alina333
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domenica 8 dicembre 2024
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delizioso
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Non è di certo il miglior film di Pieraccioni .. Ma davvero gustoso .. gradevole da guardare .. Pieraccioni confeziona sempre dei cadeaux per dirlo alla francese .. Dei regali al pubblico per fargli passare ore spensierate e leggere. E poi .. l' episodio con Fioretta .. Che ridere .. Fatela lavorare di più questa Antonia Truppo .. è una vera forza della natura ????????????
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eugen
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lunedì 18 novembre 2024
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puede ser que la vida de playboy no se bonita...
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No creo de decir nada de particularmente nuevo disciendo(escribiendo)que esta palicula de Leonardo Pieraccioni, llegado a la edad "madura"(tambien si los actores pueden considerar la edad algo de muy relativo, como se sabe), pero"Si son rosas..."(es un dicho, que sigue"van florecer...")es pelicula que hace reir pero tambien pensar y monstra que, s quieremos decis asi', el pensamiento de Charles Fourier mas o menos"libertin"o de toda manera favorable a muchos amores y passiones o la idea de las comunidades de amor y sexo libres (pensamos tambien a la proposicion de Lenin que el sexo sera como tomar un vaso de agua...)sean cosas(major dicho ideas) que no se pueden actuar asi', sin pensar a las consecuencias tambien mentales: aqui'por ejemplo se vee una "ex"del protagonista que no tien mas un"buen pensamiento"y una otra que se esta'volviendo hombre, asi para ehacer solo dos ejemplos.
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No creo de decir nada de particularmente nuevo disciendo(escribiendo)que esta palicula de Leonardo Pieraccioni, llegado a la edad "madura"(tambien si los actores pueden considerar la edad algo de muy relativo, como se sabe), pero"Si son rosas..."(es un dicho, que sigue"van florecer...")es pelicula que hace reir pero tambien pensar y monstra que, s quieremos decis asi', el pensamiento de Charles Fourier mas o menos"libertin"o de toda manera favorable a muchos amores y passiones o la idea de las comunidades de amor y sexo libres (pensamos tambien a la proposicion de Lenin que el sexo sera como tomar un vaso de agua...)sean cosas(major dicho ideas) que no se pueden actuar asi', sin pensar a las consecuencias tambien mentales: aqui'por ejemplo se vee una "ex"del protagonista que no tien mas un"buen pensamiento"y una otra que se esta'volviendo hombre, asi para ehacer solo dos ejemplos...Pieraccioni aqui es como casi siempre director de pelicula, escenarista(escribe el escenario con Filippo Bologna). Eugen
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lovemovies
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sabato 22 aprile 2023
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ci si diverte, inutile pretendere di più
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Bravo Pieraccioni. Commedia divertente che pretende soltanto di far ridere e che ci riesce, e bene, senza cadere nella volgarità gratuita. Inutile stare a disquisire sulla "debolezza" della trama, che poi così tanto debole a me nemmeno sembra. Simpatici e imprevedibili gli incontri del cinquantenne (rimasto adolescente) con le 6 ex. Ogni volta lui è tentato di credere ad un possibile ricongiungimento affettivo, ma deve fare i conti con realtà che ne ostacolano il buon esito. Il ritmo è sostenuto, di annoiarsi non se ne parla. Le attrici offrono tutte una buona recitazione, indipendentemente dalla diversa durata dei capitoli narrativi che sono stati assegnati.
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Bravo Pieraccioni. Commedia divertente che pretende soltanto di far ridere e che ci riesce, e bene, senza cadere nella volgarità gratuita. Inutile stare a disquisire sulla "debolezza" della trama, che poi così tanto debole a me nemmeno sembra. Simpatici e imprevedibili gli incontri del cinquantenne (rimasto adolescente) con le 6 ex. Ogni volta lui è tentato di credere ad un possibile ricongiungimento affettivo, ma deve fare i conti con realtà che ne ostacolano il buon esito. Il ritmo è sostenuto, di annoiarsi non se ne parla. Le attrici offrono tutte una buona recitazione, indipendentemente dalla diversa durata dei capitoli narrativi che sono stati assegnati. Un plauso particolare alla Pandolfi ed alla Cucci la quale sfoggia un sorriso che mette di buon umore.
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ghinos
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sabato 12 febbraio 2022
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cinepieraccione
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Ho coniato questo termine per l'unico motivo che non saprei trovare un altro termine per definire questo film, che vorrebbe segnare il "nuovo corso" del fantasioso regista-sceneggiatore-attore.
