Anno | 2013 |
Genere | Commedia, |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Daniele Carnacina |
Attori | Roberto Alpi, Jgor Barbazza, Alex Belli, Luca Biagini, Barbara Clara Linda Collini, Sara D'Amario, Marianna De Micheli, Pietro Genuardi, Edoardo Siravo, Barbara Clara Pereira. |
Uscita | giovedì 11 aprile 2013 |
Distribuzione | Insolita Produzioni |
MYmonetro | 2,72 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 11 aprile 2013
CONSIGLIATO SÌ
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Un gruppo di attori gira l'ultima scena di una soap di successo, che verrà probabilmente sospesa dopo dodici anni e innumerevoli puntate. Avviliti e in attesa che i piani alti decidano del loro destino professionale, partono alla volta di un'isola e di una vendemmia che li distragga dai grattacapi lavorativi. Ad attenderli al porto c'è Roberto, celebre protagonista della soap, ritiratosi qualche anno prima per noia e sfinimento. Alla luce artificiale dei riflettori, l'attore preferisce quella naturale del sole che ha maturato la sua uva e la sua relazione. Un'insolita relazione da cui è nata un'altrettanta insolita paternità. Messosi letteralmente a nudo davanti agli amici, Roberto attende di raccogliere con l'uva repliche e reazioni. Ma a rispondergli forte e chiaro sarà la vita, più fantasiosa di qualsiasi finzione.
Insolita, come la vendemmia del titolo e la produzione (la Insolita Produzioni), la commedia di Daniele Carnacina cortocircuita i cast di due celebri soap italiane (Vivere e Centovetrine) per celia e per riflettere sul ruolo dell'attore rispetto al testo e al contesto in cui esercita il mestiere. La trama inconsistente e lo sviluppo da day-time, atto a premiare il fedelissimo pubblico televisivo e a garantire la coerenza dell'oggetto fruito, esibiscono un gruppo di attori alla pirandelliana ricerca di un autore e di un'occasione in cui esprimersi finalmente lontani dal ruolo consolidato in tv. Prodotto di una crisi che ha rischiato di 'terminare' la soap italiana più amata, Un'insolita vendemmia esorcizza la fine nella coralità e nella solidarietà, cercando respiro sul grande schermo e su un'isola dove sia possibile pensare e ripensarsi. Ed è proprio questa la materia più interessante del lavoro di Carnacina, che sembra però crederci a sprazzi, alternando bagliori a insipidezza. L'intuizione forse più bella è incarnata da Alex Belli, che interpreta un attore posseduto dal proprio personaggio e sedotto dal valore apparente del mestiere attoriale. Al suo commilitone perduto in Afghanistan si contrappone il medico militare di Edoardo Siravo, che si è sporcato mani e cuore con la polvere del palcoscenico e attribuisce al mestiere di attore una funzione rituale. Edoardo ha recitato Shakespeare e vorrebbe farlo ancora perché sa che dire quei versi straordinari ti fa sentire straordinario. A fatica contiene l'apparenza della celebrità e il protagonismo delle nuove generazioni, che sacrificano il racconto in favore della propria personale esibizione. Tra i filari poi ci sono Pietro (Genuardi) e Roberto (Alpi), il primo ostinatamente aggrappato a una professione che da sola può garantirgli giovinezza ed eternità, il secondo serenamente distaccato e dislocato in un'isola dove vivere secondo natura e non secondo copione. Combinando il dramma con la commedia, Un'insolita vendemmia organizza una réunion tra amici che tra lacrime e sorrisi mettono a nudo i nervi scoperti della propria esistenza. Dentro una struttura corale e di impianto teatrale, Carnacina, regista e produttore di fiction televisive e di una commedia sentimentale (Quando le montagne finiscono), drammatizza i chiaroscuri di una famiglia artistica raccolta intorno alla tavola. La fotografia della vacanza al mare del cast di Centovetrine resta alla fine un divertissement disimpegnato che, se da una parte slatentizza vite professionali che nascondono qualcosa di incompiuto, dall'altra resta fermo nonostante voglia raccontare un viaggio e un cambiamento.
E' un film dal quale, una volta venuti a conoscenza del titolo e della locandina, non ci si aspetterebbe nulla di speciale, ma che invece è davvero in grado di sorprendere il pubblico il quale, una volta assistito al film, riesce a cogliere in pieno il significato dell'aggettivo "insolita" rendendolo proprio e assumendo un significato molto più profondo.
Consiglio "Un'insolita vendemmia" una commedia tragicomica ben scritta e ben recitata con insoliti risvolti.
Un sorprendente "grande freddo" dal regista e dal casting della più celebre soap italiana che rivela un insospettabile senso dell'umorismo e una voglia di affrontare con libertà e ironia tematiche che le ferree regole del mondo soap generalmente non permettono.
Ricordo ancora la prima volta che ho visto il trailer di "Un'insolita Vendemmia", era il 14 marzo, un mesetto prima dell'uscita nelle sale. Devo dire che m'ha colpito subito, sono stata rapita da quella musichetta di sottofondo, simpatica e bizzarra ma che ti fa divertire. All'inizio ti aspetti di sederti in sala e di ridere dall'inizio alla fine.