Anno | 2007 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Jon Poll |
Attori | Anton Yelchin, Hope Davis, Robert Downey Jr., Megan Park, Kat Dennings, Tyler Hilton Mark Rendall, Dylan Taylor, Jake Epstein, Jonathan Malen, Derek McGrath, Stephen Young. |
Uscita | venerdì 30 maggio 2008 |
Distribuzione | DNC Entertainment |
MYmonetro | 2,76 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 settembre 2009
Cacciato dalla scuola privata, Charlie è costretto a frequentare quella pubblica, dove inizialmente è odiato da tutti, ma col tempo conquista la fiducia di tutti diventando lo psicoterapeuta. In Italia al Box Office Charlie Bartlett ha incassato 33 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Charlie Bartlett è uno studente brillante e quietamente indisciplinato. In seguito all'ennesimo provvedimento disciplinare viene espulso da una prestigiosa scuola privata e iscritto in una pubblica. Superati la timidezza iniziale e l'occhio nero procuratogli dal bullo di turno, Charlie trova modo e tempo, quello della ricreazione, per farsi accettare e per ascoltare nei bagni dei maschietti i problemi esistenziali della sua generazione. Sull'asse della toilette si alternano così i suoi "assistiti" curati a suon di consigli e di prescrizioni mediche. Dispensando pillole e pareri pseudo-professionali si innamorerà della bella figlia del preside dedito all'alcool e ai ricordi.
Nel cinema giovanilista e nell'interesse dei registi americani per i loro "figli" o "fratelli minori" è possibile riscontrare uno dei segni di vitalità del cinema americano, che li assume di volta in volta come sfide, protagonisti e punti di vista, come centro o metafora di qualcosa che non tiene nel sistema.
Tra gli affondi duri di Todd Solondz (Fuga dalla scuola media o Palindromes) e il modello intelligente ma ormai scontato dei film Sundance (Il calamaro e la balena o Me and You and Everyone You Know), tra i giovani rassegnati a un destino già marcato di Gus van Sant (Drugstore Cowboy o Belli e dannati) e gli orfani irrisolti di Wes Anderson (I Tenenbaum e Il treno per il Darjeeling), si piazza il Charlie Bartlett di Jon Poll, ritratto di un figlio sofferente che ha la saggezza e la pulizia che manca al proprio padre (e al proprio preside).
Nonostante Charlie Bartlett metta in circolo un immaginario innocuo e privo di una vera temperatura morale, dietro la sua apparente semplicità formale, dietro alla trama lineare e quasi ovvia nel suo svolgimento, il film impone ragionamenti profondi e necessari. È con ironia che il regista attacca quello che è soltanto un costrutto sociale: la normalità. Nella storia del "vizio" di Charlie (il desiderio di essere benvoluto con ogni mezzo), nel racconto di "terapie" tentate (Ritalin) per ovviare al disturbo da deficit dell'attenzione sono racchiuse la rivendicazione del diritto alla a-normalità e alla disuguaglianza.
Dalla coppia di addicted di Drugstore che passa il tempo a svaligiare farmacie e a consumarne il bottino, passando per il comportamento disordinato dei nuovi "tenenbaum", che dipendono da analgesici, sedativi e sciroppi per la tosse, si approda a Charlie Bartlett che (ri)prescrive nei bagni di scuola "pillole della felicità" alla ricerca di un'infantile quanto utopica (e anfetaminica) ricerca di serenità. Almeno per Jon Poll la realtà è ancora il miglior stato da offrire ai giovani contro le visioni "meravigliose" della chimica.
..ho troppa responsabilità!" Charlie Bartlett (Anton Yelchin) è un adolescente che si prende troppo sul serio; nel tentativo di aiutare i compagni di liceo viene espulso dalla sua scuola privata e si trova nel liceo pubblico retto dal preside Gardner (Robert Downey Jr). Questa volta, anziché vendere patenti false, si improvvisa psicanalista e inizia a vendere medicinali [...] Vai alla recensione »
buon film che parla dei problemi adolescenziali, lo fa però in modo a tratti ironico, in questo modo il film non risulta pesante e non assume toni documentaristici ma anzi risulta piacevole da vedere e con un buon ritmo
non un gran che si salva solo robert un filmetto per far soldi bocciato!!!!