Ebbene, diciamo subito che il film si lascia vedere, ben recitato, bella fotografia ma....finito lì.
Con tutta la buona volontà, non si capisce cosa Pieraccioni voglia sottointendere, o più semplicemente far intendere, Storia inverosimile nel suo sviluppo. Scene scontate ma soprattutto prive di un loro perché. Se poi vogliamo interpretare il film come una sorta di viaggio nel subconscio del protagonista-autore-regista, manca un filo conduttore oltre che un significato al tutto, e le spiegazioni che lui ci da' qua e là non aiutano granché.
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Ho coniato questo termine per l'unico motivo che non saprei trovare un altro termine per definire questo film, che vorrebbe segnare il "nuovo corso" del fantasioso regista-sceneggiatore-attore.
Ebbene, diciamo subito che il film si lascia vedere, ben recitato, bella fotografia ma....finito lì.
Con tutta la buona volontà, non si capisce cosa Pieraccioni voglia sottointendere, o più semplicemente far intendere, Storia inverosimile nel suo sviluppo. Scene scontate ma soprattutto prive di un loro perché. Se poi vogliamo interpretare il film come una sorta di viaggio nel subconscio del protagonista-autore-regista, manca un filo conduttore oltre che un significato al tutto, e le spiegazioni che lui ci da' qua e là non aiutano granché. Certe battute vorrebbero essere comiche, in realtà lungi dall'apparire originali e azzardate, appaiono grevi e anche irrispettose nei confronti della donna.
Peccato, perché l'idea era ottima, non altrettanto si può dire del risultato.
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eloisa
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venerdì 24 luglio 2020
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un tuffo nell''introspettività di pieraccioni
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“Tornassi indietro sarei più paziente! Saprei apprezzare di più le donne che avevo accanto. Sono cambiato!”Quante volte nella vita abbiamo fatto una riflessione di questo genere? Ci siamo mai chiesti come sarebbe andata se avessimo affrontato le situazioni del nostro passato con le consapevolezze attuali?Avere il potere di tornare indietro e di non commettere più gli stessi errori. Un sogno che in “Se son rose” diventa realtà.
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“Tornassi indietro sarei più paziente! Saprei apprezzare di più le donne che avevo accanto. Sono cambiato!”Quante volte nella vita abbiamo fatto una riflessione di questo genere? Ci siamo mai chiesti come sarebbe andata se avessimo affrontato le situazioni del nostro passato con le consapevolezze attuali?Avere il potere di tornare indietro e di non commettere più gli stessi errori. Un sogno che in “Se son rose” diventa realtà. Non si parla di un viaggio fantascientifico ma di un semplice messaggino che porterà il protagonista a vivere delle seconde possibilità.“Se son rose” è l'ultimo film di Leonardo Pieraccioni, uscito nelle sale a novembre 2018. Il primo del secondo ciclo filmico del regista, una sorta di ringkcomposition iniziata nel 1995 con il successo de “I Laureati” dove un giovane Pieraccioni ci catapultava in un mondo di trentenni immaturi incapaci di accettare la fine del periodo universitario e l'ingresso nell'età adulta. In entrambi i film l'autobiografia è evidente, la notiamo subito dal nome del protagonista, Leonardo. Da “I Laureati” in poi l'abbiamo visto crescere; inseguire l'amore, vivere la crisi di coppia e la stanchezza del menage familiare. In “Se son rose” non correrà più dietro all'amore romantico perché ormai ha trovato l'amore vero, quello incondizionato che si prova per i propri figli. Il film ruota intorno al rapporto padre-figlia e non a caso è presente il debutto in scena di sua figlia Martina.Il protagonista è Leonardo Giustini, giornalista con un matrimonio fallito alle spalle da cui è nata Yolanda. Disilluso dall'amore, Leonardo si è ormai barricato tra le mura del suo loft da scapolo, circondato dalle sue abitudini e dai suoi sogni infranti.Sarà lo sguardo attento di sua figlia a capire da piccoli dettagli che il padre ha ormai tirato i remi in barca e a decidere così di regalargli delle seconde possibilità inviando a tutte le sue ex il messaggio: “Sono cambiato, riproviamoci”. Delle dieci ragazze quattro risponderanno, e da qui partirà il film che si snoderà tra questi quattro rincontri che metteranno in luce i quattro motivi per cui una coppia si lascia: la noia,i litigi, i cambiamenti ed il tradimento.Questo film apre le porte a molteplici personaggi femminili che portano sulla scena tutta la loro profondità. Il regista lascia ampio spazio alle sfaccettature del mondo femminile evidenziando dialoghi molto intensi e commoventi.Le donne amate dal protagonista sono accomunate da una grande forza d'animo e tutte gli fanno da specchio, mettendo in luce le sue debolezze. Il messaggio verrà inviato anche alla sua ex moglie che accetterà l'incontro, regalando allo spettatore un meraviglioso dialogo tra i due genitori sulle acque del lago di Bilancino, che metterà Leonardo davanti ai propri errori, spronandolo ad abbandonare il passato e a ricominciare a remare.In “Se son rose” Pieraccioni rinuncia al bozzettismo che aveva attribuito al proprio personaggio, senza mai abbandonarne la sua comicità, mostrandosi al pubblico con sincerità e voglia di mettersi in discussione, ci troviamo quindi dinanzi ad un Pieraccioni malinconico. Il regista ci offre una discesa nel profondo dell'animo umano, ci accompagna in un tuffo all'interno dell'intimità dei personaggi che mostrano un'intensità che prima non si era mai trovata, ed è proprio questa crescita che ci fa apprezzare il film.
