commedia fisica, di tipo "slapstick", è ormai nota e continua a conquistare con le sue corde ora buffe, ora profondamente umane. Gli affidano questa volta un personaggio di quelli a cui è facile affezionarsi, un grande amante dei cani che sa costruire con loro un rapporto sincero, tutto il contrario della sua ex moglie stacanovista, perfezionista e algida Marta, interpretata da Geppi Cucciari. Che la conduttrice sia anche una brava attrice lo sapevamo dai tempi del monologo di Mattia Torre "Perfetta", qui tuttavia sconta la monodimensionalità di un ruolo sempre uguale a se stesso, la "cattiva" che tratta male tutti indistintamente, umani e cani, ex mariti e collaboratori domestici, e di cui sarebbe stato interessante approfondire psicologia e passato.
Di fatto non si può non fare il tifo per Pasquale, per sua sorella che lo sostiene (Monica Nappi), per chi sceglie di stargli accanto (Giovanni Vernia e Francesca Agostini) nella sfida impossibile di ospitare all'ultimo i bambini al posto dei cani, con tanto di percorso "psicomotorio" (in realtà è quello delle sfide canine di "Agility") e lasagne improvvisate con cibo per cani bio.
Sono bravissimi gli attori bambini del film, come anche i cani, veri protagonisti che in Francia sarebbero a pieno merito in lizza per la Palm Dog: Jublin sfata il mito che sia impossibile girare un film godibile dirigendo queste due tipologie di attori che hanno la fama di essere "impossibile". Sceglie poi attori di livello per piccoli ruoli divertenti, da Francesco Pannofino con un personaggio "sporco" tutto da scoprire a Massimo De Lorenzo, nei panni del cognato detestabile, fino ad Anita Caprioli, mamma empatica che intuisce lo spessore morale di un uomo "normale" come Pasquale.
Proprio questo funziona nella commedia, proporre al pubblico la medietà colma di umanità di un uomo come tanti, senza particolari talenti se non quello di saper accogliere il prossimo, anche a rischio di farsi sottomettere o bullizzare da lui. L'uomo medio, pieno di buona volontà e di sentimenti nobili, capace di saper creare un senso di gruppo, di "branco" nell'accezione positiva del termine, riuscendo così a colmare il senso di solitudine dei bambini scalmanati attorno a lui.
Tutto raccontato sotto la lente del family movie su Prime Video, vale a dire che il cinema d'autore per pochi eletti è altrove, come lo è un certo cinema commerciale che ha provato a fare film simili senza mai riuscire a farne emergere l'anima, come invece fa il film di Jublin. Infonde buoni sentimenti, fa sorridere, regala scene godibili e sa intrattenere tutta la famiglia con intelligenza e garbo, senza grandi pretese. Di questi tempi, davvero, non è poco.
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Come il bianco, anche Lillo sta bene su tutto. Persino su una commedia per famiglie a base di cani e bambini, potenzialmente, dunque, tutto il peggio che ci potrebbe capitare da spettatori. E invece Gli addestratori ha una sua minuscola grazia, pur nei limiti dell'operazione di piccolo cabotaggio da piattaforma, amministrata con garbo da Andrea Jublin, riuscendo a non essere esiziale nonostante le [...] Vai alla recensione »