Rampollo di mamma ricca e nevrotica, il diciasettenne Charlie Bartlett è espulso da un prestigioso college e s'iscrive alla scuola pubblica. Dapprima lo malmenano e lo trattano da "nerd"; presto, però, il ragazzo impone le sue risorse di capitalista in erba: vende agli studenti il Ritalin prescrittogli dallo psichiatra; prende al suo servizio il più violento dell'istituto; trasforma in mercato anche [...] Vai alla recensione »
A wanly charming throwback of a teen movie, "Charlie Bartlett" is a coming-of-age story about an oddball misfit who finally achieves the popularity that's eluded him for years by becoming his school's de facto shrink. This being the Prozac era (or is it the post-Prozac era already?), his services naturally encompass psychopharmacology, an enterprise in which he's unknowingly aided and abetted by psychiatris [...] Vai alla recensione »
Se la popolarità è uno stato mentale, Charlie Bartlett darebbe la vita per esserne il presidente. Adolescente miliardario con padre in galera e madre soavemente strafatta, Charlie diventa il mad doctor del suo nuovo liceo dispensando consigli e psicofarmaci. Un affaire con la figlia del preside gli sarà quasi fatale. Esordio di un esperto montatore hollywoodiano nella commedia giovanilistica solare [...] Vai alla recensione »
Charlie Bartlett (Anton Yelchin) è un adolescente miliardario con padre in galera e madre (Hope Davis) costantemente sotto effetto di alcool e calmanti. Ossessionato dal bisogno di consenso, Charlie viene espulso da un esclusivo istituto privato per approdare in un high school per comuni mortali dove dispenserà consigli e psicofarmaci per ottenere la popolarità.
Charlie fa surf (direbbero i Baustelle) tra una madre iperpossessiva, un'intelligenza viva e un talento soggiogato dalla sete di protagonismo. A scuola passa da drop out – precipitato in una classe nuova da chissà dove, con la sua giacchetta da college upper class – a guru per i compagni, adolescenti impreparati alla vita. Dopo aver fatto del bagno della scuola il proprio ufficio si autoproclama idolo [...] Vai alla recensione »
Nel film che ha vinto a Cannes di Cantet, un docudramma scolastico integrazionista francese, non si parla mai di ciò che fa andare davvero avanti uno studente, e forse riesce a farlo sopravvivere nella «miseria del suo ambiente», tra esami, discoteca squagliaa-orecchie, parole d'ordine da memorizzare, shock disciplinari e drammi sentimentali. Cioè le pillole, gli psicofarmaci e le droghe.
Ever since he played a forlorn 11-year-old boy in the insufferable 2001 tear-jerker “Hearts in Atlantis,” the Russian-born actor Anton Yelchin has seemed destined to step into the shoes of Hollywood’s favorite quiz kid, Matthew Broderick. And in the precociously articulate title character of “Charlie Bartlett,” he may have found a contemporary equivalent of Mr.
This three-part horror movie directed by a trio of Atlanta filmmakers is set during the collapse of Terminus, a fictional city whose citizens are being driven to rage by a mysterious signal that jams televisions and phones. Part 1, directed by David Bruckner, follows an adulterous wife, Mya (Anessa Ramsey), as she leaves her lover, Ben (Justin Welborn), and returns to her jealous husband, Lewis [...] Vai alla recensione »
A diciassette anni il benestante rampollo Charlie è già fallito. E quando, da un istituto per ricchi,è scaraventato in una scuola pubblica piena di bulli e diretta da un ubriacone, s'inventa subito una via d'uscita: quella del wc per i maschi. Dove il disturbatello con la smania di farsi benvolere, seduto sull'asse dispensa consigli e psicofarmaci à gogo, mentre compagni schizzati più di lui bevono [...] Vai alla recensione »
Cosa succede se La rivincita dei nerd si unisce a Le regole dell'attrazione ? Ecco Charlie Bartlett, college movie di chi sembra aver tutto per essere felice, ma vuole (anche) il successo. Charlie (l'ottimo Anton Yelchin,americano di San Pietroburgo) è un ricchissimo figlio di un grande evasore ora in carcere e di un'adorabile psicolabile (Hope Davis), un figlio-padre di genitori assenti, materialmente [...] Vai alla recensione »
«Condannato» alla scuola pubblica dopo l'espulsione dal supercollege, un giovane ribelle senza foga diventa consulente esistenziale dei compagni e s'innamora della figlia del preside beone. Nessuno è normale, ma tutti hanno diritto a una vita tranquilla: perbenismo e moraline, stile senza sorprese, bravi attori. Manca la marcia in più. DISCRETO - PER GIOVANI Da ViviMilano, giugno 2008