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veronica nunziata
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venerdì 12 giugno 2020
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pieraccioni appannato
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Un Pieraccioni decisamente invecchiato che fatica a decollare. Ritmo stanco, recitazione imbarazzante. Soprattutto quella femminile. Salvo la recitazione della Pandolfi, della signora Coscia e dell'attrice che lavora in convento, perché hanno quella professionalità che manca a tutte le altre. Ancora con le belle ragazze che vengono inserite per dare vita al film.. peccato si veda non abbiano studiato recitazione né dizione.
Battute banali, ritmo stanco. Nel complesso si fa vedere ma senza entusiasmo
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elgatoloco
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giovedì 23 aprile 2020
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più forte vena malinconica
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In questo"Se son rose"(Leopardo Pieraccioni, come sempre anche autore della sceneggaitura, qui con Filippo Bologna coautore, 2018)è il tema del ricordo, della memoria, attraverso le ex ritrovate per un attimo, complici le mails inviate dalla figlia alle ignare , appunto, ex e ignaro il papà, a tenere banco, Film un po'stanco, ma complessivamente gradevole, anche con quella vena di malinconia, che nell'"esprit florentin è sempre fortissimo(chi non è Fiorentino stenta a capire, ma chi lo è, pur se acquisito capisce...)m che peraltro anche in Pieraccioni è sempre stato presente, ma che qui diventa decisamente più forte, tra l'altro con quel finale riavvcnaamento all'ex-moglie, madre della ragazzina, che sa tanto di "riterriitorializzazione"per dirla con Deleuze e Guattarsi.
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In questo"Se son rose"(Leopardo Pieraccioni, come sempre anche autore della sceneggaitura, qui con Filippo Bologna coautore, 2018)è il tema del ricordo, della memoria, attraverso le ex ritrovate per un attimo, complici le mails inviate dalla figlia alle ignare , appunto, ex e ignaro il papà, a tenere banco, Film un po'stanco, ma complessivamente gradevole, anche con quella vena di malinconia, che nell'"esprit florentin è sempre fortissimo(chi non è Fiorentino stenta a capire, ma chi lo è, pur se acquisito capisce...)m che peraltro anche in Pieraccioni è sempre stato presente, ma che qui diventa decisamente più forte, tra l'altro con quel finale riavvcnaamento all'ex-moglie, madre della ragazzina, che sa tanto di "riterriitorializzazione"per dirla con Deleuze e Guattarsi. Il tema dell'amore in Pieraccioni è sempre stato domiante in modo assoluto e onnivoro, ma qui, anche a causa dell'età"montante", viene riletto e"rivissuto"attraverso la lente-specchio"deformante"(?Non è detto, invero)del ricordo. C'è la"mistica"a modo suo, la"perduta"(quasi avesse un Altsheimer precoce, invece no, memoria iper.selettiva, id est ricorda ciò che vuole ricordare.riteenere, "espelle"quanto non vuol ritenere...), quella che sta facendo la"ricostruzione del pene"(con la battuta, questa sì fulminante: "Con due anni di ormoni cambierebbe anche il PD..."), quella che ricorda tutto, ma... Un campionario umano, di cui lo stesso"dominus"in gran parte inconsapevole, dà il peggio-meglio(o il meglio-peggio, ad libitum)di sé e rispetto agli altri. Oltre all'amico-compagno di scuole Carlo Conti, Vicenzo Salemme, Gianluca Guidi, Elena Cucci, Michela Andreozzi, Caterina Murino, Gabriella Pession, la figlia Martina Pieraccioni e Mariasole Pollio(rispettivamente nel ruolo dlela figlia bambina e adolescente), dpve il"caratterismo"viene scelto con attenzione e diventa un"fiore all'occhiello", in un film che rilegge non solo una carriera, ma un'epoca"fiorentina"ma non solo . In più, tutto questo, con un accompagnamento musicale che"pesca"anche fortemente nel ricordo, con netta prevalenza dei cantautori e del rock meno frequentato. Con battute(a parte quella citata, a parere chi scrive)che magari non sono entusiasmanti(anzi no, non lo sono, né, direi, vogliono/vorrebbero esserlo), ma che segnano comunque uno stile, quello, volendo aggettivare, "pieraccioniano". El Gato
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enzo70
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giovedì 13 febbraio 2020
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rose molto ma molto sbiadite
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Pieraccioni interpreta Leonardo, un cinquantenne con un matrimonio fallito alle spalle, una figlia adolescente e nessuna voglia di lasciare la vita di single. Le insistenze della figlia per abbandonare una vita da irresponsabile lo porta a incontrare diverse donne, alcune già vecchie amanti, che, puntualmente, lo deludono. Il soggetto ci sta, ma il film è oggettivamente molto debole. Non fa ridere, non emoziona, non intriga, mai. Lo spettatore già sa cosa succederà: non serve nemmeno uno sforzo di immaginazione. E così il comico toscano rimane in quel suo limbo, fatto di pochi amatori. Pieraccioni ha buone potenzialità, ma inizia ad avere troppi anni perché siano ancora inespresse.
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Pieraccioni interpreta Leonardo, un cinquantenne con un matrimonio fallito alle spalle, una figlia adolescente e nessuna voglia di lasciare la vita di single. Le insistenze della figlia per abbandonare una vita da irresponsabile lo porta a incontrare diverse donne, alcune già vecchie amanti, che, puntualmente, lo deludono. Il soggetto ci sta, ma il film è oggettivamente molto debole. Non fa ridere, non emoziona, non intriga, mai. Lo spettatore già sa cosa succederà: non serve nemmeno uno sforzo di immaginazione. E così il comico toscano rimane in quel suo limbo, fatto di pochi amatori. Pieraccioni ha buone potenzialità, ma inizia ad avere troppi anni perché siano ancora inespresse.
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felicity
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giovedì 6 giugno 2019
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le risate stentano a fare capolino
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Nel film appare evidente un lavoro intenso di ricerca della battuta, più o meno fiorita, della trovata comica che occhieggia all’attualità o anche a un pubblico più colto e smaliziato. Ma le risate stentano a fare capolino. Pieraccioni attore non ha una grande verve, e si sente poi in questa occasione la mancanza di una spalla più sguaiata e irredimibile.
Si respira dunque un’aurea mediocritas in questo ennesimo ritratto dell’uomo medio italico cinquantenne, ritratto che non ha molto da dire né particolari, nuove annotazioni da suggerire su una specie assai ben nota e celebrata.
Pieraccioni vorrebbe rinnovarsi, ma non ci riesce.
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Nel film appare evidente un lavoro intenso di ricerca della battuta, più o meno fiorita, della trovata comica che occhieggia all’attualità o anche a un pubblico più colto e smaliziato. Ma le risate stentano a fare capolino. Pieraccioni attore non ha una grande verve, e si sente poi in questa occasione la mancanza di una spalla più sguaiata e irredimibile.
Si respira dunque un’aurea mediocritas in questo ennesimo ritratto dell’uomo medio italico cinquantenne, ritratto che non ha molto da dire né particolari, nuove annotazioni da suggerire su una specie assai ben nota e celebrata.
Pieraccioni vorrebbe rinnovarsi, ma non ci riesce.
Il suo consueto ruolo dello scapolo indolente ormai è stancante.
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onufrio
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giovedì 21 marzo 2019
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ogni rosa ha le sue spine
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Uomo di mezza età, con un divorzio alle spalle ed una figlia adolescente, vive la propria vita impegnato fra il lavoro ed inconstanti rapporti sentimentali. Allora la figlia decide di rimettere in gioco il padre, mandando un messaggino a tutte le sue ex. Inizia così un'avventura che lo porterà a rivedere le sue vecchie fiamme, in una sorta di amarcord sentimentale. Sembra un Pieraccioni stanco, quasi abbacchiato, ma non per questo deludente, la commedia è carina ma non trova punte alte, e rimane nella sua leggerezza, semplice e lineare.
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